domenica 12 giugno 2016

Charlotte, la Solitudine e la Natura (frammenti di lettura)



Due passaggi tratti dal classico in lettura, “Villette” di Charlotte Bronte, che ci parlano dello stretto rapporto tra la protagonista Lucy Snowe e la natura, e che mi trasmettono una sensazione di pace e serenità.


“Ancora un momento”, mormoravano la solitudine e la luna estiva, “resta con noi; tutto ora è veramente tranquillo; per un altro po’, della tua assenza non si accorgerà nessuno; il calore e la confusione del giorno ti hanno stancata; godi di questi momenti preziosi”.



“ In cielo c’era la luna; non la luna piena, ma una giovane falce. La vedevo attraverso un vuoto nei rami sulla mia testa. Essa e le stelle, visibili attorno a lei, non mi erano estranee come mi era estraneo tutto il resto; la mia infanzia le aveva conosciute. Nei giorni passati da tanto tempo avevo veduto quel disegno dorato, col globo scuro racchiuso nella sua curva, sullo sfondo azzurro, lassù, vicino a un vecchio rovo sulla cima d’un campo nella vecchia Inghilterra, proprio come adesso lo vedevo adagiato vicino a un dignitoso campanile in questa capitale continentale. Oh, la mia infanzia! Sì, non mancavo di sentimenti; per quanto vivessi passivamente, per quanto poco parlassi, per fredda che apparissi, quando pensavo ai giorni andati ero capace di sentire.”

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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