sabato 13 ottobre 2012

NUOVI ARRIVI IN LIBRERIA!!



NUOVI ARRIVI DA RICORDARE!!

L'ACQUA PIU' DOLCE DEL MONDO
di Ahmad Jamil

L'acqua più dolce del mondo
Ed. Bollati Boringhieri
Collana Varia
176 pp
15.50 euro
USCITA 11 OTTOBRE 2012
“Amore, crudeltà, leggenda: il codice d'onore di una terra fragile e spietata”

T rama

Era il 1893, quando Sir Henry Mortimer Durand tracciò con un bastone una riga sulla sabbia del deserto per segnare il confine tra l’Afghanistan e l’allora India nordoccidentale, ora diventata Pakistan: uno dei tanti lungimiranti interventi britannici forieri di ogni genere di disastro.
E disastri verranno in quel territorio. Oltre a quelli noti, come l’invasione sovietica e l’attacco americano, ci sono quelli che Ahmad racconta qui, in forma di romanzo. La narrazione comincia negli anni Cinquanta, e finisce una ventina d’anni dopo.
A condurre il lettore attraverso le incredibili vicissitudini delle tribù locali, per lo più nomadi, costrette dalle guerre e dall’avanzare della modernità a perire per mancanza di cibo e acqua, a raccontarci le loro storie, le loro affascinanti leggende e l’imperscrutabile saggezza di cui sono portatrici, è un bambino, Tor Baz, «il falco nero».
cover
Tor Baz nasce sotto il più infausto degli auspici: figlio di una donna colpevole di adulterio, viene alla luce in un avamposto militare nel deserto dove la madre ha trovato rifugio insieme al padre. Quando il piccolo ha sei anni, arriva un drappello di guerrieri guidato dal nonno materno, deciso a vendicare l’onore offeso uccidendo la figlia e il suo amante. 
Non ha però il coraggio di uccidere anche il piccolo, che vagherà fino all’età adulta da una tribù all’altra, da una figura paterna all’altra, conducendo anche il lettore nei recessi più oscuri del territorio e in quelli più misteriosi delle anime che lo popolano.
Le avventure del piccolo sono raccontate in una prosa attenta al particolare e insieme essenziale, priva di ornamenti e parca di metafore, dura e realistica nei momenti di pathos, leggera e quasi fantastica nell’esporre leggende, filosofie e saggezze che si possono definire orientali in assenza di una parola più precisa: perché non hanno niente a che vedere con quelle già note dell’Oriente mitico e romanzesco, e sono invece dolci come l’acqua del titolo o amare come le cronache di guerra o di soprusi sulle donne e i deboli che leggiamo tutti i giorni.

L'autore.
Jamil Ahmad è nato a Jalandhar nel 1933. Ha lavorato in Belucistan e nelle zone di frontiera tra Pakistan, Afghanistan e Iran, come funzionario del governo pachistano. È stato presidente della Tribal Development Corporation, e delegato all’ambasciata pachistana di Kabul nei momenti critici precedenti e successivi all’invasione sovietica dell’Afghanistan nel 1979. Oggi vive a Islamabad con la moglie Helga Ahmad, premiata nel 2007 con la Fatima Jinnah Gold Medal per il suo lavoro a favore dell’ambiente. L’acqua più dolce del mondo, suo romanzo d’esordio, raccoglie le pagine scritte proprio nel periodo trascorso tra le aree tribali del Pakistan, e pubblicate per la prima volta a distanza di trent’anni.

Il secondo libro è una riedizione, ad un prezzo più allettante, di un thriller che sembra promettere emozioni e suspense!!

SORRY
di Drvenkar Zoran

Sorry
Ed. Fazi
Collana Tascabili
496 pp
12 euro
11.10.2112
Selezionato al Festival del Cinema di Berlino come uno dei 12 migliori libri candidati a una trasposizione cinematografica (i diritti sono stati acquisiti dalla casa di produzione UFA Cinema), il thriller di Zoran Drvenkar ha venduto in Germania oltre 50.000 copie nei primi due mesi dall'uscita in libreria. I diritti di traduzione sono stati acquisiti da Knopf negli Stati Uniti, Seix Barral in Spagna e Sonatine in Francia, oltre che in Olanda, Corea e Turchia.

«Uno scrittore sorprendente, una scrittura impeccabile su una trama che scivola nell'agghiacciante». 
Francesca Marani, il Venerdì di Repubblica 

«Drvenkar ci obbliga a leggere lo smarrimento del nostro presente, a confrontarci con l'ipocrisia della nostra società». 
Francesco Fantasia, il Messaggero

Trama

Sembra non ci sia mai il tempo di fermarsi e chiedere perdono. 
Le responsabilità mancate finiscono così col languire nella nostra zona grigia, pronte a mordere quando crediamo siano state finalmente prescritte, dimenticate.
 "Sorry" è il nome di un'agenzia che offre un servizio proprio in questi casi, facendo in modo che qualcun altro bussi alla porta delle vittime delle nostre piccole crudeltà e per nostro conto chieda scusa, risarcisca, chiuda la partita ancora in corso. 
La parcella andrà pagata poi a Kris, Wolf, Rauke e Tamara quattro giovani berlinesi che, in una sera come tante, hanno confezionato l'idea. 
In breve, le richieste si moltiplicano e la vita cambia, i quattro entrano in un giro d'affari che permette loro di acquistare un'elegante villa ai margini di Berlino, sulle sponde di un lago. 
Ma non ci si può liberare per conto terzi di una colpa; né è possibile capire da dove, realmente, quella stessa colpa abbia avuto inizio. 
E nell'attimo stesso in cui i quattro si ritrovano davanti al corpo martoriato di una donna sono già in trappola, costretti in un percorso orchestrato per confonderli e farli cadere in cui ogni mossa è già un errore, ogni tentativo di liberarsi una morsa che non dà pace. 
Dalla necessità di capire chi sia l'artefice di una tale violenza, perché abbia ucciso e perché abbia ora bisogno dei loro servizi "d'agenzia", partirà un filo che si snoderà lungo un labirinto costellato di impossibili vie d'uscita.

L'autore
Zoran Drvenkar.
«Tutto è iniziato in una terra lontana, che un tempo si chiamava Jugoslavia. Un bimbo nacque all’alba. Era in piena estate, il 19 luglio 1967, e nella mia città natale cadde la neve. Per circa dieci minuti. Poi sono nato io e la neve era già svanita». Dopo tre anni la famiglia di Zoran si trasferisce da Kriz?evci, in Croazia, a Berlino. Autore di libri pluripremiati per bambini e ragazzi, tra cui il bestseller Die Kurzhosengang (scritto sotto lo pseudonimo di “Victor Caspak & Yves Lanois”), nel 2003 Drvenkar ha pubblicato il thriller Du bist zu schnell.
Vive in un antico mulino nei pressi di Berlino.


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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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