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lunedì 10 luglio 2017

Anteprime flower-ed: una biografia su Elizabeth von Arnim - "Vita e avventure di Jack Engle" di Walt Whitman



Cari lettori, oggi vi presento due libri straordinari, due opere introvabili prima d’ora in italiano e che contribuiscono ad arricchire la nostra conoscenza dei classici della letteratura.
Si tratta della biografia di una scrittrice molto amata, Elizabeth von Arnim, e di un romanzo americano tradotto da flower-ed per la prima volta in italiano.


Chiamatemi Elizabeth. 
Vita e opere di Elizabeth von Arnim
di Carmela Giustiniani



flower-ed 
coll. Windy Moors, vol. 11
Ebook e cartaceo.
In uscita il 14 luglio 2017
L'Autrice, blogger, appassionata di classici e membro della Elizabeth von Arnim Society, desidera promuovere la figura della scrittrice e portarla all’attenzione dei lettori italiani. 
Nonostante il successo dei suoi romanzi, infatti, non troviamo biografie e saggi su di lei in lingua italiana.
Questo volume rompe finalmente il silenzio e ci racconta la vita di questa autrice “piccola e bionda” che “aveva una grande vitalità e un’innata gentilezza venata d’ironia”.



Vita e avventure di Jack Engle
di Walt Whitman

 
flower-ed
trad. Riccardo Mainetti,
coll. Five Yards vol. 6
Ebook e cartaceo
In uscita il 20 luglio 2017
O capitano! Mio capitano! 
Chi non conosce e non ha amato questi celeberrimi versi di Walt Whitman, anche solo per averli ascoltati nel travolgente film L’attimo fuggente con l'indimenticabile Robin Williams?
Quello che vi presento ora è il romanzo, tradotto da Riccardo Mainetti, grazie al quale quei versi nacquero.

Pubblicato in forma anonima nel 1852, cadde nell’oblio fino ad alcuni mesi fa, quando Zachary Turpin, ricercatore della University of Houston, a seguito di alcune ricerche d’archivio e seguendo gli indizi forniti dai giornali dell’epoca, si è imbattuto nell’unica copia cartacea esistente e – era il febbraio del 2017 – ne ha dato notizia al mondo. 
Ambientato a New York, è un romanzo dalle atmosfere dickensiane, in cui le vicende di un avvocato corrotto, una giovane indifesa e l’orfano Jack Engle si intrecciano tra ingiustizie sociali e soprusi sui più deboli.

giovedì 6 luglio 2017

Anteprima Fazi Editore: DUE OCCHI AZZURRI di Thomas Hardy




Presto in libreria il terzo romanzo di Thomas Hardy, il primo che lo scrittore pubblicò a nome suo:  una grande storia sulla gelosia e sull'amore.


DUE OCCHI AZZURRI
di Thomas Hardy

Ed. Fazi
trad. M.F. Melchiorri
18 euro
USCITA:
13 LUGLIO 2017
«Nessuno mi ha più insegnato niente da quando è morto Thomas Hardy». Ezra Pound

«È innegabile l’abilità di Hardy – l’abilità del vero romanziere – di farci credere che i suoi personaggi siano persone come noi, guidate dalle proprie passioni e idiosincrasie; al contempo – e questo è il dono del poeta – in loro vi è un qualcosa di simbolico che ci accomuna tutti». Virginia Woolf


«Credo di capire la differenza tra me e te… forse tra gli uomini e le donne, in genere. Io mi contento di costruire la felicità su qualsiasi bene accidentale mi si possa presentare a portata di mano, tu vuoi creare un mondo che si adegui alla tua felicità».
La bellissima e volubile Elfride, orfana di madre e unica figlia del pastore Swancourt, si innamora di Stephen Smith, giovane architetto di Londra erroneamente ritenuto di nobili origini. 
Poi, quando questi per poterla sposare accetta un incarico in India, Elfride conosce l’affascinante e maturo Henry Knight, antico mentore di Stephen; ben presto Knight, come già era accaduto al suo pupillo, perde la testa per la fanciulla. 
Elfride, divisa tra la promessa di fedeltà a Stephen e la nuova passione per Knight, infine accetta la proposta di matrimonio di quest’ultimo. 
Ma ancora una volta le cose non vanno come immaginato: una presenza oscura dal passato di Elfride insinua in Knight il tarlo del sospetto sull’onestà della sua futura sposa e il fidanzamento è sciolto. 
Smith e Knight si incontreranno casualmente qualche anno più tardi, entrambi si scopriranno ancora innamorati di Elfride, ma ormai sarà troppo tardi. 


Thomas Hardy (1840-1928) è stato uno dei massimi esponenti dell'Età Vittoriana; tra i suoi romani, i più famosi sono "Via dalla pazza folla" (1874), "Il ritorno alla brughiera" (1878), "Jude l'oscuro" (1895), "Tess dei D'Urberville" (1891).

Di quest'autore ho letto solo "Il ritorno alla brughiera", diverso tempo fa, e "Tess dei d'Urberville", di cui trovate la recensione. Entrambi mi sono piaciuti moltissimo!!


E VOI, AVETE LETTO QUALCOSA DI QUEST'AUTORE?

venerdì 9 dicembre 2016

ANTEPRIME CENTO AUTORI GENNAIO-FEBBRAIO 2017




Prossimi arrivi targati CentoAutori: dai classici della Letteratura Italiana a quelli per l'infanzia, dalla narrativa neorealista contemporanea alle storie adatte soprattutto ai giovani lettori.


Classici riproposti:

  • il romanzo da cui Luchino Visconti ha tratto il celebre film, "SENSO";
  • CIONDOLINO, un classico per l'infanzia, dall'autore del Giornalino di Gian Burrasca;


Libri per ragazzi:

  • LA RAGAZZA CHE NON CONOSCEVA SHAKESPEARE: dallo sceneggiatore de "La gabbianella e il gatto" una storia di libertà e riscatto con protagonista la magia dei libri e della lettura;
  • atmosfere gotiche e cupe con "LA CONTESSA ASSASSINA", il primo romanzo per adulti dell'autrice di "Ragazzi di camorra"; 
  • LA RAGAZZA CHE NON SAPEVA RESPIRARE LE NUVOLE: un romanzo che ci ricorda come la musica riesca a superare ogni barriera, se lo si vuole!

Libri che ritraggono spaccati di vita di oggi:

  • DELITTO A SANIMA: un romanzo giallo in cui antico e moderno si fondono per dar vita all'affresco di un borgo di provincia, dove il tempo sembra essersi fermato;
  • OLTRE GOMORRA: il terribile segreto del primo camorrista che svelò il traffico dei veleni in Italia;
  • SOGNANDO L'AVANA: un ritratto contemporaneo e metropolitano, dall'amaro sapore neorealista. 

SENSO
di Camillo Boito



Collana I Classici di Cento Autori
Pagine 112
Prezzo 7.50 Euro
GENNAIO 2017


L’amore di una giovane contessa veneziana ammaliata dal fascino virile di un giovane ufficiale austriaco bello e dannato. La passione la spinge prima all’adulterio, poi alla disperazione, infine all’umiliazione, quando si rende conto che Remigio mirava soltanto a ottenere da lei il denaro per poter disertare. 
Nelle lettere segrete di Livia, l'amore, il tradimento e l'inganno tra coinvolgimento e malinconia.

L'autore.
Camillo Boito (Roma 1836 – Milano 1914) è stato un architetto e scrittore italiano Figlio dell’artista Silvestro Boito e fratello maggiore del letterato e musicista Arrigo Boito. Partecipa al movimento letterario della Scapigliatura debuttando con Storielle vane Milano 1876S e seguite nel 1883 da Senso L’ultima opera da lui scritta fu Il maestro di setticlavio una raccolta di racconti pubblicata nel 1891.




