VIVIANNE ELISABETH FAUVILLE
di Julia Deck
Ed. Adelphi 128 pp 15 euro USCITA 12 FEBBRAIO 2014 |
Ha l'impressione di avere commesso qualcosa di terribile, ma non ne è certa, tutti i suoi ricordi sono sfocati.
Contempla la piccola quasi si aspettasse da lei una risposta, una rivelazione. Poi, un bagliore: ha quarantadue anni e ha abbandonato il bel marito che la tradiva, la sua casa, una vita invidiabile per rintanarsi lì, in un appartamento spoglio, in un quartiere popolato di bazar orientali dov'è una straniera.
Il giorno prima ha ucciso a coltellate il suo analista, incapace di alleviare le crisi di terrore di cui soffre, in segreto, da tre anni.
Di quel che è stata ambiziosa direttrice della comunicazione con ufficio sugli Champs-Elysées, moglie e figlia devota, non le resta che un nome, Viviane Elisabeth Fauville, regale e fragile relitto di un'esistenza inappuntabile, della scrupolosa obbedienza alle leggi dell'abitudine e della necessità.
Certa solo del delitto che ha commesso, e del colpo di grazia che non potrà tardare, per tutti minacciosa e impenetrabile, ancorata alla realtà solo dall'ingombrante presenza della figlia, Viviane esce dai binari che guidavano il suo destino, si addentra in una Parigi oscura e parallela, affonda, e ci trascina, in un gorgo di insostenibile angoscia, di acuto disagio sino all'esplosivo epilogo.
Trama
Ernesto ha 65 anni e, da poco più di un anno, ha perso la moglie che amava moltissimo.
Come gestire allora l’opposizione fra il ricordo e l’onda della vita che conosce soltanto il presente?
L'autore.
Giorgio Montefoschi (1946) è autore di quindici romanzi. Tra i suoi libri ricordiamo: La casa del padre (Bompiani, 1994, Premio Strega), Il segreto dell’estrema felicità (2001), La sposa (2003), Lo sguardo del cacciatore (2003), L’idea di perderti (2006), Le due ragazze con gli occhi verdi (2009), Eva (2011), pubblicati da Rizzoli.
LA FRAGILE BELLEZZA DEL GIORNO
di Giorgio Montefoschi
Ed. Bompiani 264 pp 17 euro USCITA 12 FEBBRAIO 2014 |
Ernesto ha 65 anni e, da poco più di un anno, ha perso la moglie che amava moltissimo.
Ha due figli adulti, entrambi sposati, e due nipoti ai quali è legato da grande affetto.
Ernesto, da quando la moglie è morta, pur essendo un romanziere di grande successo, non scrive più: il suo è una specie di rifiuto della vita.
Invece, si preoccupa molto per le vicende dei suoi figli: segue le loro esistenze complicate, fra bambini che crescono e amanti che arrivano a sconvolgere il ménage matrimoniale.
Poi, mentre il figlio minore sta per separarsi, conosce un'amica di suo nuora.
Una donna molto bella e sensuale che ha più o meno la stessa età di sua nuora: vent'anni meno di lui.
Ma questo non impedisce l'attrazione, il sesso, l'amore. È un amore che rimette in discussione tutto.
La vita si riprende il suo posto? Ernesto dimenticherà Carla?
È questa la storia che ci racconta Giorgio Montefoschi nel suo nuovo romanzo, forse il suo più intimo e universale, tutto proteso a cogliere le intermittenze del cuore, quelle che ci costringono a sfidare, ogni volta di più, il tempo.
Un romanzo sull'amore coniugale e sulla legge del desiderio che sconfiggono il tempo.
Un romanzo sull'amore coniugale e sulla legge del desiderio che sconfiggono il tempo.
Giorgio Montefoschi (1946) è autore di quindici romanzi. Tra i suoi libri ricordiamo: La casa del padre (Bompiani, 1994, Premio Strega), Il segreto dell’estrema felicità (2001), La sposa (2003), Lo sguardo del cacciatore (2003), L’idea di perderti (2006), Le due ragazze con gli occhi verdi (2009), Eva (2011), pubblicati da Rizzoli.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz