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giovedì 4 agosto 2022

RECENSIONE ★ L'AMULETO D'AMBRA di Diana Gabaldon ★



Se nel primo libro della saga "Outlander" l'infermiera Claire Randall, dopo aver inconsapevolmente attraversato nell'anno 1945 un magico cerchio druidico, è stata catapultata nelle Highlands del 1743 - lei, una straniera (un'inglese!) in una terra scozzese dilaniata dalla guerra e dalle faide dei clan rivali -, in questo secondo volume la storia parte dal 1968, quando la donna - oramai da vent'anni nel proprio tempo - deve raccontare a sua figlia Brianna chi sia il suo vero padre.

L'AMULETO D'AMBRA 
di Diana Gabaldon



Tea Ed.
trad. V. Galassi
500 pp
Avevamo lasciato Claire e Jamie pronti per andare in Francia, lontano dalla Scozia, terra amata ma dove Jamie non era al sicuro.
L'incubo vissuto nella maledetta prigione di Wentworth, ad opera del malefico e spietato capitano Jack Randall, non ha impedito alla coppia di provare a ricominciare un nuovo capitolo della loro vita, in un altro Paese.

Ma quando il lettore inizia a leggere il prosieguo si ritrova in una località nota (Inverness) ma nel 1968.
Rivediamo Roger Wakefield: lo abbiamo incontrato brevemente nel 1945, quando era un bimbo di cinque anni che viveva, come figlio adottivo, nella canonica del Reverendo Wakefield, vecchio e colto amico di Frank Randall (marito di Claire); adesso è un insegnante ad Oxford ed è appassionato di Storia.
Il caro reverendo è deceduto da poco e Roger è giunto nella vecchia casa di famiglia per sistemare gli effetti personali del padre e la sua immensa biblioteca; lavoro non proprio semplice, considerata la quantità di volumi e scartoffie varie, ma a fornirgli una piacevole e intrigante distrazione ci pensa lei, la nostra Claire.

Claire si reca a casa di Roger ma non da sola: è con Brianna, la sua splendida ragazza dai capelli color del rame.

Tra i due ragazzi scatta una simpatia, all'arguta Claire non sfugge ma ella resta concentrata sul proprio duplice scopo, per il quale le serve l'aiuto, appunto, dell'intelligente e riflessivo Roger, il quale - scopriamo - fa di cognome... MacKenzie!

Ad ogni modo, nel parlare con il giovane professore di ciò che accadde nella tragica battaglia di Culloden - che vide gli Highlanders battuti dagli inglesi, da essi barbaramente trucidati e, con la loro sconfitta, la fine dei clan delle famiglie scozzesi -, alla dottoressa Randall interessa avere la risposta ad una fondamentale importante: all'interno dei vari clan, chi è sopravvissuto alla fine di quella battaglia? È possibile avere un elenco dei nomi dei guerrieri scozzesi che non sono morti sul campo?

Ovviamente, il cuore di Claire grida un nome, lo stesso per cui da vent'anni a questa parte non ha smesso di provare quell'amore intenso e immortale che ha superato ogni logica e ogni barriera spazio-temporale: James Fraser.
Il suo adorato Jamie, suo marito, quel giovano uomo dalle spalle possenti, l'ampia schiena deturpata da cicatrici, il petto su cui lei ha posato il capo innumerevoli volte, quelle braccia che l'hanno abbracciata, protetta...: anche Jamie ha perso la vita a Culloden nel 1746?

L'altra ragione che ha spinto la donna a intraprendere questo viaggio dagli States alla Scozia in compagnia di Brianna, è il desiderio di poter finalmente rivelare il segreto che custodisce da anni: la sua adorata Bree non è la figlia naturale di quel padre tanto amato e che altrettanto l'ha amata, crescendola con tenerezza e devozione. Frank Randall accolse la piccola sapendo che non era sua figlia.
Perché Brianna è, in realtà, figlia di Jamie Fraser.
E per Claire è arrivato il momento di dirle la verità, di parlarle di Craigh Na Dun, del suo assurdo e affascinante viaggio nel passato attraverso le pietre, e di quell'uomo meraviglioso, pieno di coraggio e forza fisica e morale e del loro amore vissuto intensamente in un'altra vita e in un'altra epoca.

Bree le crederà?
Non sarà facile continuare a credere alla salute mentale della madre, che di punto in bianco le confessa: Sai, Bree cara, tu sei figlia di un uomo che ho amato nel 1743. Sei stata concepita nel 1743, ma sei nata nel 1958. E no, tuo padre non è Frank, bensì l'Highlander Jamie Fraser.

Claire capisce che l'unico modo per far sì che l'attonita figlia le creda sia quello di raccontarle con esattezza ciò che accadde quando lei finì per caso (?!?) nella selvaggia, aspra e tormentata Scozia del 18° secolo, di come conobbe il terribile capitano "Black Jack" Jonathan Randall e di quanta sofferenza egli abbia arrecato a Jamie e a Claire stessa.

La narrazione, quindi, si sposta di nuovo nel passato, con Claire e Jamie impegnati a districarsi tra gli intrighi nella sfarzosa corte di Versailles.
Grazie all'ospitalità del cugino Jared, Jamie riesce ad entrare nel mondo del commercio del vino e a farsi conoscere dalla nobiltà parigina; sapendo, grazie alla moglie, che solo tre anni più tardi si verificherà la disfatta di Culloden, i due sono intenzionati a provare a cambiare la Storia e ad evitare tutti quei morti tra i guerrieri scozzesi...
Come? 
Infiltrandosi nella ribellione giacobita guidata da Bonnie Prince Charlie (Carlo Edoardo Stuart)!

Jamie e Claire conosceranno da vicino il licenzioso mondo della società francese, dove i ricchi non fanno che sollazzarsi tra divertimenti, feste, intrighi e tradimenti.

Nonostante il loro impegno nel voler alterare il corso della storia, la sfida sarà tutt'altro che semplice, anzi: i pericoli saranno dietro l'angolo e avranno ora il volto nuovo del Comte St. Germain, invischiato in affari oscuri e con risvolti esoterici, ora quello già noto di un nemico che credevano morto e invece...

Claire e Jamie dovranno vedersela, quindi, con nemici e pericoli vecchi e nuovi, cercando intanto di sabotare i piani del pretendente Prince Charlie, intenzionato a riportare sul trono il casato degli Stuart.
Fermare lui significa evitare Culloden.

Ma ci saranno anche incontri piacevoli, con persone amiche: Madre Hildegard dell'Hopital des Anges, la struttura in cui Claire si recherà quotidianamente per rendersi utile come "guaritrice"; Mastro Raymond, un uomo particolare, misterioso, saggio, che condivide con Claire la passione per erbe e intrugli; Fergus, un ragazzino di dieci anni, cresciuto in un bordello e abile nel furto, che verrà accolto in casa Fraser come un figlio.

Tra Jamie e Claire l'amore e la passione non diminuiscono mai, anzi, ma avranno anche loro problemi, incomprensioni, richieste e promesse difficili da realizzare, perdite dolorose che rischieranno di allontanarli.

Ma il loro amore sa come resistere al tempo, alla storia, al passato e al futuro.

E anche questo secondo capitolo della saga è stato bellissimo, coinvolgente; che dirvi? La Gabaldon scrive divinamente, leggerla è un piacere, mi sento immersa totalmente nel contesto, mi sembra di essere lì con i protagonisti; Jamie è un personaggio meraviglioso perché è sì forte, coraggioso, pieno di ardore, ma è anche così fragile, molto consapevole delle sue debolezze e, rispetto a Claire, desidera/sente il bisogno di esternarle, di tirarle fuori per esaminarle e, se può, superarle.

Bello bello.

lunedì 18 luglio 2022

ANTEPRIMA MONDADORI 🐝 QUANDO ACCADRÀ DILLO ALLE API ♥ di Diana Gabaldon - in libreria dal 30 agosto

 

Di recente ho appreso - e con quale felicità 😍 - che una delle mie scrittrici straniere, Kate Morton,  preferite sta ultimando il suo ultimo romanzo.

HOMECOMING sarà pubblicato nell'aprile 2023 nel Regno Unito, Nord America, Canada, Australia e Nuova Zelanda, cui seguiranno altre date. 
L'autrice non ha ancora rilasciato informazioni dettagliate sulla trama ma per ora ci basta sapere che si tratta sempre di un mystery che intreccia il presente e il passato, attraverso ambientazioni bellissime e con un cast di personaggi indimenticabili.

Eh lo so, è un po' pochino, ma per ora non si sa di più.

🐝🐝🐝🐝🐝🐝🐝🐝🐝

Un'altra anteprima che non posso non segnalare, anche se io personalmente dovrò rimandarne la lettura di parecchio (😄) è l'uscita del nono volume (in Italia è il 16°) della fantastica saga fantasy/romance/storica OUTLANDER, di Diana Gabaldon.

QUANDO ACCADRÀ DILLO ALLE API


Ed. Mondadori
trad. C. Brovelli
1008 pp
26 euro
USCITA
30 AGOSTO 2022
1779. Claire e Jamie, finalmente insieme, vivono con la figlia Brianna, suo marito Roger e i loro bambini a Fraser's Ridge. 
Avere tutta la famiglia riunita è un sogno che i Fraser avevano sempre ritenuto irrealizzabile. 

Ma in North Carolina si sentono risuonare i tamburi di guerra. 
Le tensioni sono sempre più feroci; Jamie sa che tra i suoi coloni ci sono divisioni, ed è solo questione di tempo prima che la loro serenità ne venga intaccata. 

Anche Brianna e Roger hanno di che preoccuparsi: la loro fuga dal Ventesimo secolo potrebbe non essere stata senza conseguenze, e non sono certi di avere compiuto la scelta giusta per la loro famiglia… 

Non molto lontano, il giovane William Ransom sta ancora facendo i conti con la scoperta della vera identità di suo padre – e, di conseguenza, anche della sua. 
E lo stesso Lord John Grey deve affrontare riconciliazioni e pericoli… per il figlio e per se stesso. 

Nel frattempo, le colonie del Sud si infiammano e la Rivoluzione si avvicina a Fraser's Ridge. 

E Claire non può fare a meno di chiedersi quanto del sangue che sarà versato apparterrà a coloro che ama...


LIBRI DELLA SAGA 


1. Outlander
     1. La straniera

2. Dragonfly in Amber
    2. L'amuleto d'ambra
    3. Il ritorno


3. Voyager
    4. Il cerchio di pietre
    5. La collina delle fate

4. Drums of Autumn
    6. Tamburi d'autunno
    7. Passione oltre il tempo

5. The Fiery Cross
    8. La croce di fuoco
    9. Vessilli di guerra

6. A Breath of Snow and Ashes
    10. Nevi infuocate
    11. Cannoni per la libertà


7. An Echo in the Bone
    12. Destini incrociati
    13. Il prezzo della vittoria

8. Written in My Own Heart's Blood
    14. Legami di sangue
    15. Prigioniero di nessuno

9. Go Tell the Bees That I Am Gone
    16. Quando accadrà dillo alle api

giovedì 23 giugno 2022

[ Serie tv ] OUTLANDER - sesta stagione ** recensione a modo mio **

 

Ho avuto modo di vedere la sesta stagione della serie tv Outlander, ispirata ai romanzi di Diana Gabaldon.



Le prime cinque le ho viste tutte di seguito, non mi sono fermata fino a quando non sono arrivata all'ultima puntata della quinta stagione.

Puntata per me difficile da mandare giù perché vedeva la povera Claire finire nelle luride mani di Lyonel Brown e dei suoi uomini, e subire le peggio cose da parte di quei barbari.

Certo, Jamie Fraser e i suoi l'hanno liberata e si son vendicati delle malefatte di quegli esseri, ma Claire continua ad essere ossessionata dal ricordo di quel mostro di Brown, il cui "fantasma" non cessa di farle visita, tormentandola, regalandole incubi e rischiando quasi di farla impazzire.

Nella sesta stagione, quindi, continuiamo a seguire i Fraser mentre cercano di proseguire la loro vita..., ma quando mai per Claire e Jamie sono previste la serenità e l'assenza di problemi?

Anzitutto, al Fraser's Ridge giunge un personaggio che sin da subito "ci puzza" e difficilmente punteremmo su di lui per farne il nostro consigliere più fidato: sto parlando di Thomas Christie, un reverendo protestante che sbuca direttamente dal passato dello stesso Jamie.

I due, infatti, sono stati prigionieri ad Ardsmuir (1753) e i loro rapporti non sono stati dei migliori, anche se Tom aveva comunque potuto constatare come Fraser fosse un uomo leale, coraggioso, disposto a sacrificarsi per i suoi uomini. 

Adesso che è anche lui in Carolina, assieme ad altri compatrioti protestanti, cerca ospitalità nella colonia dei Fraser e, nonostante Jamie non serbi tutta questa stima per Christie, non lo manda via e lo lascia stare da loro, assieme ai di lui figli, Alan e Malva.
 
Ecco, questi due signorini creeranno non pochi problemi al Ridge, in particolare lei, Malva, con il suo bel faccino e quella bocca sempre pronta a sputare giudizi citando versetti biblici a caso.
Malva, in fin dei conti, è pur sempre figlia di suo padre, un uomo oltremodo severo, bigotto, osservante dei principi della Scrittura in senso stretto e ottuso, e non esita a prendere a frustate la figlia se ritiene che si stia comportando come una peccatrice.
Non solo, ma non fa che ricordarle la fine che ha fatto quella poco di buono di sua madre, una strega che è morta come meritano di morire le donnacce come lei che si fanno sedurre dal diavolo.
Bene, la cara Malva, che sembra tutta innocente e ingenua, tirerà fuori le unghie, saprà come circuire addirittura Claire, che le si affezionerà e la lascerà fare da assistente durante i suoi trattamenti medici, e architetterà un diabolico piano per creare scompiglio in casa Fraser.
Ma una mano sconosciuta la fermerà e questo però non sarà un bene per Claire e Jamie...

Sul fronte Fergus e Marsali, assistiamo ai problemi coniugali della coppia, dovuti alla tendenza di Fergus ad alzare il gomito troppo spesso; la dipendenza dall'alcool lo rende indolente verso i propri doveri di marito e padre, e non di rado aggressivo, soprattutto perché Marsali - che ha sempre avuto un bel caratterino - fa sentire la propria voce, e ora cerca di stimolarlo ad essere un uomo migliore, ora lo rimprovera quando serve, il che fa innervosire Fergus.

Perché questi, che è sempre stato un ragazzo maturo, dotato di buon senso e responsabile, si comporta così?
Eh, il povero ragazzo si sente in colpa per non aver protetto Marsali e Claire dalle azioni malvagie di Brown & co.; questo pensiero lo tormenta e lo getta nella frustrante convinzione di non essere un uomo capace di proteggere chi ama.
Quando per Marsali  arriva il momento del parto, le cose tra i due sembrano migliorare, fino a quando il piccolo viene alla luce e, al solo guardarlo, Fergus resta scioccato.
Il neonato, infatti, ha un "piccolo" problema: è un nano...
E accettare un nano in quella comunità di uomini e donne ancora troppo influenzati dalla superstizione e da un pauroso mix di convinzioni pagane e religiose, non sarà semplice.

Ci sarà un po' di pace per Fergus e famiglia?

Capitolo Lizzie.
Ecco, anche lei ci è sempre sembrata ingenua, quasi terrorizzata dai maschi e dall'idea del sesso... e invece la fanciulla ci stupirà: zitta zitta e con un candore da far sorridere, ci darà dentro e instaurerà non una ma una doppia relazione amorosa, con due baldi giovani del Ridge. 

Brianna e Roger: si amano, sono così felici con il loro amatissimo Jemmie, a proposito del quale verrà 
finalmente fuori la paternità; così, casualmente, mentre i due gli danno un'occhiata in testa :-D
La loro serenità coniugale verrà giusto un po' offuscata dalla cattiveria di Malva ma niente di irreparabile.

Inoltre, Roger comincia a trovare il proprio ruolo all'interno del Fraser's Ridge.
Lui, un accademico proveniente dagli anni '60 del Novecento, che cosa potrebbe mai fare nella seconda metà del Settecento, tra guerrieri e coloni?
Ecco, forse forse un posto per lui esce: è pur sempre figlio (adottivo) di un reverendo, no? E se quella dei sermoni fosse anche la sua strada?

Ian
.
Il passato ha lasciato una ferita incurabile nel suo cuore: mentre era presso gli indiani il giovane s'era innamorato, ricambiato, di una bella nativa; ma qualcosa di drammatico è intervenuto e non solo li ha separati, ma ha fatto sì che, oltre ad un amore naufragato, Ian soffrisse anche per un'amicizia tradita.
Questa esperienza dolorosa lo aveva indotto a lasciare la comunità degli indiani e a far ritorno dallo zio Jamie, ma quando si fa un patto di sangue con gli indiani, esso resta valido e al momento opportuno essi sanno come darti una mano e difenderti perché sei uno di loro.

Lo stesso Jamie tasterà con mano la fedeltà, il coraggio e il tempismo degli indiani, che verranno in suo soccorso in un momento per lui molto difficile.

Tra lui e Claire le cose andrebbero alla grande se non fosse che la vita ha sempre qualche cattiva sorpresa.
La passione non li abbandona mai, come anche la voglia di sostenersi l'un l'altro, di proteggersi a vicenda; certo, Claire cerca sempre di risolvere i problemi da sola, di non confidare al marito ciò che la fa star male, per non dargli ulteriori preoccupazioni, ma Jamie è sempre lì, pronto ad aspettarla, ad ascoltarla, a confortarla.

Abbiamo già detto che Clare ha i suoi maledetti demoni a tormentarla, nella persona di Brown, il cui odiatissimo ricordo sembra materializzarsi sotto i suoi occhi per dirle un sacco di cattiverie. 
E come fa la nostra "guaritrice" per mandare via quelle "visioni", quella voce malefica? Respirando etere come se fosse una droga, con l'obiettivo di cadere in un sonno profondo per un po' e zittire la brutta faccia che la perseguita.
Ma questa dipendenza le si ritorcerà contro e finirà per metterla nei guai...

La sesta stagione consta solo di otto episodi e ovviamente l'ultimo finisce in modo da farci esclamare: "Eh no, dai, come faccio a resistere fino alla prossima stagione!!! Devo assolutamente sapere cosa accadrà!".
Non dimentichiamo che, oltre a tutti i problemi personali e di comunità (piccolo appunto: i coloni che vivono al Fraser's Ridge sono una massa di ingrati! Non ci si può fidare, sarebbero pronti a tradire Jamie per niente!), c'è la guerra d'indipendenza che incombe e, con essa, la brutta fine che attende le comunità dei nativi americani.




Vabbè io ho amato anche questa stagione, ma è tutta la serie che adoro alla follia; credo che cederò alla tentazione di rivedermi qualche puntata delle stagioni precedenti, perchè  Outlander crea dipendenza e quando non vedo Jamie e Claire vado in crisi d'astinenza.
Menomale che comunque ci sono anche i libri da leggere.

E voi, la state seguendo? O siete tra coloro che magari l'hanno iniziata e poi interrotta?

mercoledì 6 aprile 2022

RECENSIONE ★★ LA STRANIERA di Diana Gabaldon ★★ (Outlander #1)



La gente scompare di continuo; e se è vero che non tutti gli scomparsi tornano a casa (e non tutti vivi), è altrettanto vero che solitamente dietro le sparizioni ci sono comunque delle motivazioni, più o meno note.
La protagonista di questa saga sparisce senza una ragione, in un giorno come un altro, mentre è nei pressi di un sito storico composto da un cerchio di pietre.
Da quel momento la sua vita prenderà strade inattese ed impensabili e si ritroverà nella Scozia di duecento anni prima.


 LA STRANIERA 
di Diana Gabaldon


Tea Ed.
trad. V. Galassi
840 pp

«Sono state quelle rocce... la collina incantata. Le pietre giganti, le pietre di mago Merlino. È da lì che sono venuta.» Respiravo affannosamente, quasi singhiozzando, sempre più incapace di esprimermi a ogni secondo che passava. «C’era una volta, ma in realtà sono duecento anni. Sono sempre duecento anni, nelle storie... Ma, nelle storie, le persone tornano indietro. Io invece non sono potuta tornare.»

Nel 1945, ad Inverness *, Claire Beauchamp Randall sta vivendo una sorta di luna di miele con il marito; la guerra è finita da poco e la coppia spera di potersi finalmente ritrovare (in tutti i sensi) dopo essere stati separati per sei anni a causa del conflitto: Claire, infatti, è stata impegnata al fronte come infermiera e suo marito, Frank Randall, ha lavorato come spia nei servizi segreti britannici.
I due non hanno figli e, chissà!, magari questi giorni tutti per loro, trascorsi nella bella città scozzese piena di storia e cultura, potrebbero portare finalmente "il frutto" tanto sperato e atteso.

Frank è un intellettuale e un accademico, esperto di Storia, e non fa che entusiasmarsi parlando di argomenti a carattere storico; in particolare, è affascinato dagli alberi genealogici, dal proprio soprattutto, studiando il quale - e confrontandosi in vivaci conversazioni con un amico, il reverendo Wakefield - apprende di essere il discendente di Jonathan "Black Jack" Randall, un famoso ufficiale inglese, vissuto nel diciottesimo secolo, attorno al quale ci sono testimonianze non proprio lusinghiere e che, anzi, lo dipingono come un individuo crudele e molto temuto proprio per la mancanza di umana pietà.

Claire e Frank stanno trascorrendo, quindi, un tempo di serenità e pace, passeggiando e godendo dei bellissimi paesaggi delle Highlands, dei siti più antichi sulle cui storie e leggende lui rende edotta lei, assistendo ad un affascinante rito pagano presso le pietre di Craigh Na Dun, ascoltando - con una sensazione di turbamento mista a divertimento - la sibillina lettura della mano da parte di Mrs Graham (la simpatica governante di Mr Wakefield), lasciandosi andare a momenti di intimità e passione nell'accogliente camera della pensione di Mrs Baird e raccogliendo erbe officinali (Claire ne è appassionata) presso il già citato cerchio di pietre.

