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giovedì 19 settembre 2024

AD OTTOBRE IN LIBRERIA [ Anteprima Libri ]




Buongiorno, cari lettori!
Oggi vi segnalo alcune prossime uscite che personalmente mi interessano molto; magari possono attirare anche voi!


Il primo libro è un breve ma, a mio avviso, importantissimo saggio dello storico israeliano Ilan Pappè sulla situazione in Palestina, una guida indispensabile per capire una pagina di storia controversa, oscurata da potenti interessi politici, e trovare una soluzione che dia giustizia e pari diritti a tutti coloro che vivono oggi nella Palestina storica.

BREVISSIMA STORIA DEL CONFLITTO TRA ISRAELE E PALESTINA


Fazi Ed.
trad. V. Nicoli
144 pp
15 euro
DAL 1° OTTOBRE 2024


L’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 e gli orrori che ne sono seguiti hanno sconvolto il mondo. 
Ma il cosiddetto "conflitto israelo-palestinese" non è iniziato quel giorno. 
E neppure nel 1967, quando Israele ha occupato la Cisgiordania, o nel 1948, quando è stato proclamato lo Stato ebraico. 
È iniziato nel 1882, quando i primi coloni sionisti sono arrivati in quella che era la Palestina ottomana. 
Il celebre storico israeliano Ilan Pappé – autore del bestseller internazionale "La pulizia etnica della Palestina" – ricostruisce qui la vicenda di due popoli che ora condividono una sola terra. 
Dalle origini del sionismo come movimento coloniale alla pulizia etnica del 1948, dalla resistenza palestinese all’occupazione, al fallimento della soluzione dei due Stati, fino al 7 ottobre 2023 e alle politiche genocide nella Striscia di Gaza, Pappé fa luce con chiarezza e competenza sui principali eventi, personaggi e processi storici per spiegare come mai questo sanguinoso conflitto lungo oltre un secolo sia diventato tanto insolubile.




Cambiamo genere e approdiamo nell'inquietante universo dei thriller psicologici con Donato Carrisi e il suo ultimo romanzo con protagonista, ancora una volta, Pietro Gerber.

Libri con protagonista Gerber:

2. LA CASA SENZA RICORDI
3. LA CASA DELLE LUCI


LA CASA DEI SILENZI


Longanesi
416 pp
23 euro
Dal 23 OTTOBRE 2024
Ci sono storie capaci di tenerci svegli fino all'alba.

Mi chiamo Pietro Gerber ma qui a Firenze, dove vivo da quando sono nato, tutti mi conoscono come l’addormentatore di bambini. 

Sono un ipnotista, come lo era mio padre, e con l’ipnosi aiuto i bambini a elaborare traumi e a superare paure e fobie. 
Non sembrerebbe, ma il mio è un mestiere pericoloso. 
Perché la mente dei bambini è un labirinto ed è facile smarrirsi e non riuscire più a tornare. 
Forse è proprio questo che sta succedendo a Matias. Ha nove anni e da tempo ha un sogno ricorrente. 
Da troppo tempo. Ormai Matias ha paura di addormentarsi, perché in sogno gli fa visita qualcuno che non dovrebbe esistere: una donna dall’aria triste e vestita sempre di scuro e che non parla mai

La signora silenziosa abita i suoi sogni come uno spettro, come una presenza inquietante che tracima nella realtà. 
Non dovrebbe essere nient’altro che un sogno, ma allora… Allora perché sento che la signora silenziosa è reale? 
Allora perché sento nel silenzio il ronzio di un immenso sciame di insetti? 
Allora perché sento che perfino la mia casa, vuota e solitaria, è infestata da fantasmi? E se la storia della signora silenziosa fosse ancora tutta da scrivere… Come la mia?

Mi chiamo Pietro Gerber, sono l’addormentatore di bambini, e di colpo ho paura di dormire. 
E ho ancora più paura di stare sveglio.



La terza prossima uscita è un romanzo di cui mi hanno affascinata inizialmente il titolo e la copertina, e successivamente anche il sogno nel cassetto della protagonista, che poi è ciò che ho sempre desiderato fare io: aprire una libreria.


LIBRERIA HYUNAM-DONG. RIMEDI PER L'ANIMA
di Bo-reum Hwang 



Giunti Ed.
trad. M.L. Emberti Gialloreti
336 pp
15.90 euro
dal 2 OTTOBRE 2024
Per anni Yeongju ha vissuto un'esistenza "normale", facendo tutto quello che ci si aspettava da lei: andare all'università, sposare un brav'uomo e trovare un impiego rispettabile. 

Ma è da un po' che al mattino si sveglia con il terrore di recarsi in ufficio: “sindrome da burnout”?
Esaurita dallo stress e da un matrimonio insoddisfacente, Yeongju decide di abbandonare tutto per realizzare il suo sogno più grande:  aprire una libreria

“Hyu” in coreano vuol dire “riposo”, quindi non può che essere un segno del destino l'aver trovato un fondo nel quartiere di Hyunam-dong

Scaffale dopo scaffale, volume dopo volume, Yeongju avvia la sua nuova attività creando un luogo caldo e accogliente, dove i suoi clienti possano rifugiarsi.

C'è Minjun, il barista che cerca di dare senso alle sue giornate; Jeongseo che usa il lavoro a maglia per sfogare la rabbia; Mincheol, un giovane pieno di dubbi e domande sul suo futuro; e infine Seungu, blogger e scrittore, che sembra avere un interesse particolare nei confronti della bella proprietaria. 

Gestire una libreria non è però così semplice, e tra presentazioni, contenuti per i social e quotidiana amministrazione, il rischio è quello di perdere nuovamente l'equilibrio e farsi sopraffare, perciò è importante non perdere di vista l'obbiettivo: diventare una persona migliore. 

Un romanzo potente e curatissimo, in cui niente è lasciato al caso. 
Un balsamo per la vita di tutti i giorni.


