'Sera lettori e amici!!
Oggi non sono stata per niente al pc!! Ma chiudo la giornata con un post della rubrica Cineromanzo - dal libro al film.
Dall'11 settembre potrete trovare in libreria un libro di Richard C.Morais, precedentemente apparso col titolo "Madame Mallory e il piccolo chef indiano", e che viene ora riproposto in una nuova edizione, in contemporanea con l'uscita del film omonimo (9 OTTOBRE) diretto dal Premio Oscar di Chocolat.
«Un romanzo ricco di fascino, scritto in maniera brillante, sensuale ed evocativa».
Joanne Harris, autrice di Chocolat
«Una storia di rivalità tra ristoranti, e di lotta per accaparrarsi le stelle Michelin, raccontata divinamente».
Simon Beaufoy, vincitore del premio Oscar per la sceneggiatura di The Millionaires
Popolato di personaggi eccentrici, ricco di divertenti disavventure culturali, ambientazioni vivaci e squisite ricette, descritte con dovizia di particolari, "Amore, cucina e curry" svela le trame interne all’esclusivo mondo dell’haute cuisine francese e narra la storia toccante di un ragazzo indiano che si conquista il proprio posto nel mondo.
AMORE, CUCINA E CURRY
di Richard C. Morais
Ed. Neri Pozza Trad. F. Novajira 288 pp 17 euro USCITA 11 SETTEMBRE 2014 |
Sinossi
Hassan Haji, secondogenito di sei figli, è nato sopra il ristorante di suo nonno, in Napean Sea Road a Bombay, vent’anni prima che fosse ribattezzata Mumbai.
Ed è cresciuto guardando la figura esile di sua nonna che sfrecciava a piedi nudi sul pavimento di terra battuta della cucina, e ha capito infine come va il mondo osservando suo padre, il grande Abbas, girare tutto il giorno per il suo locale a Bombay come un produttore di Bollywood, gridando ordini, mollando scappellotti sulla testa degli sciatti camerieri e accogliendo col sorriso sulle labbra gli ospiti.
Naturale che quando l’intera famiglia Haji, i sei figli di età compresa tra i cinque e i diciannove anni, il grande Abbas, la nonna vedova, la zia e suo marito, lo zio Mayur, si trasferisce, dopo la tragica scomparsa della madre di Hassan, prima a Londra e poi a Lumière, nel cuore della Francia, sia proprio lui, il piccolo Hassan, a prendere il posto della nonna Ammi ai fornelli della Maison Mumbai, il ristorante aperto a Villa Dufour dal grande Abbas.
Un locale magnifico per gli Haji, con un’imponente insegna a grandi lettere dorate su uno sfondo verde Islam, e la musica tradizionale indostana che riecheggia dagli altoparlanti di fortuna che zio Mayur ha montato in giardino.
Peccato che abbia di fronte, dall’altra parte della strada, un albergo a diverse stelle, Le Saule Pleureur, il salice piangente, con un’insegna che si muove impercettibilmente con il vento, il giardino roccioso coperto di muschio, le vecchie stalle dalle finestre con i vetri a piombo.
Peccato poi che la proprietaria del locale, una certa Madame Mallory, sia andata a protestare dal sindaco, sostenendo che un albergo come Le Saule Pleureur, che vede ai fornelli lei, la vestale dell’arte culinaria francese, la chef degli chef apprezzata da gente come Valéry Giscard d’Estaing e il Barone de Rothschild, la gloria dell’establishment gastronomico francese proveniente da una delle più illustri e antiche famiglie di grandi hôteliers della Loira, premiata con ben due stelle dalla guida Michelin, non può avere dall’altro lato della via un bistrò indiano che spande la puzza di cucina unta per tutto il vicinato!
Popolato di personaggi eccentrici, ricco di divertenti disavventure culturali, ambientazioni vivaci e squisite ricette, descritte con dovizia di particolari, Madame Mallory e il piccolo chef indiano svela le trame interne all’esclusivo mondo dell’haute cuisine francese e narra la storia toccante di un ragazzo indiano che si conquista il proprio posto nel mondo.
Un locale magnifico per gli Haji, con un’imponente insegna a grandi lettere dorate su uno sfondo verde Islam, e la musica tradizionale indostana che riecheggia dagli altoparlanti di fortuna che zio Mayur ha montato in giardino.
Peccato che abbia di fronte, dall’altra parte della strada, un albergo a diverse stelle, Le Saule Pleureur, il salice piangente, con un’insegna che si muove impercettibilmente con il vento, il giardino roccioso coperto di muschio, le vecchie stalle dalle finestre con i vetri a piombo.
Peccato poi che la proprietaria del locale, una certa Madame Mallory, sia andata a protestare dal sindaco, sostenendo che un albergo come Le Saule Pleureur, che vede ai fornelli lei, la vestale dell’arte culinaria francese, la chef degli chef apprezzata da gente come Valéry Giscard d’Estaing e il Barone de Rothschild, la gloria dell’establishment gastronomico francese proveniente da una delle più illustri e antiche famiglie di grandi hôteliers della Loira, premiata con ben due stelle dalla guida Michelin, non può avere dall’altro lato della via un bistrò indiano che spande la puzza di cucina unta per tutto il vicinato!
Popolato di personaggi eccentrici, ricco di divertenti disavventure culturali, ambientazioni vivaci e squisite ricette, descritte con dovizia di particolari, Madame Mallory e il piccolo chef indiano svela le trame interne all’esclusivo mondo dell’haute cuisine francese e narra la storia toccante di un ragazzo indiano che si conquista il proprio posto nel mondo.
Richard C. Morais è un americano nato a Lisbona che ha trascorso gran parte della sua vita in Europa. La sua carriera nel mondo del giornalismo è iniziata a New York nel 1984. Nel 1986 si è trasferito a Londra, dove ha vissuto e lavorato per 17 anni come corrispondente di Forbes. Madame Mallory e il piccolo chef indiano è il suo primo romanzo.
al cinema DAL 9 OTTOBRE!!! |
Al di là dei contrasti "commerciali" tra i due ristoranti e i due differenti tipi di cucina legati a concezioni diverse del mondo culinario, Amore, cucina e curry mostra come il cibo possa diventare fattore di unione, trattando temi come il razzismo, l'integrazione e la capacità di adattarsi ed evolversi in un contesto diverso dal proprio Paese d'origine. Il conflitto tra i due ristoranti simboleggia, inoltre, lo scontro tra due mentalità diverse: quella patriottica di Madame Mallory, che sente l'alta cucina francese minacciata dalle speziate pietanze indiane, e quella ostinata di Papa Kadam, il padre di Hassan che teme che la propria famiglia possa essere ancora una volta cacciata perché non perfettamente integrata.
Girato a Saint Antonin Noble Val, un paesino francese tra i Pirenei, nel corso di 52 giorni e prodotto dagli stessi produttori di Il colore viola (Oprah Winfrey e Steven Spielberg), Amore, cucina e curry si avvale della direzione della fotografia di Linus Sandgren, delle musiche di A.R. Rahman, delle scenografie di David Gropman e dei costumi di Pierre-Yves Gayraud.
Cast: Helen Mirren, Rohan Chand, Manish Dayal.
tratto da: http://www.filmtv.it/
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz