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giovedì 4 maggio 2023

MAGGIO - LETTURE IN CORSO, TO BE READ E SERIE TV


 In attesa della prossima recensione, eccomi con il mio post di inizio mese, in cui condivido le letture in corso e quelle in previsione a maggio, con un occhio anche alle serie tv che sto guardando.


READING CHALLENGE 

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A maggio gli obiettivi coinvolgono:

📖🧍‍♀️Grazia Deledda per la sezione CLASSICI: ho già scelto il libro, disponibile su Kindle Unlimited: LA CHIESA DELLA SOLITUDINE, la storia poetica e appassionata di una donna in procinto di dare l'addio al mondo;

📖🇮🇹CONTEMPORANEO ITALIANO: di Alessandro D'Avenia ho letto COSE CHE NESSUNO SA e mi piacque, ma vorrei leggere un altro autore per l'obiettivo;

📖🇲🇽 CONTEMPORANEO STRANIERO: Guadalupe Nettel, un'autrice messicana trapiantata a Barcellona; tra i suoi libri più apprezzati: La figlia unica, Bestiario sentimentaleIl corpo in cui sono nata.
Non escludo di virare su di lei, visto che son due mesi che opto per i classici.

❤️📖 Libro special (preferito dell'organizzatrice): PET SEMATARY del Re dell'horror: una famiglia si trasferisce in un bel quartiere, dove però c'è un cimitero degli animali. Non andrà a finire bene, regà. Ovviamente, eviterò questo romanzo come la peste 😱😄


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☝️SOLO DIO È INNOCENTE di Michele Navarro: ambientato tra Roma e Sardegna, il noir racconta una storia scandita da dinamiche familiari complesse, in cui le colpe dei padri, coinvolti in faide inestinguibili, inevitabilmente ricadono sui figli.

💭 IL SOGNATORE di Laini Taylor: in un mondo fantastico e allo stesso tempo perfettamente credibile, abitato da personaggi indimenticabili, il lettore è chiamato a seguire il sogno di Lazlo Strange, perdendosi con lui tra realtà e magia, amore e violenza, terrore e meraviglia.

📖👃L'ANNUSATRICE DI LIBRI di Desy Icardi: racconta dell'amore per i libri attraverso la storia di una lettrice con un dono molto speciale.


 
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🐑🐺 COME AGNELLI IN MEZZO AI LUPI di Diego Pitea: un'altra intrigata indagine per il criminologo Richard Dale (La stanza delle illusioni, L'ultimo rintocco);

👀🌃 GLI OCCHI DELLA NOTTE di Maria Visentin: un romanzo giallo molto sui generis, quasi privo di azione, ma in compenso pieno di riflessioni filosofiche e di citazioni letterarie, di digressioni di vario genere e descrizioni di persone e luoghi, Milano in particolare;

👾 SETH The Crimson Thrones di Laura Fiamenghi: il primo volume di una serie urban fantasy con elementi di paranormal romance e mitologia;

⚰️🗾 OMICIDIO FUORI STAGIONE di Arwin J. Seaman: un giallo classico, incredibilmente intrigante, con un'ambientazione nordica di fascino irresistibile scritto da un grande scrittore italiano sotto copertura.


SERIE TV IN CORSO

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Attualmente sto messa così:

Ho terminato le 4 stagioni di Virgin River e riconfermo il parere maturato nel corso delle puntate: è una serie molto piacevole da guardare, magari ha puntante (poche, però) un po' più lente e meno ricche di sorprese ma nel complesso l'ho guardata con interesse e lo sviluppo delle dinamiche lo trovo coinvolgente e ben pensato.

Il finale della 4^ stagione è ovviamente aperto e ci sono un po' di cosette da risolvere, tipo:

** SPOILER **

- risolto il problema dell'identità del padre del bimbo che aspetta Mel, adesso c'è da scoprire chi sia quello dei gemelli che aspetta Charmaine.
- Cassandra (ex-suocera) riuscirà a mettere i bastoni tra le ruote alla felicità di Mel e Jack?
- che ha in mente quella strega di Melissa??



Sto seguendo:

- MY NAME, drama coreano di una stagione con protagonista una ragazza orfana in cerca di vendetta.
Yoon Ji-woo è solo un'adolescente quando suo padre viene ucciso mentre è sulla soglia di casa sua e lei è quasi sul punto di aprirgli, ma non riesce perché suo padre sta bloccando la porta per proteggerla: qualcuno, infatti, è lì per lui e lo uccide subito dopo.
Lei sente tutto, da dietro la porta, e quando riesce ad aprirla, suo padre è già morto; la polizia non si muove granché per cercare l'assassino, anche perché il padre di Yoon Ji-woo era uno spacciatore e la sua brutta fine non è una gran sorpresa per nessuno.
Ma la ragazza non si rassegna e decide di vendicarsi e di mettersi sulle tracce dell'assassino da sé; per farlo, chiede aiuto ad un potente criminale, amico fraterno del padre, il quale la inserisce nella propria organizzazione criminale dopo averla addestrata a combattere.

Sempre quest'uomo le suggerisce di entrare in polizia  come infiltrata per scoprire di chi era la pistola da cui è partito il colpo che ha ucciso il papà, ma la donna si ritrova a doversi destreggiare tra la sua vera natura di criminale in incognito e la divisa che porta; ottiene di passare anche nella Narcotici ma incontrerà non poche rogne a motivo del rigoroso capo Cha Gi-ho e dell'onesto collega Jeon Pil-do, entrambi a caccia proprio del capo di Yoon Ji-woo, Choi Moo-jin.

È una serie bella movimentata, con molta azione, morti, pugni e calci, i delinquenti si buttano e la protagonista è un tipo tosto, che nulla ha da invidiare ai maschietti aggressivi, anzi.

Ultimamente sto in fissa coi coreani; se avete una serie da consigliare, fatevi sotto :-D


Ho iniziato ieri LES PAPILLONS NOIRS, una miniserie francese noir; Adrien, 40 anni, è uno scrittore tormentato che ha perso un po' l'ispirazione ed è in cerca di quella giusta; nel frattempo, scrive le biografie di illustri sconosciuti. 

Un giorno, un anziano lo ingaggia per raccontargli la propria vita e il suo grande amore, Solange; Adrien comincia a scrivere un romanzo su ciò che gli viene raccontando e ben presto diventa parte del passato dell'uomo (Albert Desiderio), che è un passato macchiato di sangue.

L'allora giovane coppia, infatti, ha vissuto per anni commettendo crimini e riuscendo a sfuggire alla polizia.

Ho visto le prime due puntate, quando l'avrò terminata, vi farò sapere ;-)


sabato 1 aprile 2023

LETTURE DI APRILE E READING CHALLENGE

 

Ed eccoci con il post in cui faccio il punto della situazione di inizio mese!

Per quanto concerne i libri in lettura... tadaaaaaaaaaaaaaaaa, per la prima volta nella storia mi trovo ad aver concluso (IN QUESTO SPECIFICO FRANGENTE DELLA MIA ESISTENZA) tutto quello che avevo in corso e quindi... non mi resta che fiondarmi a scegliere le prossime letture, impegno meraviglioso che mi fa sempre scorrere un brivido di eccitazione ^_^

Quali letture mi porterà quasi sicuramente con sé il bel mese di aprile? 

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Ho in previsione di leggere:

- LA LUCE NATURALE di Marco Archetti: una madre sta morendo e questo diventa il momento per far emergere ipocrisie, malignità, debolezze di chi col corpo è fermo al suo capezzale ma ha la mente e il cuore da un'altra parte;

- ho voglia di thriller e credo che mi butterò su LA MOGLIE IMPERFETTA di B.A. Paris

- LO DICIAMO A LIDDY?, di Anne Fine: quattro sorelle legatissime, un matrimonio imminente e un segreto atroce.


Passiamo alla Reading Challenge del mese di aprile.


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 📖 CLASSICO: Di Dumas ho letto "I tre Moschettieri" o "Il Conte di Montecristo"e ne serbo un ottimo ricordo, ma poiché ho scelto un classico già a marzo, questa volta vado su altro.

 📖🇮🇹CONTEMPORANEO ITALIANO: c'è Antonio Scurati.
I libri su Mussolini non mi dispiacerebbero, ma so che sono belli corposi e non ho voglia di incominciarli avendo fretta di terminarli entro il mese in vista dell'obiettivo challenge, per cui dovrei, eventualmente, buttarmi su altro. Non so, dovrei spulciare la bibliografia.

📖🇯🇵CONTEMPORANEO STRANIERO: c'è la dolce ed eterea Banana Yoshimoto, con i suoi romanzi delicati e onirici; di lei ho letto MOSHI MOSHI e A PROPOSITO DI LEI. Confesso di essere orientata su questa autrice, anche perché ho trovato un suo libro nell'abbonamento Kindle Unlimited.

📖❤️ LIBRO "SPECIAL" (scelto dall'organizzatrice): IL NUOTATORE di Zander, un thriller dal ritmo serrato che si sofferma sul conflitto di uomini e donne con il proprio passato e sulla loro ricerca di un riscatto.

venerdì 6 gennaio 2023

LETTURE DI INIZIO ANNO



Buon pomeriggio, cari lettori!
Con quale/i libro/i avere iniziato il 2023? Vi sta/stanno piacendo?

Ecco la mia situazione librosa 📚.

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Sto leggendo:

I DONI DELLA VITA di Irène Némirovsky: attraverso la storia degli Hardelot si percorrono trent'anni di storia francese, da quelli che precedettero la prima guerra mondiale a quelli che vedono l'occupazione della Francia da parte dei tedeschi.
IL NIDO di Tim Winton: il toccante racconto dell’incontro salvifico tra due solitudini che trovano l’una nell’altra un barlume di speranza.
FIORI SOPRA L'INFERNO di Ilaria Tuti: la prima indagine di Teresa Battaglia.
TUTTO IL BLU DEL CIELO di Melissa Da Costa: una storia di rinascita che dalla sofferenza vede sbocciare, pura e irrefrenabile, una gioia di vivere nuova, la bellezza assoluta della scoperta dell'altro, la magia del sentirsi umani.



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Il libro del mese del gruppo di lettura su FB è 🧭 L'INVENZIONE DI NOI DUE di Matteo Bussola: una storia delicata e feroce, come tutte le storie d'amore.

Mi è stato proposto e ho accolto volentieri una copia di 👧 BUBULINA. UNA STORIA STRAORDINARIA di Giovanni Boschetto: una fiaba che narra lo sconfinato amore di una bimba per la sua mamma scomparsa nel darla alla luce.


Per la RC del mese di gennaio devo scegliere, come leggete nell'immagine, un libro tra:

📗 un classico 
🇮🇹 un contemporaneo italiano
📖 un contemporaneo straniero.
❤️ un libro amato dall'organizzatrice della RC (una biografia).

Sono indecisa tra le due autrici contemporanee, ma comunque più orientata verso la Oates.
In particolare mi sento di scegliere uno fra questi tre:

            👧SORELLA, MIO UNICO AMORE: ispirato a un fatto di cronaca nera che sconvolse gli Stati Uniti negli anni novanta;
            🧟 ZOMBIE: un romanzo che ci introduce nella mente di un serial killer;
            🕵️‍♀️ HO FATTO LA SPIAun romanzo toccante e implacabile sulla ferocia dei sentimenti, un ritratto impietoso della società americana raccontata attraverso un personaggio femminile indimenticabile.

Se avete suggerimenti in questo senso, fatevi sotto; saranno graditi! 😉

 

sabato 19 novembre 2022

"...chi scrive una cosa la possiede"




Un passaggio molto bello sul potere della parola e sulla meraviglia della scrittura, e che ci ricorda quanto prezioso sia il tempo trascorso a imparare e di come questo ci permetta di far nostre, di possedere le cose che apprendiamo.

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"L’universo è nato gradualmente da parole. 
Così la scuola è diventata il fertile terreno di gioco dell’immaginazione. Ci andavi di corsa con la gioia di uno a cui è stato promesso il dono della scoperta, non soltanto per mandare a memoria la lezione, ma per acquisire la capacità di nominare le cose. Tutto quel che era lontano, si avvicinava. Tutto quel che era sigillato, si apriva. (...)
Anche il cielo è diventato di tua proprietà quando non hai più sbagliato a scriverlo nel dettato. Tutto quello che le tue manine non riuscivano a raggiungere, cadeva in loro possesso se lo scrivevano bene, senza sbagli, poiché chi scrive una cosa la possiede." (...)

Ecco le lettere, sono a tua disposizione, strappale dunque alla loro neutralità e giocaci come il conquistatore nel delirio d’onnipotenza. Lettere irrequiete, affamate d’immagine, mentre l’immagine è assetata di significato. Lettere come vasi vuoti, riempile dunque con l’insonnia della prima conquista. Lettere come muto richiamo nei sassolini sparsi sul selciato del significato. Sfrega lettera contro lettera e nasce una stella, avvicina una lettera a un’altra e ascolta il rumore della pioggia, metti lettera su lettera e trova il tuo nome disegnato come una scaletta."

Una trilogia palestinese, Mahmud Darwish

mercoledì 5 ottobre 2022

** GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI **

 

Il 5 ottobre è la GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI.




A differenza degli anni precedenti, (in questo periodo) non posso dire che questa sia una giornata che mi riguardi personalmente perché non sto attualmente esercitando la professione, ma ciò non toglie che io continui a sentirmi, nel cuore, ancora un po' maestra.

Ho pensato di contribuire alla "celebrazione" di questa figura assolutamente importante nella nostra società attraverso... tadaàààà!!... i LIBRI! 

Eccone alcuni in cui figurano insegnanti e, soprattutto, in cui essi sono, se non centrali e protagonisti, quanto meno personaggi dall'influenza non secondaria.


"Avete mai avuto davvero un maestro? Uno che vi vedeva come qualcosa di rozzo ma al tempo stesso prezioso, un gioiello che, con la saggezza, sarebbe potuto assurgere a fulgidi splendori. Se siete così fortunati da trovare insegnanti del genere sulla vostra strada, sarete sempre capaci di tornare da loro. A volte solo con la vostra mente." (M. Albom)



GLI INSEGNANTI CHE FANNO LA DIFFERENZA


SPEAK. Le parole non dette di Laurie Halse Anderson

Si racconta la storia di Melinda Sordino, un'adolescente appena 14enne che ha vissuto un'esperienza traumatica che, oltre a causarle tanto dolore, la rende un’emarginata.
Al liceo, infatti, tutti la evitano.
Melinda si isola e comincia ad avere difficoltà a parlare sia a scuola che a casa, rinchiudendosi nell’eremo dei suoi pensieri, dove le bugie e le ipocrisie della scuola, degli insegnanti e dei genitori sprofondano nel suo stesso silenzio e l’unico sollievo che le rimane è quello di non parlare.
C'è una sola persona che riesce ad infilarsi nel groviglio di quei pensieri e a scalfire il muro di silenzio: il bizzarro prof. di Educazione Artistica, che pretende che i suoi alunni, dai propri disegni ed opere, traggano fuori e mostrino la propria anima? 
Forse lui è più sensibile degli altri?
È un libro che affronta tematiche importanti, dal bullismo alla violenza fisica, ai conflitti con i genitori e con gli insegnanti, e invita anche gli adulti a riflettere sul proprio ruolo di educatore delle giovani generazioni, sulla necessità di affinare le proprie capacità di empatia, ascolto, comprensione, a maggior ragione quando da parte dei ragazzi di parole ne giungono troppo poche.


EPPURE CADIAMO FELICI di Enrico Galiano  

Anche Gioia - sebbene per altre ragioni - vive con fatica la propria adolescenza, non si sente capita se non da un adulto, che ha ha intuito come dietro l'apparente indifferenza della ragazza e quel volersene stare per conto proprio, ella celi un universo di domande, interrogativi, timori, speranze, perplessità che desidera condividere con qualcuno, un adulto maturo, possibilmente: è il professor Bove, docente di filosofia, che ogni giorno raggiunge Gioia e si dispone molto socraticamente ad ascoltare la sua domande, per provare a darle non tanto una risposta soddisfacente e univoca, quanto una "strada" per ragionare con la propria testa, per scavare dentro sè perchè spesso le risposte a tanti quesiti sono già lì, da qualche parte nella nostra testa, bisognava solo trovare il modo per farle emergere.
È l'insegnante che tutti vorremmo: saggio, ironico, incoraggiante, che rende la propria materia qualcosa di vivo, concreto per i propri studenti e li "costringe" a riflettere, valutare, autoesaminarsi, farsi domande.


I MIEI MARTEDI' COL PROFESSORE di Mitch Albom

Anche l'autore di questo libro breve ma denso di insegnamenti, ha avuto un prof indimenticabile, unico.
Mitch è solo in apparenza un uomo soddisfatto; in realtà, cova dentro di sè più di un vuoto, che - anche se non lo ammette neppure con se stesso - desidera colmare. E per farlo ha bisogno di qualcuno che lo aiuti.
Bisognoso di un maestro di vita, un mentore, un educatore che gli indichi la via per ritrovare sé stesso, ritorna con la memoria agli anni verdi della giovinezza e a quel docente universitario che insegnava sociologia e che ha amato e apprezzato, come uomo e come insegnante, per la sua profondità spirituale, per la sua umanità, per la capacità empatica nel rapportarsi agli altri, studenti compresi.
Quell'uomo è il professor Morrie Schwartz e, quando Mitch scopre che è molto malato, va a trovarlo ogni martedì: un appuntamento fisso con un uomo che saprà dargli ciò che cerca.


ALMARINA di Valeria Parrella

Elisabetta è un'insegnante che ogni giorno va in un carcere minorile e incontra le proprie alunne, giovani detenute tra cui c'è Almarina, e con lei instaura un legame speciale: due donne in divenire, che si trovano, si comprendono, e a dispetto dei cavilli burocratici, dei tanti interrogativi e della paura di sbagliare, si regalano reciprocamente la possibilità di essere un punto di partenza l'una per l'altra.
Elisabetta con Almarina sente di voler provare ad andare oltre il semplice affezionarsi agli alunni, di fare qualcosa di concreto per dare una possibilità a questa giovane che con la sua presenza ha dischiuso una luce nuova nel suo cuore.

  
BIANCA COME IL LATTE, ROSSA COME IL SANGUE di Alessandro D'Avenia

Leo è un sedicenne come tanti, che ama stare con gli amici a divertirsi e giudica i professori "una specie protetta che speri si estingua definitivamente". 
Fino al giorno in in classe arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, che da subito sembra diverso dagli altri docenti: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. 
Parallelamente, Leo  custodisce dentro di sé un sogno di nome Beatrice. 
Quando scopre che Beatrice è ammalata, il ragazzo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande...


UNA MISSIONE...  TANTI MODI PER VIVERLA



Beatrice è l'insegnante di questo romanzo storico: è alla ricerca di un’indipendenza economica e sociale; pur sapendo e volendo, in una certa misura, obbedire alle etichette e alle convenzioni sociali, in lei si nasconde uno spirito battagliero e femminista, soffocato dalle circostanze avverse e dalle persone che le sono vicine e che le impongono il ruolo di donnina nubile sottomessa, debole, sola, bisognosa di protezione, incapace di gestire da sé le proprie necessità.
Il lavoro come insegnante è un’àncora cui Beatrice vuole aggrapparsi per non dover dipendere da nessuno, uomo compreso, convinta com’è della propria libertà di donna non maritata.


STORIA DI UNA PROFESSORESSA di Vauro Senesi

La protagonista è Ester, una professoressa che crede fermamente nel suo lavoro, nel suo ruolo.
Fin da ragazza, da quando frequenta la parrocchia e aiuta don Carlo, un prete di borgata che legge ai ragazzi don Milani oltre che il Vangelo e cerca di strappare i figli degli ultimi al loro destino di esclusione.
È stato lui a creare il doposcuola in cui Ester ha compiuto i primi passi da insegnante e attraverso la vicenda appassionata e appassionante di questa donna, prima scolara e studentessa e poi professoressa, il lettore ripercorre oltre quarant’anni di scuola e di società italiana, dagli anni sessanta a oggi.


IL ROSSO E IL BLU di Mario Lodoli

Insegnante di professione, l'autore nel proprio libro affronta i molti «cuori ed errori» che sono disseminati nella scuola italiana, e di cui è testimone quotidiano, esprimendo così il proprio punto di vista sui tanti temi che entrano nel dibattito pubblico sull'educazione scolastica e i giovani di oggi: dal momento topico dell'esame di maturità alla piaga emergente del bullismo; dalla straniante e defatigante esperienza delle gite di classe al problema della droga, dall'angoscia degli studenti per il loro futuro alla sintonia magica che talvolta si crea con il loro professore.


GLI ANNI FULGENTI DI MISS BRODIE di Muriel Spark.

Bontà, Bellezza e Verità: sono i dogmi dell'insegnamento di Miss Jean Brodie. Siamo a Edimburgo, negli anni Trenta, Miss Brodie ammette, con candida alterigia, che la sua unica vocazione sono le allieve, e l'unica missione farle diventare "la crème de la crème". 
Tanto zelo può persino indurla a cercare di trasformare le più dotate in doppi di se stessa e a scegliere una di loro per vivere in sua vece un amore che ritiene improprio soddisfare di persona. 
Tortuose collusioni psicologiche, tentativi di plagio, una passione repressa e goduta per interposta persona, il rigore calvinista di una crisi di coscienza: il libro è un labirinto psicologico ed insieme un congegno narrativo perfetto.


QUESTA SCUOLA NON È UN ALBERGO di Pino Imperatore

Il protagonista di questo romanzo spensierato e simpatico è il diciottenne Angelo, la cui vita si snoda tra scuola e famiglia, ed è resa unica e bella dalla presenza dei propri cari, del pappagallo Cico, dei compagni di classe, con cui si appresta ad affrontare la maturità, e anche degli insegnanti, di cui l'autore di offre una galleria variegata, buffa, divertente che, a me che sono stata studentessa più di venti anni fa, ha instillato un pizzico di dolce nostalgia.

❤❤❤


Il mio è lontano dall'essere un elenco esaustivo, quindi se avete altri titoli interessanti a tema "insegnanti/maestri", mi farà assolutamente piacere leggere i vostri consigli!


mercoledì 20 luglio 2022

LibriAtema ✤ ZAINO IN SPALLA... E IN VIAGGIO! ✤ (parte seconda)



Come anticipato qualche giorno fa, torno con la rubrica "LibriAtema" per proseguire con l'argomento VIAGGIO.

I libri di questa seconda parte, come vi dicevo, li ho letti e trovate le recensioni cliccando sui titoli linkabili; sono romanzi in cui il viaggiare è una componente fondamentale nell'esperienza personale e nell'evoluzione del/dei protagonista/i.






GIOVANI VIAGGIATORI


UNA VALIGIA PIENA DI SOGNI di Paullina Simons

Il viaggio (programmato) come occasione irripetibile per crescere, uscire dal guscio famigliare e fare un'esperienza unica con fidanzati e migliori amici. La protagonista e i suoi amici partono dagli USA per l'Europa, prima di andare al college; l'esperienza si trasforma in un'inaspettata e dolorosa occasione per svelare ipocrisie, mettere in discussione relazioni sentimentali ed amicizie, far emergere le loro personalità e porli nella necessità di fare i conti con ciò che davvero vogliono essere nella vita. E in particolare, sarà la vita di Chloe (personaggio principale) ad esserne maggiormente stravolta.



Un viaggio improvvisato, nato dalla necessità di fuggire, lei da un futuro che non sente suo, lui da un passato doloroso. Finn e Bonnie si incontrano in un momento della loro vita in cui sono più fragili che mai, ma nonostante lo scoraggiamento e le tante incertezze, in entrambi c'è quella scintilla di vita e di voglia di essere liberi e felici che li porterà ad affidarsi l'uno all'altra, a darsi la mano e a rischiare tutto.
Il loro viaggio in macchina, come Bonnie e Clyde, tra auto noleggiate e abbandonate e veloci pernottamenti in hotel, rivoluzionerà le loro esistenze.


IL CONFINE DI UN ATTIMO di J.A. Redmerski

La bellissima storia d’amore tra Andrew e Camryn è vissuta tutta on the road: il loro viaggio in auto attraversando vari stati americani è un'avventura meravigliosa, esaltante, piena di emozioni, una favola che ha come fine vivere il presente, godendo ogni attimo di felicità e libertà.


QUEL CHE RESTA DI TE di Keith Gray

Un viaggio di 261 miglia, dove ogni passo e ogni tappa sono espressione di un sentimento di cui nessun uomo (a prescindere dall'età) può fare a meno: l'amicizia.
Tre giovanissimi amici decidono di partire per un'avventura speciale: un amico muore ed essi lo "portano con loro" (in un'urna) recandosi in una cittadina scozzese (che ha lo stesso nome dell'amico defunto): il loro viaggio sarà una incredibile occasione per crescere, guardarsi dentro e conoscersi meglio.


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VIAGGI "SPIRITUALI"

I seguenti due libri che vi consiglio hanno in comune il Cammino di Santiago de Compostela.

IN CAMMINO VERSO COMPOSTELA di Beatrice Masci

Il viaggio che cambia la vita e il modo di guardarla, di concepirla e di affrontarla, con i suoi pesi e le sue bellezze, giorno per giorno. 


L'EMOZIONE IN OGNI PASSO di Fioly Bocca

Un viaggio fatto di sentieri, tappe e percorsi che costano una fatica e una stanchezza reali, ma che assumono ad ogni passo un alto valore spirituale, di rinascita
Alma e Frida sono due donne che hanno, seppur in modo differente, perduto l'amore e smarrito ciò che dava senso della propria esistenza; per ritrovarlo decidono di partire per un viaggio molto speciale.


IL VIAGGIO COME RICERCA 


FURORE  di John Steinbeck

Quello narrato nelle pagine di questo meraviglioso romanzo americano è un viaggio di disperazione e speranza assieme: è l'esodo di più famiglie costrette a lasciare la propria terra natìa per andare alla disperata ricerca di una terra promessa, perché nonostante le ingiustizie e l'inumanità degli uomini contro i propri simili, ogni persona ha il diritto di vivere e lavorare con dignità.


Il viaggio come ricerca avventurosa di qualcosa di straordinario: dirigersi verso le piane selvagge ed inesplorate del West, oltre il fiume Mississippi, a cavallo, macinando migliaia di chilometri alla ricerca di resti giganteschi che, si dice, sono appartenuti a un animale non meglio identificato.


VIAGGIARE PER CONOSCERE GLI ALTRI E IL MONDO 

"Racconti di viaggio, racconti di vita" di Milka Gozzer

Un viaggio su due ruote per conoscere posti diversissimi tra loro, incontrare tante persone, con le loro culture, linguaggi, costumi e tradizioni. Tra storia e reportage, autobiografia e cronaca di costume, racconto e avventura, Milka Gozzer ci conduce in un percorso epico dal deserto della Namibia alle metropoli di Tokio e di Seul, dalla Bolivia alla Cambogia, dalla terra delle badanti alla tecnologia di Taiwan, dal Golfo del Tonchino a Parigi.


Il viaggio di un giornalista
polacco che va in Africa, passando di villaggio in villaggio, sotto il caldo soffocante del giorno e il freddo della notte, sfidando la polvere, gli insetti e i pericoli, ma altresì arricchendosi del confronto con una realtà complessa, un groviglio di culture, usi e costumi, tradizioni, leggende e miti, religioni e superstizioni, lingue, modi di dire e fare e pensare, lontani dalla cultura europea.

lunedì 24 gennaio 2022

Frammenti di... Outlander

 

"Provavo uno strano senso di intimità per quel giovane sconosciuto, in parte dovuta, pensai, alla storia atroce che mi aveva appena raccontato, e in parte anche alla nostra lunga cavalcata nel buio, stretti l’uno contro l’altro in un insonnolito silenzio. Non avevo dormito con molti uomini, a parte mio marito, ma avevo già notato che dormire insieme a qualcuno, dormire nel senso vero e proprio della parola, procura questa sensazione di intimità, come se i sogni fluissero da noi stessi per andare a mescolarsi con i suoi, e infine avvolgessero entrambi in una coltre di incosciente complicità. Una specie di ritorno atavico al passato, riflettei. In tempi antichi, più primitivi (come questi? si domandò un’altra parte del mio cervello), dormire in presenza di un’altra persona era un atto di fiducia. Se la fiducia era reciproca, il semplice sonno poteva creare molta più intimità, tra i due, dell’unione dei corpi."

Diana Gabaldon, La Straniera






sabato 27 novembre 2021

Libri in lettura (novembre 2021)



Cari lettori, cosa state leggendo di bello in questi giorni di fine novembre?

Io ho in lettura IL KILLER DEL LOTO (M. De Fazi), che ho presentato in QUESTO POST e altri due romanzi.

