venerdì 26 ottobre 2012

Recensione di "La chimera di Praga" di Laini Taylor



Appena terminato "La chimera di Praga" ed eccomi qui a scrivere la mia "recensione a caldo"!!
"La chimera di Praga" (titolo originale: "Daughter of smoke and bone) è il primo romanzo di una trilogia che vede contrapposti due mondi: quello delle chimere e quello dei serafini.


LA CHIMERA DI PRAGA
di Laini Taylor



Ed. Fazi
Collana Lain
Trad. di D. Rizzati
388 pp
14.90 euro
Maggio 2012
(trama QUI)
Ho letto questo romanzo con vivo interesse e più di una volta mi sono anche commossa, come sempre mi succede quando leggo di storie d'amore, di dolore, speranze, sogni infranti...
Ma andiamo con ordine.
Protagonista della storia creata da Laini Taylor è una 17enne, Karou: non è una comune adolescente e questo lo si può immaginare al primo sguardo: i suoi capelli blu sono davvero troppo particolari per passare inosservati!
Ma la particolarità di Karou non si ferma al colore dei capelli...
La ragazza vive a Praga, città affascinante e misteriosa, intrisa di magia e colori, e frequenta una scuola d'arte; ama disegnare ed è davvero brava; il suo soggetto preferito sono degli strani mostri, le chimere - creature in parte animali, con componenti umane - e nel suo album la fanciulla crea storie diverse e affascinanti con questi esseri quali protagonisti.

Quella di Karou è una vita strana: solo in apparenza è una studentessa, con alle spalle una storia d'amore appena conclusa con un certo Kaz, un'amica del cuore, Zuzana, fedele ma un po' matta...!
Dietro questa quotidianità c'è un mondo ben diverso, in cui basta accedere semplicemente attraverso una porta.
Una porta...: cosa si può nascondere dietro una semplice porta?

Beh, nel caso della nostra eroina, un piccolo mondo fatto di creature strane ma buone, cui Karou è affezionatissima: Twiga, Yasri, Sybilis..., sono tutte chimere con le quali lei è cresciuta; è abituata a loro perché non ha visto altro da quando è nata..
E poi c'è lui, Sulphurus, colui che l'ha adottata, cullata, allevata... ma che non ha condiviso tutti i suoi segreti con la giovane; segreti e misteri concentrati nel lavoro del vecchio stregone Sulphurus, il Mercante dei desideri: farsi portare dei denti (di qualsivoglia essere vivente), farne delle collane (ma a che scopo? Perché colleziona denti? Che se ne fa? E' solo un capriccio, un vezzo... o c'è qualcosa di più...?, si chiede Karou, con curiosità crescente) ed in cambio concedere dei desideri di vari livelli.

La stessa Karou si ritrova spesso a viaggiare per il mondo (sempre tutto attraverso una porta) per fare delle commissioni al suo padre adottivo, al fine di portargli sempre nuovi denti; commissioni che a volte le hanno fatto rischiare anche la vita, ma che la ragazza, con indomito coraggio, affronta... non senza un pizzico di paura.
Eh sì, la paura di restare da sola; la paura di non poter più ritrovare il portale che conduce da Sulphurus e dalle altre chimere; la paura di perdere questa sua singolare famiglia che per lei è praticamente tutto!
Karou è una ragazza che vive la propria speciale esistenza praticamente in solitudine; a parte Zuzana, non ha amici, e anche i suoi rapporti con la "famiglia delle chimere" non riempie il suo bisogno di amore.
Perchè tutto ciò che Karou vuole è essere per una volta come un gattino che si avvicina per fare le fusa e che chiede con insistenza: "amami, coccolami"...
Karou vuole solo questo: essere amata, essere importante per qualcuno..., ma anche trovare delle risposte su se stessa, perché a ben guardare, lei non sa niente delle proprie origini, della propria famiglia..: chi è lei veramente?
E chi è Sulphurus? E cosa significano quegli occhi inquietanti  - gli hamsa - che da sempre ha disegnati sui palmi delle proprie mani...?


La vita di Karou non potrebbe mai procedere tranquilla come quella di altri esseri umani, ma forse questo è dovuto al fatto che di umano in lei c'è solo l'aspetto fisico, quello di una ragazza bella, dagli occhi penetranti e vivaci.
E così vivremo insieme a lei non solo i suoi spostamenti in cerca di denti, ma soprattutto conosceremo la forza di un sentimento.

"La chimera di Praga", in fondo, da un certo momento in poi della storia, ha questo come fulcro: l'amore, il desiderio urgente e forte di sperare, di credere che sia possibile rinascere in un mondo nuovo, in cui ci sia la pace, l'armonia.
La ricerca delle risposte alle sue mille domande comincerà ad arrivare attraverso un personaggio fondamentale: Akiva, un angelo serafino; i serafini sono i nemici numero uno delle chimere e, di conseguenza, della stessa Karou che si sente parte di quel mondo "mostruoso".
Eppure, nonostante sappia che tra lei e il bellissimo angelo Akiva ci sia una forza che li contrappone l'uno all'altro (gli stessi hamsa nelle mani glielo confermano: di fronte ad essi, Akiva non può non indietreggiare), ad imporsi è anche l'attrazione, fisica ma non solo: c'è un legame che li unisce, qualcosa di atavico, che si perde nel tempo passato e che li lega in modo indissolubile:

Cos'è? e perchè?
Come mai Akiva, un soldato che ha messo a tacere ogni forma di sentimento - dopo aver tanto sofferto a causa di un amore perduto - prova per questa speciale ragazza dai capelli blu una passione ed un amore ai quali non può resistere?

Laini Taylor è stata brava e convincente, a mio avviso, a presentarci questa favola moderna, in cui inevitabile è la presenza della luce e delle tenebre, ad ambientarla in larga parte in una città reale per poi lasciarci entrare con la mente in un mondo fantastico, fatto di esseri speciali - angeli e  chimere, appunto - che odiano, amano, si vendicano, sperano, sognano ... come noi.
Con un linguaggio fluido, scorrevole, con scene vivide e un ritmo veloce e movimentato, l'autrice ci fa viaggiare e volare insieme a Karou alla ricerca di risposte, avute le quali, però, la protagonista, si ritroverà più spaesata di prima.
Del resto, prima dell'inizio della narrazione, una frase sibillina ci lascia presagire che qualcosa non andrà proprio per il verso giusto: "Tanto tempo fa un angelo e un diavolo si innamorarono. Non finì bene."

La mia valutazione di questo romanzo è assolutamente positiva: mi ha coinvolto moltissimo, trovo che lo stile della Taylor sia davvero coinvolgente: la trama l'ho trovata molto interessante, articolata in un modo assolutamente non banale, che si legge con molta velocità perchè tutto sembra andare "di fretta", come frettolosa ed ansiosa di risposte è la nostra Karou, ma questo senza essere  confusionario, anzi: a tempo debito, il lettore si troverà a farsi delle domande, ad intuire qualcosa e, insieme alla giovane e testarda protagonista, a ricevere i dovuti chiarimenti.
E tutto questo, dando spazio ai sentimenti, a momenti "freschi", simpatici, leggeri, come possono essere i giovani (mi piacciono le scene in cui Akiva sembra essere quasi, per un attimo, un normalissimo ragazzo, seduto in un locale praghese, che corteggia Karou, mentre Zuzana esprime tutto il suo entusiasmo all'amica per la sua nuova conquista!), ma anche a momenti più intensi, di emozione e dolore.

Non mi resta che attendere il prosieguo!!
Il seguito di "Daughter of smoke & bone" - dal titolo "Days of blood and starlight" - è previsto negli USA per gli inizi di novembre.


UK edition
"Days of blood & starlight"
US edition



2 commenti:

  1. Vedo che ti è proprio piaciuto! Io non l'ho ancora letto, ho paura che sia troppo fantasy per i miei gusti, eppure tutte queste recensioni positive mi stanno facendo vacillare!

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    Risposte
    1. sarà che avevo appena chiuso il libro ed ero ancora presa dall'entusiasmo.. :D
      cmq si, mi è piaciuto molto, è stata una bella "passeggiata" fantasy"

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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