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domenica 5 ottobre 2025

[ Recensione in anteprima ] LILÌ E LA RIVOLUZIONE A TUTTODRITTO di Viviana Hutter

 

Riuscite ad immaginare di vivere in un luogo in cui non ci sono curve, né sbavature né colori, in cui tutto è dritto, grigio, tendente alla perfezione, dove alle persone è sconsigliata ogni esternazione di emozioni e sentimenti, dove non sono ammesse la creatività, la fantasia, le risate...?
Triste, vero?
Un posto così ha necessariamente bisogno di una rivoluzione, di una spinta gentile ma vigorosa che incoraggi ad immaginare che è possibile aprirsi alla bellezza, ai colori, alla gioia senza per questo perdere stabilità e serenità.
In questa deliziosa storia, una tale rivoluzione ha dei riccioli scuri e lucenti, una pelle color cannella e si chiama Lilì.


LILÌ E LA RIVOLUZIONE A TUTTODRITTO
di Viviana Hutter

Agenzia Pensiero Creativo
112 pp
12 euro
in uscita:
6 OTTOBRE 2025

"In un luogo lontano, così remoto che nemmeno le mappe più antiche e dettagliate lo avevano mai  riportato, si trovava il paese di Tuttodritto. Era questo un luogo singolare, dove tutto era regolato da un’unica legge: la linearità. Nulla in Tuttodritto sfuggiva a questa regola."


Tuttodritto è un paese davvero particolare: domina la drittezza in ogni cosa, luogo, persona.
Tutto è perfettamente dritto: gli alberi, le case, le strade, i capelli degli abitanti; persino le nuvole non assumono quelle forme strane e bizzarre che solitamente si vedono in cielo e fanno sorridere e sognare. 
Ad essere precisi, non è che si sorrida molto a Tuttodritto, e al massimo la bocca può formare una linea dritta.
Non sono previste curve di alcun genere, per non parlare dei colori: l’unico colore ammesso è il grigio. 

La vita a Tuttodritto è come una infinita linea retta che non ammette cambi di direzione né incroci con altre linee.

Gli abitanti sembrano amare questa linearità che richiama all'ordine, alla stabilità, che non dà spazio al caos e all'anarchia..., ma a ben guardare

"per quanto la loro esistenza fosse tranquilla e priva di rischi, c'era qualcosa di sottile, quasi impercettibile, che mancava, un vuoto..., un'inquietudine che tutti avvertivano, ma che nessuno osava esprimere ad alta voce né tanto meno in silenzio tra sé e sé".

E questa sensazione indefinita è evidente nei volti e nelle movenze delle persone, grandi o piccine che siano: sono privi di gioia, di passione, di sussulti, di entusiasmo e guai a manifestare un'emozione - rabbia, felicità, tristezza... -, si rischiano la disapprovazione e le occhiatacce dei concittadini!


Ma non è così ovunque.
Ci sono anche posti in cui le persone sanno essere gioiose, creative, in cui prendono in mano i colori e i pennelli e con questi attrezzi rallegrano quaderni, panchine, muri, case...

Ad esempio, nel bosco che circonda Tuttodritto si è trasferita una famiglia davvero speciale da cui partirà la rivoluzione di cui Tuttodritto ha urgente bisogno.

Questa famiglia è composta da Enea, Nina e la loro bambina, Lilì.

Enea e Nina sono cresciuti in località in cui si viveva diversamente da Tuttodritto e hanno avuto tempo e e modo di inseguire i propri sogni, di dare sfogo alla fantasia, di assaporare la bellezza presente nei colori, nelle diversità, nelle sfumature, nelle imperfezioni.

Quando un giorno, nel bosco, si imbattono in una bambina piccola piccola dai riccioli scuri e la pelle color cannella, la portano con loro, pensando di poterla crescere a Tuttodritto.

Ma non hanno fatto i conti con la valanga di pregiudizi, superficialità, paura, diffidenza... delle persone attorno a loro, che vedono in quell'esserino una vera e propria minaccia al loro amato ordine. 

Quei capelli e quei colori stridono con il grigiore e il piattume in cui è immersa Tuttodritto, che dimostra aperta ostilità nei confronti dei due giovani genitori, i quali sono costretti ad andare via con Lilì, nascondendola nel bosco e vivendo così isolati.

Ma l'isolamento non può fermare il potere dell'immaginazione e infatti la bambina, grazie ai suoi amorevoli genitori, cresce libera di esprimersi come desidera, creando mondi sempre nuovi attraverso l’arte. 

Lilì impara che il mondo può essere fatto anche di curve, di domande curiose, di colori sgargianti e tutti diversi tra loro, fosse anche per delle impercettibili sfumature, che ci ricordano come la diversità è bella perché è una risorsa, va rispettata in quanto apre porte e spezza le barriere.
Non si può e non si deve puntare alla staticità e all'uniformità ma andare incontro ai cambiamenti con entusiasmo e curiosità.

Lilì è piena di gioia di vivere e desidera trasmettere questo suo modo di vedere il mondo - colorato, vivace, vivo! - anche agli altri, e l'occasione arriva quando un giorno incontra Tobia, un bambino di Tuttodritto.

A lui la bimba insegna a poco a poco la bellezza delle curve, delle spirali, delle forme insolite, il grande potere della fantasia e dell'immaginazione. 

Insieme i due cominciano a nutrire il desiderio di mostrare a Tuttodritto quanto può essere bella e arricchente la diversità.

Tobia, timido e insicuro, prende coraggio accanto all'esuberante amica, e insieme decidono di recarsi a Tuttodritto per gettare il seme della rivoluzione, per insegnare agli abitanti di questo paese così statico e sempre uguale, che non esistono soltanto le linee dritte e il grigio e la ricerca della perfezione, ma anche le curve, la luce, i colori.

Come farà la determinata e coraggiosa Lilì, in compagnia del suo amico Tobia, a convincere gli ostili (e impauriti?) abitanti di Tuttodritto che è possibile iniziare un cambiamento che non è solo esteriore, ma soprattutto un cambio di mentalità, un nuovo modo di vedere le cose?

Non sarà semplice perché abbandonare la tranquillità e la solidità di un tipo di vita ordinatissimo e privo di stranezze per abbracciarne uno imprevedibile, fa un po' paura a chi è abituato sempre alla stessa monotonia.
Ma la dolce Lilì, munita di pennelli e tanto amore, troverà la strada giusta per parlare al cuore degli adulti e dei bambini e far sedimentare dentro di loro un nuovo messaggio: non è necessario abbandonare le linee dritte o il grigio, ma capire che queste caratteristiche possono convivere con le spirali, le forme estrose, i colori accesi, insomma è possibile lavorare insieme per rendere Tuttodritto un posto dove tutto è possibile, dove nessuna diversità è rigettata, condannata, emarginata, ma anzi è valorizzata perché porta con sé altra bellezza.


Il testo, scritto da Viviana Hutter - educatrice e formatrice esperta in pedagogia creativa - e impreziosito dalle delicate ed evocative illustrazioni di Emanuele Sponta, ci ricorda, attraverso la rivoluzione coraggiosa intrapresa da una bambina speciale e spontanea, che più che cercare di essere perfetti, è importante essere autentici, sentirsi liberi di esprimere sé stessi, la propria creatività, i propri talenti, e che ogni persona è unica e irripetibile, nessuno è sbagliato per come è, anzi ogni diversità non è che una ricchezza da conoscere, accogliere, apprezzare, amare, e da cui imparare per conoscere altre prospettive e punti di vista.

I temi presenti in questo bellissimo racconto per bambini/ragazzi sono più che mai attuali e meritevoli di attenzione, tanto più all'interno delle famiglie e dei luoghi in cui si fa educazione, in cui è importante insistere su valori  ed argomenti come il rispetto per l'altro, l'accoglienza della diversità, l'inclusione, il valorizzare e incoraggiare le capacità individuali, la libertà di esprimersi senza la paura di essere giudicati o scacciati a motivo del proprio modo di essere (che siano caratteristiche fisiche, caratteriali o di altro genere), lo sviluppo dell'intelligenza emotiva, il coraggio di portare gli altri al cambiamento, alla riflessione.

