Buondììììììì ^_^
Per la rubrica NARRANDO L'ORIENTE, oggi mi soffermerò su una scrittrice molto sensibile a temi di grande attualità, non solo teoricamente ma in senso molto pratico, visto che è fondatrice dell'associazione benefica "The Mothers' Bridge of Love": Xue Xinran, giornalista e scrittrice, nata a Pechino e residente a Londra. Diventa famosa in tutta la Cina come conduttrice del programma radiofonico di enorme successo “Parole nel vento della sera”, che guida per otto anni, ora insegna alla School of Oriental and African Studies dell’Università di Londra.
Ha già pubblicato numerosi bestseller:
LA META' DIMENTICATA
Ed. Sperling&Kupfer Saggi 309 pp Anno 2002 |
Per otto anni Xinran ha condotto un programma radiofonico quotidiano in cui invitava le donne a parlare di se stesse. "Parole sulla brezza della sera" è stato un vero choc per il Paese che registra la più alta percentuale al mondo di suicidi femminili, facendo emergere, per la prima volta, la reale condizione della donna nella Cina moderna. Secoli di obbedienza a padri, mariti e figli maschi, seguiti da decenni di paura durante il comunismo, avevano terrorizzato e ammutolito le donne. Xinran ha ridato loro la voce.
LA STRADA CELESTE
Ed. Sperling Paperback Dritti e rovesci Paperback 217 pp Anno 2004 |
Cina, primi anni Sessanta: Wen e Kejun sono sposati da pochi mesi quando lui parte per il Tibet con l’esercito di liberazione. Ma all’improvviso – nell’attesa già angosciante – giunge a Wen una laconica comunicazione: Kejun è disperso. Alla donna non rimane altro che partire per un viaggio che la porterà a vagare per decenni nelle regioni più aspre e remote del Tibet, all’ostinata ricerca del marito. Un viaggio che diventa scoperta di una nuova vita, nonostante la rivelazione finale della macabra morte di Kejun: fatto a pezzi e dato in pasto agli avvoltoi, secondo un antico rito.
Sinossi
LE FIGLIE PERDUTE DELLA CINA
Ed. Longanesi Nuova Gaja Scienza 252 pp 17.60 euro Anno: 2011 |
L'abbandono delle bambine appena nate era, ed è tuttora, una pratica tristemente diffusa in Cina, e non solo nelle zone rurali, ma anche nel resto del Paese, complici le ristrettezze economiche e una legge sulla pianificazione delle nascite. Alle piccole più fortunate il destino ha riservato l’accoglienza presso una famiglia adottiva occidentale, per molte altre nascere femmina ha significato essere brutalmente uccise appena venute al mondo. Grazie a un lavoro di ricerca e di inchiesta durato anni, Xinran dà finalmente voce al silenzioso dolore delle donne cinesi che hanno abbandonato le proprie neonate, offrendoci uno spaccato della Cina odierna per molti aspetti inedito, e al tempo stesso narrandoci una storia fatta di drammi e di speranze ritrovate, una storia capace di lasciare il segno.
TESTIMONI SILENZIOSE
Ed. Longanesi Collana Il Cammeo Traduzione di E. Valdrè 512 pp 22 euro Uscita: 5 luglio 2012 |
Fin dai tempi di Marco Polo la Cina appare ai nostri occhi come un «altrove» lontano, smisurato ed enigmatico, fatto di strade gremite e odori penetranti, di tessuti preziosi e bandiere rosse, di scritte aggraziate e indecifrabili come i volti dei suoi abitanti.
Un gigante rimasto assopito e isolato per millenni mentre l’Occidente si affannava a rincorrere il mito della crescita; un gigante che adesso si è svegliato e che, con un balzo, sembra aver annullato ogni distanza, capovolto ogni riferimento.
Forse, allora, proprio in mezzo a cambiamenti così epocali è venuto il momento di chiederci: cosa sappiamo veramente della Cina? Ma soprattutto: cosa sanno di sé i cinesi?
Quale coscienza hanno le giovani generazioni dell’abisso che separa le loro esistenze di cittadini moderni e cosmopoliti da quelle dei loro genitori e dei loro nonni, che soltanto pochi decenni fa vivevano immersi in una dimensione epica e arcaica?
Guaritrici, banditi, acrobati, cantastorie, soldati, fabbricanti di lanterne: sono le vite preziose di questi genitori, di questi nonni, quelle cui Xinran dà voce nelle pagine del suo libro-reportage, strappandole così all’oblio. Vite comuni eppure incredibili, fatte di senso del dovere e di affetti sacrificati, legate alla tradizione e stravolte dalla cecità della rivoluzione.
Guaritrici, banditi, acrobati, cantastorie, soldati, fabbricanti di lanterne: sono le vite preziose di questi genitori, di questi nonni, quelle cui Xinran dà voce nelle pagine del suo libro-reportage, strappandole così all’oblio. Vite comuni eppure incredibili, fatte di senso del dovere e di affetti sacrificati, legate alla tradizione e stravolte dalla cecità della rivoluzione.
Vite che testimoniano la toccante tenacia e al tempo stesso l’ineluttabile fragilità di un mondo destinato probabilmente a sparire per sempre.
Giudizi.
"Nessun altro modo di raccontare il recente passato dei cinesi
avrebbe potuto essere altrettanto lucido o sincero."
The Times
"Straordinario. Questo libro è la dimostrazione del raro talento di Xinran
nel convincere le persone comuni ad aprirsi."
Financial Times
"Un'opera brillante. Uno squarcio avvincente sulla vita quotidiana
che si svolgeva dietro la cortina di bambù era retta da Mao."
The Guardian
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz