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mercoledì 23 agosto 2017

Remembering River



"River was a remarkable artist and a rare human being.
I miss him every day

(Keanu Reeves)


23.08.1970
31.10.1993

martedì 3 novembre 2015

Recensione film: QUELLA COSA CHIAMATA AMORE di Peter Bogdanovich



In questo week end ho visto un paio di film che avevo voglia già da un po' di vedere  ^^

Il primo di cui vi parlo non è recente ma ha nel suo cast un attore da me molto amato: River Phoenix.

QUELLA COSA CHIAMATA AMORE

(Regia: Peter Bogdanovich)

    Prima data di uscita: 
    16 luglio 1993 (Stati Uniti)
    Regista: Peter Bogdanovich
Miranda Presley (Samantha Mathis) è una ragazza che lascia N.Y. per recarsi a Nashville e provare a sfondare come cantautrice. 
Il giorno della audizioni nel bar di una certa Lucy – al The Bluebird Cafè – arriva tardi e incontra un ragazzo, che è lì per lo stesso motivo, James Write (River Phoenix). Avendo fatto entrambi tardi, i due non solo litigano ma sono costretti a rimandare l’audizione alla settimana prossima.

Ma se per James le cose sembrano mettersi bene perchè le sue canzoni piacciono immediatamente, per Miranda ci sono le prime delusioni.

Intanto conosce Linda Lue (Sandra Bullock) e Kyle (Dermot Mulroney), che sono già amici di James e con i quali anche Miranda fa amicizia; tra i quattro nasce un bel legame, e Miranda si sente sempre più attratta dall’irresistibile James, un tipo sicuro di sé, talentuoso, simpatico, ma anche sfuggente e sentimentalmente poco affidabile.

A sua volta, Kyle è attratto da Miranda ma suo malgrado dovrà fare un passo indietro nel vedere il feeling che c’è tra lei e il suo amico James.
Due amici che si contendono una biondina? Eh, è un classico e i due ragazzi lo sanno.
Ma lei farà la scelta giusta?

Ad unire tutti loro c’è il sogno di scrivere e cantare la canzone giusta, quella che si fa ricordare, che lascia a bocca aperta gli spettatori perchè capace di suscitare in loro emozioni intense.

E mentre James sembra scrivere dei successi uno dietro l’altro, Miranda continua a sentirsi dire no; cosa manca alle sue canzoni perchè siano emozionanti?

.
La ragazza forse deve imparare a scrivere col cuore, per se stessa prima che per piacere agli altri, deve esprimere quello che è dentro di lei, e a volte proprio le esperienze dolorose sono quelle che ispirano di più…

E cosa ne sarà dell’amore con e per l’irrequieto James? La sua apparente superficialità nasconde una grande insicurezza, che – unita alla voglia di far successo come musicista – potrebbe costargli l’opportunità di vivere un grande amore.

Un film "musicale" sul filo di un romanticismo tenero, vissuto sull’onda delle passioni e dei sogni giovanili, dove forse la vera e indiscussa protagonista è la musica, e il sogno di far di essa il centro della propria vita.

Le canzoni cantate da River e Samantha sono molto belle, un country irresistibile, nostalgico, di quello che ascolti nelle cuffie mentre sei solo davanti a un tramonto, o mentre sei tra le braccia di chi ami; le colonne sonore sono altrettanto belle, romantiche e un po’ malinconiche.

Sandra Bullock esuberante, Samantha Mathis carinissima e determinata, River sempre bello e dall’aria inquieta, pieno tanto di talento quanto di irrequietudine, che arriva e affascina per la sua voce, la sua gestualità e i suoi sguardi che bucano lo schermo, quel modo di fare sì sfuggente ma anche fragile e tenero, proprio di un ragazzo di 23 anni che aveva ancora tanto da dare al mondo del cinema, che ci ha lasciati davvero troppo presto e che pure, dopo un ventennio dalla sua morte, si fa ancora ricordare e amare.


Consigliato a chi ha voglia di un film romantico e fresco, con bella musica e in perfetto stile Anni Novanta.

Per leggere le recensioni di altri film clicca sull'etichetta "Cinema"

sabato 31 ottobre 2015

Remembering River Phoenix



Da sua fan, impossibile non ricordarlo spesso, tanto più oggi, 31 ottobre.



domenica 23 agosto 2015

Ricordando River Phoenix




A Metolius (Oregon), il 23 Agosto 1970 nasceva River Jude Bottom (Phoenix).

E io non posso non ricordarlo.

I would never, never do anything unless I believed in it.

River Phoenix






(Aleka's Attic, il gruppo di River)


There's a hole in my hat, 
shows a near miss grazing my scalp,
and my hand are the only injuries 
I'll stand if I can 
When I fall forget me

Will you respond if I float in? 
Yes, welcome me back with a marching band

There's a hole in the ozone,
So life's worth giving up and when I do, now, won't you please forgive me 
It's not that I've lost
'Cause in a way, well, I've been winning.

Will you respond if I limp in?
Welcome me back with a marching band. 

There's part of you that can't help but to see right through this part of me, 
and so when I go around round and I hit the town, 
and when I can't be found, then you wait for sounds. 
Well it's over you, you're under me, and if it's the way it should be then I won't bother
Your point of view is the point in me
So when you hear a loud sound it means I'm back from town 
Now all this night is on my side.

Ooh like a sitting duck, floating like a swan then flying like a dove 
Ooh, la, like a sitting duck, 
floating like a swan and it's all afterthought.

There's a toll at the bridge
If I pay I'm giving in 
and if I don't then I could always swim it
With wings I could fly and avoid the risk of sinking

Will you respond if I float in?
By now I've forgotten how to use my fins

There's a part of you that can't help but to see right through this part of me 
And so when I go around round and I hit the town
and when I cant be found found then you wait for sounds 
Well it's over you, you're under me, and if it's the way it should be then I won't bother 
Your point of view is the point of me died
And when you hear a loud sound that means I'm back from town now 
I rarely get to feel, you know, I hardly ever feel in place

Like a sitting duck, floating like a swan then flying like a dove. 
Ooh, la la, it's my faulty love 
In the corner like a dunce it's all self conscious thought

mercoledì 10 dicembre 2014

Recensione: "Living River" di Bee



Ieri sera ho letto un racconto (che potete anche voi leggere e/o scaricare gratuitamente QUI) che ha come co-protagonista un attore americano che amo molto: River Phoenix.

Da fan di Rio, non ho potuto non leggere questo breve scritto con un groppo in gola, perchè in esso ho ritrovato tanti pensieri e "sogni ad occhi aperti" che hanno contraddistinto anche alcuni momenti della me adolescente, e a volte anche della me adulta (visto che ancora lo sogno, di notte, e quando succede, la mattina mi affretto a metterlo per iscritto per non dimenticare nulla.... Okay okay, rasento la follia, me ne rendo conto... ), quando mi soffermo a pensare alla morte prematura di un giovane che è stato davvero una promessa del cinema e che, seppur in pochi anni, ha dato prova di essere non solo un bravissimo e talentuoso attore, ma anche un ragazzo sensibile e non privo di valori e buone intenzioni.
Ma che purtroppo s'è spento a soli 23 anni.

Ed eccomi qui a dirvi qualcosa di questo ebook e a ringraziare Bee, l'autrice, per averlo messo a disposizione...!

LIVING RIVER
di Bee


Editore: autopubblicato
Impaginazione e copertina 
a cura di: Triskell Edizioni
Pagine: 67
Prezzo: GRATUITO

Cosa fareste se aveste la possibilità di cambiare un tragico passato? 
E se per farlo doveste lasciare indietro una parte di voi, sareste comunque disposti ad andare fino in fondo?

Queste sono le domande che guidano la storia narrata, che vede protagonista in prima persona una ragazza come tante, con le sue fragilità, insicurezze e le sue piccole e strane fisse, tra cui quella di avere un personalissimo e particolare angelo custode, che la consola e le sta vicino nei momenti difficili.

Un angelo che ha il nome e il volto di un ragazzo dagli occhi sinceri e profondi, le sopracciglia ad ali di gabbiano (che gli danno un'aria perennemente imbronciata e un tantino incavolata), il naso un po' all'nsù...; un angelo che si chiama River.
Che nome strano, tradotto in italiano!
Fiume Fenice!
Era davvero come un fiume in piena, che aveva ancora così tanto da vivere e così tanto da comunicare al mondo, che però s'è fermato in quella maledetta notte, in un locale per Vip, circondato da estranei come da amici e familiari.


E se la sua morte prematura, in quella notte del 31 ottobre 1993, si potesse evitare?
La ragazza della nostra storia crede che la sua vita sia legata a quella di River, la cui presenza nella sua vita si è palesata in tanti momenti... Tutte coincidenze?

Cosa accadrebbe se le fosse data la possibilità di viaggiare nel tempo fino a poche ore prima che avvenisse la tragedia?

Cosa farebbe e direbbe al bel Rio , per fargli capire che quella potrebbe essere l'ultima notte della sua vita e che lui può ancora fare qualcosa per continuare a vivere e cambiare il destino...?
Sì, perchè gli spettano ancora tanti e tanti anni da vivere, per continuare a cantare, recitare, portare avanti le sue battaglie per l'ambiente...!

E se agire sul futuro del proprio idolo e angelo significasse cancellarlo dalla propria memoria? Ne varrebbe la pena?

Leggete Living Room e vivete insieme alla bizzarra ma sensibile protagonista  
quest'incontro incredibile, impossibile, irrealizzabile, che credo sia stato sognato da tutti i veri fans di Rio, e vi sembrerà davvero di vederlo davanti a voi (tranquilli, non voglio incoraggiarvi ad avere allucinazioni visive), bello, dolce, con sue tipiche espressioni facciali, i suoi gesti, un po' come li avete da sempre visti nei film, nelle foto..,, in cui il nostro River è e resta un eterno ragazzo...

Bello, mi sono rispecchiata tanto nelle sensazioni e nelle emozioni della protagonista quando s'è trovata davanti il suo attore, mi sono commossa e mi ha fatto un po' sognare, anche se si tratta sempre di un sogno.. malinconico...

E' scritto molto bene e quando leggi ti sembra di essere lì, nella storia...!

domenica 14 settembre 2014

Frammenti da "Il corpo" (Stephen King)



Un altro pezzetto di "Il corpo", da cui è stato tratto il bel film di Rob Reiner con River Phoenix, "Stand by me".

"Si allontanò, sempre ridendo, muovendosi con agilità e con grazia (...)
Come se non avesse il minimo pensiero al mondo, come se se ne stesse
andando in un gran bel posto invece che solo a casa, in una casa 
(una baracca, sarebbe più vicino alla verità) 
di tre stanze senza servizi e con le finestre rotte coperte di plastica 
e un fratello che probabilmente lo stava aspettando nel cortile davanti. 
Anche se avessi saputo la cosa giusta da dire, probabilmente non avrei potuto dirla. 
I discorsi distruggono le funzioni dell'amore
credo — è un bel casino per uno scrittore dire una cosa del
genere, penso, ma sono sicuro che è così.
(...) La parola è danno. (...) 
L'amore ha i denti; i denti mordono; i morsi non guariscono mai. 
Nessuna parola, nessuna combinazione di parole, 
può chiudere quelle ferite d'amore. 
È tutto il contrario, questo è il bello. Se quelle
ferite si asciugano, le parole muoiono con loro. Credetemi pure. 
Io mi sono fatto una vita con le parole, e so che è così."







venerdì 12 settembre 2014

Recensione 'IL CORPO' di Stephen King



Uno degli attori che ho amato follemente nella mia adolescenza - e che forse per questo mi è rimasto nel cuore, anche da adulta - è River Phoenix.
Sebbene non sia stato il primissimo film in cui ho potuto apprezzarlo, "Stand by me - Ricordo di un'estate" resterà però, per me, quello che preferisco su tutti.