Mi è piaciuto molto il concetto che sta alla base del cambiamento promosso da Lilì: non c'è in lei il rifiuto dei tratti tipici di Tuttodritto, non passa il messaggio che le linee dritte o il grigio sono sbagliati e vanno eliminati, sostituiti da ciò che è curvo, dai riccioli e da tutti gli altri colori. 
No, in una città/società/comunità libera, tutti possono coesistere, c'è spazio per ognuno con la propria individualità.


Con il suo linguaggio comprensibile, chiaro ma anche evocativo, capace di stimolare l'immaginazione e la fantasia dei giovani lettori, il ritmo vivace e coinvolgente, i personaggi ben tratteggiati nella loro semplicità, le tematiche affrontate e vicine all'esperienza quotidiana di bambini e ragazzi, "Lilì e la rivoluzione a Tuttodritto” è particolarmente indicato per un pubblico di lettori dagli 8 ai 13 anni e può risultare un testo narrativo davvero utile nelle scuole (primaria e secondaria di primo grado), all'interno di progetti scolastici dedicati all’inclusione, al superamento delle diversità e alla gestione delle emozioni.

Assolutamente consigliato ai giovanissimi ma anche agli adulti-educatori.


«Vogliamo un mondo con tutti i colori!» gridò un altro bambino, 
alzando le braccia al cielo.
«Vogliamo un mondo dove ognuno possa essere sé stesso!».
I bambini iniziarono a urlare insieme, 
formando un coro di voci squillanti, piene di energia.
«Un mondo nuovo! Un mondo per tutti!».


venerdì 19 settembre 2025

PROSSIMAMENTE IN LIBRERIA (narrativa per l'infanzia/saggistica)

 

Buon pomeriggio, lettori.

In questo post vi segnalerò due prossime uscite editoriali; spero possano incontrare i vostri interessi.


Il 26 settembre uscirà, per la collana Ziggurat di Catartica Edizioni, il saggio di Sìrbiu Orrù Mele, dal titolo A SA SARDA. (LINK)

Un testo che affronta il fenomeno del ribellismo e del banditismo in Sardegna, collocandolo all’interno
Catartica Ed.
248 pp

di un preciso contesto sociale e storico. 
L’autore mette in luce come questi fenomeni possano essere letti come risposta alla criminalizzazione della cultura sarda e, più in generale, come una forma di reazione della società agropastorale all’aggressione coloniale subita dall’Isola.

Il libro rileva come la criminalità tipica sarda nasca dalla sovrapposizione di un sistema imposto dall’esterno a quello indigeno: un ordine giuridico che pretende di giudicare una società che rifiuta lo Stato in quanto le è estraneo. 
Spiega come, per difendere la propria terra, la propria cultura e il proprio ordine sovrano, la società sarda si ribelli all’aggressione colonialista e il banditismo assuma valore di resistenza nazionale e sociale. 
Il culto secolare dell’autonomia familiare e comunale, della libertà primigenia, il codice di vita millenario, la ribellione sociale indigena, si esaltano nell’interpretazione anarchista e l’eversione a sa sarda, orientando la resistenza culturale all’attacco diretto al potere accentrato.

A rendere questo volume ancora più interessante:

    - la prefazione (in lingua sarda) di Matteo Boe, che offre una prospettiva che contribuisce a                      contestualizzare ulteriormente il testo;
    - la postfazione di Sara Corona Demurtas, che arricchisce il quadro interpretativo tracciato dall’autore       con una chiave di lettura attuale.

Un lavoro di grande valore politico e culturale, che siamo certi susciterà interesse e confronto.

L’autore
Nato a Nùgoro nel 1988 da padre nugorese e madre ortzaese, residente a Ortzai (NU). Parenti pure a Nule e a Yertzu. Maturità linguistica, parla fluente in portoghese. Laurea triennale in Scienze Politiche, studi internazionali, con tesi in Storia delle dottrine politiche intitolata Ribellione sociale indigena e anarchismo in Sardegna. Certificazione provvisoria sperimentale della conoscenza della lingua sarda, livello C1. Servo pastore dal 2013/2014. Dal 2019/2020, pastore di pecore e capre, iscritte all’albo genealogico della razza sarda, allo stato semibrado in territorio di Ortzai. Lettore di poesia sarda, saggi su lingue e cultura della Sardegna, etnologia, antropologia politica e strategia rivoluzionaria. Da Mereu e Poddighe a Stirner e Bakunin, Gramsci, Cavalleri, Bonanno, Öcalan, Kaczynski. Da Sun Tzu a Guevara. Curioso della biodiversità della natura e delle culture indigene
.




La seconda pubblicazione sarà disponibile dal 6 OTTOBRE: "Lilì e la rivoluzione a Tuttodritto" (LINK), scritto da Viviana Hutter e illustrato da Emanuele Sponta; è un delicato racconto sulla diversità, l'accettazione di ogni differenza e "sul bisogno di sentirsi accolti e del coraggio di cambiare il mondo con la propria unicità".


A Tuttodritto la drittezza è una regola senza eccezioni. Tutto è perfettamente dritto: gli alberi, le case, le
PensieroCreativo

strade, i capelli degli abitanti; persino le nuvole non assumono le loro forme arzigogolate. 
L’unico colore ammesso è il grigio. 
Questo, almeno, finché nel bosco non viene trovata una bambina i cui riccioli e la cui pelle color cannella minacciano quell’ordine sempre uguale a sé stesso. 
Adottata, viene chiamata Lilì, un nome simmetrico se non fosse per l’accento, un nome che rispecchia l’ondata di novità che la bambina porterà in città. Tutto ciò è però inaccettabile per gli abitanti, tanto da costringere i genitori di Lilì a tenerla nascosta. 
E così la bambina cresce libera di esprimersi come desidera, creando mondi sempre nuovi attraverso l’arte. 
Ma non rimane a lungo sola: un giorno incontra Tobia, un bambino di Tuttodritto, cui insegna a poco a poco la bellezza delle curve, delle spirali, delle forme inconsuete. 
Insieme i due coltivano l’ambizione di mostrare a Tuttodritto la bellezza della diversità.



“Lilì e la rivoluzione a Tuttodritto” è particolarmente indicato per giovani lettori dagli 8 ai 13 anni.

Utile da adottare nelle classi di scuola primaria e secondaria di primo grado per progetti scolastici dedicati all’inclusione, al superamento delle diversità e alla gestione delle emozioni.


Biografie.

Viviana Hutter è autrice, educatrice e formatrice esperta in pedagogia creativa, educazione alle emozioni, psicologia degli apprendimenti, è ideatrice della "pedagogia della gentilezza" e docente di scrittura creativa e terapeutica.
Ha lavorato come consulente pedagogica per ONG in Africa e realizzato numerosi workshop in Italia e all’estero. Collabora con numerose case editrici, è direttrice artistica del festival per bambini e ragazzi "Ricomincio dalle Storie", fondatrice dell’associazione Coltiviamo Gentilezza e promotrice del Festival della Gentilezza in Italia, primo evento su tematiche educative e sociali.

Emanuele Sponta è nato a L’Aquila e vive a Lucoli, un piccolo paese tra le montagne abruzzesi.
La natura che lo circonda è una fonte di ispirazione continua per i suoi disegni. Ha illustrato per Officina Milena il racconto “Sarò il vento” dando vita con le sue illustrazioni alle parole della scrittrice Donella Giuliani. Quando non disegna ama suonare, dedicarsi all’arte in tutte le sue forme e fare lunghe passeggiate in montagna
.

giovedì 3 aprile 2025

"IL VIAGGIO DI COLIBRI" di Pamela Comi [ RECENSIONE ]



Dal 18 Marzo è disponibile in libreria e in tutti gli store digitali il nuovissimo libro scritto e illustrato da Pamela Comi: IL VIAGGIO DI COLIBRÌ, edito dalla C.E. Pensiero Creativo, collana narrativa Kids.



80 pagine illustrate
Età di lettura: 5 – 8 anni
Prezzo: 13€

Al centro di questo bellissimo e colorato libro per bambini vi è il
tema del distacco dai genitori e il desiderio di allontanarsi da essi per esplorare e conoscere il mondo esterno, vivendo così nuove e indimenticabili esperienze che fanno crescere.

Il protagonista è, come si intuisce dal titolo, il piccolo Colibrì, che vive con la sua mamma in un rassicurante nido.

Attorno a loro tutto è grigio e senza emozioni.
Ma l'uccellino è un tipetto curioso e, nonostante ami la sua mamma e sia da lei tanto amato e protetto, prende una decisione importante: provare ad uscire dal nido, imparare ad usare le sue piccole ed inesperte e ali per... spiccare il volo!

Cosa c'è fuori dal loro nido e dalla città in cui finora è cresciuto?

Se non voli via, non lo saprai mai, Colibrì!

Ci vuole coraggio e curiosità per fare nuove esperienze e al nostro piccolo uccellino queste qualità non mancano; lasciare la sua mamma è il primo, fondamentale passo per la libertà e per cogliere l'opportunità di scoprire che ci sono tante realtà lontano "da casa", diversissime tra loro ma tutte sorprendenti.

Cosa vedranno i curiosi ed eccitati occhi di Colibrì, una volta abbandonato il grigiore della metropoli per immergersi nei colori brillanti e vivaci della natura?

Nell'andare alla ricerca dei propri simili, Colibrì avrà modo di incontrare svariati, e fino ad allora sconosciuti, habitat che accolgono altre specie animali, e potrà cominciare a capire che il mondo fuori dal nido è grande e meraviglioso, pieno di amici e di sorprese da ammirare a "becco aperto"!

Il primo, sorprendente viaggio del simpatico protagonista di questo libro terminerà e lui farà ritorno a casa, dalla sua mamma che lo aspetta.

Sarà lo stesso colibrì che era quando è partito?
O forse le esperienze vissute lo hanno cambiato, rendendolo forte, maturo e indipendente?


“Tu sei cambiato piccolo mio,
è cambiato il tuo modo
di vedere le cose.”



"Il viaggio di Colibrì" è un libro che ha tutte le caratteristiche per catturare l'attenzione dei giovanissimi lettori cui è principalmente rivolto: la storia è ricca di spunti di riflessioni perché verte sul naturale ed inevitabile bisogno/desiderio dei piccoli di cominciare a staccarsi dai genitori per esplorare l'ambiente circostante, vedere cose nuove, fare esperienze diverse; le illustrazioni sono semplicemente meravigliose, ogni pagina è coloratissima e fa da splendida cornice alla parte narrativa caratterizzata da parole e frasi semplici, comprensibili ai piccoli; leggendo insieme ad essi questo libro, l'adulto è sicuro di poter contare su un contenuto e su una grafica assolutamente attraenti, coinvolgenti e in grado di stimolare la fantasia dei bambini, di poter intavolare con loro, a fine lettura, anche delle brevi conversazioni per riflettere insieme su ciò che si è letto e sulle emozioni e i pensieri che ne sono scaturiti.

A queste già positive peculiarità, se ne aggiungono altre:

- in appendice al libro ci sono alcune pagine contenenti informazioni scientifiche (riportate sempre con un linguaggio adeguato al pubblico di piccoli lettori) sul colibrì e, in generale, sull'affascinante e variegato mondo degli animali;
- le ultime pagine sono dedicate a stimolanti e divertenti giochi tematici e didattici.


Curiosità

Il testo è liberamente ispirato alla canzone “Colibrì” di Cesare Cremonini.

Parte del ricavato dell’autrice sarà devoluto al WWF


 




L'autrice.
Pamela Comi è una grafica che per diversi anni ha lavorato in tipografie e litografie dell’hinterland milanese, quando ancora si usavano le lastre, la fotocomposizione, il cutter &co.Continua a lavorare come factotum in agenzie di pubblicità milanesi, occupandosi di comunicazione a 360 gradi.
Diventa mamma e si appassiona all’editoria per l’infanzia creando storie che cercano di riscoprire i valori di una volta e insegnare la magia dell’immaginazione!




sabato 14 dicembre 2024

UN GIRO IN LIBRERIA


Stamattina sono andata in libreria per acquistare dei regali alle mie nipotine.

Ve li mostro 😍





Per la più grande delle bambine (11 anni e mezzo) ho pensato a ANNA FRANK - DIARIO in versione graphic novel (Einaudi).

Il 12 giugno 1942, per il suo tredicesimo compleanno, Anne Frank riceve in regalo un diario. In quelle pagine l'indicibile orrore della persecuzione e della deportazione del popolo ebraico assume una dimensione quotidiana e insieme universale attraverso lo sguardo di una tredicenne ironica, vivace e profonda, animata da una grande voglia di vivere.

 Oggi, grazie allo sceneggiatore e regista Ari Folman (vincitore del Golden Globe per Valzer con Bashir ) e all'illustratore David Polonsky, le parole di Anne si trasformano in una forma nuova che, però, ne mantiene intatto lo spirito. 
Anne da grande s'immaginava giornalista e scrittrice, e nel racconto per immagini emerge, con toccante chiarezza, la sua capacità di restituire la propria esistenza, ordinaria eppure straordinaria, grazie alla precisione dei dettagli: uno sguardo rubato tra i banchi di scuola, le piccole rivalità con una sorella apparentemente perfetta, il gesto amorevole di un padre in una notte in cui la paura toglie il sonno.


 Alla nipote di mezzo (9 anni) regalerò PICCOLE DONNE di Louise May Alcott (Gribaudo ed.).

Poco prima di Natale le quattro sorelle Meg, Jo, Beth ed Amy ricevono una lettera dal padre, impegnato al fronte per la guerra di secessione. Le ragazze si stringono intorno alla madre, preoccupata per la sorte del marito, e si impegnano a fare il possibile per avere la meglio sulle avversità, dovute anche alla povertà in cui si trova la famiglia. La riflessiva Meg, l'anticonformista Jo, la dolce Beth e la vanitosa Amy impareranno, così, ad affrontare la vita, superando situazioni difficili e prove dolorose. 
Ognuna di loro, con i propri pregi e difetti, vivrà la trasformazione da fanciulla a donna, in un affresco famigliare ricco di valori positivi quali la solidarietà, il coraggio, lo spirito di sacrificio, la generosità. 

La copertina pieghevole si trasforma nel poster del club delle amiche-sorelle.



Per la nipotina di 8 anni, ho pensato a IL PICCOLO PRINCIPE di Antoine de Saint-Exupéry. (Bompiani).

Una "panne" di motore — un aviatore scende dal cielo in pieno deserto: sabbia, solitudine, e, sopra il suo capo, le stelle... Ma, a un tratto, una voce: «Mi disegni, per favore, una pecora?» Di dove viene? Chi parla? Cosa significa quella strana domanda? È un minuscolo ragazzo, il Piccolo Principe, che vaga per gli spazi; è il più meraviglioso, impensato e umano compagno; la più deliziosa creatura che spirito di poeta abbia inventato. 
E chi narra la sua storia è il pilota poeta, il cantore delle nuove gesta dell’uomo nel cielo, che, con inimitabile grazia di poesia, ha, tra una guerra e l’altra, dato nei suoi libri alla Francia una serie di opere indimenticabili. 

«Il Piccolo Principe» è un capolavoro della letteratura infantile, che si rivolge a piccoli e a grandi, e sa trovare un linguaggio immortale. 
Volume di 128 pagine, illustrato con 10 tavole f.t. a colori.



Che ne pensate?

Spero che le bimbe saranno contente di ricevere un libro 🙏🏻❤️

martedì 26 marzo 2024

🐦RECENSIONE 🎻 LE AVVENTURE DI NUVOLA E ANTONIUS di Germana Quadrini

 

Le fiabe musicali che oggi vi presento hanno in comune due speciali protagonisti giovani e inesperti che trovano il coraggio di sognare in grande e di provare a realizzare i loro sogni andando oltre limiti e insicurezze, sfidando timori e insuccessi.




LE AVVENTURE DI NUVOLA E ANTONIUS
 - DUE FIABE DI GERMANA QUADRINI - 




Queen Kristianka Edizioni
Musiche originali di Loreto Gismondi

Le avventure dell’uccellino Nuvola (Durata 11’:44’’)
Antonius, il sogno di un violino (Durata 18’:23’’)

6,00 euro
Voce narrante: David Duszynski
AUDIOLIBRO DIGITALE
FORMATO MP3, scaricabile dalle piattaforme
 IlNarratore, Kobo, Google Play


Nella storia "Le avventure dell’uccellino Nuvola", il passerottino Nuvola è chiamato così per la sua abitudine ad aver sempre il becco rivolto verso il cielo.

Vispo e curioso, ama giocare con tutti gli animali della valle e sogna di volare in alto come un'aquila.

Gli amici, inizialmente, non capiscono come Nuvola possa avere desideri troppo  ambiziosi, ma poi il loro affetto per il passerotto ha la meglio e decidono di aiutarlo nella difficile impresa.

Nuvola è un passerotto con il becco rivolto sempre verso il cielo.
Vispo e curioso, ama giocare con tutti gli animali della valle e sogna di volare in alto come un'aquila.

Gli amici, inizialmente, non capiscono come Nuvola possa avere una tale ambizione, ma poi l'affetto per il passerotto ha la meglio e decidono di aiutarlo nella difficile impresa.

Nuvola dovrà affrontare le proprie paure per ottenere ciò che desidera e volare sempre più su, là dove neanche lui era sicuro di poter arrivare.

Questo simpatico uccellino non si accontenta semplicemente di ciò che conosce ma aspira a qualcosa di più grande ed è desideroso di andare alla scoperta del mondo e della libertà.


"...il cielo è così infinito che appartiene a tutti. 
Trova il tuo pezzo di cielo."


*******

Nella seconda fiaba sonora, "Antonius, il sogno di un violino", conosciamo un vivace e curioso violino che coltiva nel cuore il desiderio far emozionare le persone con la bellezza della sua musica. 

Il liutaio Samuel costruisce con tanto amore pregiati violini, viole e violoncelli; per lui sono come delle creature, dei figli, un po' come Pinocchio per il buon mastro Geppetto; ad esse, l'anziano dà anche dei nomi e il violino della nostra storia si chiama, appunto, Antonius.

Antonius capisce sin da subito che lui e gli altri strumenti di Samuel sono speciali e il suo sogno è poter andare in giro per il mondo nelle mani di un musicista bravo che non lo abbandonerà mai e che lo "userà" per suonare melodie bellissime ed emozionanti.

La sua incredibile voglia di ritrovarsi nelle talentuose mani di un violinista lo spinge, però, a intraprendere dei passi incauti e frettolosi.

Ma per ogni cosa c'è il suo tempo, e come gli esseri viventi crescono attraversando delle tappe e fasi, così è per i violini di questa storia e Antonius lo imparerà molto presto.

Aver fretta di fare ciò per cui non si è ancora pronti e maturi non è una buona idea perché si rischia di fallire e di dover fare i conti con il timore di deludere gli altri e di non essere all'altezza delle aspettative.

Ce la farà Antonius a realizzare il sogno di essere "uno strumento dell'anima" capace di produrre musiche meravigliose nelle mani di un sensibile violinista?


Entrambi i racconti ci ricordano, con molta dolcezza e un pizzico di magia, che ci vuol coraggio e una sana fiducia in sé stessi per raggiungere i propri obiettivi, e che tutti noi possiamo realizzare i nostri sogni, anche dopo qualche errore o insuccesso.


Il linguaggio adoperato è semplice e adatto ad ascoltatori anche molto piccoli; l'ascolto è oltremodo piacevole, sia perché il narratore ha una voce calda, avvolgente e la lettura è espressiva e in grado di coinvolgere l'ascoltatore, sia per la presenza della musica che, lungi dall'essere un semplice "sottofondo", è anzi un elemento centrale, che dà corpo alla costruzione della fiaba stessa, accompagnando sapientemente di volta in volta i personaggi nei loro vissuti e accordandosi alle loro emozioni.

È una tipologia di fiaba ideale da proporre ai bambini in quanto ha tutte le caratteristiche per stimolare la creatività, l'immaginazione, favorire l'espressione di sentimenti ed emozioni, introdurre al meraviglioso mondo della musica e tiene accesa l'attenzione di chi ascolta grazie alla varietà di strumenti musicali, di melodie e ritmi che contribuiscono a far percepire la storia e i personaggi come esseri vivi e con una loro specifica identità.

Un audiolibro, quindi, composto da due fiabe davvero belle, delicate e magiche, con messaggi positivi e che ben si presta ad essere impiegata in ambito educativo.

sabato 17 febbraio 2024

[[ RECENSIONE ]] NICO E I CIBI DELLA SALUTE di Imma Pontecorvo

 

Quanto è importante educare le giovani generazioni a mangiar sano e a cercare di ridurre il più possibile il consumo di cibi troppo grassi e zuccherini! 

Questa che vi presento oggi è una storia adatta sia ai bambini, per stimolarli a riflettere sull'importanza di avere sane abitudini alimentari, sia agli adulti (genitori ed insegnanti), chiamati a indirizzare i propri i piccoli verso un modo corretto di mangiare.



NICO E I CIBI DELLA SALUTE
di Imma Pontecorvo

56 pp
Nico è un bambino che frequenta la seconda elementare e ama da impazzire il momento della ricreazione perché può rilassarsi sotto il grande tiglio in fondo al cortile in compagnia di Pietro, suo grande amico e compagno di banco; non solo, ma si divertono a scambiare le figurine e poi... che bello mangiare la merendina che la mamma ha messo nello zaino!

Pietro è l'amico paffutello che mangia dolci e beve coca-cola a più non posso, col risultato che, quando si tratta di accelerare il passo o addirittura correre, Pietro non è proprio agile!

Un giorno si unisce a loro un nuovo compagno di classe di nome Alan, timido e riservato, che stupisce tutta la classe perché dal porta-merenda tira fuori... della frutta!

Eh sì, Alan non mangia crostatine, ciambelle e girelle, bensì banane e mele, il che genera commenti e smorfie da parte di qualcuno, tipo Laura e le sue "seguaci", che trovano niente meno che disgustoso il mangiare frutta.

Ma una mattina accade qualcosa che spaventa tutti e che sarà motivo di riflessione su cosa voglia dire mangiar sano.
Pietro si sente male mentre tutti i bambini sono in palestra a giocare, così viene portato al Pronto Soccorso.

Cosa gli è successo? Come mai si è sentito male?

Ovviamente Nico e i suoi amici sono tristi e preoccupati perché non conoscono la ragione del malore ma è la maestra a spiegarglielo.

Prendendo spunto proprio da ciò che è successo al loro compagno, l'insegnante tiene una bella e utilissima lezione su come il cibo che mangiamo sia determinante per la nostra salute e come alcuni cibi siano più sani di altri, che invece vanno ridotti, se non a volte proprio eliminati.

Attraverso un costruttivo lavoro di gruppo incentrato proprio sull'alimentazione e volto ad aiutare Pietro a mangiar bene, quando tornerà a scuola, Nico e i suoi compagni avranno modo di riflettere su quanto ciascuno di noi, sin da piccolo, sia responsabile di ciò che mangia perché da questo può dipendere l'insorgere di certi disturbi o, al contrario, il crescere sani e forti.

"Nico e i cibi della salute" è un breve racconto per bambini (adatto a una fascia tra i 5 e gli 8 anni) che incoraggia ad affrontare questa tematica importante e necessaria: sviluppare corrette abitudini alimentari nella vita di tutti i giorni per aiutare il nostro corpo a crescere bene, tenendo lontane quelle malattie frutto di una cattiva alimentazione (obesità, diabete ecc...).

Il linguaggio è molto semplice, adeguato a giovani lettori, corredato di illustrazioni colorate, ricco di dialoghi vivaci e molto realistico nel tratteggiare i rapporti tra compagni e tra bambini e adulti; accanto all'alimentazione, ci sono anche temi come l'amicizia, la solidarietà e l'inclusione.

Un libro di facile lettura, ideale per trattare quest'argomento fondamentale con i bambini; può costituire un valido spunto per gli adulti.

Avevo già incontrato Nico in un precedente racconto di Imma Pontecorvo, "Nico e il fantastico mondo del mare", che si soffermava sulla necessità di mantenere pulite le spiagge e di rispettare il mare, preservandolo dall'inquinamento; non posso che consigliarvi la lettura di entrambi.

mercoledì 31 gennaio 2024

RECENSIONE 🌈 I COLORI DI ARCOIRIS di Thokozile Martucci Schiavi


I colori di Arcoiris di Thokozile Martucci Schiavi è un racconto illustrato per bambini che ha come protagonista un ragazzino di nome Samu, il quale è in viaggio con la famiglia; a un certo punto, però, l'aereo su cui si trova Samu deve fare un atterraggio di emergenza e finisce nei pressi di una località remota e poco nota: Arcoiris. 

Le Mezzelane Casa Editrice
Ill. Marco Ghergo
40 pp
15 euro
LINK

Samu è un bambino curioso e, quando incontra il sindaco di quel posto bello, incastonato tra rigogliosi boschi e prati in fiore, non può fare a meno di porgli un sacco di domande per conoscere meglio Arcoiris, che gli pare, a una prima occhiata, un posto davvero singolare.

Cosa rende Arcoiris un luogo diverso da tutti gli altri?

Qui la vita scorre tranquilla ed equilibrata, c'è un'armonia speciale tra gli abitanti, che amano vivere in quel posto e starsene tra di loro; passeggiando col sindaco Murino, chiacchierando con lui ed ascoltando le sue risposte, Samu capirà come sia la vita ad Arcoiris e quanto essa sia straordinaria nella sua incredibile semplicità.

Tra una domanda e l'altra, Samu imparerà a mettere in discussione il proprio modo di vedere le cose, ad adottare "occhi nuovi" per esplorare e conoscere, con sincero stupore, il mondo, la natura, le persone, gli animali, i fiori.

Perché ad Arcoiris non hanno importanza le apparenze, l'esteriorità: se una cosa è bella, lo è perché porta gioia a chi la guarda, a prescindere da come sia esteriormente e da quale nome si scelga per nominarla.


Questo racconto si rivolge a lettori molto giovani ed è piacevole e di facile lettura, grazie ad uno stile chiaro e semplice, alle belle illustrazioni e agli spunti che offre per riflettere insieme ai piccoli su tematiche come l'accoglienza dell'altro - diverso da noi e, allo stesso tempo, simile a noi per tanti aspetti -; l'importanza data alla sostanza, all'interiore prima ancora che a ciò che vediamo dall'esterno, in superficie; il saper vivere in comunità, godendo della compagnia di chi ci è vicino, apprezzare il posto in cui si vive e goderne la bellezza.

Insomma, un libro che ha qualcosa di importante da dire a grandi e piccini.



L’autrice
Thokozile Martucci Schiavi, italiana di origine eritrea, dopo gli studi in Comunicazione espatria nel Regno Unito e poi si trasferisce in Germania.
Lavora come editor e copywriter, si dedica allo studio della criminologia e la sua più grande passione è viaggiare, soprattutto nel suo amato Brasile. Attivista per i diritti umani e le minoranze, con la sua penna mira a diffondere importanti messaggi di sensibilizzazione. Oltre a racconti per bambini, scrive di mondi immaginari e persone reali.


venerdì 22 settembre 2023

NOVITÀ EDITORIALI [ Spazio alle segnalazioni ]



Buongiorno, cari lettori!
Oggi ho diverse pubblicazioni da condividere con voi; come vedrete, leggendo le sinossi, appartengono a diversi generi: romanzo storico, narrativa per l'infanzia (a scopo educativo), Romantic suspense/Military romance.



Ma partiamo con il racconto, romanzato, degli ultimi tre giorni di vita e della misteriosa morte di un personaggio realmente esistito, il Maresciallo Ugo Cavallero (1880-1943), capo di stato maggiore generale delle Forze Armate Italiane durante la Seconda Guerra Mondiale (1940-1943), trovato morto la mattina del 14 settembre 1943 nel giardino di un albergo di Frascati (RM), con un colpo di pistola alla testa.

La Benda al Cuore di Gerlando Fabio Sorrentino (PAV Ed., 496 pp., 22 euro) è un'opera
che illumina una delle pagine più oscure e cruciali della storia italiana.
Sono passati ottant'anni non solo dalla scomparsa di Cavallero, ma anche dai drammatici fatti dell'8 settembre 1943, data storica in cui l'Italia annunciò l'armistizio con gli Alleati, spianando la strada a una serie di eventi tragici e rivoluzionari che avrebbero segnato per sempre la nazione.
Il romanzo svela i misteri degli ultimi giorni del Maresciallo Ugo Cavallero con precisione giornalistica e profondità di analisi, disegnando un panorama del settembre 1943: dallo sbandamento dell'esercito italiano, alla reazione violenta dei tedeschi, dai bombardamenti alleati alle atrocità naziste, dalla confusione politica al dramma di un popolo preso tra due fuochi. 
Una nazione letteralmente spezzata in due, con al centro la figura emblematica di Cavallero, simbolo dei tormenti, delle divisioni e delle complessità di un'epoca.
Tra queste pagine, l'autore non si limita a ricostruire la cronaca degli eventi, ma penetra l'animo dei protagonisti e il clima di incertezza, paura e tradimento che permeava quei giorni. Il romanzo si configura non solo come un viaggio storico, ma come una lente di ingrandimento sulle dinamiche umane, politiche e militari che hanno determinato le sorti dell'Italia.


Lettera a Corleone
di Giuseppa Mistretta
 (Kimerik Ed., 132 pp.) è un omaggio accorato all'incantevole paese di Corleone, un'ode in cui l'autrice si rivolge in prima persona al caro luogo natio, che in questo modo si trasforma in vero e proprio personaggio. 

Questa perla siciliana, purtroppo ricordata solo a causa della stretta connessione con diversi fatti mafiosi, attraverso le parole della Mistretta si riappropria della sua reale identità, fatta di splendidi paesaggi bucolici e, soprattutto, di uomini e donne speciali, gente di cuore, lavoratori instancabili, portatori di antiche tradizioni e di saggezza.



La Piccola Do alla scoperta del PerDono di Teodora Chirizzi (Kimerik Ed., 36 pp.).
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Perdonare è un percorso complesso, che richiede una reale messa in discussione senza mai annullare se stessi. Il perdono è un atto di generosità, di fiducia che può essere condiviso oppure compiuto nel segreto del cuore, è un vero e proprio “dono” e non è mai qualcosa di dovuto né finalizzato ad obbligare l'altro a fare altrettanto.
“Perdonare” significa trasformarci in eroi della nostra vita e non in vittime. 
Da bambini impariamo ad apprezzare la straordinaria bellezza dell’imperfezione e a perdonare senza portare rancore. 
Do, nel suo viaggio fantastico, in compagnia della sua valigia magica, un po’ come quella di noi mediatori, insegna a degli adulti iracondi a perdonare.



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Altra pubblicazione che si rivolge ai bambini, ma anche agli adulti-educatori, è C
os’è il Sesso? di Francesca D'Onofrio, Silvio Montanaro e Luisa Montalto, che esce il 23 settembre per la collana Libri Monelli di MOMO edizioni (seconda edizione).
Un libro coraggioso che racconta ai bambini, dai 6 anni in su, che cos’è il sesso e lo fa con semplicità
e chiarezza e - soprattutto - senza ipocrisie; si tratta di una novità assoluta nel panorama editoriale
italiano, non soltanto perché parla di sessualità (non per fini procreativi) ai bambini, ma perché lo fa in un'ottica di libertà e rispetto, cercando di vincere inutili imbarazzi, ad es. usando tutti i nomi propri per designare gli organi sessuali, senza metafore, inutili e svianti, sottolineando come l’unica regola nei rapporti sessuali è che bisogna essere d’accordo nel farlo insieme (la regola del consenso), vengono evitati i riferimenti di genere e il linguaggio è semplice ma distante da quello infantile delle favole.



Chiude la carrellata il novo volume di una serie romantic suspense: Echo Team (Phoenix Series 9) di Simona Diodovich (self-publishing, 278 pp.).


Siamo alla resa dei conti. Tutto ci ha portato qui.
-

Siamo pochi, ma siamo valorosi. I tasselli sparsi non erano nulla, se non quando li abbiamo messi insieme. Il disegno ci è stato chiaro e ciò che abbiamo trovato era terribile.
Siamo in corsa contro il tempo. Dobbiamo salvare vite, armi, il mondo stesso.
Siamo la squadra Echo, invisibile ai più, letali per qualcuno.
Siamo insieme, nessuno ci fermerà. Inizia l’atto finale e noi non perderemo.
Bentornati tra i Phoenix.


domenica 16 aprile 2023

💚 RECENSIONE 🌱 "Mimì l’ortista incontra gli animali del suolo" di Mirtis Conci & Michela Luise



Cari lettori, in questa domenica desidero presentarvi un libro per bambini (4-7 anni) arricchito da illustrazioni coloratissime e molto belle, scritto in forma di filastrocca e che affronta, in modo giocoso e divertente, il tema del rispetto dell'ambiente, in questo caso del terreno.
La protagonista è la simpatica Mimì e questa è la sua prima avventura, nella quale conosce "il mondo sotto i suoi piedi".

Ma entriamo nel vivo della storia!


Mimì l’ortista incontra gli animali del suolo
di Mirtis Conci
in collaborazione con Michela Luise
(ill. Linda Tambosi)


Autopubblicazione
37 pp
9.87 euro
(LINK)
Chi è Mimì?

Lei si definisce un'ortista,  perché vuol creare un orto ma sa di aver tanto da imparare prima di essere esperta, per cui per adesso è... una semplice ortista-apprendista!
Ma anche se manca di esperienza, Mimì ha un'ottima qualità, che tutti - a ogni età - dobbiamo applicare se vogliamo crescere, imparare, migliorare: la curiosità!!

Mentre cammina con la sua carriola, e i suoi piedi calcano il suolo da preparare per seminare, incontra vari personaggi che l'aiuteranno a comprendere tante cose da ricordare se vuol piantare verdure.

Incontra un'arvicola, una lumachina, un ragno lupo, un lombrico e tanti altri esserini chiacchieroni, e ciascun animaletto le spiega qual è il suo rapporto con la terra e quanto importante essa sia per il  nutrimento e, di conseguenza, per la stessa esistenza di ognuno.

Non solo, ma queste creature le danno anche degli utili consigli, che si basano su un principio fondamentale che ogni persona non deve dimenticare né sottovalutare: il rispetto delle risorse naturali e la necessità di preservarle, di non inquinarle, cosa che invece, purtroppo, accade, vista la grande quantità di rifiuti che viene gettata a terra e che fa del male non solo alla fauna e alla flora, ma anche a noi esseri umani, che ci ritroviamo sulla tavola un cibo che è cresciuto su un suolo contaminato.

"C'è un mostro di nome inquinamento
che continua a darmi il tormento".

Oltre ad essere curiosa, Mimì ha un atteggiamento di meraviglia e stupore davanti alla conoscenza dei diversi animaletti; di alcuni di essi neppure sapeva l'esistenza, come il collembolo o il porcellino di terra: questi nuovi amichetti la portano a riflettere su come ciascuno di essi sia indispensabile per la natura, per il terreno, in quanto hanno ognuno le proprie funzioni irrinunciabili e fondamentali per l'equilibrio ambientale.

"La natura è equilibrio, che significa armonia... Ogni essere vivente ha il suo ruolo".

I piccoli animali incontrati da Mimì la riconoscono come una loro amica, di cui possono fidarsi perché li rispetta: e di ciascuno di noi potrebbero fidarsi? Abbiamo cura dell'ambiente, dell'acqua, del suolo....?

Durante il suo meraviglioso e istruttivo viaggio, Mimì l'ortista è rispettosa e attenta, prende appunti per non dimenticare nulla di ciò che ha imparato, così da metterlo in pratica, ricordando che il suolo è un tesoro da custodire e amare!

La prima avventura di Mimì l’ortista, narrata in questo albo illustrato, scritto come una divertente filastrocca, dal ritmo musicale e che si presta ad una lettura ad alta voce adatta a coinvolgere anche i più piccoli (età prescolare), ha un'ulteriore qualità: i caratteri sono in stampato maiuscolo per consentire la lettura autonoma ai bambini dei primi anni della scuola primaria.

Come dicevo, è un testo oltremodo piacevole, non solo esteticamente - i disegni sono davvero belli, colorati (tutte caratteristiche che attirano i bambini) - ma anche per lo stile (la filastrocca è uno strumento utile, dal punto di vista educativo, per insegnare cose nuove ai bambini ma in modo divertente e "leggero"); i bambini, attraverso gli occhi della simpatica Mimì, apprendono cose nuove sulla natura, l'importanza di rispettarla, acquisiscono consapevolezze, responsabilità e un modo di pensare e di approcciarsi all'ambiente circostante di profondo rispetto, che si manifesta attraverso piccoli e quotidiani gesti.

Non mi resta che consigliarvi i libri di Mirtis Conci, che si distinguono e si apprezzano per la creatività, la scelta delle tematiche (attuali, urgenti e che offrono spunti in campo educativo), la qualità e la competenza del lavoro che c'è dietro (sua e delle collaboratrici). 


Il bislacco personaggio di Mimì l’ortista nasce dall’incontro di tre trentine appassionate di Terra/terra.
Mirtis Conci, blogger e scrittrice di libri per bambini e ragazzi sui temi ambientali.
Michela Luise, geologa di formazione, educatrice ambientale per scelta, esperta dell’orto per passione
Linda Tambosi, illustratrice, guida ambientale escursionistica e appassionata di natura e viaggi

Per ogni incontro esiste sempre un luogo. In questo caso si tratta di Orto San Marco – Setàp, uno spazio agricolo urbano che nasce e cresce nella città di Rovereto, in provincia di Trento.

Di quest'autrice - che ringrazio per la gentile e gradita proposta di leggere, e condividere con voi, i suoi scritti - ho letto e recensito non soltanto il presente libro, ma anche altri due precedenti, adatti ai bambini/ragazzini più grandicelli e che vi consiglio in quanto anch'essi offrono spunti interessanti e ben strutturati per affrontare con i giovanissimi queste tematiche ambientali, che sia a scuola o in altri contesti educativi.


LE CICOGNE DI TAUCHWALD (recensione)
IL PARCO DEI TESORI (recensione)

martedì 27 dicembre 2022

🌲RECENSIONE 🌳 IL PARCO DEI TESORI di Mirtis Conci, Michela Luise



Quattro amichetti vivaci e curiosi sognano di poter giocare in un grande parco tutto per loro ma, purtroppo, i lavori per completarlo non sono ancora terminati. All'interno del cantiere, grazie all'amicizia con un anziano signore con un sacco nero e una pinza sempre tra le mani, i ragazzini vivranno un'esperienza che insegnerà loro il rispetto per la natura e la necessità di combattere per difenderla e preservarla.


IL PARCO DEI TESORI
di Mirtis Conci, Michela Luise


Erickson Ed 
64 PP
13€



Elena, Luca, Matilde e Yassine sono quattro amici  undicenni, molto diversi tra loro per carattere e hobbies: c'è a chi piace lo sport e chi ama le scienze e i documentari.

I quattro giocano spesso attorno alla cosiddetta casa dei fantasmi, un vecchio stabile in cui si stanno facendo dei lavori per realizzare un parco dove i ragazzi della città di Miapolis possano divertirsi all'aria aperta.
Nei pressi della palazzina incontrano un anziano professore di scienze naturali dall'aria un tantino strana e che a loro mette anche un po' di paura: si chiama Achille ma tutti lo conoscono come l'Umarell di San Giorgio, e ha sempre un sacco nero in una mano e uno strano affare con gli artigli nell'altra.
Achille ci tiene molto all'ambiente attorno a sé e non fa che raccogliere rifiuti e immondizia lasciati in giro ovunque da gente poco educata.

Sebbene intimoriti dall'uomo, un giorno i quattro cominciano a chiacchierare con lui e scoprono che, in realtà, non solo non è un "gigante cattivo" ma dice pure cose molto interessanti; inoltre, grazie a lui, scoprono che oltre i muri di quella palazzina non ci sono fantasmi bensì un prato verde ricco di cespugli e piante e fiori colorati: insomma, una vera ricchezza di cui loro finora erano stati all'oscuro!

Entusiasti all'idea che lì, in mezzo a quel verde, ci sia nascosto qualcosa di speciale (un tesoro? Chissà!!), i quattro ragazzini decidono di entrare nel cantiere per darvi un'occhiata, rendendosi conto di come i rifiuti, la plastica, l'incuria, abbiano sporcato quel posto.
A far compagnia ai quattro nella loro avventura si aggiunge proprio l'Umarell, che spiega come lui, da bambino, abbia vissuto proprio lì e vi abbia nascosto... un tesoro!! Proprio ciò che speravano di trovare gli amichetti!

Quale sarà il tesoro che Matilde, Yassine, Luca ed Elena scopriranno in quel parco in costruzione, in quello spazio verde che attende di essere ripulito, valorizzato e rispettato?
Una cosa è certa: grazie ai preziosi e chiari insegnamenti di Achille, i bambini comprenderanno quanto ogni essere vivente sia fondamentale per quel che è e per la propria specifica funzione,e quanto tutti dipendiamo gli uni dagli altri; ma oltre a questo, apprenderanno la storia di un sogno, un sogno già appartenuto a qualcuno prima di loro ma che, a ben guardare, appartiene anche a ciascuno di essi, a ogni bambino e pure agli adulti.
Il sogno è un luogo da amare, da custodire "prima che vada perso per sempre".


Il Parco dei tesoriedito da Erickson e indirizzato agli alunni della scuola primaria, con le sue colorate e belle illustrazioni e il suo linguaggio adatto ai giovanissimi lettori, è un testo che si presta ad essere adoperato da educatori e insegnanti nell'ambito di progetti e attività di educazione ambientale, con la scopo di sensibilizzare i ragazzi alle tematiche ambientali: il rispetto per l'ambiente circostante, il divieto di gettare rifiuti (plastica e non solo) lì dove non si deve (per terra, nei mari, in spiaggia...), l'aver cura degli alberi e delle piante - la cui presenza contribuisce al benessere dell'uomo e degli animali -, l'importanza di ogni essere vivente (anche piccolo) nel ciclo della vita e per l'ecosistema,

In compagnia di questo gruppo di bambini e bambine e di un caro e saggio professore in pensione, i lettori sono portati a riflettere sull’uso del suolo e sulla partecipazione attiva alla res publica.

Una storia coinvolgente che vuole educare i bambini a comprendere perché è importante tutelare l’ambiente, a prendersi cura dei luoghi in cui vivono e a farlo in maniera attiva, collaborando insieme.


Il Parco dei tesori è il secondo volume di una collana dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (APPA), è corredate di audiolibro e materiale didattico; a fine libro vi sono una simpatica filastrocca e un gioco con i dadi.

Gli autori.
Mirtis Conci ha lavorato per anni in centri di ricerca ambientali. Vive in Germania e scrive libri per bambini focalizzati sui temi legati all’ambiente. Il suo obiettivo è aiutare i più piccoli ad apprezzare le bellezze della natura e insegnare loro come preservarle per i bambini del futuro.
Michela Luise, appassionata della Terra, attraverso la sua formazione e professionalità propone, progetta e promuove iniziative per produttori, consumatori, comunità locali che permettano di comprendere la complessità ambientale e i processi di produzione e consumo di risorse naturali e di cibo. Da molti anni si occupa di educazione e formazione ambientale e alla sostenibilità per Enti Pubblici e associazioni e di progetti di valorizzazione dei prodotti agricoli in un’ottica di consumo consapevole

sabato 26 marzo 2022

[[ SEGNALAZIONI EDITORIALI ]] (narrativa per bambini, narrativa contemporanea, romance)


Buongiorno, cari lettori!

Condivido con voi alcune pubblicazioni che mi sono state segnalate e che appartengono a generi differenti (narrativa per bambini/ragazzi, narrativa contemporanea, romance).


Liz e le tre città
di Carla De Bernardi

Tracce per la Meta Ed.
ill. A. Sangalli
138 pp
18 euro

Nel lungo racconto destinato ai bambini, racchiuso tra pagine ricche di immagini colorate e accattivanti che scatenano la fantasia, il genio narrativo di Carla de Bernardi, scrittrice prolifica e artista alle molte sfaccettature, ben nota nell'ambiente milanese anche come presidente dell'associazione Amici del Monumentale di Milano, incontra il genio figurativo di Andrea Sangalli, pittore noto, ironico e seducente che offre alla vicenda narrata tutta la forza la forza dei suoi colori unici e smaglianti. 

Liz, gattina con gli occhi viola e anima indiscussa della favola, con le sue avventure è portavoce di alcune tematiche sociali e psicologiche che attraversano il nostro tempo e che ben possono essere comprese dai lettori più giovani, spesso soli con la loro fragilità emotiva davanti a realtà di cui sentono parlare o che si ritrovano a vivere, ma di cui non hanno spesso motivazione e risposta. 

Il tema amore-vita-morte trattato dall'Autrice con delicato "spirito gatto", offre spiegazioni, perché ciò che si conosce, non possa più fare paura. 

Il lieto fine e la morale sono rassicuranti per il lettore bambino/adulto: la vita è uno scrigno di doni e imparare ad apprezzarli dona felicità.





IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI
di Davide Carrozza


CATARTICA EDIZIONI 
USCITA 18 marzo 2022 
15.00 € 
192 pp


La vita interiore di un comune giornalista di cronaca turbata da una bizzarra commissione. 
Un vecchio editore in pensione che null'altro desidera dalla vita che un libro a lui dedicato, dopo una carriera spesa pubblicando libri dedicati ad altri. 
In una Padova da riscoprire, in una spiaggia assolata e desolata, nei luoghi familiari e intimi della propria giovinezza, ovunque potrebbe celarsi l’ispirazione. 
È dietro l'angolo o potrebbe non arrivare mai? 
È una corsa contro il tempo e la ricerca del giusto spazio o l'assenza di tempo e spazio? È non dover rendere conto o c'è un conto che alla fine pagano tutti? 

Con queste e mille altre domande e speculazioni, la commissione cambierà per sempre l'esistenza di Alessandro, proiettandolo in una dimensione a lui sconosciuta: una continua ricerca della musa ispiratrice, a cui voterà ogni sua energia…

L'autore 
Davide Carrozza, 42 anni, docente di Lingua e Letteratura inglese presso il Liceo Scientifico I. Nievo di Padova. Non un insegnante perché non ha trovato altro ma perché non c’è altro che potrebbe fare. Appassionato di Filosofia, Musica, Cinema e Letteratura. Ha pubblicato nel 2016 il suo primo romanzo “3 Giugno 81, il giorno dopo” con la casa editrice salentina Il Raggio Verde. Ha conquistato il terzo posto al Premio Casentino del 2012, il quarto posto al premio Montefiore del 2013 e, nello stesso anno, uno dei suoi racconti è stato selezionato dalla trasmissione “Tramate con Noi” di Rai Radio 1. Dal 2019 gestisce il blog di Letteratura “Cassetti Aperti”. “Il migliore dei mondi possibili” è il suo secondo romanzo. Vive assieme ai due figli nati lo stesso giorno (non chiamateli gemelli!), una compagna artista e un gatto.