Uno appartiene al genere western ed è per me una sorta di "coccola letteraria autunnale"; non chiedetemi perché, è una cosa che dico andando "a sentimento" :-D 


IL GRANDE CIELO di Alfred Bertram Guthrie (Ed. Mattioli, trad. N. Manuppelli, 452 pp)


Boone è un ragazzo che vive nel Kentucky con la famiglia in un momento in cui tutti si stanno 
dirigendo a ovest per trovare fortuna. 
Vittima, con la madre e il fratello, delle violenze del padre, una sera reagisce e colpisce il padre alla testa. 
Consapevole di averlo ferito e forse ucciso, decide di scappare per raggiungere lo zio cacciatore. 
Lungo la strada verso St. Louis incontra Jim Deakins e insieme iniziano un lungo viaggio-odissea, alla ricerca della nuova frontiera ma anche del significato stesso di libertà. 

Il romanzo esce in libreria nella primavera del 1947. 
È il primo di una saga di sei volumi.




I RAGAZZI DELLA NICKEL di Colson Whitehead (Mondadori, trad. S. Pareschi, 216 pp).


Il movimento per i diritti civili sta prendendo piede anche nell’enclave nera di Frenchtown (Tallahassee) ed Elwood Curtis, un ragazzino abbandonato dai genitori e cresciuto dalla nonna, assimila tutte le massime e gli insegnamenti di Martin Luther King. 
Pieno di talento e molto coscienzioso, sta per iniziare a frequentare il college del posto, quando incautamente accetta un passaggio in auto. Ma per un ragazzo nero dei primi anni Sessanta, anche l’errore più innocente può rivelarsi fatale. Elwood viene spedito in un riformatorio chiamato Nickel Academy, la cui missione è provvedere a un’educazione fisica, intellettuale e morale così che il piccolo delinquente possa diventare un uomo onesto e rispettabile. Questo sulla carta. 
Perché nei fatti la Nickel Academy è un vero e proprio labirinto degli orrori. 

sabato 10 aprile 2021

Prossime letture (aprile 2021)

 

Cari lettori, vi presento due libri che ho in programma di leggere prossimamente!

Il primo è NELLE SUE OSSA di Maria Elisa Gualandris (Bookabook, 311 pp., 15 euro). 


Durante un restauro, nella cantina di una villa sul lago vengono trovate ossa umane. Sono lì da almeno 
quarant’anni e nessuno ha idea di chi possano essere. 
La giornalista Benedetta Allegri si imbatte nella vicenda e spera che possa essere l’occasione per rilanciare la sua carriera precaria. 
Aiutata dall’affascinante commissario Giuliani, scopre che le ossa sono di Giulia Ferrari, una studentessa scomparsa nel 1978 che nessuno ha mai veramente cercato. 
La procura ha fretta di archiviare il caso e cerca di far ricadere la colpa su quello che all’epoca era il fidanzato della ragazza.
Benedetta, però, intuisce che la sua tranquilla cittadina di provincia nasconde molti segreti ed è pronta a tutto pur di giungere alla verità e ottenere giustizia per Giulia.

L'autrice.
Maria Elisa Gualandris, laureata in Filosofia all’Università Cattolica di Milano, vive sul Lago Maggiore ed è una giornalista professionista. Scrive di cronaca nera e giudiziaria per diversi media locali. Ogni mattina conduce il programma “Giornale e Caffè” su Rvl La Radio. Nel 2016 ha creato il blog I libri di Meg per condividere la sua passione per la lettura. È stata finalista al concorso “GialloStresa” nel 2013 con il racconto Pesach, pubblicato nell’antologia Giallolago (Eclissi). Nelle sue ossa è il suo primo romanzo
.

*****


L'altro è un romanzo storico ambientato in Basilicata all’epoca dell’Unità D’Italia: LA CONGIURA DELLE PASSIONI di Pietro De Sarlo (Altrimedia Ed., 240 pp. 19 euro).


Dall’Appendice:


“Nello scrivere questo libro mi sono reso conto che l’Italia manca di una memoria condivisa proprio su quello che è stato il suo momento iniziale e fondante: il Risorgimento. Questo non può essere narrato come successione di atti eroici, come hanno insegnato alla mia generazione in tutte le scuole di ogni ordine e grado, ma è uno dei momenti più complessi, tormentati e territorialmente disomogenei della Storia Patria.”


Dalla quarta di copertina:

“Durante i mesi caldi dell'Unità d'Italia, Monte Saraceno, nome di fantasia di un paese dell'Appennino Lucano, è un microcosmo che ricalca i contrasti e le contraddizioni della Penisola. 'U Barone, l'Arciprete, il Notaro papà di Pietrino, 'A Masciara… Ciascuno alla ricerca di un’intesa per il bene della comunità, ognuno confuso ma non (ancora) travolto dagli eventi che agitano il Paese e giungono attutiti fino all’epilogo, senza vincitori né vinti.”

La congiura delle passioni è un romanzo corale, con una ricostruzione storica accurata e lo stile brillante di Pietro De Sarlo.

"Donna Giuditta diede qualche ulteriore istruzione alla figlia più piccola su come camminare senza imbrattarsi la gonna con il lordume presente sulle vie e Pietrino corse in piazza a raggiungere i suoi amici. Non andò però in chiesa, fu catturato dagli eventi che si svolgevano in piazza e dalla vista di Mirna che, al contrario delle usuali domeniche, non aveva il suo pappagallino con i biglietti portafortuna. L’aria era tesa, anzi plumbea. Mirna non aveva il consueto aspetto gioioso ma sembrava triste e lui cercava di capire come fare per correre a consolarla. Anche i suoi amici, di fare i consueti giochi non pareva avessero voglia, per cui rimanevano tutti seduti e in silenzio ad osservare gli eventi su una scalinata che arrivava diretta dalla Chiesa Madre alla piazza. Così, mentre le donne si recavano alla messa, il Notaro spuntò bel bello sotto il palazzo del Barone trovando una scena surreale: il Barone seduto sul balcone, il sindaco, insieme ai decurioni e gli eletti, di fronte e su un lato, alla sua destra, i galantuomini, vicino alla farmacia e di fronte a loro, e alla sua sinistra, una folla che non prometteva nulla di buono."

giovedì 25 febbraio 2021

Cosa sto leggendo?

 

La mia nuova lettura.

Quattro fratelli. Due case a picco sul Mare del Nord. Un dramma familiare sepolto nel silenzio da decenni.

EREDITÀ di Vigdis Hjorth (Fazi Ed. Trad. M. Podestà Heir, 374 pp)


Tutto comincia con un testamento. Al momento di spartire l’eredità fra i quattro figli, una coppia di anziani decide di lasciare le due case al mare alle due figlie minori, mentre Bård e Bergljot, il fratello e la sorella maggiori, vengono tagliati fuori. Se Bård vive questo gesto come un’ultima ingiustizia, Bergljot aveva già messo una croce sull’idea di una possibile eredità, avendo troncato i rapporti con la famiglia ventitré anni prima. 

Cosa spinge una donna a una scelta così crudele?
Bård e Bergljot non hanno avuto la stessa infanzia delle loro sorelle. Bård e Bergljot condividono il più doloroso dei segreti.
Il confronto attorno alla divisione dell’eredità sarà l’occasione per rompere il silenzio, per raccontare la storia che i familiari per anni hanno rifiutato di sentire. Per dividere con loro l’eredità – o il fardello – che hanno ricevuto dalla famiglia. Per dire l’indicibile.

Premiato dai librai norvegesi come miglior libro dell’anno, in vetta alle classifiche di vendita per mesi, osannato dalla critica internazionale, "Eredità" è il romanzo con cui la norvegese Vigdis Hjorth ha raggiunto la fama mondiale. Lirica riflessione sul trauma e sulla memoria, è al tempo stesso il furioso racconto della lotta di una donna per la sopravvivenza.


