Come anticipato, proseguono le segnalazioni.
Dall'attualità si passa ad un genere che, chi mi segue e legge lo sa, amo molto: il romanzo storico.
NON È UN VENTO AMICO
di Vincenzo Zonno
Edizioni Vocifuoriscena
Anno: 2015
Pagine: 246
Prezzo: € 15,00
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Fingendo di parlarci della Russia, della politica,
dello scontro tra tradizione e modernità,
Zonno ci ha mostrato un vivido spaccato dell’inferno
e l’amore quale unica via d’uscita.
(OLIVIERO CANETTI, Postfazione a
Non è un vento amico)
Trama
Quando viene strappato dalla sua frivola esistenza sanpietroburghese e inviato in missione in Prussia per ordine dello zar, il tenente Georges Stroganov sa bene che un buono stipendio e la prospettiva di un avanzamento di carriera non riusciranno a togliergli di dosso l’inquietante sensazione che qualcuno stia cercando di manovrarlo per i suoi fini.
È il 1854: lo zar Nicola è da tempo succeduto a suo fratello, il fanatico Alessandro Romanov, morto in circostanze poco chiare, e lo sterminato impero russo è conteso tra gli anacronistici privilegi dell’aristocrazia e il vento modernista che spira dall’Europa occidentale.
È in questo delicato frangente che Georges giunge in qualità di console nell’exclave russo di Cypel Koszalin, e trova un ambiente immoto, sospettoso, schiacciato dall’ossessione per il peccato e dal peso dell’ortodossia.
Una matassa che il tenente dovrà dipanare al più presto, se vuole evitare l’orribile fine del console suo predecessore, la cui carcassa dissanguata porta ben impressa, sulla pelle, l’impronta della mano dell’Angelo dell’Abisso.
L’Autore.
Vincenzo Zonno è un artista di versatile creatività che fa proprie le suggestioni di molteplici ambiti espressivi. Cantante rock negli anni Novanta in diverse band, è poi passato alla danza come interprete, regista, scenografo e curatore delle musiche per la compagnia Yankè Dance Studio. Ha sintetizzato le sue esperienze artistiche in una scrittura indisciplinata che, da un apparente verismo, sfocia in un inaspettato surrealismo. Dopo la sua prima raccolta di racconti Harpo, ha pubblicato altri titoli e Non è un vento amico è il suo primo romanzo storico.
Vincenzo Zonno è un artista di versatile creatività che fa proprie le suggestioni di molteplici ambiti espressivi. Cantante rock negli anni Novanta in diverse band, è poi passato alla danza come interprete, regista, scenografo e curatore delle musiche per la compagnia Yankè Dance Studio. Ha sintetizzato le sue esperienze artistiche in una scrittura indisciplinata che, da un apparente verismo, sfocia in un inaspettato surrealismo. Dopo la sua prima raccolta di racconti Harpo, ha pubblicato altri titoli e Non è un vento amico è il suo primo romanzo storico.