LA CONTESSA ASSASSINA
di Pina Varriale




Collana L'Arcobaleno 
Pagine 340
Prezzo 16 Euro
GENNAIO 2017
IL DESTINO DELLA GIOVANE ANETT E' LEGATO 
A DOPPIO FILO A QUELLO DELLA
CONTESSA BATHORY ED E' DESTINATO A DARE VITA 
ALLA STIRPE DEI VAMPIRI...

Anett Revay non è una fanciulla qualunque: addestrata dalla sua balia alle arti magiche, è in grado di vedere e di sentire cose che gli altri non percepiscono.
Dopo la morte del padre, Annett viene scelta come dama di compagnia alla contessa Ezsèbet Bàthory, ma la vita al castello di Csejthe in Transilvania è molto diversa da quanto immaginava.
Strane dicerie si inseguono sulla contessa e sulla scomparse delle sue giovani domestiche.
Due potenti forze dominano l'animo di Annet: il destino che la lega alle arti magiche e l'amore verso Ezsèbet. Un gioco crudele che avrà un inaspettato finale.

L'autrice.
Pina Varriale nata a Napoli dove vive; è giornalista, scrittrice e pittrice. Ha pubblicato per Piemme nella prestigiosa collana Il Battello a Vapore, i romanzi Ragazzi di camorra, I bambini invisibili, Tutti tranne uno, Zero e lode e Ragazze catttive. Per Einaudi il romanzo L’ombra del drago, mentre per Mondadori sono usciti Lello il bullo e Yusuf è mio fratello. Con Ragazzi di camorra ha vinto moltissimi premi, tra cui il Bancarellino 2008 e il Premio Paolo Ungari Unichef 20076 Per Edizioni Cento Autori cura la collana per ragazzi Storie per crescere e ha pubblicato il romanzo Il cuore buio.



giovedì 24 novembre 2016

"La storia di Willie Ellin" ed "Emma", due opere incompiute di Charlotte Brontë finalmente disponibili per "Five Yards"




Lettori cari amanti delle sorelle Bronte, è nata la collana Five Yards (la collana che ospita testi classici della letteratura inglese e americana in traduzione italiana) all'interno delle edizioni Flower-Ed,  con La storia di Willie Ellin ed Emma, due opere incompiute di Charlotte Brontë tradotte ora per la prima volta in italiano. 


flower-ed
coll. Five Yards
15 euro
2016

Siamo nel 1853. Charlotte Brontë ha trentasette anni e guarda al futuro con grande incertezza. 
Le sue sorelle non ci sono più, le è rimasto solo il padre a cui badare. Il pensiero di morire da sola nella ventosa brughiera la opprime. Charlotte decide allora di sposare il reverendo Arthur Bell Nicholls, ricoprendo finalmente il ruolo di moglie.

In quel momento nei cassetti della sua stanza giace un manoscritto incompiuto, scritto a matita: La storia di Willie Ellin

In questo libro possiamo scorgere e apprezzare il prezioso momento della prima stesura del pensiero della scrittrice salita agli onori letterari grazie Jane Eyre e Villette: errori, ripensamenti, abbreviazioni, fugaci paesaggi e personaggi che ci sembra di aver già conosciuto, da sempre vivi e vividi nell’immaginario dell’autrice fin dall’infanzia.



n

EMMA


Matilda Fitzgibbon è una ricca ereditiera. 
Ammessa al Fuchsia Lodge, la scuola privata delle sorelle Wilcox, è subito trattata con tutti i riguardi dovuti al suo rango. All’arrivo delle vacanze di Natale, la direttrice Wilcox invia un messaggio al padre dell’allieva, ma scopre, con l’aiuto dell’amico William Ellin, che si è verificato un terribile malinteso. 
Un alone di mistero circonda la famiglia Fitzgibbon e le sue ricchezze. Pubblicato dopo la morte di Charlotte Brontë, Emma è l’ultimo romanzo incompiuto dell’autrice. 

Questa rappresenta la prima traduzione in italiano dell’opera e comprende l’appassionata prefazione che lo scrittore William M. Thackeray le dedicò sul Cornhill Magazine nel 1860.


Quelle che vedete sono le copertine delle prime traduzioni in italiano dei due manoscritti, la cui importanza deriva proprio dalla forma embrionale in cui sono stati trovati. 
Sembra quasi di essere lì con Charlotte Brontë, sentire la sua veste frusciante mentre siede per scrivere e la matita che imprime la prima stesura di un’idea, con tanto di ripensamenti, abbreviazioni. 
I paesaggi e i personaggi sono solo tratteggiati, ma erano vivi nell’immaginario dell’autrice fin dall’infanzia e ci sembra di conoscerli da sempre.

Questi due libri sono disponibili in ebook e in cartaceo, grazie ad Alessandranna D’Auria che con grande passione e competenza ne ha curato la traduzione e l’ampio commento critico.
Una nuova traduzione, infatti, è già in lavorazione: si tratta di Ashworth, uno scritto di Charlotte Brontë lasciato anch’esso incompiuto, che prestissimo farà parte ancora della collana Five Yards.

Che ne pensate?
Vi piacerebbe leggere questi manoscritti di Charlotte?

martedì 8 novembre 2016

AMORE E INGANNI di Whit Stillman in libreria e al cinema



Un altro romanzo al cinema dal 1° dicembre: ispirato a LADY SUSAN (RECENSIONE), un racconto di Jane Austen, Amore e inganni (Love&Friendship) è la storia di una giovane e scaltra vedova, Lady Susan Vernon, in cerca di pettegolezzi e nuove conoscenze maschili, così da accalappiare un buon partito tanto per se stessa quanto per la figlia.


Vediamo il romanzo, in uscita il 17 novembre per Beat Edizioni.


AMORE E INGANNI 
di Whit Stillman

Trad. A. Zabini
256 pagine
13,90 euro
Ed. SuperBeat
IN LIBRERIA
dal 17 NOVEMBRE
Deliziosi capelli biondi, delicati occhi grigi e ciglia nerissime, Lady Susan Vernon dimostra non più di venticinque anni, sebbene in effetti ne abbia dieci di più. 
Il suo contegno è del tutto adorabile e la sua voce e le sue maniere garbate e seducenti. E poi possiede l’incantevole qualità di apparire quasi sempre di ottimo umore, quali che siano le circostanze. 
Tuttavia c'è chi la giudica impertinente e presuntuosa e sostiene che la condotta da lei tenuta nel cercare marito per la figlia Frederica non si limiti affatto al fare civettuolo in uso nella buona società. Si sussurra che abbia addirittura trascurato il defunto consorte e incoraggiato altri uomini in passato, e stia ora cercando un marito, preferibilmente molto ricco, perfino per se stessa.
Per questo, mentre il mondo grida allo scandalo, lady Susan decide di cambiare strategia e senza preavviso alcuno si presenta a Parklands, dimora di suo cognato, capostipite dell'illustre famiglia DeCourcy. 
Una residenza rinomata per la straordinaria bellezza della sua facciata palladiana e per il contegno non certo esemplare del suo casato. 
Qui, nella quiete e nel lusso di un’antica dimora, lontana dalle voci maligne che circolano sul suo conto, Lady Susan intende cercare una nuova via che conduca lei e la giovane Frederica all’agognato altare. 

Giunto a noi per la prima volta nel 1784, grazie alla penna di una giovane Jane Austen, questa storia ci viene ora raccontata dal nipote di James Martin e della stessa Lady Vernon, Rufus Martin. 
Inorridito dal modo in cui quell’«autrice zitella, famigerata per le sue narrazioni vergate con penna intinta nel veleno e celate sotto la veste d’agnello dell’Anonimato» ha trattato la figura di sua zia, Rufus si assume quale sacro obbligo il compito di convincere il mondo intero della probità delle intenzioni di Lady Susan. Dal suo puntiglioso resoconto emerge il quadro di una gentildonna moralmente retta, benché scandalosamente attraente e civettuola, che si adopera per il bene della figlia e dell’intera comunità, in netto contrasto con l’epistolario austeniano, posto in calce a questo romanzo.
Riuscitissima e divertente riscrittura dell'opera di Jane Austen, Amore e inganni è una commedia di costume diabolicamente spassosa, e imperdibile per tutti i lettori della grande scrittrice inglese, notoriamente inclini ad apprezzare l’ironia più di ogni altra cosa.