L'autrice.
Vigdis Hjorth è nata a Oslo nel 1959, è una delle scrittrici norvegesi più conosciute e stimate. Ha esordito nel 1983 con Pelle-Ragnar i den gule gården, grazie al quale il Ministero della Cultura norvegese le ha attribuito il premio per il miglior romanzo d’esordio. Ha pubblicato più di trenta libri, fra cui una ventina di romanzi, conquistando i premi letterari più svariati. Eredità, vincitore del Norwegian Booksellers’ Prize e del Norwegian Critics Prize for Literature – i due principali riconoscimenti norvegesi –, è il romanzo con cui ha ottenuto la fama internazionale, rientrando nella rosa dei finalisti del National Book Award for Translated Literature nel 2019.


giovedì 11 febbraio 2021

Questione di incipit

 

Cari lettori, in attesa di potermi mettere serenamente al pc e scrivere la recensione dell'ultimo - bellissimo! - libro terminato (L'arcipelago del cane di Philippe Claudel), ve ne lascio l'incipit, che spero possa colpirvi come ha fatto con me; non so se capita anche a voi, ma ci sono libri che già dalle prime righe mi entrano dentro grazie a una scrittura fortemente evocativa e penetrante.


source


"Bramate l’oro e spargete cenere. 
Insozzate la bellezza, calpestate l’innocenza.
Fate scorrere ovunque grandi torrenti di fango. L’odio è il vostro nutrimento, l’indifferenza la vostra bussola. Siete creature del sonno, sempre addormentate, anche quando vi credete sveglie. Siete i frutti di un tempo sonnolento. Le vostre emozioni sono efemere, farfalle presto schiuse, subito calcinate dalla luce dei giorni. Le vostre mani impastano la vostra vita in una fanga arida e insulsa. Siete divorati dalla solitudine. Il vostro egoismo v’ingrassa. Volgete la schiena ai vostri fratelli e perdete l’anima. La vostra natura ribolle d’oblio.
Come giudicheranno il vostro tempo i secoli futuri?
La storia che stiamo per leggere è reale quanto voi. Accade qui, ma si sarebbe potuta svolgere là. Sarebbe troppo facile pensare che sia accaduta altrove. Poco importano i nomi degli esseri che la popolano. Si potrebbero cambiare. Si potrebbero mettere i vostri al loro posto. Vi somigliate moltissimo, usciti come siete dallo stesso immutabile stampo.
Sono sicuro che prima o poi vi farete una domanda legittima: è stato testimone di quello che ci racconta? Vi rispondo: sì, ne sono stato testimone. Come lo siete stati voi, anche se voi non avete voluto vedere. Voi non volete mai vedere. Io sono colui che ve lo ricorda. Sono il guastafeste. Sono quello cui nulla sfugge. Io vedo tutto. So tutto. Ma non sono niente e intendo restarlo. Né uomo né donna. Sono la voce, semplicemente. È dall’ombra che vi racconterò la storia.
I fatti di cui vi dirò si sono svolti ieri. Pochi giorni fa. Un paio d’anni fa. Non di più. Scrivo «ieri» ma forse dovrei dire «oggi». Agli uomini non piace lo ieri. Gli uomini vivono al presente e sognano i domani. "

venerdì 16 ottobre 2020

Cosa sto leggendo?



Vi presento due libri che ho appena iniziato a leggere e un altro in cui mi tufferò a breve e che ho gentilmente ricevuto in omaggio dalla C.E. Milena Edizioni ^_^


LEGGERE LOLITA A TEHERAN
di Azar Nafisi


Adelphi
trad. R. Serrai
397 pp
2007
Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze barbare, Azar Nafisi ha dovuto cimentarsi nell'impresa di spiegare a ragazzi e ragazze, esposti in misura crescente alla catechesi islamica, una delle più temibili incarnazioni del Satana occidentale: la letteratura. 
È stata così costretta ad aggirare qualsiasi idea ricevuta e a inventarsi un intero sistema di accostamenti e immagini che suonassero efficaci per gli studenti e, al tempo stesso, innocui per i loro occhiuti sorveglianti. 
Il risultato è un libro che, oltre a essere un atto d'amore per la letteratura, è anche una beffa giocata a chiunque tenti di proibirla.

L'autrice.
Figlia di Ahmad Nafisi, che è stato sindaco di Teheran e di Nezhat, prima donna ad essere eletta al parlamento iraniano, ha studiato dall'età di 13 anni in Inghilterra e ha proseguito i suoi studi negli Stati Uniti dove si è laureata in letteratura inglese e americana. Tornata in Iran, ha insegnato Letteratura angloamericana all'università di Teheran (da cui viene espulsa dopo 18 anni d'insegnamento a causa delle restrizioni del governo degli ayatollah) poi ha proseguito l'insegnamento quasi clandestinamente con un gruppo ristretto di alunni. Torna poi per qualche anno all'insegnamento universitario, ma non nella capitale. Si trasferisce nel 1997 negli Stati Uniti, con il marito e i due figli, e vi ottiene la docenza alla School of Advanced International Studies dell'Università Johns Hopkins di Washington. Presso Adelphi ha pubblicato: Leggere Lolita a Teheran (2004), Le cose che non ho detto (2009), La repubblica dell'immaginazione (2015).


LA CASA SULL'ARGINE
di Daniela Raimondi


Editrice Nord
400 pp
2020
La famiglia Casadio vive da sempre nel borgo di Stellata, all'incrocio tra Lombardia, Emilia e Veneto. 
Gente semplice, schietta, lavoratrice. Poi, all'inizio dell'Ottocento, qualcosa cambia: Giacomo Casadio s'innamora di Viollca Toska, una zingara, e la sposa. 
Da quel momento, i discendenti della famiglia si dividono in due ceppi: i sognatori dagli occhi azzurri e dai capelli biondi, che raccolgono l'eredità di Giacomo, e i sensitivi, che hanno gli occhi e i capelli neri di Viollca, la veggente. 
Da Achille, deciso a scoprire quanto pesa un respiro, a Edvige, che gioca a briscola con lo zio morto due secoli prima; da Adele, che si spinge fino in Brasile, a Neve, che emana un dolce profumo quando è felice, i Casadio vivono sospesi tra l'irrefrenabile desiderio di sfidare il destino e la pericolosa abitudine di inseguire i loro sogni. E portano ogni scelta sino in fondo, non importa se dettata dall'amore o dalla ribellione, dalla sete di giustizia o dalla volontà di cambiare il mondo. 
Ma soprattutto a onta della terribile profezia che Viollca ha letto nei tarocchi in una notte di tempesta...

L'autrice.
Daniela Raimondi ha trascorso la maggior parte della sua vita in Inghilterra. Ha pubblicato dieci libri di poesia che hanno ottenuto importanti riconoscimenti nazionali. Suoi racconti sono presenti in antologie e riviste letterarie. La casa sull'argine (Nord, 2020) è il suo primo romanzo
.



LAME DI TENEBRA
di Vincenzo Barone Lumaga



Milena Edizioni
308 pp
2016
Jerry, Mario, Anna ed Elio sono, in apparenza, quattro persone senza alcun legame, che scoprono di avere in comune un rapporto misterioso solo quando la piccola città in cui vivono, Torre Antica, viene sconvolta da una serie di inspiegabili delitti. 
Tutti e quattro si ritrovano ben presto nel mirino di un oscuro e ambiguo assassino e proprio Jerry, incaricato di seguire il caso, dovrà riportare alla luce il tragico segreto che li lega al folle omicida. 
Ma non sempre la soluzione è conoscere la verità. 
Quest'ultima, infatti, costerà cara ai protagonisti e li indurrà a fare i conti con se stessi e con un passato sepolto e dimenticato

martedì 15 settembre 2020

Libri in lettura (settembre 2020)



Buon lunedì, lettori carissimi!!

Oggi vi presento le mie due nuove letture.
Le conoscete? Che ne pensate, leggendo la trama?



La vita invisibile di Ivan Isaenko
di Scott Stambach


Ed. Marsilio
trad. A. Arduini
302 pp
Ivan ha diciassette anni ed è uno degli ospiti dell'Ospedale per i bambini gravemente ammalati di Mazyr, in Bielorussia. 
Le radiazioni liberate nell'atmosfera dall'esplosione di uno dei reattori nucleari della centrale di Cernobyl il 26 aprile 1986 gli hanno provocato gravi malformazioni, ma non ne hanno intaccato lo spirito acuto, l'intelletto straordinario e il vorace appetito per i libri. Ogni giorno sarebbe uguale all'altro, nella vita di Ivan, ma il ragazzo riesce a trasformare tutto in un gioco, al servizio del proprio divertimento. 
A scuotere la sua routine arriva, però, una nuova residente dell'ospedale, Polina. 
Ivan all'inizio non la sopporta. La ragazzina gli ruba i libri, sfida le regole del suo universo magico, si fa amare da tutte le infermiere. Ma in breve anche Ivan ne è attratto in modo irresistibile. 
Comincia così una storia d'amore tenera e coraggiosa, che consente ai due ragazzi di scoprire il mondo come mai avevano fatto prima. Fino all'incontro con Polina, Ivan si limitava a sopravvivere, in uno stato di orgogliosa distanza dalle cose e dalle persone. 
Ora vuole qualcosa di più: vuole che Polina resti viva.






PERDUTA NEI QUARTIERI SPAGNOLI
di Heddi Goodrich


Ed. Giunti
468 pp

Una ragazza americana a Napoli, ma non una delle tante. 
Heddi, studentessa di glottologia all'Istituto Universitario Orientale, non è venuta per un rapido giro nel folclore, ma per un'immersione che la porta ad avere della città, della lingua, del dialetto una conoscenza profonda, impressionante, che nasce dall'empatia, da un bisogno di radicamento e dall'entusiasmo della giovinezza. 
Con una colorata tribù di studenti fuorisede e fuoricorso Heddi vive ai Quartieri Spagnoli, dove la vita nelle case antiche costa poco, si abita su piani pericolanti che sembrano calpestarsi l'un l’altro, in fuga dalla folla e dai vicoli inestricabili, costruzioni affastellate che sbucano aprendosi sul cielo e sul vulcano, in balconi e terrazzi dove è bello affacciarsi a rabbrividire, fumare e discutere. 
Questo romanzo, scritto in un italiano letterario di rara bellezza, tanto più sorprendente considerando che l'autrice è di madrelingua inglese, è una doppia storia d'amore: per una città e per un giovane uomo. 
Pietro è studente di geologia, figlio di una famiglia contadina della provincia di Avellino, gente avvinta alla terra da un legame ostinato, arcaico. 
A Napoli, benché il suo paese sia distante solo cento chilometri, Pietro è straniero tanto quanto Heddi. Il coinvolgimento sentimentale non vela però lo sguardo della narratrice, che considera con sguardo affettuoso ma lucido la personalità di Pietro, al tempo stesso sognatore e velleitario, diviso tra l'emancipazione rappresentata dall'amore per una ragazza così lontana dal suo mondo e il richiamo agli obblighi ancestrali della terra. 
Anche il ritratto della madre di lui, apparentemente fragile e depressa, in realtà custode feroce dell'ordine familiare, è di spietata esattezza. L'amore che intride queste pagine è quindi istintivo e intellettuale, complicato e semplice. 
E' amore per le parole che compongono una vera e propria lingua del cuore, accarezzata, piegata e scolpita con una sensibilità sempre vigile. E' il romanzo di quando la vita è una continua scoperta, esplorazione dell'identità altrui e ricerca della propria, di quando la scrittura incarna un atteggiamento verso il mondo pronto ad aprirsi a ogni esperienza, a godere ogni gioia, a esporsi a ogni ferita.




domenica 16 agosto 2020

Le mie letture - agosto 2020

 

Due libri attualmente in lettura!

Il primo l'ho scelto non soltanto per l'argomento e per l'autrice, ma anche perchè attratta dal titolo particolare e curioso.



STORIA DI UN ABITO INGLESE E DI UNA MUCCA EBREA
di Suad Amiry


Ed. Mondadori
240 pp
18 euro
Giugno 2020
Palestina, 1947. Giaffa è una città viva di mercati, caffè, strade affollate, aperta sul mare pescoso e chiusa da distese immense di aranceti profumati. Subhi è un ragazzo che sogna di diventare il Miglior Meccanico della città. È in effetti un talento e quando riesce a riparare una pompa d’irrigazione, il ricco uomo d’affari che lo ha messo alla prova gli fa confezionare, in segno di riconoscenza, un abito inglese in lana di Manchester. 
Subhi è al settimo cielo e con quell’abito acquista una nuova consapevolezza di sé e della città in cui si muove, ma soprattutto immagina di indossarlo, malgrado il caldo, per fare colpo sulla ragazza dei suoi sogni, la giovanissima e bellissima Shams.

Peccato che non siano tempi facili, tanto più per le storie d’amore: gli inglesi, che da oltre vent’anni amministravano la Palestina, dichiarano concluso il loro mandato e finiscono con il fomentare le già forti tensioni tra gli ebrei sempre più numerosi e i residenti palestinesi. 
Nel 1948 arriva l’attacco deliberato, quello che fu chiamato Nakba, la catastrofe: le forze israeliane ben equipaggiate dalla Gran Bretagna bombardano Giaffa senza pietà, la occupano, la riducono a una città fantasma. 
Traditi gli accordi, sono disperse centinaia di famiglie, le abitazioni e gli aranceti sono espropriati, la vita quotidiana è sfigurata da uno stato di polizia. 
E in quel teatro di caos e di morte le giovani anime di Subhi e Shams, perduti l’uno all’altra, disegnano sulla mappa della Storia il loro destino, senza rassegnazione, illuminati dalla certezza di appartenere a una terra, alla gente che l’ha abitata, a una avventurosa speranza, che, come in un sogno, è di volta in volta l’apparizione di una mucca sfortunata, la morbida eleganza della lana di Manchester, o un coloratissimo volo di aquiloni.

Suad Amiry ha saputo ascoltare i veri protagonisti di questo racconto, ha saputo narrare con sapienza e humour una promessa d’amore, ha saputo mettere nel cuore di un ragazzino la meraviglia di esistere e ha intessuto tutto questo dentro una delle pagine più drammatiche e meno note del secolo scorso.



La seconda lettura è un omaggio della scrittrice Carmen Laterza, di cui ho già letto due libri - Alice non lo sa e L'amore conta.


I RICORDI NON FANNO RUMORE
di Carmen Laterza




Libroza
259 pp
Luglio 2020
Quando la signora Colombo decide di organizzare una cena dall’oggi al domani, tutti sono presi da una febbrile agitazione: la padrona di casa, che vuole fare bella figura con i propri ospiti; la cuoca, che deve organizzare la spesa e imbastire un menu; la cameriera, che deve preparare e servire in tavola; ma soprattutto Bianca perché, ancora una volta, potrà spiare i vestiti eleganti, i gioielli, i gesti raffinati e sognare di diventare anche lei, un giorno, una vera signora.

Bianca è una bambina allegra e vivace e vive con sua madre Giovanna in casa dei signori Colombo, presso i quali la madre fa la cameriera. La vita di Bianca è fatta di cose semplici: le torte della cuoca Ida, le confidenze con l’amica Maria, le fantasticherie sul padre mai conosciuto e morto da eroe nella Guerra d’Africa, e soprattutto la presenza rassicurante e affettuosa della madre. 
Lo scoppio della Seconda Guerra mondiale, però, travolge gli equilibri familiari: Milano è colpita da bombardamenti devastanti e l’elegante palazzo di città non sembra più essere un luogo sicuro.

Bianca lascia dunque Milano e se ne va con la madre nelle campagne del Pavese, dalla zia Augusta, dove pensa di poter cominciare una nuova vita. 
E invece Bianca scopre ben presto che per sfuggire alla guerra non basta tenersi lontano dalla violenza, perché la guerra è ovunque intorno a lei, acuta e incombente, fuori e ancora di più dentro casa.

Sullo sfondo di un’Italia divisa tra due guerre, quella ufficiale degli eserciti e quella clandestina dei partigiani, Carmen Laterza mette in scena una straordinaria parabola di formazione e resilienza, una storia in cui l’innocenza e la spensieratezza dell’infanzia lasciano il posto alla consapevolezza dell’età adulta e in cui, ancora una volta, il messaggio di rinascita e speranza è affidato a figure femminili profonde e indimenticabili.



CHE NE PENSATE
LEGGENDO LE SINOSSI, COME VI SEMBRANO?


martedì 5 maggio 2020

Le mie nuove letture (maggio 2020)



Vi presento le mie nuove letture:


IL CASALE di Francesco Formaggi (Neri Pozza, 239 pp)

.
L'estate è asfissiante, Francesco è pigro e vorrebbe restare in città, ma Giulia non sente ragioni e lo costringe a partire per una settimana di vacanza al casale di campagna della zia Ester.
Stanno insieme solo da qualche mese e il loro rapporto è ancora pieno di slancio, ma quando Giulia allunga i piedi nudi sul cruscotto e Francesco si accorge che ha gli alluci orribili, quasi deformi, è come se il mondo gli crollasse addosso: prova una tale repulsione che perfino il pensiero di far sesso con lei gli diventa impossibile.
Da quel momento in poi, come un sassolino che rotola a valle fino a diventare una valanga, tutto ciò che a Francesco accade nel casale sembra la conseguenza disastrosa di quella deformità.
Come quando scopre che qualcuno si è messo a sterminare le galline, o che la zia Ester ha una vita notturna segreta, o che dietro il dito mozzo di Mario, il custode, si nasconde forse un misfatto inconfessabile e, ancora, dietro i modi timorosi della domestica Clara, insieme alle paure di una donna schiavizzata, si cela un insospettabile animo poetico.
Francesco intuisce che al casale, nascosta da comportamenti rigorosi e aristocratici, si sta preparando una sciagura.
E quando si renderà conto di trovarsi al centro della scena in cui si scateneranno gli eventi, sarà ormai troppo tardi per tornare indietro. Dovrà guardarsi dentro, riconoscendo l'abisso che si apre tra ciò che ha creduto di essere e ciò che è realmente.



IL VANGELO EBRAICO di Daniel Boyarin (Castelvecchi Ed., 182 pp)

Nel luglio del 2008 il "New York Times" pubblicava in prima pagina la notizia del ritrovamento di
un'antica tavola ebraica, risalente a prima della nascita di Cristo, che riportava una profezia: l'annuncio di un Messia che sarebbe risorto tre giorni dopo la morte. 
È solo uno dei tasselli con cui Daniel Boyarin, fra i più importanti talmudisti viventi, ci spiega perché la storia del Nazareno non rappresenta, come da secoli si ritiene, un momento di rottura con il senso religioso ebraico. L'idea di un'incolmabile scissione teologica tra cristiani ed ebrei, diffusa tanto da una parte quanto dall'altra, dimentica una natura comune profondamente e radicalmente unitaria. Gesù era un ebreo osservante, un ebreo che mangiava kosher. 
Si era presentato nel modo in cui molti ebrei si aspettavano che facesse il Messia: un essere divino incarnato in un corpo umano. All'epoca dei fatti, del resto, la questione non era "Giungerà il Messia?", ma solo "Questo falegname di Nazareth è Colui che aspettavamo?". 
Alcuni credettero di sì, altri di no, e oggi noi chiamiamo il primo gruppo cristiani e il secondo ebrei, anche se, in principio, le cose non stavano così. 
Operando una sorprendente rilettura del Nuovo Testamento e avvalendosi delle più recenti scoperte e delle Antiche Scritture, Il Vangelo ebraico risale alle origini di una divisione millenaria che oggi, secondo Boyarin, dobbiamo avere il coraggio di capire e superare, andando oltre le convenzionali semplificazioni della Storia.

venerdì 17 aprile 2020

In lettura: FEBBRE di Jonathan Bazzi



La mia nuova lettura:

FEBBRE di Jonathan Bazzi (Fandandgo Libri).

Jonathan ha 31 anni nel 2016, un
.
giorno qualsiasi di gennaio gli viene la febbre e non va più via, una febbretta, costante, spossante, che lo ghiaccia quando esce, lo fa sudare di notte quasi nelle vene avesse acqua invece che sangue. 
Aspetta un mese, due, cerca di capire, fa analisi, ha pronta grazie alla rete un’infinità di autodiagnosi, pensa di avere una malattia incurabile, mortale, pensa di essere all’ultimo stadio. 
La sua paranoia continua fino al giorno in cui non arriva il test dell’HIV e la realtà si rivela: Jonathan è sieropositivo, non sta morendo, quasi è sollevato. 
A partire dal d-day che ha cambiato la sua vita con una diagnosi definitiva, l’autore ci accompagna indietro nel tempo, all’origine della sua storia, nella periferia in cui è cresciuto, Rozzano – o Rozzangeles –, il Bronx del Sud (di Milano), la terra di origine dei rapper, di Fedez e di Mahmood, il paese dei tossici, degli operai, delle famiglie venute dal Sud per lavori da poveri, dei tamarri, dei delinquenti, della gente seguita dagli assistenti sociali, dove le case sono alveari e gli affitti sono bassi, dove si parla un pidgin di milanese, siciliano e napoletano. 
Dai cui confini nessuno esce mai, nessuno studia, al massimo si fanno figli, si spaccia, si fa qualche furto e nel peggiore dei casi si muore. Figlio di genitori ragazzini che presto si separano, allevato da due coppie di nonni, cerca la sua personale via di salvezza e di riscatto, dalla predestinazione della periferia, dalla balbuzie, da tutte le cose sbagliate che incarna (colto, emotivo, omosessuale, ironico) e che lo rendono diverso. 

Un libro spiazzante, sincero e brutale, che costringerà le nostre emozioni a un coming out nei confronti della storia eccezionale di un ragazzo come tanti. Un esordio letterario atteso e potente.
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