LA SCRITTRICE SENZA TEMPO
di Monica Brizzi


self publishing
10 euro (cart.)
2.99 euro (ebook)
Marzo 2022
Tempo e spazio, per Bianca Maffi, sono difficili da comprendere. 
Essere cresciuta tra un continente e l’altro l'ha resa una ragazza piena di mancanze ma capace di raccontare, con i suoi libri, storie indimenticabili. 
Bianca è abile con le parole scritte quanto non lo è mai stata con quelle parlate, e ora che ha deciso di trasferirsi in una cittadina toscana per iniziare un nuovo romanzo, è pronta a tutto.

Grazie al curioso condominio dove andrà a vivere, ad amici che non si aspettava di avere, alla sorella e ai ricordi che porta sempre con sé, nascosti in delle scatole di latta, il futuro di Bianca prende a districarsi, il tempo e il suo trascorrere cominciano a essere delle certezze e la vita pare diventare finalmente sua. 
Manca solo una cosa: Ian. 
Senza di lui, niente di tutto questo sarà davvero possibile.

L'autrice.
Monica Brizzi è docente, scrittrice ed editor. Adora inventare storie e scriverle. Autrice della trilogia La Principessa dei Mondi e di romance, La scrittrice senza tempo è il suo primo romanzo di narrativa
.

sabato 20 novembre 2021

Giornata Mondiale dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza



Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale dell'infanzia; in questo giorno - nel 1989 - l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato la Convenzione sui diritti dell'infanzia e ha sancito che tutti i bambini hanno dei diritti inalienabili e fondamentali – alla sopravvivenza, allo sviluppo, alla protezione e alla partecipazione.


.


Eppure, nonostante non manchino carte e dichiarazioni in cui si illustrano tutti i diritti fondamentali dei bambini e degli adolescenti, le violazioni di questi diritti è all'ordine del giorno, soprattutto in certi Paesi.

La povertà è la prima causa di violazione: ogni giorno, più di 30.000 bambini muoiono per cause legate alla povertà; un bambino ogni 3 secondi muore perchè povero.

La povertà priva i bambini del loro diritto fondamentale alla vita, impedisce loro di accedere a cure mediche, acqua potabile, cibo; li priva di sicurezza ed opportunità educative.

I bambini più piccoli sono i più colpiti: circa il 20% dei i bambini al di sotto dei 5 anni nei paesi in via di sviluppo vive in famiglie estremamente povere. 
Secondo il Global Estimates of Children in Monetary Poverty: An Update nell'Africa Sub Sahariana si trovano i due terzi dei bambini che vivono in famiglie che combattono per sopravvivere con una media di 1,90 dollari al giorno o meno per persona.

Un'altra dolorosa violazione è costituita dal traffico di minori.

Nel mondo sarebbero oltre 40 milioni le vittime di tratta o sfruttamento, ridotte in schiavitù, e ben 1 su 4 avrebbe meno di 18 anni; i bambini rappresentano il 30% delle vittime della tratta di esseri umani. 
Il fenomeno purtroppo è in aumento soprattutto in Europa, dove la tratta di minori è raddoppiata negli ultimi 3 anni.

In regioni come l'Africa Subsahariana o l'America Latina si registrano percentuali molto alte di minori vittime di tratta; è difficile stabilirne il numero esatto ma di certo è maggiore rispetto ai dati ufficiali.
La piattaforma globale sulla tratta degli esseri umani  (migrationdataportal.org) nel 2020 ha registrato 108.613 casi scoperti e segnalati; le vittime provenivano da 175 nazioni; 5 su 10 erano donne, un terzo bambini.
 
I minori vengono venduti per lo sfruttamento sessuale, l'accattonaggio, per matrimoni forzati, adozioni illegali, impiegati come domestici o mandati a lavorare nelle fabbriche.
 
Il Guatemala è la patria di molti traffici illeciti e pericolosi e i bambini sono le prime vittime nelle mani dei criminali.


https://www.humanium.org/



Secondo il rapporto “Killed and Maimed: A Generation Of Violations Against Children In Conflict”, più di 90mila minori sono stati uccisi o mutilati a causa della guerra negli ultimi 10 anni, il che vuol dire che ogni giorno in media sono morti o rimasti feriti 25 bambini.
Chi sopravvive non va incontro a un destino più lieve: alcuni diventano bambini soldato, altri sono costretti allo sfruttamento; molti rimangono profondamente traumatizzati, feriti o disabili.

I paesi più pericolosi per i bambini in conflitto sono Siria, Somalia, Afghanistan, Yemen, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Mali, CAR, Iraq, Sud Sudan e Sudan.

Ma non dimentichiamo anche ciò che succede in Palestina, dove si registrano molte vittime tra i bambini palestinesi, e non sempre uccise per errore ma a volte ferocemente colpite da soldati israeliani senza motivo. Nella Striscia di Gaza, spesso gli attacchi prendono di mira luoghi pubblici, diventati rifugi per i civili, come scuole, ospedali, ecc... 

Oltre a questo, l'occupazione ha inevitabilmente un impatto drammatico sulla vita quotidiana dei bambini, per i quali è difficile accedere all'istruzione, all'acqua, all'assistenza sanitaria.

Nel diritto internazionale umanitario, i bambini beneficiano di una protezione speciale a motivo della loro vulnerabilità; anche un bambino che partecipa alle ostilità è ugualmente protetto. Per quanto riguarda i territori occupati, Israele è responsabile dell'applicazione della Convenzione sui diritti dell'infanzia in quanto essendo potenza occupante, è anche responsabile della situazione dei diritti umani in Palestina; tuttavia, lo stato israeliano si rifiuta di riconoscere questo obbligo, il che fa sì che si verifichino numerose violazioni dei diritti dei bambini e che esse restino anche impunite.

La mutilazione genitale femminile è una pratica che viola la dignità e il diritto di molte ragazze di essere padrone del proprio corpo; viene praticata principalmente in circa 30 paesi dell’Africa e del Medio Oriente, ma anche in alcuni paesi dell’Asia e dell’America Latina e tra comunità provenienti da queste regioni.
Anche se illegale nell’UE, si stima che circa 600mila donne che vivono in Europa siano state vittime di questa pratica, e che altre 180mila siano a rischio in 13 paesi europei.

Altre violazioni dei diritti dei bambini riguardano varie forme di discriminazione (legate all'identità di genere, alla religione, a condizioni di disabilità ecc...), la mancanza di accesso alle cure e/o ad una dieta equilibrata, l'essere orfani, sfollati, i bambini scomparsi...


portale bambini
I bambini vanno difesi, protetti, amati, accolti, aiutati a crescere in un contesto sano, stimolante, che contribuisca a renderli adulti consapevoli del proprio posto nel mondo e della ricchezza che costituiscono per esso,  ciascuno con le proprie capacità, il proprio modo di essere unico ed irripetibile, le proprie risorse fisiche, emotive, psicologiche. Non ci sono bambini più importanti di altri, che meritino più di altri di vedere garantiti i propri inalienabili diritti. 
Nessun bambino deve restare indietro, dev'essere dimenticato, ignorato.
L'indifferenza è anch'essa una violenza da cui non può che scaturire una violazione dei diritti dell'essere umano.









«Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso»
(Gesù, Vangelo di Matteo, 10:14-15)


Quanto pesa una lacrima? Dipende: la lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra.
(Gianni Rodari)


Un neonato rappresenta il convincimento di Dio che il mondo debba continuare.
(Carl Sandburg)


Dobbiamo imparare dai bambini.
Amano senza dubitare.
Abbracciano senza avvisare.
Ridono senza pensarci.
Scrivono cose colorate sulle pareti.
Credono ad almeno 10 sogni impossibili.
Non arrivano al cassetto più alto, ma toccano il cielo con la punta delle dita.
E quando vengono affidati al sonno è come se il mondo avesse perso un po’ del suo splendore.
(Fabrizio Caramagna)



La società dovrebbe prodigare ai bambini le cure più perfette e più sagge, per ricavarne maggior energia e maggiori possibilità per l’umanità futura.
(Maria Montessori)





Fonti consultate

https://www.savethechildren.it/
https://www.unicef.it/
https://www.humanium.org/
https://www.mondadorieducation.it/
https://reliefweb.int/
https://www.europarl.europa.eu/


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