L'autore.
Whit Stillman è un noto regista, sceneggiatore e scrittore americano. Con Metropolitan (1990) ottenne una nomination agli Academy Award come miglior sceneggiatura originale.


IL FILM!!

Da giovedì 1° dicembre
al cinema

AMORE E INGANNI

(Love & Friendship, USA/Irlanda 2016)

Scritto e diretto da Whit Stillman, con Kate Beckinsale, 
Chloë Sevigny e Stephen Fry.


TRAILER



Film tratti dai libri in uscita nel 2016
post in aggiornamento

venerdì 16 settembre 2016

Stasera alle 21:10 GUERRA E PACE - la Serie | Su laeffe tv canale 139 di Sky



Lettori che usufruite di un abbonamento a Sky!!


Vi rendo noto/ricordo che questa sera in prima tv su LAEFFE 
inizia la

LA SERIE KOLOSSAL TRATTA DAL CAPOLAVORO DI TOLSTOJ
"GUERRA E PACE"



Desideri, sogni, amori, passioni, ribellioni si mescolano all’interno dell’incredibile avventura epica tratta da questo capolavoro della letteratura russa.

Dopo il clamoroso successo riscosso in Gran Bretagna, Nord Europa, Stati Uniti, Asia e Australia arriva in Italia questa serie kolossal da molti ritenuta la migliore fiction degli ultimi anni, con un adattamento firmato BBC.

libro
"Guerra e pace" narra le vicende russe tra il 1805, l'anno della prima sfortunata campagna russa contro Napoleone, e il 1812, l'anno dell'insorgenza popolare russa contro l'imperatore francese.
Nel narrare il periodo napoleonico, Tolstoj dà forma alle vicende di due famiglie dell'alta nobiltà, i Bolkonskij e i Rostov, due famiglie ispirate da valori onesti e genuini, in contrapposizione al clan dei Kuragin, corrotti fino al midollo.
In questo scenario Tolstoj delinea tre protagonisti principali, Natasa Rostova e altre due figure maschili di elevato profilo morale, Andrej Bolkonskij e Pierre Bezuchov.




venerdì 26 agosto 2016

To be read (Agosto 2016)



Due romanzi scoperti di recente, la cui lettura spero di non rimandare a "chissà quando"!

Li conoscete? Le avete letti?


RITORNO NEL SOUTH RIDING
di Winifred Holtby


Elliot Edizioni
trad. L. cocci
516 pp
19.50 euro
Maggio 2015
Figlia di un fabbro dedito all’alcol, Sarah Burton è riuscita a emanciparsi diventando un’insegnante a Londra e nelle scuole per missionarie del Sud Africa.
Quando decide di tornare nella sua contea d’origine, il South Riding, lo fa per candidarsi a guida della scuola superiore femminile.
Tutto il comitato direttivo dell’istituto è a suo favore tranne l’aristocratico Robert Carne, che amministra la scuola per mostrarsi impegnato nel sociale e seguire le proprie aspirazioni politiche, ma è spesso ostacolato da una torbida situazione matrimoniale e da una figlia difficile da educare.
Lottando contro il fascino dell’orgoglioso Robert, le beghe e i sotterfugi amministrativi della Contea e le difficoltà portate dalla depressione economica, Sarah si impegnerà comunque a dare alle proprie allieve una speranza per il futuro.

Pubblicato postumo nel 1936, Ritorno nel South Riding è lo stupendo affresco corale di una comunità sulla via del declino, con i suoi innumerevoli, eccentrici e indimenticabili personaggi. 
Considerato un classico della letteratura inglese, venne trasposto in un film nel 1938 per la regia di Victor Saville, e in una mini serie televisiva della BBC di grande successo diretta nel 2011 da Andrew Davies (Orgoglio e pregiudizio, Ragione e sentimento, House of Cards).


L'autrice.
Winifred Holtby, nata a Rudston, nel 1898, in una famiglia benestante dello Yorkshire, studiò a Oxford, dopo essere partita come volontaria per la Prima guerra mondiale. Divenne nota grazie alla sua attività di giornalista: fu molto prolifica e scrisse per oltre venti anni tra quotidiani e riviste. I suoi libri includono una biografia di Virginia Woolf (Castelvecchi, 2015) e un volume di racconti, Truth Is Not Sober. Tenne molte conferenze alla Lega delle Nazioni Unite e fu membro del gruppo femminista Six Point. Nel 1931 le venne diagnosticato il morbo di Bright e, nonostante questo, Holtby si dedicò alla stesura del suo libro più celebre, Ritorno nel South Riding. Morì all’età di trentasette anni nel 1935.


RUN RIVER
di Joan Didion

Ed. Il Saggiatore
trad. S.V. Barberis
322 pp
20 euro
2016
Il sole ambrato della California accende il cielo di un’estate torrida e interminabile; il luppolo verde matura avvinghiato ai filari, il fiume scorre a valle, disseta la terra e rinfresca i corpi mentre, sotto la superficie, erode e divora gli argini con la forza inesorabile di una piaga biblica.
Sulle sponde, nei ranch e nelle piscine illuminate delle ville, si trascina una festa sospesa nel tempo, tra balli e bourbon, abiti di seta e champagne, tra morti e addii.
È qui che Lily ed Everett vivono la dissoluzione di un amore lungo una vita. Perché si può amare e mille volte tradire, amare e consumarsi, non conoscersi mai, non avere neppure per un attimo l’illusione di una scelta, e perdere tutti per strada, mentre il fiume corre.

Run River, romanzo d’esordio di Joan Didion, è la saga di una famiglia accecata dal tramonto del sogno americano, il racconto dell’inarrestabile declino dei discendenti di cercatori d’oro e pionieri, privi ormai di una frontiera da inseguire. 
Ad aprire le sue pagine è il fragore di uno sparo che squarcia una notte d’agosto del 1959. 
La traiettoria del proiettile è un viaggio lungo ventun anni, che inizia con due ragazzi che scoprono il sesso in riva a un fiume e si conclude in un deserto emotivo in cui ognuno porta con sé un’inguaribile solitudine: ogni incontro è una collisione dalla quale si esce feriti.
Run River, pubblicato per la prima volta in Italia dal Saggiatore, è animato da uno sguardo intimo e fotografico, capace di cogliere nella verità del più piccolo gesto la tragica singolarità di ogni individuo, e di connetterla allo scorrere del tempo con la potenza narrativa del grande romanzo americano.

L'autrice.
Joan Didion è nata in California nel 1934 e vive a New York. Giornalista, scrittrice e sceneggiatrice, scrive per il New Yorker e la New York Review of Books. Il Saggiatore ha pubblicato L’anno del pensiero magico, Verso Betlemme, Blue Nights, Prendila così e The White Album.

venerdì 24 giugno 2016

Recensione: VILLETTE di Charlotte Brontë



Villette mi ha  accompagnato per diverse settimane e terminarlo mi ha messo una certa nostalgia, forse in virtù di quella sorta di "affetto" (letterario, s'intende) che si crea con personaggi con i quali trascorriamo un po' di tempo.

Villette è l'ultimo romanzo di Charlotte Brontë, pubblicato nel 1853, e colpisce il lettore non tanto per la trama in sè, quanto per l'abile penna dell'Autrice nel tracciare la psicologia della protagonista, Lucy, e per l'uso di elementi gotici ed inquietanti per esternare quello che che la stessa soffre interiormente.


VILLETTE
di Charlotte Brontë


Ed. Newton Compton
 trad. M. Hannau Pavolini
508 pp
4.90 euro
2016
Lucy, Villette e la vita nel collegio

Dopo aver vissuto una personale disgrazia famigliare, per un certo periodo la protagonista Lucy Snowe - orfana e sola - vive nella città di Bretton, in casa della propria madrina, la buona signora Bretton.
Lì trascorre diversi anni, a contatto con la signora, conoscendo il figlio adolescente Graham, e giocando con la piccola Paulina de Bassompierre. 
Finchè non giunge per la nostra taciturna e un po' passiva Lucy, il momento di spiegare le ali in cerca di un'occupazione che la renda economicamente indipendente.
Lasciata la casa della madrina, Lucy trova temporaneamente lavoro presso la signora Marchmont, anziana e ammalata; quando questa muore, Lucy si ritrova di nuovo sola e bisognosa di un nuovo impiego.

Lucy si rivela da subito una donna dal carattere volubile: determinata ma allo stesso tempo così conscia di essere sola al mondo da venire non di rado sopraffatta dalla tristezza.
Nonostante ci appaia così fragile e spaurita come un uccellino, in lei arde una fiammella di determinazione, un carattere non privo di volontà e caparbietà, proteso verso la speranza:

"... anche se l'indomani la nube dei dubbi sarebbe stata fitta quanto oggi; più urgente ancora sarebbe diventata la necessità di agire; più vicino il pericolo (della miseria totale); più duro il conflitto (per l'esistenza)."

Decide di recarsi prima a Londra e poi di prendere una nave per "Labassecour" (potremmo localizzarlo con il Belgio) pur non parlando una parola di francese.
Dopo l'arrivo nella immaginaria capitale di Villette, Lucy trova lavoro come insegnante presso il convitto per ragazze di Mme Beck e riesce a farsi rispettare come insegnante, nonostante nessuno le dia molto credito, M.me Beck in primis, che non fa che controllarla, spiandone movimenti e frugando di nascosto nei cassetti di Lucy, alla ricerca di chissà quale segreto sconveniente.
Il soggiorno in questa scuola femminile coinvolge involontariamente Lucy in un vortice di avvenimenti a metà tra l'avventura e il romanticismo.

Lucy, il dottore e il professore

Lavorando nell'istituto, Lucy conosce il giovane dottore che visita le fanciulle: l'attraente John, che la tratta con estrema indifferenza, quasi lei fosse invisibile, preso com'è dai propri crucci amorosi verso una delle allieve, la bella ma crudele e civettuola Ginevra, che ha con Lucy uno strano rapporto: la cerca per parlarle, confidarsi, chiedere consigli, ma allo stesso tempo la schernisce, si prende gioco di lei giudicandola fredda, incapace di slanci d'affetto, algida.

Ci fa tenerezza e spesso ci indigna leggere di come la timida e riservata Lucy venga frequentemente trattata come se fosse invisibile, insignificante, il che se da una parte sicuramente provoca in lei della sofferenza, dall'altra le permette di osservare le persone con l'acume e l'attenzione che le appartengono.
La nostra ragazza è consapevole di non aver nulla, e nell'aspetto e nella personalità, in grado di attrarre il prossimo (uomini, in particolare), di piacere, e questo inevitabilmente la fa sentire sempre più sola, depressa, tanto più nei mesi di vacanza, quando la scuola si svuota e lei resta in balia della noia e della solitudine.
E' facile che sopraggiunga, in tali condizioni, una sorta di malessere psico-fisico, che però, per quanto si tratti di una cosa negativa, sarà anche una sorta di spartiacque nella vita di Lucy nell'istituto, perchè cambierà diverse cose.

Proprio quando si sente più abbandonata e in balia dell'infelicità, il passato fa capolino nel presente regalandole la dolce e rassicurante sensazione di non essere sola: ritornano nel suo oggi la cara signora Bretton e suo figlio Graham, che lei ha riconosciuto nella persona di un giovane che frequenta di sovente il collegio...

E ancora nel collegio, Lucy si trova a scontrarsi spesso con un professore di letteratura, il burbero monsieur Paul, un tipo piccolo, occhialuto, indisponente, ostile agli inglesi, tanto acuto e intelligente quanto provocatore e maschilista. Con lui da subito Lucy intratterrà vivaci schermaglie verbali che, nonostante spesso la rattristino o la facciano infuriare, la faranno anche sentire viva, considerata e apprezzata, finalmente non invisibile.
Per Paul nascerà pian piano il desiderio di essergli amica mentre per qualcun altro Lucy comincerà a provare sentimenti d'amore.

Considerazioni 

Non vorrei andare avanti con la trama per non togliervi il gusto di scoprire tanti altri fatti ed avvenimenti che danno movimento alla storia narrata; vi basta sapere che pagina dopo pagina il lettore verrà sommerso dai pensieri e dalle visioni di una tormentata Lucy, verrà coinvolto in piccole avventure che si arricchiranno di elementi di mistero e quasi surreali (che si chiariranno verso la fine), vedrà la nostra protagonista sempre divisa tra la necessità della Ragione (per evitare di soffrire) e i richiami sensuali ma illusori del Sentimento, cui una parte di lei vorrebbe cedere. A frenarla, la paura (e la consapevolezza?) di non piacere a chi di dovere e di essere guardata dall'oggetto del proprio amore semplicemente con un affetto fraterno.

Le cose cambieranno in  bene per Lucy? Come già accaduto a Jane Eyre, Charlotte darà, a modo suo, alla propria eroina la possibilità di un riscatto, di una concreta felicità, dopo tanta solitudine, disprezzo, senso di inferiorità?

Ci sono diversi elementi che ricordano il succitato capolavoro di Charlotte: la condizione di orfana della protagonista, il suo carattere schivo, timoroso, insicuro ma, al momento opportuno, forte e deciso; la vita in istituto; il rivolgersi direttamente al lettore, come interloquendo con lui; l'introduzione nella narrazione di aspetti ed eventi apparentemente inspiegabili, che si colorano di un che di inquietante, gotico, oscuro, e che danno un tocco di mistero al tutto; la ricchezza di descrizioni di ambienti e persone; la protagonista chiamata ad affrontare molte ostilità prima di scorgere un barlume di felicità; la sensazione, fin troppo forte, da parte della stessa di non avere quasi diritto all'amore.

Come dicevo, le lunghe sequenze e i capitoli dedicati ai momenti di solitudine e alle esperienze al limite delle allucinazioni e del delirio, in cui abbondano le descrizioni dell'ambiente naturale circostante - che assume quasi i contorni di un personaggio a sua volta, e non di rado ostile -, fungono da rappresentazione esterna delle tempeste interiori della protagonista, capace di passare dall'autocontrollo e dalla passività a sbalzi d'umore e crisi nervose, prostrazione e profonda tristezza.

Rispetto a Jane Eyre, ho trovato questo romanzo più prolisso, lento in molti punti e con diverse sequenze narrative meno coinvolgenti; inizialmente, la traduzione mi convinceva poco, poi però l'ho trovato man mano un po' più scorrevole. 
Le pagine finali sono ambigue, come se Lucy  volesse lasciare il lettore libero di immaginare il finale, lieto o tragico è a sua discrezione.

Per concludere, è un classico che merita di essere letto per la finezza e la ricchezza psicologica, la cura dei dettagli, la capacità di creare intrecci e ambientazioni suggestive, dal forte contenuto e significato simbolici.



9. Un classico 

martedì 14 giugno 2016

New entry in my library (giugno 2016)



Carissimi, negli ultimi tempi diversi libri sono giunti ad arricchire la mia personale e sempre modesta libreria!!


un libro in più

Oggi ve ne mostro alcuni!
Mi farà piacere leggere cosa ne pensate, se li avete letti, se sono titoli che attirano la vostra attenzione, e se vi va, raccontatemi le vostre recenti entrate libresche!