E in virtù di questa mia passione per Rio, ho voluto leggere il racconto da cui è tratto il film di Rob Reiner.


IL CORPO
di Stephen King


.
Sinossi

Avevo dodici anni – quasi tredici – la prima volta che vidi un essere umano morto. Successe nel 1960, tanto tempo fa… anche se a volte non mi pare così lontano. Soprattutto la notte quando mi sveglio da quei sogni in cui la grandine cade nei suoi occhi aperti”.


Gordon è un tredicenne che vive a Castle Rock, una cittadina del Maine che i lettori del Re conosceranno sicuramente molto bene. Trascorre le sue giornate giocando con i suoi amici, Chris, Teddy e Vern. Sono inseparabili, e hanno persino costruito una casa su un grande olmo, che è diventata un po’ la loro seconda dimora.
Sono tutti dei ragazzi un po’ particolari: Gordon ha la passione della scrittura e dimostra di avere talento; Chris proviene da una famiglia con una pessima reputazione; il padre di Teddy è in prigione per avergli bruciato un orecchio contro una stufa a legna e lui non sembra avere tutte le rotelle a posto; Vern, infine, è un ragazzo sovrappeso e di un’ingenuità quasi intollerabile.
La storia si apre sul finire dell’estate 1960. Come al solito, Gordon, Chris e Teddy si trovano nella casa sull’olmo a giocare a carte. All’improvviso arriva Vern, ansimante per la corsa, con una notizia incredibile. Da alcune settimane era stata segnalata la scomparsa di un loro coetaneo, un certo Ray Brower. Per una fortunata coincidenza Vern, ascoltando di nascosto suo fratello parlare con degli amici, aveva scoperto dove si trovava il corpo senza vita del ragazzo.
I quattro decidono allora di recarsi fino a quel luogo, per vedere quello che è rimasto di Ray Brower.

il mio pensiero

Ho letto questo racconto con in mente i volti dei personaggi e immaginando quindi vividamente ogni scena, avendo visto il film migliaia di volte ed essendo, rispetto al libro, abbastanza fedele (fatta eccezione per alcuni particolari, che però a mio modesto avviso non credo siano troppo rilevanti; vedi qui).

La narrazione è affidata a Gordon Lachance che, ormai adulto e diventato scrittore, decide di raccontare la sua incredibile esperienza vissuta con i suoi tre amici della preadolescenza: solo un paio di giorni, ma ricchi di avventura ed emozione.
Qualcosa che mai più gli accadrà nel resto della vita; amici speciali che mai gli capiterà più di avere.

Non ho mai più avuto amici, in seguito, come quelli che avevo a dodici anni. Gesù, e voi?

Seguiamo le avventure di Gordie, Chris Chambers, Vern Tessio e Teddy Duchamp come se fossimo anche noi insieme a loro.
Ci sembra di sentirli, di averli accanto a noi, mentre parlano, urlano, giocano, scherzano, si insultano...
Gordie
Wil Wheaton
Alcune volte ci fanno sorridere per la loro spontaneità, per il loro modo di fare strampalato, incosciente... tipico dell'età; altre volte forse ci verrà da scuotere la testa per la caterva di parolacce sibilate, gridate, sghignazzate da questi quattro mocciosetti tanto diversi per carattere eppure così affiatati.
Tutti e quattro più soli di quanto non vogliano ammettere a loro stessi.