Sarà la sua ultima azione in questo tempo, visto che le basterà toccare, senza troppi pensieri, i massi, per sentirli urlare, provare sensazioni di smarrimento mai provate prima, svenire e risvegliarsi... nello stesso posto.
Ma in un anno differente.

Le pietre di Craigh Na Dun si rivelano essere una sorta di portale magico che permette a Claire di "viaggiare nel tempo".
Rumori di zoccoli di cavalli al galoppo, esaltati e feroci guerrieri scozzesi in kilt, soldati delle Giubbe Rosse: ma che sta succedendo attorno a lei? Il mondo è impazzito? È finita accidentalmente su un set cinematografico?? Lo sgomento inizialmente fa da padrone e di certo nessuna persona dotata di buon senso e razionalità crederebbe mai di essere stata trasportata (come? da chi??) in un'altra epoca.

Ma proprio in quanto intelligente e assennata, Claire deve, suo malgrado, accettare ciò che alla ragione sembra assurdo; non sa come sia possibile, ma è proprio come teme: quelli attorno a lei non sono attori che recitano in costume, ma soldati inglesi e highlanders in carne ed ossa... e tutti fanno sul serio!
Il primo incontro con queste persone di un tempo lontanissimo dal suo, è nientemeno che con un soldato somigliante in maniera impressionante a Frank, tanto che Claire lo scambia per lui.
Ma la realtà è che il marito è rimasto dall'altra parte e quell'uomo arrogante e pericoloso altri non è che il capitano Jonathan Randall, l'antenato di Frank!

Da quel primo e per nulla lieto incontro, la situazione si fa sempre più avventurosa: dopo essere stata "rapita" (e salvata) da un tipo tozzo, musone e taciturno che è evidentemente uno scozzese in fuga dagli inglesi, la donna conosce il capo di una combriccola che la prende "in custodia": Dougal MacKenzie, il quale prende con sé e i propri uomini l'inglese Claire, convinto che si tratti di una spia al soldo degli inglesi; così la donna si ritrova a viaggiare in groppa ad un cavallo assieme a questi uomini ruvidi e privi di maniere gentili.
Fa eccezione il giovanissimo guerriero dai capelli rossi, Jamie, l'unico a relazionarsi con Claire - che lui chiama da subito, e con un tono simpatico, Sassenach - amichevolmente e ben presto tra i due si instaura un legame d'amicizia, complicità, comprensione che imbarazza lui e comincia via via a turbare anche lei.

Per una serie di motivi - legati in particolare alla malvagità e alla perfidia di Black Jack Randall, che dà la caccia a Jamie e, in un certo senso, anche a Claire, seppure per ragioni diverse - quest'ultima è "costretta" a sposare il bel Jamie, cosa che la fa sentire in colpa, anzitutto perché le sembra di tradire Frank, anche se, tecnicamente, in quell'epoca (siamo nel 1743) lui non è ancora nato, e poi perché comunque non è innamorata di quell'uomo, col quale si ritrova a condividere anche l'intimità.


"Tu sei Sangue del mio Sangue, 
e Ossa delle mie Ossa. 
Ti dono il mio Corpo, 
così saremo una sola Cosa. 
Ti dono il mio Spirito,
finché l’Anima nostra non sarà resa."


Non sarà facile tenere a bada i moti del cuore traditore e tra i due sposi il legame si farà sempre più 
source
Craigh na dun

profondo ed intimo, anche se la ragione impone alla "viaggiatrice" di non affezionarsi a nessuna persona di quest'epoca perché ella non appartiene a questo mondo, viene dal futuro e là spera di tornare, possibilmente fuggendo a Craigh Na Dun e tentando di rifare l'esperienza, ma al contrario.

Jamie (che appartiene al clan Fraser ed è proprietario di una tenuta, Lallybroch, in cui spera di tornare) si rende conto che lei non gli ha detto tutto del proprio passato, al contrario di ciò che ha fatto lui che, col passare del tempo, sente il bisogno di parlare di sé, della famiglia, delle sofferenze subite a causa delle Giubbe Rosse e di Randall in particolare, che ha per il bello ed aiutante Jamie Fraser una vera e propria ossessione morbosa e pericolosa.

«Ci sono cose che io non posso dire a te, almeno non ancora. E non insisterò affinché tu mi riveli i tuoi segreti. Però ti chiedo questo: quando mi dici qualcosa, fa’ che sia la verità. E io ti prometto di fare lo stesso. Tra noi per ora non c’è nulla, tranne... il rispetto, forse. E penso che nel rispetto possa esserci spazio per i segreti, ma non per le bugie. Sei d’accordo?»


Ma come fa Claire a confessare di essere nata nel millenovecentodiciotto? Di provenire da un tempo diverso, lontano e successivo di ben duecento anni? 
Se lo raccontasse, nessuno le crederebbe, anzi, probabilmente la prenderebbero per matta, Jamie compreso!

Forse arriverà il momento di confessarglielo, ma fin quando può, Claire va avanti vivendo questa vita nella Scozia settecentesca come se fosse un viaggio temporaneo.
Certo, non è proprio una passeggiata di salute, visto che di peripezie ne vivrà davvero tantissime, alcune eccitanti altre decisamente rischiose: superstizioni e credenze popolari che rendono le persone semplici sospettose verso chiunque non le condivida e, al contrario, le vìoli (cosa che a Claire capiterà di fare più di una volta); accuse di stregonerie, esecuzioni sommarie ed ingiuste, intrighi, tradimenti, aggressioni...

Insomma, la Scozia di due secoli prima aveva più contro che pro, per non parlare di aspetti pratici come l'igiene, l'accesso a cure e medicinali, la rozzezza nei modi di fare degli uomini verso le donne, e tanto altro.
Tutti aspetti che farebbero desiderare a Claire di lasciare tutto e andarsene, mandando al diavolo quegli spietati degli inglesi e quegli zoticoni degli scozzesi..., ma c'è qualcosa a trattenerla.
O meglio, qualcuno.

"Non devi aver paura di me", mormorò a bassa voce. "Né di nessun altro, finché ci sono io con te",

le ripete Jamie, che da subito, e ancor più col passare del tempo e con l'evoluzione del loro rapporto, sarà protettivo verso la sua "ragazza", la sua forte e testarda Sassenach, prendendosi cura di lei, essendo disposto a buttarsi nel fuoco o a farsi frustare pur di soccorrerla e proteggerla.

Perchè Claire è sua, gli appartiene, e lui appartiene a lei.

«Oh, aye, Sassenach (...) Sono il tuo padrone... e tu sei mia. 
A quanto pare, però, non posso possedere la tua anima senza perdere la mia.»


Anche Claire Randall Fraser sente di appartenere a Jamie Fraser? Che ne è del suo amore per Frank, che è dall'altra parte e, probabilmente, è in pena per lei, non avendo più avuto sue notizie?
Deciderà alla fine di tornare indietro, nella propria epoca, agli agi e alle comodità cui è abituata?




Io mi fermo qui perché non avrebbe molto senso dirvi altro sulla trama, in quanto stiamo parlando di un tomo di più di 800 pagine e, chiaramente, di cose ne accadono e tantissime, e tutte elettrizzanti e appassionanti.

Sapevo che recensire questo libro per me sarebbe stato complicato e che non ne sarei stata soddisfatta - qualunque cosa avessi scritto e in qualunque modo avessi impostato la recensione -, ma non potevo esimermi dal farlo.
Posso solo dire: L'HO AMATO. 
Tutto, dal primo rigo all'ultimo.

Avendo visto le cinque stagioni della serie tv, leggendo rivedevo i volti di Claire, Jamie e tutti gli altri indimenticabili personaggi (tanto gli amici quanto i nemici, come il capitano Randall, uno dei personaggi letterari più odiosi che abbia conosciuto ma, proprio per questo, meglio riusciti!), mi sembrava di rivedere ogni scena ed ogni luogo.

Castle Leoch
 ***



Il castello di Leoch, il "regno" del laird Colum MacKenzie, il signore indiscusso e il capo del proprio clan, che nei confronti di Claire sarà sempre gentile ma... con riserva e sempre con quel guizzo di furbizia nello sguardo, proprio di chi non si fida della bella straniera inglese.

La bellezza selvaggia delle Highlands, una distesa verde immensa, davanti alla quale ci si sente piccoli piccoli.

Lallybroch, la casa per antonomasia, là dove Jamie è sé stesso perchè vi è nato, ci 

Lallybroch ****
sono i suoi affetti ed è il padrone; il periodo in questa tenuta di famiglia è stato forse quello più sereno, quasi bucolico, idilliaco. Ma si sa, la vita di un  Fraser non è fatta per la pace!

La maledetta prigione di Wentworth: il luogo dell'inferno, del dolore, del tentativo becero e disumano di fiaccare e umiliare il corpo e l'anima di un uomo.

          L'abbazia di Ste.Anne de Beaupré: il luogo della rinascita, del riscatto, del ritorno alla vita.


Mi si potrebbe legittimamente obiettare che c'è poco gusto a leggere una storia praticamente già nota **, e invece... niente affatto!!

È stato come rivedere amici ai quali mie ero enormemente affezionata; 840 pagine di puro godimento letterario: ecco cosa è stato per me La straniera.
Mi sono commossa, innervosita, divertita (l'ironia abbonda, a partire da Claire, che sin dalle primissime pagine si presenta come una donna arguta, intelligente, pungente), entusiasmata nell'immedesimarmi in ogni piccola o grande avventura vissuta dai personaggi; mi sono appassionata all'amore tra i due protagonisti, che regala davvero tante emozioni.

Tutto è perfetto (eh lo so, penserete che esagero, ma è quel che penso *___*): le parti dialogiche (così vivaci, realistiche, dinamiche, coinvolgenti) e quelle narrative (con il loro ritmo bello cadenzato), le sequenze descrittive (che mi consentivano di immaginare ogni particolare del contesto, umano ed ambientale) e quelle più riflessive, in cui Claire (che di suo non è molto espansiva circa l'espressione verbale dei propri sentimenti; in questo Jamie è più spontaneo, aperto, "puro") ci fa entrare nel proprio cuore e nella propria testolina.

Ho amato il periodo storico, così complesso, difficile e purtroppo contrassegnato da violenze, ingiustizie, barbarie, (gli scozzesi dovevano combattere quotidianamente contro i soprusi degli inglesi, e quando finivano nelle loro mani, se la vedevano davvero brutta), da credenze popolari che oggi giudicheremmo sciocche e selvagge; affascinanti la Scozia (ti vien voglia di andare a cercare i luoghi menzionati) e il gaelico, che in bocca a Jamie è tenero, dolce, intimo.

I personaggi escono dalle pagine per come sono assolutamente ben caratterizzati, anche quelli secondari, e sia fisicamente che caratterialmente.

Ce l'avete fatta ad arrivare fin qui? Grazie, coraggiosissimi! ^_^

Lo so, sono stata prolissa, ma sto ancora nel 1743 ad Inverness.
E non credo aspetterò molto prima di tornarci *_*

Se amate le saghe con un mix magistrale di fantasy, romanticismo e sfondo storico accattivante, immergetevi in questa serie.

Basta, mi taccio, ho finito! :-D 


Alcune citazioni.

«...io non posso vivere senza di te, dannato James Fraser, e questo è tutto. Ora dimmi, dov’è che mi stai portando?»

«È... difficile da spiegare. È... è come... credo che tutti abbiamo un posticino, dentro noi stessi, un luogo segreto che teniamo per noi. È un po’ come una fortezza, dove è nascosta la parte più privata della nostra vita... forse è la nostra anima, forse ciò che ci rende noi stessi e nessun altro. (...) Di solito non lo fai vedere a nessuno, quel posticino, tranne, a «Ora, è come se... come se la mia fortezza fosse stata fatta saltare in aria con la polvere da sparo... non c’è rimasto nient’altro che ceneri e un tetto di travi fumanti, e quella piccola creatura nuda che ci viveva dentro è adesso allo scoperto, che pigola e geme dalla paura, cercando di nascondersi dietro a un filo d’erba o a una foglia, ma... ma non... ci riesce granché bene. »

"E c’era l’amore, in quel luogo? Oltre i confini della carne e del tempo, era possibile ogni amore? Era necessario? (...) là dove c’è l’amore le parole non sono necessarie. L’amore è tutto. È immortale. Ed è sufficiente."

«La mia vita è tua. E sta a te decidere che cosa fare (...). Il mio cuore è stato tuo sin dalla prima volta che ti ho vista, e mi sono messo anima e corpo nelle tue mani, dove tu mi hai tenuto al sicuro.»




 * la città più grande delle Highlands scozzesi

 ** sono rimasta piacevolmente colpita dal fatto che la trasposizione tv del primo libro è praticamente fedele in toto, e a fare eccezione sono davvero dei dettagli che nulla avrebbero aggiunto alla bellezza della serie e nulla tolgono alla sostanza della storia scritta.

***  Doune Castle in Scozia è Castle Leoch (source)

****  source: TripAdvisor


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