Shirley
Il giardino degli incontri segreti

Come potete vedere in questa prima foto, ho acquistato questa carinissima edizione Newton Compton del classico di Charlotte Bronte, che è tra le mie autrici classiche preferite:

SHIRLEY

È la storia di due donne, Shirley Keeldar e Caroline Helstone. Ricca ereditiera la prima, orfana nullatenente la seconda: a legarle sono una profonda amicizia e un uomo, Robert Moore, spietato imprenditore tessile oberato dai debiti. Caroline lo ama, ricambiata; Shirley no, ma è a quest’ultima che Mr Moore chiede la mano, per salvarsi dalle difficoltà economiche.

Altri romanzo al femminile: IL GIARDINO DEGLI INCONTRI SEGRETI 
- Lucinda Riley, scrittrice che mi piace moltissimo.

Julia, affermata pianista, torna nei luoghi d'infanzia. La tenuta appartenuta al nonno é stata comprata da un certo Kit, che vi ha trovato un vecchio diario, dalle cui pagine emergerà un terribile segreto...


E questi sono invece i testi trovati a poco prezzo sulle bancarelle dei libri usati nel giorno di mercato :)

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I primi due sono libri di cui sento parlare da ragazzina e che ho sempre desiderato leggere! Finalmente lo farò :)

IL GIARDINO DEI FINZI-CONTINI - Giorgio Bassani

Un narratore senza nome ci guida fra i suoi ricordi d'infanzia, nei suoi primi incontri con i figli dei Finzi-Contini, Alberto e Micòl, suoi coetanei resi irraggiungibili da un profondo divario sociale. 
Ma le leggi razziali avvicinano i tre giovani rendendo i loro incontri, col crescere dell'età, sempre più frequenti. Il protagonista, giorno dopo giorno, si trova sempre più coinvolto in un sentimento di tenero, contrastato amore per Micòl. Ma ormai la storia sta precipitando e un destino infausto sembra aprirsi come un baratro sotto i piedi della famiglia Finzi-Contini.

AL MATTINO VIENE LA GIOIA - Betty Smith 
(non me lo sono lasciato scappare perchè, avendo amato "Un albero cresce a Brooklyn", mi sono sentita subito attirata da quest'altro libro della Smith (1963), che probabilmente non si trova con facilità in giro).

Annie e Carl sono sposati da un anno; sono poveri, inesperti, il lavoro è faticoso. Ma hanno deciso di fare della loro vita qualcosa di meraviglioso e vogliono riuscirci. 
Una lettura che ci rivela quanto profondamente l'Autrice sappia scavare nell'animo umano con sensibilità e d efficacia.


Passiamo a due romanzi più recenti: del primo ho sentito parlar bene, l'altro l'ho preso perchè incuriosita dal titolo:

IL PROFUMO - Patrick Suskind

Jean-Baptiste Grenouille, nato nel Cimetière des Innocents di Parigi, rifiutato dalla madre fin dal momento della nascita, rifiutato dalle balie perché non ha l'odore che dovrebbero avere i neonati, anzi perché "non ha nessun odore", rifiutato dagli istituti religiosi, riesce a sopravvivere a dispetto di tutto e di tutti. 
E, crescendo, scopre di possedere un dono inestimabile: una prodigiosa capacità di percepire 
e distinguere gli odori. 
Forte di questa qualità, Grenouille decide di diventare il più grande profumiere del mondo; la sua ambizione non è quella di arricchirsi, né ha sete di gloria; persegue, invece, un suo folle sogno: dominare il cuore degli uomini creando un profumo capace di ingenerare l'amore in chiunque lo fiuti,
 e pur di ottenerlo non si fermerà davanti a nulla.


PROMETTO DI SBAGLIARE - Pedro Chagas Freitas

Lui e lei si rivedono diversi anni dopo essersi lasciato; a dire il vero, lui lasciò lei, spezzandole il cuore.
Ora che i loro occhi si incrociano di nuovo, comprendono che l'amore non è mai passato.
Lui non vuole farsela scappare di nuovo, e le promette di tentare, agire, cadere, sbagliare di nuovo. Amarla. Davvero e per sempre. 

mercoledì 4 maggio 2016

Anteprima Libri (17-19 maggio)



Libri in arrivo nel mese di maggio e che spero incontrino diversi gusti letterari :)

  • EQUIVOCI E BUGIE (J. Cannon): «Un romanzo originale, commovente e ben scritto. Equivoci e bugie è una delizia dall’inizio alla fine.» Paula Hawkins, autrice della Ragazza del treno.
  • UNA DELIZIOSA PASTICCERIA (L. Madeleine): Una famosa pasticceria. Uno scandalo senza precedenti. Un grande amore che ha superato ogni barriera.
  • DIMMI LA VERITA', TUTTA LA VERITA' (J. Lythell): un thriller ci sta sempre bene ^_-
  • SHIRLEY (C. Bronte): speravo in questa economica e carinissima edizione Newton Compton; tempo fa ho acquistato "Villette" e ho tutte le intenzioni di fiondarmi a pesce su "Shirley"!

EQUIVOCI E BUGIE
di Joanna Cannon


Ed. Corbaccio
396 pp
16.90 euro
USCITA:
19 MAGGIO 2016
Sono le decisioni che sembrano poco importanti,
 quelle di tutti i giorni, quelle che ci cambiano la vita.


E' il 1796, in una cittadina inglese, ed è una giornata d'estate afosa. Tutto sembra tranquillo, eppure Mrs Creasy, del civico 8, è scomparsa.
La piccola Grace, di dieci anni, e la sua amica del cuore Tilly, dopo aver udito la predica del vicario della parrocchia locale, decidono di investigare, sicure del fatto che se il nostro cuore ci permette di trovare Dio, anche Mrs Creasy può essere trovata e ricondotta a casa con il loro aiuto. 
E così, mentre la temperatura si impenna e l’asfalto si scioglie, Grace e Tilly vanno di porta in porta alla ricerca di qualche indizio. 
Quello che scoprono è una incredibile rete di menzogne e segreti legati a un fatto accaduto tempo prima. 
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.
E intanto che cercano di raccapezzarsi in quel che hanno visto e sentito, viene alla luce una storia ben più grande di loro...

L'autrice.
Joanna Cannon si è laureata alla Leicester Medical School e ha lavorato come medico ospedaliero prima di specializzarsi in psichiatria. È nata nel Peak District dove continua a vivere con la sua famiglia e il suo cane. «Equivoci e bugie», il suo romanzo d’esordio, è stato uno dei libri più contesi della Fiera di Londra. Venduto in tutto il mondo, appena uscito in Inghilterra ha subito conquistato la critica e scalato le classifiche dei libri più venduti.

UNA DELIZIOSA PASTICCERIA
di Laura Madeleine


Ed. Piemme
324 pp
18,50 euro
USCITA
17 MAGGIO 2016
Parigi, 1909. 
La Pâtisserie Clermont è famosa per le vetrine colorate di macarons e per la gentilezza di Jeanne, la figlia del proprietario. Nessuno sa che Jeanne, così tranquilla e sorridente, ha un amore proibito, che ha il nome di Guillaume du Frère, un ragazzo di Bordeaux arrivato in città per guadagnarsi da vivere come ferroviere, è stato per caso.
I due si amano ma un terribile tradimento ha svelato a tutti il loro amore, e li ha separati, forse per sempre.

Ai giorni nostri, Petra è una studentessa di storia a Cambridge, che sta studiando la vita di suo nonno, un importante storico, e si imbatte in una strana lettera a sua firma. 
Datata 1910, la lettera è indirizzata a un certo G. Du Frère, e chiede una cosa sola: perdono. Petra scoprirà così la storia di Jeanne e Guillaume, e la parte che vi ebbe suo nonno, gettando luce su quello che avvenne davvero.
E lo farà andando a Parigi, innamorandosi a sua volta, e parteggiando sempre per quei due amanti del secolo scorso che volevano solo vivere la loro vita insieme

L'autrice.
Laura Madeleine, dopo aver passato molti anni della sua infanzia a recitare in teatro, ha studiato letteratura inglese a Cambridge. Una deliziosa pasticceria a Parigi è il suo romanzo d’esordio, anche se Laura scrive già per diversi blog e riviste online.