Concludo con uno scrittore italiano che mi piace molto (La casa degli sguardi, Tutto chiede salvezza): Mencarelli, che nel suo ultimo libro ci offre il quadro appassionante, la tranche de vie, di un quartiere della periferia romana che potrebbe essere una qualsiasi periferia, concreta ed esistenziale, in cui il protagonista coltiva un desiderio di esprimersi che non si appaga mai, un bisogno di appartenenza che non sa come incarnarsi.



BRUCIA L'ORIGINE


Mondadori
192 pp
19 euro
Dal 15 OTTOBRE 2024
Da quattro anni Gabriele Bilancini non tornava a casa, cioè nel quartiere Tuscolano a Roma, dove è nato e vissuto insieme ai genitori, la sorella e una compagnia di amici inseparabili. 

Oggi Gabriele abita a Milano ed è tra i dieci designer emergenti più quotati al mondo. 
È uno che ce l'ha fatta: l'esempio perfetto di come si possa essere artefici della propria sorte. 
A credere in lui e a lanciarlo è stato Franco Zardi in persona, un guru del design mondiale, che ha riconosciuto in Gabriele la grazia del talento. 
Da quel momento, la sua vita si è trasformata, ha preso a correre a un ritmo frenetico alimentandosi di adrenalina e soddisfazioni, non ultima l'incontro e l'amore con Camilla, la figlia di Zardi. 
E ora, dopo quattro anni, torna a casa, dove tutto è rimasto identico, a partire dalla vita dei suoi amici, come se il tempo non fosse trascorso, stesse abitudini, stesse giornate - al posto della scuola il lavoro - che si concludono ai tavolini del bar del sor Antonio. 

L'abbraccio in cui lo avvolge il suo passato è la cosa più dolce e al contempo soffocante che potesse ricevere e lo costringe a prendere atto della frattura che lo abita. 
"Si vergogna della sua famiglia, della terra che lo ha allattato. Nel mondo che frequenta ora, quello dei ricchi, la nasconde come si nasconde un peccato. Da una parte le sue origini, dall'altra Milano e il suo presente di alto rango." 

Quella che ha spinto Gabriele a disegnare è una passione vera, bruciante, su cui lui ha puntato tutto, uscendone vincitore. Eppure, una volta realizzato, il sogno non dà la felicità attesa. 

Cura poetica della lingua e potenza dei sentimenti si distillano con stupefacente limpidezza in un romanzo dal ritmo velocissimo.

martedì 16 luglio 2024

ALDA MERINI. LA POETESSA DI TUTTI di Ornella Spagnulo [ RECENSIONE ]



In questo interessante saggio, Ornella Spagnulo (dottoressa di ricerca in Italianistica) prende per mano il lettore e, nel condurlo tra le poesie della "poetessa dei Navigli", gli mostra le tematiche più ricorrenti, gli argomenti più cari ad Alda Merini.


ALDA MERINI. LA POETESSA DI TUTTI
di Ornella Spagnulo


AUGH! Due lune
279 pp
16 euro

Identità, amore, poesia, malattia
(e i conseguenti periodi di ricovero in manicomio) e fede: questi i cinque temi chiave utili per esplorare l'universo poetico meriniano e poterne così ammirare la variegata bellezza e la profondità.

La produzione letteraria della Merini è vasta, si distingue per le numerose sfaccettature e per il suo essere mutevole nel tempo, in base al susseguirsi delle personali esperienze vissute dalla stessa.

Suddiviso in cinque capitoli - tanti quanti sono i temi succitati -, il presente saggio, attingendo alle tante raccolte di Alda Merini, ne analizza le poesie, così da tracciarne un profilo artistico, biografico ed emozionale.

Leggiamo come Alda Merini sia stata una bimba precoce e dall'intelligenza e sensibilità acute, di come sin da giovanissima, sia stata "una donna all'insegna della burrasca" e che abbia prestissimo visto la poesia come uno strumento non solo per difendersi dalla realtà ma, all'occorrenza, anche per "offendere" e per non soccombere nelle tempeste dovute ai tanti momenti complicati che ha attraversato nella propria vita. 

Ricordiamo, infatti, che la poetessa ha sofferto di diverse problematiche fisiche e psicologiche, ad es. l'anoressia, una forma isterica di cecità e, soprattutto, il disturbo bipolare, caratterizzato dall'alternarsi di fasi maniacali e depressive.

Condizioni patologiche che non solo non le hanno impedito di seguire il proprio istinto artistico ma forse, per certi versi, ne sono state "la molla", il terreno fertile, e del resto è risaputo come innumerevoli artisti abbiano sofferto di disturbi dell'umore e come le fasi maniaco-depressive coincidessero di sovente con periodi densi di genio artistico e creatività.

Alda Merini è indubbiamente una poetessa molto amata dai lettori (stralci di poesie e aforismi li vediamo abbondantemente citati un po' ovunque, in web) e questo è da attribuire, tra le altre cose, alla sua grande capacità di scrutare sia dentro sé stessa che dentro gli altri, rifiutando in ogni caso maschere e ipocrisie; potremmo dire che la sua scrittura ha un carattere universale che parte dall'esperienza individuale per poi toccare anche gli altri esseri umani.

Scrivere per la poetessa era un po' come entrare nel profondo della propria anima, immergendosi nell'io profondo: la vita stessa per lei era nulla senza la poesia e con essa coincideva. 

La componente autobiografica è inevitabile nei suoi scritti e da essi viene fuori la sua identità multiforme, il suo spirito fragile e, al contempo, indomito, il suo essere una donna che ama sempre e con passione, nonché l'inevitabile identificarsi con la malattia/follia, che se era sicuramente una "condanna", una cosa negativa, nei suoi fogli scritti a mano diveniva altresì una risorsa in cui non mancava l'ironia, da lei usata per difendersi e per far fronte a quei pensieri, quelle paure, quelle situazioni, quei demoni interiori che, altrimenti, sarebbero state dei pesanti macigni capaci di annientarla.

