venerdì 1 novembre 2013

Letture dell'Est: LA PORTA di Natsume Soseki


orienta... leggiamo



Ultimo libro di una trilogia ideale preceduta da Sanshiro e da E poi, La porta affronta temi quali l’irreversibilità della colpa, il crollo delle illusioni, e la forza misteriosa del rimorso, ma è anche un delicato romanzo sull’amore coniugale, sulla poetica bellezza del rapporto fra due persone che riescono a trovare nell’accettazione del proprio destino una singolare felicità.

LA PORTA
di  Natsume Soseki


La porta
Ed. Neri Pozza
Trad. A. Pastore
240 pp
18 euro
ottobre 2013
Trama

Sosuke e Oyone sono due sposi che conducono una sobria e, in apparenza, tranquilla esistenza. In realtà, il rimorso pesa sul loro cuore.
La loro unione ha, infatti, determinato tempo addietro la rovina di Yasui, il compagno di studi di Sosuke, l’elegante, spensierato amico d’università dai vestiti eleganti e dai capelli lunghi, che, dopo la ferita subita dal vortice irresistibile della passione che travolse la mente e i cuori di Oyone e Sosuke, lasciò Tokyo e raggiunse la Manciuria, compromettendo irrimediabilmente il suo avvenire.
A costituire per la coppia un’ulteriore fonte di angustie sono le ristrettezze finanziarie – alla morte del padre, Sosuke scopre che del cospicuo patrimonio di famiglia non resta più nulla −, la freddezza dei parenti e, soprattutto, la mancanza di figli, nella quale Oyone scorge un castigo del Cielo. 
Rassegnati a un destino mediocre, ben lontano dalla brillante carriera cui Sosuke poteva aspirare sia per nascita che per doti personali, marito e moglie trovano conforto nel reciproco amore, balsamo inestinguibile col quale placano il rimorso che si annida costantemente in un angolo della loro coscienza.
Pochi sarebbero gli eventi in grado di scuotere la loro quieta malinconia, se un giorno Sosuke non rischiasse di incontrare Yasui presso il padrone di casa, il ricco, gioviale e generoso Sakai.
La notizia che l’amico si accinge a ritornare a Tokyo dalla Mongolia sconvolge Sosuke e rinfocola tutte le ansie faticosamente tenute a bada. 
Pur di non correre il pericolo di trovarsi faccia a faccia con colui che un tempo era il suo miglior amico, sconvolto all’idea che Sakai venga a conoscenza della slealtà sua e di Oyone, verso la quale nessuno al tempo mostrò indulgenza, Sosuke cerca rifugio temporaneo in un tempio zen, senza rivelare alla moglie il vero motivo della sua improvvisa decisione.

L'autore.
Natsume Soseki viene unanimemente considerato come il più grande scrittore del Giappone moderno, maestro riconosciuto di Tanizaki, Kawabata e Mishima. Pseudonimo di Natsume Kinnosuke, Natsume Soseki nacque nel 1867 a Edo da un samurai di basso rango, ultimo di sei figli. Nel 1905 pubblicò il suo primo libro: Io sono un gatto (Neri Pozza 2006). Seguirono Bocchan(Il signorino, Neri Pozza 2007) nel 1906 e Sanshiro nel 1908. Morì nel 1916 a 49 anni.Tra le sue opere ricordiamo Il viandante, Erba lungo la via e i due grandi romanzi apparsi in Italia sempre nelle edizioni Neri Pozza: Guanciale d’erba e Il cuore delle cose
.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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