Gordie soffre per l'indifferenza che da sempre sente di ricevere dai genitori, i quali vivono nel dolore per aver perduto il proprio figlio prediletto (Denny). Il ragazzino vorrebbe che i suoi lo "vedessero", si accorgessero di lui, che smettessero di vivere come degli zombie ma che dedicassero le legittime attenzioni che spettano al figlio loro rimasto... Gordie è un ragazzo sensibile, osservatore, riflessivo, insicuro; ha tanta fantasia ed infatti sin da ragazzino comincia a scrivere storie e a creare mondi tutti suoi.

Chris
River Phoenix
Chris vive in una famiglia ai margini, con un padre ubriacone e fratellini minori di cui prendersi cura; è intelligente, vorrebbe non dover sottomettersi ad un destino che la società benpensante di Castle Rock ha deciso per lui (che per gli altri è solo il ragazzo deviante ed emarginato, un buonannulla) ma provare ad andare al college... e scrollarsi di dosso pregiudizi e miseria.


Vern
Jerry O'connell
Vern è un ragazzino cicciottello e fifone, non stupido ma neanche troppo intelligente; segue i suoi amici più per non restar solo ma in realtà è un tipo tranquillo, che all'avventura preferirebbe un bel panino da mangiare stravaccato in poltrona!

Teddy
Corey Fieldman

E poi c'è il bizzarro Teddy; anche lui non ha tutti venerdì al posto loro; è incosciente, temerario, arrogante, capriccioso all'inverosimile e molto permaloso circa il padre pazzo...

Quattro ragazzi con una situazione familiare non proprio delle migliori, che decidono di assecondare la curiosità di vedere il cadavere di un ragazzo, più o meno loro coetaneo, morto nei pressi della ferrovia.

E così comincia la loro avventura e ne vivranno di cotte e di crude, tirando fuori la loro personalità, le paure, gli incubi personali, i punti deboli, la simpatia, la sensibilità.

La loro amicizia si rafforzerà? O sarà solo l'avventura di un paio di giorni estivi, vissuti sull'onda della frenesia e dell'eccitazione all'idea di rinvenire un cadavere prima della polizia?

Emerge nel racconto il legame tra Gordie e Chris.
I due ragazzi si stimano e si vogliono bene; Gordie vede Chris come il leader del gruppetto, il duro della situazione; ma un duro capace di comprendere, ascoltarti, consolarti, di rivolgerti un sorriso dolce e luminoso che ti incoraggia.
E Chris vede Gordie come un amico in grado di accettare e rispettare proprio lui, un reietto della società, il figlio di un ubriacone; Chris sa che Gordie crede in lui e crede che può farcela, che può riuscire ad essere qualcuno nonostante lo squallore che lo circonda.

Leggo Il corpo con un pizzico di... nostalgia; saranno le malinconiche ed evocative note di Stand by me cantate dalla calda voce di Ben E. King...; sarà che il film mi ricorda la mia adolescenza...; sarà che penso alla scena finale (del libro come del film) e vedo Chris mentre saluta Gordie, andando verso il suo futuro incerto, eppure lo fa col sorriso..., quel sorriso dolce e carico di speranza, proprio degli adolescenti che, forse a motivo della giovanissima età, sono capaci di non abbattersi davanti alle difficoltà ma di vedere il positivo anche quando sembra non essercene...

E così Chris diventa davvero  River..., il River che morirà solo 7 anni dopo tragicamente a quasi 24 anni e che qui sembra salutarci, ignaro del proprio destino, poco generoso nella vita dell'attore, un po' come quel destino che King ha scelto di assegnare al personaggio (da River interpretato nel film), nel libro.

Un bel King, che mi ha coinvolta ed emozionata, trasportandomi indietro nel tempo e facendomi vivere  - seppure solo con l'immaginazione - un'avventura adolescenziale memorabile, di quelle che forse ciascuno di noi ha sognato/sogna di vivere almeno una volta nella propria esistenza, con le persone giuste, anche se poi la vita stessa ci allontanerà da esse..., ma che in quel preciso momento sono le sole che vorresti avere accanto per sentirti vivo.
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