lunedì 5 novembre 2012

Dal libro al cinema: "Io e te" (da 25.10 al cinema)



Dalle pagine di un libro... al cinema:

IO E TE
di Niccolò Ammaniti

Ed. einaudi
122 pp
10 euro
2010
Una cantina.
Una bugia innocente.
L'idea strampalata di una settimana bianca nelle viscere del proprio palazzo.
E l'arrivo improvviso di una sconosciuta.

Con una manciata di ingredienti Ammaniti costruisce un racconto di fulminea precisione sul piú semplice e imperscrutabile dei misteri: come diventare grandi.

Trama

Barricato in cantina per trascorrere di nascosto da tutti la sua settimana bianca, Lorenzo, un quattordicenne introverso e un po' nevrotico, si prepara a vivere il suo sogno solipsistico di felicità: niente conflitti, niente fastidiosi compagni di scuola, niente commedie e finzioni.
Il mondo con le sue regole incomprensibili fuori della porta e lui stravaccato su un divano, circondato di Coca-Cola, scatolette di tonno e romanzi horror.
Sarà Olivia, che piomba all'improvviso nel bunker con la sua ruvida e cagionevole vitalità, a far varcare a Lorenzo la linea d'ombra, a fargli gettare la maschera di adolescente difficile e accettare il gioco caotico della vita là fuori.
Con questo racconto di formazione Ammaniti aggiunge un nuovo, lancinante scorcio a quel paesaggio dell'adolescenza di cui è impareggiabile ritrattista. E ci dà con Olivia una figura femminile di fugace e struggente bellezza.

L'autore.
Niccolò Ammaniti è nato a Roma. Ha pubblicato da Mondadori Nel nome del figlio, un saggio sull'adolescenza scritto insieme al padre (1995),Fango (1996) e Ti prendo e ti porto via (1999). Presso Einaudi sono usciti un suo racconto nell'antologia Gioventú cannibale (1996), i romanziBranchie (1997), Io non ho paura (2001 e 2011), Che la festa cominci(2009 e 2011), Io e te (2010), la raccolta di racconti Il momento è delicato(2012) e la raccolta di storie a fumetti Fa un po' male (2004), sceneggiata da Daniele Brolli e disegnata da Davide Fabbri. Dai suoi libri sono stati tratti film di successo, di importanti registi. È pubblicato in quarantaquattro Paesi.

Passiamo al film, dal 25 ottobre nelle sale italiane!

Locandina Io e te
locandina
Presentato lo scorso maggio al Festival di Cannes, il film tratto dal romanzo di Ammaniti segna anche il ritorno del maestro Bernardo Bertolucci dietro la macchina da presa.

«Una delle prime cose che ho fatto dopo aver scritto Io e te - ha detto Ammaniti in un'intervista perla Repubblica - è stata mandare il libro a Bernardo Bertolucci. [...] Per me, come per Bernardo, la reclusione è una condizione attraente. Significa confinare i personaggi in un luogo in cui è possibile guardarli da vicino. Da parte sua, nel film Io e te, c'è un osservazione proprio etologica dei due ragazzi. Quanto a me, ho avuto sempre la mania dei posti chiusi. Mi piace mettere i personaggi nell'impossibilità di muoversi [...]. Lorenzo è come il Gordon Pym di edgar Allan Poe: un giovane che s'infila nella stiva di una nave e ci resta per tutto il viaggio. La cantina ha qualcosa della stiva: è affollata di oggetti e vi risuonano i passi di quelli del piano di sopra».

Scritto insieme ad Ammaniti, prodotto da Fiction e da Mario Gianani (Wildside) in collaborazione con Medusa, il film vede nel ruolo dei due protagonisti, Lorenzo e Olivia, i giovani attori Jacopo Olmo Antinori (alla sua prima prova davanti alla cinepresa) e Lea Falco.

Sinossi

Uscire dal guscio, scoprire il mondo e diventare grandi: il più semplice e imperscrutabile dei misteri.

Lorenzo Cuni ha quattordici anni e vive a Roma in un bel palazzo. È un ragazzo sensibile e acuto, pieno di immaginazione e fantasia, ma è anche introverso e solitario, abituato a rendersi invisibile... con moderazione: «mi dovevo tenere il disparte, ma non troppo, sennò mi notavano. Mi confondevo come una sardina in un banco di sardine. Mi mimetizzavo come un insetto stecco tra i rami secchi».
Per evitare preoccupazioni ai genitori, soprattutto alla mamma affettuosa ma molto apprensiva e alla nonna malata, Lorenzo torna a casa raccontando aneddoti divertenti sulle sue giornate a scuola, ma la verità è ben diversa, si nasconde nel solco sempre più profondo che separa Lorenzo dagli altri: «più inscenavo questa farsa, più mi sentivo diverso. Da solo ero felice, con gli altri dovevo recitare. Questa cosa, alle volte, mi impauriva. Avrei dovuto imitarli per tutto il resto della vita?».
Un giorno, senza sapere bene perché, Lorenzo si inventa di essere stato invitato in settimana bianca a Cortina da una compagna di classe. Una bugia inoffensiva e innocente, che diventa grande come una valanga: non può tornare indietro, l'unica alternativa è fare i bagagli e fingere di andare a sciare con gli amici.
Lorenzo architetta un piano perfetto: si nasconde in cantina, in un inespugnabile bunker della felicità pieno di sottaceti, videogiochi, libri di fantascienza, merendine, fumetti di Silver Surfer e tonno in scatola. Una vera vacanza, lontano dagli altri, da faticose tecniche di mimetismo, dalle telefonate dei genitori, da paure e insicurezze, finché un'ospite inattesa piomba in cantina, trascinando con sé tutto il mondo vero.

Un romanzo nato «dall'idea di un adolescente che deve confrontarsi con i suoi coetanei - racconta Niccolò Ammaniti -. È una prova pazzesca, alla quale in genere non pensiamo. Lorenzo, il protagonista, è un ragazzo tormentato, chiuso, confinato nel suo mondo. Non ha amici. Vive la famiglia e la scuola come entità estranee. Ma avverte l'impulso di cambiare: perchè intuisce che per un diverso non c'è futuro».



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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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