venerdì 15 febbraio 2013

Narrando l'Oriente: Yu Miri



scrittori dall'Est

L'autrice di oggi è: 

Miri YuYu Miri, nata in Giappone, nella provincia di Kanagawa, nel 1968 da genitori coreani. Nel 1984 è stata costretta a lasciare il liceo, in seguito a episodi di discriminazione razziale, piuttosto comuni nei confronti dei coreani, considerati ancora "popolo nemico". Dopo essere stata attrice nella compagnia teatrale "Tokyo Kid Brothers", ha cominciato la sua attività di scrittrice componendo testi teatrali (nel 1993 ha vinto il Premio Kishida Kunio con Sakana no matsuri - La festa dei pesci). Autrice anche di saggi, Yu Miri, sorta di enfant terrible della letteratura, nonostante le sue critiche spietate alla società nipponica, ha conquistato il Giappone con i suoi romanzi. Full House (Premio Izumi Kyoka e Premio Noma Bungei nel 1996) e Scene di famiglia (Premio Akutagawa nel 1997), da cui di recente è anche stato tratto un film, hanno venduto ognuno più di centomila copie.







ORO RAPACE

Oro rapace
Ed.Feltrinelli
351 pp
2005
Trama

Kazuki, figlio di un ricco proprietario di sale da gioco, è cresciuto senza che nessuno si occupasse di lui: la madre lo ha abbandonato ed il padre non è in grado di sviluppare rapporti affettivi, il fratello Koki è un malato psichico e la sorella Miho si prostituisce per avere il denaro per shopping.
Anche con gli amici Kazuki costruisce relazioni senza affetto, basate sul denaro e sul potere. Durante una lite il ragazzo, che ha ormai perso il contatto con la realtà, uccide il padre e ne nasconde il corpo, gettando così la sua giovane esistenza alla deriva. Miri Yu costruisce una dura rappresentazione del vuoto morale degli adolescenti giapponesi, inebetiti dal vortice dei miti consumistici e dei videogiochi.




SCENE DI FAMIGLIA

Scene di famiglia
Ed. MArsilio
Farfalle
152 pp
2001
Trama

Una sera, al ritorno dal lavoro, Sumi trova davanti al portone di casa la sua famiglia al completo e un'intera troupe cinematografica che l'aspetta: stanno per girare le riprese della scena del suo finto compleanno, uno degli episodi del film-documentario sulla "strana" famiglia. Dopo vent'anni la famiglia è riunita per la prima volta, ma, miracolo delle telecamere, tutti sembrano perfettamente a proprio agio. Liti e violenze hanno profondamente segnato l'equilibrio psicologico dei figli: l'unica che sembra essersi scrollata di dosso il passato è Sumi, ma l'improvvisa intrusione dei familiari nella sua vita la mette in crisi: instaurerà una strana relazione con un vecchio e poserà per la sua collezione di polaroid di fondoschiena femminili.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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