Nei suoi versi si sente il peso dello stigma sulle malattie mentali, che hanno il potere purtroppo di cancellare le qualità della persona; ma se per tanti le malattie sono qualcosa da  nascondere, Alda Merini al contrario non esitava a menzionare gli anni passati in manicomio come se fossero medaglie. 

La scrittura per Alda aveva un grande valore terapeutico; in fondo, il foglio bianco è stato il suo primo e principale analista. 

La sofferenza andava raccontata e condivisa in quanto poteva essere utile per gli altri disperati che vivevano (o avevano vissuto) condizioni simili a quelle della poetessa perché il dolore faceva e fa da ponte con gli altri affinché non ci si senta soli ed incompresi.


La Merini ha rappresentato il riscatto delle persone che lottano con i disagi psichici, una lotta di sovente silenziosa e condotta in solitudine.

Sebbene la consapevolezza della follia e la conseguente esperienza manicomiale siano state fonte di dolore e parte di un calvario che l'ha accompagnata per gran parte della sua intera esistenza, esse hanno permesso alla poetessa di capire la grandezza della vita attraverso il contatto con persone sofferenti e deliranti come lei, e hanno costituito anche la dimostrazione della forza interiore di Alda, che ha trovato dentro di sé le energie e la volontà di reagire.

Anche l'Amore è al centro della vita e delle opere meriniane; il desiderio amoroso costituiva la linfa per la sua scrittura, e la poetessa lo accettava e accoglieva pure quando non era corrisposto come ad esempio accadde con il dottor Gabrici (psichiatra e, per anni, primario dell'ospedale psichiatrico Paolo Pini in cui la poetessa è stata ricoverata più volte), da lei considerato, tra le mura del manicomio, un rifugio e una scappatoia dalla realtà.

Non ultima, la fede è una tematica fondamentale per Alda Merini; per la poetessa dei Navigli la religione è strettamente connessa alla poesia e, nonostante tutte le difficoltà della vita, cristianesimo e letteratura resteranno sempre le due spinte vitali più importanti della sua esistenza.

Il "suo" cristianesimo non sempre sembrava in linea con gli insegnamenti della chiesa cattolica ma è importante sottolineare il fatto che nelle sue poesie emergesse l'accettazione del messaggio evangelico circa la sofferenza come redenzione; la fede in Dio fu il vero motore che le permise di uscire dal manicomio e avviarsi verso la guarnigione.


Il libro della Spagnulo è un testo che si connota per l'accuratezza e la rigorosità tanto nel linguaggio quanto nella disamina delle cinque principali tematiche della poesia di Alda Merini e proprio per questo è una lettura ideale per chi voglia conoscere o, ancor meglio, approfondire l'essenza della poetica di questa donna straordinaria; l'autrice dà modo al lettore di ripercorrere alcuni dei momenti salienti che hanno influito sulla sua sfaccettata personalità e sulla sua scrittura, contribuendo a darle corpo e direzione, come ad es. i rapporti famigliari (quello profondo con il padre, più conflittuale con la madre, i mariti, le figlie...) e i ricoveri nei manicomi.

I concetti chiave che attraversano le raccolte poetiche in esame sono collegati gli uni agli altri in un excursus coerente, interessante, ricco di stimoli e inducono chi legge a riflettere con attenzione sulla complessità e sulla profonda bellezza dei componimenti di quest'artista italiana del Novecento, tra queste pagine egregiamente presentata.

Non posso che consigliarne la lettura a quanti apprezzano Alda Merini e, più in generale, la poesia.



Sono nata il ventuno a primavera

Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.

(da “Vuoto d’amore”)



Ah se almeno potessi

Ah se almeno potessi,
suscitare l’amore
come pendio sicuro al mio destino!
E adagiare il respiro
fitto dentro le foglie
e ritogliere il senso alla natura!
O se solo potessi
corpo astrale del nostro viver solo
pur rimanendo pietra, inizio, sponda
tangibile agli dei
e violare i più chiusi paradisi
solo con la sostanza dell’affetto.

(da “La terra santa”)

giovedì 8 dicembre 2022

TRIPLA SEGNALAZIONE [ NOIR - SAGGIO ATTUALITÀ - TESTIMONIANZA ]


Buongiorno cari lettori! 

Stamattina desidero presentarvi tre di recenti pubblicazioni: da un noir tutto italiano, ambientato nel Lodigiano, a un saggio che si sofferma su quello che potrebbe essere definito "il più grande insuccesso annunciato della storia economica del Paese", a un libro-testimonianza che vuol mandare un messaggio di speranza a chi subisce interventi e si ammala.

Se siete curiosi di scoprire di cosa trattano questi libri, seguitemi nella lettura del post ^_-


NOIR/GIALLO

Vita personale e lavoro si intrecciano per l’Ispettrice Luce Frambelli, protagonista dei romanzi noir della scrittrice Marina Bertamoni. Conoscere la verità diventa fondamentale, anche per se stessa.
Riuscirà l’ispettrice Luce Frambelli a sconfiggere il mostro che si muove tra Milano e il Lodigiano?



IL MOSTRO DEL LODIGIANO
di Marina Bertamoni



Frilli Editori
15.90 euro

A Castiglione D’Adda, un piccolo comune del lodigiano, parte il primo focolaio di un’infezione proveniente dalla Cina che stravolgerà in breve tempo non solo la vita di tutta l’Italia e dell’Europa, ma quella del pianeta intero.
Per tutti cambia la quotidianità, cambiano i ritmi.

A Lodi la questura deve fare i conti con la messa in sicurezza degli abitanti del luogo e del rispetto delle norme di comportamento imposte dagli Organi dello Stato.
Si creano dunque nuove emergenze e il lavoro di routine subisce un rallentamento.

Per questo quando Ernesto Ghigliozzi arriva in questura a denunciare la sparizione della figlia Annarita, l’indagine parte a singhiozzo, soprattutto perché quella di Annarita, sedicenne inquieta, orfana di madre che vive con il padre a Lodi Vecchio, sembra una fuga volontaria, destinata a risolversi velocemente con il suo ritrovamento.

Ma i giorni trascorrono e di Annarita non c’è traccia; l’indagine assume ritmi più serrati, anche perché il vicequestore Bentivoglio, responsabile della squadra, ha un motivo molto personale per desiderare di riportare a casa Annarita il più presto possibile; per questo chiede a tutti la massima collaborazione e il rispetto delle regole. 
L’Ispettrice Luce Frambelli, soprannominata Frambé dai suoi colleghi e nota all’interno della questura per il suo orgoglio e per la convinzione di poter fare tutto da sola, abituata com'è a fare di testa propria, comincia a lavorare all'indagine per conto proprio. 

Raccoglie infatti informazioni e testimonianze, grazie ai suoi metodi anticonvenzionali, facendo presagire un quadro sempre più inquietante che la spinge a scandagliare a fondo il contesto familiare di Annarita, le sue amicizie e, soprattutto, le nuove conoscenze virtuali che per la ragazza, costretta come tutti gli adolescenti a un lockdown forzato, sono diventate oramai prioritarie.
Frambé si ritroverà a dover fare scelte dolorose, le uniche che le consentiranno di ricomporre il bandolo della matassa e risolvere il caso, ma che pagherà a carissimo prezzo. 

L'autrice.
Marina Bertamoni è nata a Milano nel 1961. Laureata in Scienze Geologiche, ha lavorato per molti anni in una multinazionale dell’energia. Scrive racconti e romanzi gialli e noir, ambientati nella provincia italiana. Suoi racconti sono presenti nelle antologie dei premi “Orme Gialle” e “Garfagnana in Giallo”, mentre i romanzi che hanno per protagonista Luce Frambelli, giovane ispettrice della Questura di Lodi – Chi muore giace, Dieci parole per uccidere e La pazienza della formica, pubblicati da Fratelli Frilli Editori – sono stati premiati in prestigiosi concorsi letterari, tra i quali ricordiamo il “Premio Letterario Internazionale Lago Gerundo” e il “Premio Letterario Festival Giallo Garda
.


SAGGIO/ATTUALITÀ

Come anticipato, la seconda segnalazione riguarda un saggio incentrato su una tematica che più attuale non si può. Il titolo dice già tanto da sé.

"I latini dicevano ab assuetis non fit passio.
Se si propongono sempre le stesse soluzioni, se siamo guidati dai pregiudizi, se non verifichiamo le teorie con la realtà potremmo mai avere risultati diversi che nel passato?
Perché il PNRR dovrebbe funzionare se lo schema usato è lo stesso dei Fondi Europei? Perché mai dovremmo occuparci del Sud se pensiamo che l’origine dei suoi problemi sia antropologica?
In Bla bla bla Sud. Perché il PNRR non salverà il Sud e il Paese l'autore illustra l’inizio di un ragionamento da fare per progettare un futuro diverso e migliore e ha cercato di farlo in modo semplice e diretto, ricco di esempi e riscontri.
Le soluzioni per lo sviluppo del Sud ci sono e si può colmare il gap purtroppo ancora oggi esistente con il resto d’Italia.
Se non guardiamo al nostro Paese e al Sud con amore non ci verrà mai nemmeno in testa di cercare delle vie diverse per lo sviluppo e ci adageremo sui più triti luoghi comuni.

>>   IN PREVENDITA    <<


Bla bla bla Sud. Perché il PNRR non salverà il Sud e il Paese
di Pietro De Sarlo


Altrimedia Ed.
232 pp
21 euro
Perché il Sud è rimasto indietro? È possibile un rilancio del sud senza modificare la centralità logistica, amministrativa e politica del Mezzogiorno e del Mediterraneo? 
De Sarlo inizia un ragionamento da fare per progettare un futuro diverso e migliore, con stile semplice e diretto, ricco di esempi e riscontri. 
Nella prima parte troviamo una disamina tra miti, pregiudizi e realtà sulla situazione meridionale. 
Nella seconda parte propone una soluzione per uno sviluppo possibile per colmare i gap che ancora esistono.
Noi tutti reagiamo agli stimoli, se pensiamo che il Sud sia abitato da fannulloni che all’Unità d’Italia a oggi campano sulle spalle del Nord operoso dobbiamo chiederci sulla base di quali dati e informazioni la pensiamo così. 
Perché le cose non stanno affatto in questo modo e i numeri che pubblico lo dimostrano, e sono numeri riscontrabili e certificati perché provengono da banche dati pubbliche e governative. 
E quindi decidete: «Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant’è profonda la tana del Bianconiglio». 
Come Neo in Matrix sceglierete la pillola rossa? Scegliete se credere alle favole o se volete ragionare con la vostra testa basandovi sulla cruda realtà dei numeri. 
Siete liberi di pensarla in modo diverso o di arrivare a diverse conclusioni ma nessuno è libero di prescindere da un bagno di realtà.

L'autore.
Laureato alla Sapienza in Ingegneria, ha un lungo passato manageriale esercitato ai massimi livelli in società italiane ed estere. In tale ambito, come presidente della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, ha promosso diversi interventi a favore della cultura tra cui le borse di studio per dottorati di ricerca in materie umanistiche. Oltre ad alcuni saggi di natura economica, ha pubblicato il primo romanzo nel novembre 2016, L’Ammerikano (premio della giuria al concorso Argentario 2017 e premio San Salvo-Artese, sempre nel 2017, riservato alle opere prime). Per Altrimedia nel 2020 ha pubblicato Dalla parte dell’assassino (Premio Narrativa Giallo/Thriller nell’ambito della quinta edizione del Concorso Letterario Nazionale Argentario 2020 - sezione Narrativa edita) e La congiura delle passioni (Premio letterario internazionale Montefiore, sezione opere edite, quarto classificato; Associazione Culturale Il Faro - Premio letterario città Cologna Spiaggia 2021, sezione Romanzo storico, terzo classificato; Agitazioni letterarie castelluccesi 2021, sezione Romanzi editi, secondo classificato). È appassionato di cucina, vela, sci e motociclismo.


LIBRI DELL'AUTORE RECENSITI SUL BLOG:




TESTIMONIANZA


Il coma e la rinascita. Una nuova vita, la consapevolezza di “cosa succede, dopo”. Sono questi gli ingredienti di “Altrove e ritorno – il racconto di una rinascita”.


ALTROVE E RITORNO – IL RACCONTO DI UNA RINASCITA
di Salvatore Casaburi


Intrecci Ed.
12 euro
30 marzo 2014 Salvatore viene ricoverato in codice rosso al San Giuseppe Moscati di Napoli per una dissezione aortica. L’unica speranza di sopravvivenza è l’intervento, ma in quelle condizioni le probabilità di riuscire a superarlo sono davvero poche. 
Lascia il suo corpo nelle mani dei medici mentre la coscienza, l’anima, chiamatela come volete, si trova al cospetto della Madre. La Madre di tutti che, con un sorriso rassicurante, lo spinge verso il suo nuovo cammino. 
Un’accecante luce bianca lo avvolge e lo trasporta in posti magnifici, apparentemente deserti.
 “Immaginate che qualcuno vi metta le mani sul petto e vi spinga con forza. Che voi non opponiate resistenza e, come in una scena al rallentatore, cadiate in una vasca colma d’acqua”, ricorda oggi l’autore. “Ecco, fu come un tuffo in una vasca. Un tuffo di schiena con l’acqua che mi risucchiava”.

Dopo venti lunghissimi giorni in terapia intensiva, Salvatore finalmente si sveglia, ed entra nel reparto di degenza cardiochirurgica, riacquistando velocemente le abilità neurologiche e la piena autonomia motoria. 
“Ho scritto questo libro per testimoniare la mia storia, l'esistenza di un "altrove", e per dare speranza a chi subisce interventi e si ammala. A queste persone voglio far sapere che si può guarire completamente. Io ne sono l’esempio”.

L'autore.
Salvatore Casaburi è nato a Frattamaggiore (Napoli) nel 1971. Oggi vive a Treviso. È un formatore e lavora nella scuola. Appassionato di interpretazione dei sogni, questo è il suo primo romanzo.



giovedì 27 ottobre 2022

** SEGNALAZIONE NARRATIVA/SAGGISTICA ** "Putin. L'Angelo di Dio" || "Le rose di Orwell"

 

Buon pomeriggio, cari lettori!

Oggi vi presento un paio di libri dalle tematiche differenti ma ciascuna, a modo suo, interessante e attuale.

Parto da un saggio breve che costituirà una mia prossima lettura: verte su un personaggio che è, per ovvie ragioni, sulla nostra bocca tutti i giorni: Putin.


PUTIN. L'ANGELO DI DIO
di Giovanni Boschetti

Brè Edizioni
134 pp
11 euro
Giugno 2022
I protagonisti del romanzo sono due figure angeliche: Salathiel e Kranithel. 
Dibattono sulla guerra in atto, risultato della globalizzazione, con le sue false libertà e le sue false conquiste, e soprattutto del tentativo dell'est di arrestare l'avanzata di questo processo, responsabile della cancellazione delle identità culturali e religiose. 

L'autore, tramite i suoi Angeli, che riportano il pensiero di terzi, fra cui anche esimi artisti e uomini politici, esprime opinioni diverse e contrastanti sulla controversa figura di Putin e sottolinea come l'Ucraina sia considerata dalla Russia la sua patria spirituale, una parte inseparabile di sé. 

Una disamina spietata che enuncia gli errori dell'Est e dell'Ovest, senza distinzioni e senza pregiudizi. Conoscere l'altrui è indispensabile per comprendere i motivi degli avvenimenti, il che non significa giustificarli. 
Una condanna a una guerra inutile, come tutti i conflitti. Ostilità che non porteranno né vincitori né vinti, ma solo vittime.


L'autore.
Giovanni Boschetti nasce a Montichiari, in provincia di Brescia, nel primo dopoguerra, durante la rinascita economica. Da sempre appassionato di oggetti antichi, ha avuto la fortuna di incontrare, ancor giovane, l’Arte delle Antiche Icone Russe, diventandone, in seguito, un appassionato e un esperto.
È stato uno fra i primi studiosi italiani di questa importante Arte Sacra, interessandosi, parallelamente, anche all’arte delle Avanguardie Russe.
Ha scritto diversi libri su queste due forme artistiche e, con orgoglio personale, ha composto, una storia per bambini, per far conoscere le Icone anche ai più piccoli, in Russia.
In più, alla fine del 2021, in Italia, ha dato alle stampe, con Bastogi Libri, un romanzo, dal taglio autobiografico e spirituale, Le sette porte. Il sogno di un Amore, che ha ampiamente provveduto a pubblicizzare.
Ha curato decine di mostre d’arte russa, collaborando, a livello internazionale, con alcuni esperti russi sulla divulgazione di quest’arte.

❤☆❤☆❤☆❤☆


A fine ottobre la C.E. Ponte alle Grazie pubblica LE ROSE DI ORWELL, un saggio di Rebecca Solnit, scrittrice e intellettuale americana che ha voce e peso nel dibattito culturale d’Oltreoceano, e non solo. 
Il saggio della Solnit, tratta – in qualche modo e con moli spunti, divagazioni, illuminazioni - di botanica e politica, fiori e totalitarismo, attraverso una biografia singolare e nuova di George Orwell, appassionato coltivatore di rose.
Si tratta di uno dei più importanti e originali libri di non fiction dell’anno scorso in Usa.

REBECCA SOLNIT RITRAE UN ORWELL PIÙ SPERANZOSO E OFFRE UNA MEDITAZIONE SUL PIACERE, SULLA BELLEZZA E SULLA GIOIA COME ATTI DI RESISTENZA

“Non avevo pensato con sufficiente impegno a quelle rose di cui avevo letto la prima volta più di un terzo di secolo fa. Erano rose, ed erano a un tempo le sabotatrici dell'atteggiamento con cui a lungo avevo accettato una versione convenzionale di Orwell e un invito ad andare più a fondo nella questione. Erano domande su chi fosse veramente lui e chi fossimo veramente noi, e su come il piacere e la  bellezza e il tempo trascorso senza un tornaconto pratico quantificabile occupino un posto nella vita di qualcuno, forse di chiunque, abbia a cuore la giustizia, la verità, i diritti umani, e voglia cambiare il mondo” (dal libro).