DIMMI LA VERITA', TUTTA LA VERITA'
di Jane Lythell


Ed. Newton Compton
320 pp
9,90 euro
USCITA:
19 MAGGIO 2016
E' possibile nascondere la proprie paure?

Trama

Kathy è l’immagine perfetta di una donna moderna, felice e brillante. Ha un bellissimo bambino, un marito rispettoso, intelligente e bello e un lavoro glamour e dinamico.
Ma non tutti si lasciano ingannare dalle apparenze. 
Heja, una dipendente di Kathy, conosce la verità: le crepe nel matrimonio del suo capo, la sua insicurezza, la paura del fallimento sul lavoro. 
Heja è nella posizione ideale per distruggere la vita di Kathy. 
E se ci riuscirà, potrà prendersi la cosa che desidera di più…

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.
L'autrice.
Jane Lythell ha lavorato come produttore televisivo prima di diventare vice direttrice del British Film Institute e amministratore delegato della BAFTA. Dimmi la verità, tutta la verità segna il suo esordio nella narrativa.

SHIRLEY
di Charlotte Bronte



Ed. Newton Compton
trad. F. Dei
540 pp

4,90 euro
USCITA:
19 MAGGIO 2016
Pubblicato nel 1849, due anni dopo il clamoroso successo di Jane Eyre, Shirley è ambientato durante le guerre napoleoniche, nello Yorkshire del primo Ottocento, percorso dai fervori dell’industrializzazione e da profonde tensioni sociali. 

È la storia di due donne, Shirley Keeldar e Caroline Helstone. Ricca ereditiera la prima, orfana nullatenente la seconda: a legarle sono una profonda amicizia e un uomo, Robert Moore, spietato imprenditore tessile oberato dai debiti. Caroline lo ama, ricambiata; Shirley no, ma è a quest’ultima che Mr Moore chiede la mano, per salvarsi dalle difficoltà economiche. 

In uno straordinario intreccio di romanticismo e analisi delle lotte di classe, Charlotte Brontë delinea il ritratto preciso e particolareggiato di un mondo in drammatica mutazione, e lo fa attraverso gli occhi di una protagonista forte e orgogliosa: il risultato è una modernissima riflessione sulla condizione femminile, che ancora oggi non ha perso nulla della sua lucidità

giovedì 17 marzo 2016

Anteprime Fazi Editore: "Il destino del papa russo" - "Il tempo dell'attesa" - "Il professore" - "Charlotte Bronte"



Ma quanto sono belle e interessanti le prossime uscite in casa Fazi Editore?

Io le prenderei tutte! *_*

Il primo libro che sottopongo alla vostra attenzione è Il tempo dell’attesa, il secondo volume della saga dei Cazalet (il precedente è Gli anni della leggerezza).


IL TEMPO DELL'ATTESA 
di Elizabeth Jane Howard

Fazi Editore
USCITA:
14 APRILE 2016
Trama

È il settembre del 1939, le calde giornate scandite da scorribande e lauti pasti in famiglia sono finite e l’ombra della guerra è sopraggiunta a addensare nubi sulle vite dei Cazalet. 
A Home Place, le finestre sono oscurate e il cibo inizia a scarseggiare, mentre una nuova generazione prende le fila del racconto. 
Louise realizza il sogno della recitazione e nel frattempo incontra colui che diventerà suo marito, Polly non fa che pensare a se stessa, e Clary si guadagna tutta la nostra comprensione quando rifiuta di credere alla morte dell’amato padre e attende il suo ritorno. 
Mentre le ragazze aspettano di poter proseguire le proprie vite per diventare finalmente adulte, l’intera famiglia Cazalet è in attesa, in quegli anni difficili dell’inizio della guerra, in cui nessuno sa quando la vita tornerà quella di prima.

«La sua scrittura è brillante. Ti fa ridere, a volte ti sciocca, e spesso ti fa piangere».   Rosamunde Pilcher

L'autrice.
Figlia di un ricco mercante di legname e di una ballerina del balletto russo, Elizabeth J. Howard ebbe un’infanzia infelice a causa della depressione della madre e delle molestie subite dal padre. Donna bellissima e inquieta, ha vissuto al centro della vita culturale londinese della seconda metà del Novecento e ha avuto una vita privata burrascosa, costellata di una schiera di amanti e mariti, fra i quali lo scrittore Kingsley Amis. Da sempre amata dal pubblico, solo di recente Howard ha ricevuto il plauso della critica. Scrittrice prolifica, è autrice di quindici romanzi. La saga dei Cazalet è la sua opera di maggior successo, con un milione di copie vendute. Nel 2014 Fazi Editore ha pubblicato il suo romanzo Il lungo sguardo. Di prossima pubblicazione anche i cinque volumi della saga dei Cazalet
.


Passiamo a un romanzo che mescola la storia dei nostri giorni con la finzione romanzesca.

mercoledì 9 marzo 2016

New entry in my library (marzo 2016)



Nel weekend ho acquistato tre libri all'ipermercato.
Il primo lo desideravo da settimane ma non riuscivo a trovarlo; gli altri due li ho presi per l'offerta, due romanzi al modico prezzo di 6.90 euro, nell'accoppiata thriller-storia d'amore.


Villette
Ed. Newton Compton
Gennaio 2016

VILLETTE è l'ultimo romanzo compiuto di Charlotte Bronte e che ha come protagonista Lucy Snowe, un'orfana sola, che ottiene un posto presso un collegio femminile nella città di Villette, dove spera di lasciarsi finalmente alle spalle le difficoltà del passato e iniziare una nuova vita. 
Ricco di elementi autobiografici, il romanzo ci regala il ritratto di un'eroina estremamente moderna, sensibile e combattiva, animata da una passione travolgente che la rende viva, reale


ladra di cioccolato (Leggereditore)
l'infiltrato (TimeCrime)

Mi sono fatta attrarre da LADRA DI CIOCCOLATO di Laura Florand perchè un po' di tempo fa vinsi ad un giveaway "La magia del cioccolato", scoprendo poi che era il secondo libro della deliziosa serie Amour et Chocolat.


Cade Corey è la figlia del principale produttore di barrette di cioccolato americano; Sylvain Marquis è il più raffinato chocolatier di Parigi. Lei vorrebbe mettersi in affari con lui, ma lui non intende svendere la sua arte a un colosso industriale. Lei però è disposta a tutto pur di creare un nuovo prodotto dal sapore inconfondibile e raffinato, in grado di accrescere la fama del suo già popolarissimo marchio, persino a rubare le ricette dell'ostinato e affascinante chocolatier. Presto la notizia che una ladra di cioccolato si aggira per le strade di Parigi rimbalza di giornale in giornale, fino al New York Times, portando così nuovi clienti al negozio, ma mettendo in serio pericolo la reputazione della donna. Tuttavia, in guerra e in amore non ci sono regole, e nonostante tutto l'attrazione fra i due non si farà attendere. Complice l'inebriante sensualità del cioccolato

Accanto a questo romance cioccolatoso c'era un thriller:

L'INFILTRATO di Karin Slaughter 

Il detective Will Trent sta lavorando come infiltrato nella città più corrotta della contea più corrotta del Sud degli Stati Uniti, si chiama Bill Black ed è un pericoloso ex-detenuto.
Mentre di trova in un negozio, avviene una rapina, e quel luogo dall'atmosfera sospesa si trasforma in un inferno. È un bagno di sangue: un rapinatore morto, un poliziotto ferito, una ragazza scomparsa assieme al bottino e un secondo rapinatore in fuga. Trent si lancia all'inseguimento del criminale, ma non si è accorto di un terzo complice... 
Un'indagine intricata, in cui niente e nessuno è ciò che sembra, compreso il detective Will Trent.

