Ho avuto modo di vedere la sesta stagione della serie tv Outlander, ispirata ai romanzi di Diana Gabaldon.
Le prime cinque le ho viste tutte di seguito, non mi sono fermata fino a quando non sono arrivata all'ultima puntata della quinta stagione.
Puntata per me difficile da mandare giù perché vedeva la povera Claire finire nelle luride mani di Lyonel Brown e dei suoi uomini, e subire le peggio cose da parte di quei barbari.
Certo, Jamie Fraser e i suoi l'hanno liberata e si son vendicati delle malefatte di quegli esseri, ma Claire continua ad essere ossessionata dal ricordo di quel mostro di Brown, il cui "fantasma" non cessa di farle visita, tormentandola, regalandole incubi e rischiando quasi di farla impazzire.
Nella sesta stagione, quindi, continuiamo a seguire i Fraser mentre cercano di proseguire la loro vita..., ma quando mai per Claire e Jamie sono previste la serenità e l'assenza di problemi?
Anzitutto, al Fraser's Ridge giunge un personaggio che sin da subito "ci puzza" e difficilmente punteremmo su di lui per farne il nostro consigliere più fidato: sto parlando di Thomas Christie, un reverendo protestante che sbuca direttamente dal passato dello stesso Jamie.
I due, infatti, sono stati prigionieri ad Ardsmuir (1753) e i loro rapporti non sono stati dei migliori, anche se Tom aveva comunque potuto constatare come Fraser fosse un uomo leale, coraggioso, disposto a sacrificarsi per i suoi uomini.
Adesso che è anche lui in Carolina, assieme ad altri compatrioti protestanti, cerca ospitalità nella colonia dei Fraser e, nonostante Jamie non serbi tutta questa stima per Christie, non lo manda via e lo lascia stare da loro, assieme ai di lui figli,
Alan e Malva.
Ecco, questi due signorini creeranno non pochi problemi al Ridge, in particolare lei, Malva, con il suo bel faccino e quella bocca sempre pronta a sputare giudizi citando versetti biblici a caso.
Malva, in fin dei conti, è pur sempre figlia di suo padre, un uomo oltremodo severo, bigotto, osservante dei principi della Scrittura in senso stretto e ottuso, e non esita a prendere a frustate la figlia se ritiene che si stia comportando come una peccatrice.
Non solo, ma non fa che ricordarle la fine che ha fatto quella poco di buono di sua madre, una strega che è morta come meritano di morire le donnacce come lei che si fanno sedurre dal diavolo.
Bene, la cara Malva, che sembra tutta innocente e ingenua, tirerà fuori le unghie, saprà come circuire addirittura Claire, che le si affezionerà e la lascerà fare da assistente durante i suoi trattamenti medici, e architetterà un diabolico piano per creare scompiglio in casa Fraser.
Ma una mano sconosciuta la fermerà e questo però non sarà un bene per Claire e Jamie...
Sul fronte
Fergus e Marsali, assistiamo ai problemi coniugali della coppia, dovuti alla tendenza di Fergus ad alzare il gomito troppo spesso; la dipendenza dall'alcool lo rende indolente verso i propri doveri di marito e padre, e non di rado aggressivo, soprattutto perché Marsali - che ha sempre avuto un bel caratterino - fa sentire la propria voce, e ora cerca di stimolarlo ad essere un uomo migliore, ora lo rimprovera quando serve, il che fa innervosire Fergus.
Perché questi, che è sempre stato un ragazzo maturo, dotato di buon senso e responsabile, si comporta così?
Eh, il povero ragazzo si sente in colpa per non aver protetto Marsali e Claire dalle azioni malvagie di Brown & co.; questo pensiero lo tormenta e lo getta nella frustrante convinzione di non essere un uomo capace di proteggere chi ama.
Quando per Marsali arriva il momento del parto, le cose tra i due sembrano migliorare, fino a quando il piccolo viene alla luce e, al solo guardarlo, Fergus resta scioccato.
Il neonato, infatti, ha un "piccolo" problema: è un nano...
E accettare un nano in quella comunità di uomini e donne ancora troppo influenzati dalla superstizione e da un pauroso mix di convinzioni pagane e religiose, non sarà semplice.
Ci sarà un po' di pace per Fergus e famiglia?
Capitolo Lizzie.
Ecco, anche lei ci è sempre sembrata ingenua, quasi terrorizzata dai maschi e dall'idea del sesso... e invece la fanciulla ci stupirà: zitta zitta e con un candore da far sorridere, ci darà dentro e instaurerà non una ma una doppia relazione amorosa, con due baldi giovani del Ridge.
Brianna e Roger: si amano, sono così felici con il loro amatissimo Jemmie, a proposito del quale verrà
finalmente fuori la paternità; così, casualmente, mentre i due gli danno un'occhiata in testa :-D
La loro serenità coniugale verrà giusto un po' offuscata dalla cattiveria di Malva ma niente di irreparabile.
Inoltre, Roger comincia a trovare il proprio ruolo all'interno del Fraser's Ridge.
Lui, un accademico proveniente dagli anni '60 del Novecento, che cosa potrebbe mai fare nella seconda metà del Settecento, tra guerrieri e coloni?
Ecco, forse forse un posto per lui esce: è pur sempre figlio (adottivo) di un reverendo, no? E se quella dei sermoni fosse anche la sua strada?
Il passato ha lasciato una ferita incurabile nel suo cuore: mentre era presso gli indiani il giovane s'era innamorato, ricambiato, di una bella nativa; ma qualcosa di drammatico è intervenuto e non solo li ha separati, ma ha fatto sì che, oltre ad un amore naufragato, Ian soffrisse anche per un'amicizia tradita.
Questa esperienza dolorosa lo aveva indotto a lasciare la comunità degli indiani e a far ritorno dallo zio Jamie, ma quando si fa un patto di sangue con gli indiani, esso resta valido e al momento opportuno essi sanno come darti una mano e difenderti perché sei uno di loro.
Lo stesso Jamie tasterà con mano la fedeltà, il coraggio e il tempismo degli indiani, che verranno in suo soccorso in un momento per lui molto difficile.
Tra lui e Claire le cose andrebbero alla grande se non fosse che la vita ha sempre qualche cattiva sorpresa.
La passione non li abbandona mai, come anche la voglia di sostenersi l'un l'altro, di proteggersi a vicenda; certo, Claire cerca sempre di risolvere i problemi da sola, di non confidare al marito ciò che la fa star male, per non dargli ulteriori preoccupazioni, ma Jamie è sempre lì, pronto ad aspettarla, ad ascoltarla, a confortarla.
Abbiamo già detto che Clare ha i suoi maledetti demoni a tormentarla, nella persona di Brown, il cui odiatissimo ricordo sembra materializzarsi sotto i suoi occhi per dirle un sacco di cattiverie.
E come fa la nostra "guaritrice" per mandare via quelle "visioni", quella voce malefica? Respirando etere come se fosse una droga, con l'obiettivo di cadere in un sonno profondo per un po' e zittire la brutta faccia che la perseguita.
Ma questa dipendenza le si ritorcerà contro e finirà per metterla nei guai...
La sesta stagione consta solo di otto episodi e ovviamente l'ultimo finisce in modo da farci esclamare: "Eh no, dai, come faccio a resistere fino alla prossima stagione!!! Devo assolutamente sapere cosa accadrà!".
Non dimentichiamo che, oltre a tutti i problemi personali e di comunità (piccolo appunto: i coloni che vivono al Fraser's Ridge sono una massa di ingrati! Non ci si può fidare, sarebbero pronti a tradire Jamie per niente!), c'è la guerra d'indipendenza che incombe e, con essa, la brutta fine che attende le comunità dei nativi americani.
Vabbè io ho amato anche questa stagione, ma è tutta la serie che adoro alla follia; credo che cederò alla tentazione di rivedermi qualche puntata delle stagioni precedenti, perchè Outlander crea dipendenza e quando non vedo Jamie e Claire vado in crisi d'astinenza.
Menomale che comunque ci sono anche i libri da leggere.
E voi, la state seguendo? O siete tra coloro che magari l'hanno iniziata e poi interrotta?