Sinossi
Ponte alle Grazie
352 pp
20 euro
USCITA
31 OTTOBRE 2022


“Nella primavera del 1936 uno scrittore piantò delle rose”. 

Così inizia il nuovo libro di Rebecca Solnit, una riflessione sulla passione di George Orwell per il giardinaggio e sul modo in cui il suo coinvolgimento con le piante, in particolare i fiori, illumina il suo impegno di scrittore e antifascista. 
Il racconto di Solnit si sviluppa tra la scrittura e l’agire di Orwell: andare a visitare le miniere di carbone dell’Inghilterra, combattere nella guerra civile spagnola, criticare Stalin quando gran parte della sinistra internazionale lo sosteneva ancora. 
Il libro offre una lussureggiante esplorazione di politica, rose e piacere, e una nuova interpretazione di George Orwell come un appassionato giardiniere la cui scrittura politica era fondata sulla sua passione per il mondo naturale. 
Il ritratto si conclude con una rilettura di 1984 che offre l’immagine di un Orwell più speranzoso.

L’AUTRICE
Rebecca Solnit californiana, è scrittrice, giornalista, storica, ambientalista, femminista e critica d’arte. Per Ponte alle Grazie sono usciti: Gli uomini mi spiegano le cose (2017), Storia del camminare (2018) e Ricordi della mia inesistenza (2021). I suoi scritti sono apparsi su Harper’s Magazine e The Guardian. Vincitrice di numerosi premi, è una delle intellettuali americane più rispettate e autorevoli.



HANNO DETTO DEL LIBRO

«Se “orwelliano” è diventato sinonimo di oscurità e oppressione, Solnit ci presenta un Orwell innamorato del giardinaggio, della natura e con un piacere fisico nei confronti della vita: il suo antidoto al cupo puritanesimo degli ideologi.» The Guardian

«Una lettura coinvolgente che riflette su argomenti diversi come la crisi climatica, le ideologie  estremiste». The Telegraph

«Rebecca Solnit usa il giardino di Orwell come mezzo per esplorare la vita personale, la scrittura e il pensiero politico dello scrittore». Washington Post

«Ho amato questo libro: Orwell è raccontato come un padre gioioso, speranzoso, amante della vita ma soprattutto come un appassionato ed energico giardiniere». MARGARET ATWOOD


giovedì 2 giugno 2022

SEGNALAZIONI EDITORIALI SUL BLOG [ saggio, narrativa, noir ]

 

Buon pomeriggio e buon 2 giugno, cari lettori!

Oggi vi presento alcune pubblicazioni che mi sono state segnalate e che, spero, possano incuriosirvi.

Partiamo da un noir appassionante che vede Delia, l’anziana e bizzarra magliaia, detective per passione, impegnata in un nuovo caso.


C'E UN CADAVERE SUI BASTIONI DI PORTA VENEZIA
di Mauro Biagini


Fratelli Frilli Editori
14.90 euro
21 marzo del 1985. Una telefonata anonima nella notte avverte la polizia di zona della presenza di un cadavere sui Bastioni di Porta Venezia. 
Si tratta del corpo del giovanissimo Tommaso Marangon, originario della provincia di Vicenza, trasferitosi solo pochi mesi prima a Milano per studiare economia all’Università Bocconi.
Trentasette anni più tardi, l’anziana magliaia Delia incontra un giovanotto, Costantino, incaricato di svuotare la cantina impolverata di una nota affittacamere del quartiere, Magda; dopo la morte della donna, il grande appartamento è passato a un nuovo proprietario ed è necessario liberare la cantina. 
Costantino individua tra i tanti cimeli anche un vecchio libro universitario di Diritto Privato e lo regala a Delia. 
E dalle pagine ingiallite del libro cade una busta e, al suo interno, cinque Polaroid dai colori sbiaditi che fanno barcollare l’anziana magliaia.
Comincia così un’indagine impossibile su un caso che, ai tempi, fu archiviato come la classica rapina ‘finita male’. 
Ma se Delia aveva già dubitato a suo tempo di quella tesi, ora più che mai è convinta che i fatti andarono diversamente. Intravede, infatti, nelle vecchie Polaroid nuovi elementi che decide valga la pena approfondire, anche senza l’aiuto del suo amico commissario, troppo preso a vivere la sua nuova storia d’amore con Ada, dopo tanto tempo trascorso in solitudine.

Tutto questo tra ricordi, incontri con persone quasi dimenticate, colpi di scena e poi un nuovo efferato omicidio, che darà ancora più consistenza alle intuizioni della magliaia Delia e la indirizzerà verso la pista giusta facendole scoprire la tragica verità.

L'autore.
Mauro Biagini è nato a Genova e dopo la laurea in Lettere Moderne si trasferisce a Milano, nel quartiere di Porta Venezia, dove ama ambientare le sue storie noir. Creativo pubblicitario fin dalla fine degli anni ’80, ha lavorato nelle più importanti agenzie internazionali, firmando popolari spot televisivi per clienti quali Averna, Fastweb, Mercedes-Benz. Attualmente è consulente di comunicazione per diverse aziende e tiene corsi di “Copywriting”. Nei suoi “romanzi con delitto” (come gli piace definirli) ha dato vita a una figura di detective particolare, l’anziana magliaia Delia, che fa il suo esordio con “Il rumeno di Porta Venezia” (Fratelli Frilli Editori, 2019), finalista al Concorso Letterario “Crimini d’Amare”. Il personaggio è poi protagonista dei romanzi “La ragazza del Club 27” (Fratelli Frilli Editori, 2020) e “Morte a Porta Venezia” (Fratelli Frilli Editori, 2021), così come dei racconti presenti nelle antologie “44 gatti in noir”, “Tutti i sapori del noir”, “I luoghi del noir” e “Odio e Amore in Noir” sempre per la Fratelli Frilli Editori. Ha pubblicato anche i romanzi “Soprattutto viole” (goWare) e “Marcantonio detto Toni” (Robin Edizioni, scritto con Silvia Colombini), oltre a racconti inseriti in antologie edite da Edizioni della Sera, Covo della Ladra e Neos Edizioni.