CHE NE PENSATE? LI AVETE LETTI? 
QUALI SONO I VOSTRI ULTIMI ACQUISTI LIBRESCHI? ^_^

lunedì 11 gennaio 2016

Prossimi arrivi Newton Compton (14 - 21 gennaio)



Buongiorno amici!
Questa settimana sul blog inizia con qualche prossima anteprima Newton Compton che sta solleticando il mio interesse!

Diamo inizio alle danze con un thriller che ruota attorno alla inquietante domanda: arriveresti a uccidere per salvare tua figlia?

UCCIDILO E LEI VIVRA'
di Freda Wolff


Trad. F. Cardella,
A. Armili
352 pp
7.43 pp
in uscita:
14 GENNAIO 2016

Trama

La psicologa Merette Schulman e il suo ex marito, l’ufficiale di polizia Jan-Ole, si sono presi una pausa dallo stress quotidiano per passare qualche giorno in una baita isolata nella Norvegia più selvaggia.
Non hanno però il tempo di rilassarsi, perché la prima notte, l’uomo viene assalito e rimane gravemente ferito. 
Mentre Jan-Ole si trova in ospedale privo di sensi, Merette apprende con terrore che Aksel, uno dei suoi ex pazienti, è fuggito dal carcere psichiatrico. La donna è convinta che sia lui il responsabile dell’aggressione a Jan-Ole e lo stesso giorno riceve proprio da lui un messaggio con una foto di sua figlia Julia, seguito a breve distanza da un altro terrificante SMS: “Uccidilo e lei vivrà”.
Ma come si può scegliere tra la vita del proprio uomo e quella di una figlia? 
E c’è davvero Aksel dietro questo macabro e inquietante gioco?





Continuiamo con una storia d'amore, per le lettrici più romantiche:

martedì 29 dicembre 2015

Recensione: CIME TEMPESTOSE (Wuthering Heights) di Emily Brontë



E dopo averlo letto almeno tre volte, trascritto i passaggi più belli, amato.., finalmente posso scriverne la recensione!

Credo questa sia l'ultima del 2015 :)


CIME TEMPESTOSE
(Wuthering Heights) 
di Emily Brontë


.
Capolavoro di letteratura inglese e unico romanzo di Emily Brontë,
l libro, stampato in proprio e in poche copie, non desta, come del resto quelli delle sorelle, grande interesse; in seguito si imporrà come singolare capolavoro della letteratura inglese. 

Nella solitaria e selvaggia brughiera dello Yorkshire si consuma una tumultuosa e distruttiva passione amorosa. Tutti i tormentati contrasti che s'innescano tra gli abitanti di una agiata dimora a fondo valle e quelli di una fattoria su di un colle ventoso convergono nella figura del trovatello Heathcliff. Le contraddittorie e velenose passio  ni umane innestano nell'amore la sofferenza e la crudele vendetta.

Ed. La Repubblica - trad. P. Brusasco

Il romanzo ha inizio nel 1801, quando un certo signor Lockwood, in una notte buia e tutt'altro che serena, giunge a Thrushcross Grange, la dimora che prenderà in affitto dal signor Heathcliff.

Il padrone di casa si dimostra subito poco socievole, molto scontroso e burbero "tagliente come la lama di una sega, e duro come una roccia", e l'emozione più benevola che riesce a condividere con l'educato, sussiegoso e stupito ospite è un cinico sarcasmo.


Lockwood fa la conoscenza anche degli attuali abitanti di Wuthering Heights: il petulante vecchio domestico Joseph, il giovane accigliato e poco educato Hareton, e la giovanissima, bella ma altezzosa Catherine Linton, nuora di Heathcliff.
Tra i membri di questa bislacca famiglia non ci sono buoni rapporti ma tutti sembrano terribilmente infelici e schierati l'uno contro l'altro.
Come mai? Cosa è accaduto che li ha resi tristi, irascibili, incapaci di manifestare un minimo di gentilezza?

Tutto ci verrà spiegato dalla nostra Emily attraverso la voce di una perfetta narratrice, e l'occasione verrà data dal cattivo tempo, che costringe Heathcliff ad una ospitalità che volentieri si sarebbe risparmiato: far dormire Lockwood per una notte in casa propria; durante la notte l'uomo, la cui curiosità lo spinge a leggere - per far passare il tempo - i diari e le confessioni scritte (presenti nella stanza in cui viene confinato) dei vecchi abitanti della casa, farà incubi e sogni turbolenti, con tanto di visita da parte di un fantasma che dice di chiamarsi Catherine e di vagare ormai da troppi anni nella desolata brughiera.

Chi è Catherine Earnshaw e cosa ha a che fare con Heathcliff e con Wuthering Heights?

Come dicevo, la raccontastorie e voce narrante, che intratterrà tanto Lockwood quanto noi lettori, è lei, Ellen Dean (Nelly), la governante che ha conosciuto tutta la famiglia Earnshaw e che meglio di chiunque altro può svelarcene segreti, vicende, passioni, amori e vendette, andando indietro di più di venti anni.

Catherine Earnshaw è solo una bimba quando suo padre, di ritorno da un viaggio, porta con sè uno zingarello selvatico, nero e scontroso, chiamato Heathcliff.
Il signor Earnshaw si affeziona inspiegabilmente all'orfano (le cui origini mai verranno svelate nel corso della narrazione, quasi a voler dare a questo personaggio un carattere oscuro sin da bambino) e questo dà molto fastidio al fratello maggiore di Cathy, Hindley, che infatti - dopo la morte del padre - tratterà Heathcliff come il peggiore dei servi, degradandolo e umiliandolo al limite di ogni sopportazione, così da contribuire a farne una persona arrabbiata col mondo, cattiva, insensibile e vendicativa, ma anche forte e capace di saper subire in silenzio ed aspettare i tempi e le condizioni per attuare i propri piani di vendetta, attraversati da una vena quasi sovrannaturale, diabolica.

A trattare con benevolenza questo ragazzo selvaggio sono soltanto Nelly e la giovane Cathy Earnshaw, e con questa nascerà un sentimento, un amore tanto forte quanto impossibile.
I due, infatti, pur essendo legati in modo inscindibile tra loro, non riescono a restare uniti, e determinati eventi li separeranno, senza mai affievolire il loro amore.

Memorabile il passaggio in cui Cathy, in un momento di sfogo con Nelly, e indecisa se accettare o meno la proposta di matrimonio del "vicino di casa", Edgar Linton di Thrushcross Grange (l'esatto opposto, per carattere e costituzione, di Heathcliff), dice circa il proprio amore:


"Sarebbe un'umiliazione sposare Heathcliff adesso, quindi lui non saprà mai quanto lo amo; e non perchè sia bello... ma perchè lui è me più di quanto lo sia io stessa. Quale che sia la sostanza della nostra anima, la sua e la mia sono identiche...".
"La mia più grande pena a questo mondo sono state le pene di Heathcliff, e io le ho osservate e provate tutte fin dall'inizio; il mio grande pensiero nella vita è lui. Se tutto il resto perisse, e lui rimanesse, io continuerei ad esistere; e se tutto il resto rimanesse e lui fosse annientato, l'universo mi diventerebbe totalmente estraneo. Io non sembrerei farne parte. Il mio amore per Linton è come lo fronde di un bosco. Il tempo le cambierà, ne sono consapevole, come l'inverno cambia gli alberi. Il mio amore per Heathcliff somiglia all'eterna roccia sottostante... fonte di scarsa gioia visibile, ma necessaria. (...) io sono Heathcliff. Lui è sempre, sempre nella mia mente..., non come un piacere, non più di quanto io sia sempre un piacere per me stessa, ma come il mio stesso essere."


Seguiamo le vicende che hanno segnato l'amore tormentato di Heathcliff e Catherine, imparando a conoscere i caratteri dei due, come anche di tutti i personaggi che graviteranno loro attorno, durante e dopo le vicende che li riguarderanno direttamente.