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Il secondo libro è un saggio edito da Dialoghi Edizioni >>  LINK

TIm Burton e il catalogo delle Meraviglie.
 Un saggio pop tra letteratura e cinema
di Maria Cristina Folino


Questo saggio "pop", che spazia tra diversi media e modalità di comunicazione, intende evidenziare le
valenze metaforiche assunte, di volta in volta, dal Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll all’interno della trasposizione cinematografica di Tim Burton. 
In questo modo, conduce il lettore per mano alla scoperta di un gioco di rimandi e innovazione tra l'opera letteraria originale e i film Disney. 
Esaminando la natura della nuova Alice adolescente, se ne vedranno i molteplici aspetti e implicazioni: quale significato è insito nei dubbi, nei ricordi e nella paura della rivalsa da parte della nuova Alice? 

Dopo aver viaggiato dalla carta stampata al cinema, e ritorno, la risposta definitiva – in ogni caso – spetta al lettore.

L'autrice.
Nata a Salerno nel 1989, Maria Cristina Folino è giornalista, copywriter e social media manager. Laureata in Lettere e Filologia Moderna presso l'Università degli Studi di Salerno, è specializzata in Programmazione e Gestione d'interventi per gli Archivi e le Biblioteche digitali. Dal 2008 ha collaborato con stampa locale e testate online. È social media manager presso MTN Company, scrive per Alpi Fashion Magazine e collabora con Gruppo Eventi per Casa Sanremo. Il suo sito web è www.mcfolino.it


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L'ultima pubblicazione è il terzo volume di una trilogia; i precedenti volumi si intitolano "La domenica della cattiva gente" e "Dancing Days" e si possono leggere separatamente, ma i personaggi che l'autore ci propone e l'ambiente sociale nel quale si svolgono le trame di ciascun volume sono gli stessi.

BLUE SUNDAY
di Marco Lepori


CATARTICA EDIZIONI
Data di uscita: 9 maggio 2022
Genere: Narrativa contemporanea
Collana: In Quiete
Prezzo: 14.00 €
Nº pagine: 168
1916. Matteu è un giovane costretto a partire dall'isola per andare a combattere nell'inferno della Prima Guerra Mondiale.
2016. Matteo e i suoi amici attraversano tutta l'isola per andare a manifestare contro la guerra e la presenza di basi militari nella loro terra.

«A questo punto ditemelo voi come posso fare, visto che sapete tutto, provate a spiegarmi come si può sbrogliare questo intreccio esistenziale, senza commettere altri errori dolorosi. Se ogni volta che muovo un dito la situazione volge al peggio, se mi basta anche solo pensare a una possibile mossa che possa acquietare questi cuori in burrasca, per complicare irrimediabilmente le cose. D’altronde se piove di traverso, neanche il migliore ombrello del mondo può salvarti da una bella inzuppata, o almeno così si dice dalle mie parti! Ma davvero credete che io sia onnipotente? Che conosca ogni angolo di questa vostra terra insignificante e puzzolente?»

L’autore
Marco Lepori è nato nel 1983 e vive a Castelsardo. Laureato in Teoria e Tecniche dell’Informazione. Con Catartica ha già pubblicato “La domenica della cattiva gente” (Collana In Quiete, ottobre 2018), “Dancing Days” (Collana In Quiete, settembre 2019) e “Castelsardo nel cinema” (Fuori Collana, luglio 2021).

martedì 4 gennaio 2022

Primi libri in wishlist (gennaio 2022)

 

Buongiorno, cari lettori! Eccomi con la mia primissima lista dell'anno circa i libri che vanno dritti dritti nella "sezione" to be read ^_^


QUESTA TERRA COSÌ GENTILE di William Kent Krueger (Ed. Neri Pozza, trad. A. Petrelli, 496 pp.)  

Trama. 1932, Minnesota. Rimasti orfani e senza parenti, Odie O’Banion e suo fratello Albert vengono portati alla Lincoln Indian Training School, gli unici due ragazzi bianchi in una scuola di indiani.
La direttrice è soprannominata la Strega Nera e a buon diritto,essendo arcigna e autoritaria, pronta a punire la vivacità del giovane Odie confinandolo nella Stanza del Silenzio, una cella d’isolamento dove i bambini vengono rinchiusi senza cibo e acqua.
Ma non ì l'unica brutta persona là dentro: c'è anche lo scontroso custode, che si occupa di prendere a scudisciate i ragazzi da punire, assolvendo a questo compito con un sadico godimento.
Alla Lincoln Odie conosce Mose, un ragazzino indiano che non è in grado di articolare le parole perché a quattro anni gli è stata tagliata la lingua, ma dalle cui labbra sgorga una bella risata contagiosa; e poi la piccola Emmy Frost, la figlia dell’insegnante di economia domestica, una bambina con un dono speciale.
Quando, a seguito di un terribile crimine, Odie sarà costretto a fuggire dalla scuola, Albert, Mose ed Emmy lo seguiranno: quattro orfani salpati insieme per un’odissea che vedrà le loro vite andare incontro a pericoli di ogni genere, in un’avventura destinata a diventare epica.


Con l’atmosfera di un classico moderno, tra omicidi e rapimenti, bambini perseguitati e demoni dai mille nomi, "Questa terra così gentile" ci parla di coraggio e codardia, amore e tradimento. E, ovviamente, di speranza.