Di Heathcliff abbiamo già detto qualcosa sul caratteraccio e sul perchè esso sia andato via via peggiorando; su come il suo livello di degrado morale e spirituale corrispondesse ad un 


Per quanto riguarda Catherine, non è propriamente il genere di protagonista femminile che colpisce positivamente in toto il lettore: 

E questo loro amore si rivela come un rapporto malato, quasi morboso: non possono fare a meno l'un dell'altra ma allo stesso tempo si stuzzicano, si provocano, tanto da inveire con violenza e rabbia, quasi che ad unirli siano l'odio e il risentimento piuttosto che un sentimento d'amore.

Non so se avete mai sentito o pensato voi stessi che l'amore renda migliori.
Beh, quello di Heathcliff è un tipo di amore totalmente rivestito di negatività: lo rende furioso, vendicativo, crudele, spietato, pieno di odio.
Heathcliff non è un eroe romantico (non nel senso stretto del termine, quanto meno) e pur essendo folle d'amore per Catherine - tanto da essere ossessionato dall'idea di volerla per sè anche sottoterra, una volta morto -, non riesce ad elevare la propria anima verso qualcosa di nobile.

Il degrado spirituale e morale cui Hinëdley l'ha costretto da ragazzo non gli ha impedito di ricercare e ottenere un miglioramento a livello sociale ed economico, ma l'amore non lo ha cambiato in meglio, anzi.
L'impossibilità di vivere insieme a Catherine ha fatto maturare in lui sentimenti colmi di vendetta verso tutte le persone a lei collegate, comprese le generazioni successive.
C'è qualcosa o qualcuno che può fermare l'odio e il veleno mortifero che scorre nelle vene di questo essere che sembra uscito fuori dal mondo delle tenebre, che sopravvive solo grazie al pensiero e alla speranza che i morti - i loro spettri - continuino a vagare nella brughiera ululante e scura, tormentando (o tenendo compagnia a) i vivi?

Emily ha creato, nella povertà e nella clausura della propria umile dimora di famiglia a Haworth, seducono per le loro personalità così decise e tratteggiate meravigliosamente; e, strano a dirsi, piacciono pur non essendo amabili o piacevoli caratterialmente, ma in quanto hanno ciascuno "il loro perchè" e la propria individuale collocazione nella storia, nel portarla avanti, nella creazione degli intrecci e, non ultimo, nel suscitare emozioni nel lettore - fossero anche soltanto rabbia e antipatia.

Lo stesso ambiente naturale, brullo, aspro, con i suoi suoni e rumori spettrali e sinistri, le sue ombre inquietanti, risulta animato, caratterizzato dalla stessa "ruvidità e asprezza" dei personaggi che in esso sono collocati.

Wuthering Heights non sembra scritto da una donna giovane, figlia di un reverendo, cagionevole di salute, cresciuta a suon di Bibbia e poco cibo, con la sola compagnia della famiglia..., ma è così, e questo forse ce la rende ancora più geniale.

Emily Brontë scrive un romanzo sui generis per i suoi tempi.
Darà al suo lettore l'atteso lieto fine dopo pagine e pagine di tormenti?

Lo scoprirete leggendolo e io, chiaramente, ne consiglio la lettura.

venerdì 30 ottobre 2015

Recensione: GITA AL FARO di Virginia Woolf



Dalla narrativa di ieri sera passiamo a un classico psicologico che per me si è rivelato impegnativo da leggere (almeno nel primissimo approccio alla lettura):

GITA AL FARO
di Virginia Woolf

Ed. Einaudi
trad. A. Nadotti
216 pp
10 ero
Sinossi

1914. La signora Ramsay, serena e materna. Il signor Ramsay, brusco e severo. Insieme a loro, in vacanza sull'isola di Skye, ci sono gli otto figli e una nutrita schiera di amici.
Una sera programmano una gita al Faro.
Per James, il figlio piú piccolo, quel faro lontano rappresenta una meta magica e sconosciuta, un luogo a lungo sognato.
Ma trascorreranno dieci lunghi anni prima che i superstiti della famiglia Ramsay realizzino quel desiderio in una giornata che farà riaffiorare ricordi mai dimenticati e si trasformerà in un ultimo tentativo di riconciliazione.


Gita al faro è uno di quei libri per il quale ho dovuto imparare a sospendere il giudizio durante la lettura per darne uno soltanto una volta giunta all'ultima pagina.

E' uno di quei libri con i quali non sono entrata immediatamente in affinità, ma che pure ho continuato a leggere per una sorta di attrazione che lo stile di scrittura dell'Autrice ha esercitato su di me.

Gita al faro è un romanzo con una forte connotazione autobiografica diviso in tre parti: La finestra, Il tempo passa, il Faro.

Nella prima, facciamo la conoscenza della famiglia Ramsey e apprendiamo subito che c'è in casa il desiderio di andare a fare una gita al Faro.
Ma il progetto fallisce miseramente contro il volere del signor Ramsey che, autoritario e dispotico come sempre, scoraggia la moglie e il figlio James dicendo che il giorno dopo avrebbe fatto maltempo, quindi niente gita.
Questo episodio - apparentemente irrilevante - segnerà in un certo senso i rapporti tra il signore e la signora Ramsey, e del primo col figlio James, che maturerà quasi un sentimento di odio per il padre tirannico.

La seconda sezione, molto breve, ci rende note alcune cose che sono accadute nel tempo, durante il quale è scoppiata la Prima Guerra Mondaile.

E infine la terza parte, collocata diversi anni dopo, in cui rivediamo alcuni membri della famiglia Ramsey fare finalmente questa gita al faro e seguiamo i pensieri, i ricordi e le gli stati d'animo dell'amica di famiglia, la pittrice Lily Briscoe (incontrata a cena nella prima parte), che sta cercando di ultimare un suo quadro.

Il romanzo è narrato secondo la tecnica del flusso di coscienza, è molto introspettivo, psicologico, dà ampio spazio a stati d'animo e pensieri, a ricordi e immagini mentali della signora Ramsey prima e di Llly poi.
Seguire lo svolgersi degli eventi può essere "complicato" perchè la narrazione dei fatti si intreccia e "si perde" nel fiume di parole e pensieri; l'Autrice ci fa entrare nella mente dei personaggi, dandoci un quadro della loro personalità, delle virtù e delle loro debolezze.

Spicca la signora Ramsey, tanto bella, carismatica, dalla forte personalità, capace di sedurre e concentrare su di sè l'attenzione, quanto debole e remissiva col marito, col quale non riesce ad imporsi, consapevole di quanto lui se ne approfitti di questa cosa, pur amandola.

E poi c'è Lily, con le sue profonde insicurezze, la consapevolezza di essere quasi insignificante se paragonata alla signora Ramsey o ad altre conoscenti.

E' un romanzo in cui ti senti rapito dal potere suggestivo, evocativo delle parole, che ti passano davanti struggenti, con forza, capaci di creare immagini, suoni, profumi nella tua mente, e non riesci a non essere affascinato dalla loro poesia.

L'ultima parte è quella che ho preferito, l'ho trovata meno "confusa", ma in generale il romanzo mi è piaciuto perchè ha questa atmosfera evanescente, nebulosa, come eterea ed evanescente è la signora Ramsey, così colta, posata, affascinante, seduttiva, sensibile ma anche fragile.

Gita al faro è dunque un romanzo in cui non conta tanto la narrazione di fatti e vicende, quanto il mondo interiore che c'è dietro di essi, la tempesta di pensieri ed emozioni di chi  li vive.
Ci sono diversi passaggi molto belli e intensi; la narrazione è attraversata da una malinconia dolce e appassionata insieme, ammaliante (soprattutto nell'ultima parte), propria di chi resta ancorato a un passato felice che adesso non c'è più, ritornando ad esso con la memoria.

Consigliato a chi ha voglia di un romanzo molto "psicologico" e, in un certo senso, impegnativo.
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