IL DIAVOLO E IL SUO DOPPIO di Marie Hermanson (Guanda Ed., 408 pp)

Daniel e Max sono gemelli e sono tanto identici esteriormente quanto diversi per carattere e indole. 
Uniti fin da piccoli da un rapporto simbiotico e quasi morboso, vengono separati quando Daniel e la madre si trasferiscono a Uppsala e Max, irrequieto e problematico, rimane con il padre a Göteborg. 
Anni dopo, tra i due i rapporti sono freddi, fino a quando Max invita il fratello a raggiungerlo in una clinica isolata sulle Alpi svizzere, dove è ricoverato per riprendersi dai suoi problemi psichici. 
Daniel, che sta attraversando un brutto momento, insoddisfatto del lavoro da insegnante e depresso dopo il tradimento e l'abbandono della moglie, accoglie l'invito pensando che il viaggio possa aiutarlo a svagarsi. 
Inizialmente si gode quella che pare essere una vacanza in un elegante resort assieme al gemello, che è in ottima forma e sembra aver superato i suoi strani sbalzi d'umore; Max, però, fa una bislacca richiesta a Daniel: dovendo egli recuperare il denaro necessario a pagare i debiti con la clinica, poichè presto sarà dimesso, Daniel non potrebbe sostituirlo per un brevissimo periodo, sfruttando la loro somiglianza?
Daniel accetta e il fratello se ne va. Una volta rimasto solo però, non tarda a capire che nella splendida clinica niente è ciò che sembra e anche il villaggio vicino, a cui gli ospiti hanno libero accesso, nasconde segreti inquietanti. 
Catapultato in un incubo kafkiano, in un crescendo di tensione e colpi di scena, Daniel cerca con tutte le forze di riaffermare la propria identità per tornare alla vita di prima.


Discorso sul colonialismo di Aimé Césaire (Ed. Ombre Corte, 130 pp.)

Apparso per la prima volta nel 1950, Discorso sul colonialismo ha profondamente influenzato diverse generazioni di attivisti in tutto il mondo. 
La sua denuncia del sistema di dominio economico e culturale alla base del colonialismo costituì infatti un punto di riferimento fondamentale non solo per le lotte anticoloniali in Africa, in Asia e nei Caraibi, ma anche per i movimenti politici più radicali degli anni Sessanta e Settanta nel continente latinoamericano così come per i gruppi maggiormente impegnati negli Stati Uniti nella conquista dei diritti civili e nello sviluppo del Black Power. Ma non solo. 
Portando alla luce la “concezione ristretta e limitante, parziale ed esclusiva e, tutto sommato, odiosamente razzista” dell’uomo alla base di molti dei testi più importanti della cultura umanistica europea del suo tempo, Discorso sul colonialismo finiva per gettare le basi di quello che qualche anno dopo sarebbe diventato un nuovo tipo di pratica critica e di analisi testuale: la “teoria del discorso coloniale”. 
Principale ispiratore della poetica della negritudine, autore di importanti studi storici sulla schiavitù e sul colonialismo e di originali opere teatrali, Aimé Césaire è sicuramente uno dei protagonisti principali del pensiero anticoloniale del Novecento e un anticipatore di molti dei temi oggi al centro della critica postcoloniale.



TEMPI DIFFICILI di Les Edgerton (Elliot Ed., trad. M.Piva, 192 pp.)

Amelia è una quattordicenne abbastanza intelligente da primeggiare a scuola e abbastanza astuta da 
girare con un machete, ma nel Texas rurale nell’epoca della Grande Depressione in cui vive è impossibile non restare impigliate nelle dinamiche brutali riservate alle donne. 
“Cerca solo di stare alla larga dalla strada” l’avverte sua madre quando il padre la spinge a sposare Arnold, che ha abusato di lei al primo appuntamento. 
In seguito all'arresto del marito per contrabbando di alcolici, Amelia resta sola con quattro figli e un branco di cani feroci; quando Lucious Tremaine, fuggiasco dalla Louisiana, si ritrova coinvolto nel torbido sottobosco locale, Amelia diventa l’unica speranza di sfuggire ai suoi guai. 

Un romanzo aspro e indimenticabile scritto dal pluripremiato Les Edgerton, che sta raccogliendo vasti consensi di pubblico e critica negli Stati Uniti.

martedì 5 maggio 2020

Le mie nuove letture (maggio 2020)



Vi presento le mie nuove letture:


IL CASALE di Francesco Formaggi (Neri Pozza, 239 pp)

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L'estate è asfissiante, Francesco è pigro e vorrebbe restare in città, ma Giulia non sente ragioni e lo costringe a partire per una settimana di vacanza al casale di campagna della zia Ester.
Stanno insieme solo da qualche mese e il loro rapporto è ancora pieno di slancio, ma quando Giulia allunga i piedi nudi sul cruscotto e Francesco si accorge che ha gli alluci orribili, quasi deformi, è come se il mondo gli crollasse addosso: prova una tale repulsione che perfino il pensiero di far sesso con lei gli diventa impossibile.
Da quel momento in poi, come un sassolino che rotola a valle fino a diventare una valanga, tutto ciò che a Francesco accade nel casale sembra la conseguenza disastrosa di quella deformità.
Come quando scopre che qualcuno si è messo a sterminare le galline, o che la zia Ester ha una vita notturna segreta, o che dietro il dito mozzo di Mario, il custode, si nasconde forse un misfatto inconfessabile e, ancora, dietro i modi timorosi della domestica Clara, insieme alle paure di una donna schiavizzata, si cela un insospettabile animo poetico.
Francesco intuisce che al casale, nascosta da comportamenti rigorosi e aristocratici, si sta preparando una sciagura.
E quando si renderà conto di trovarsi al centro della scena in cui si scateneranno gli eventi, sarà ormai troppo tardi per tornare indietro. Dovrà guardarsi dentro, riconoscendo l'abisso che si apre tra ciò che ha creduto di essere e ciò che è realmente.



IL VANGELO EBRAICO di Daniel Boyarin (Castelvecchi Ed., 182 pp)

Nel luglio del 2008 il "New York Times" pubblicava in prima pagina la notizia del ritrovamento di
un'antica tavola ebraica, risalente a prima della nascita di Cristo, che riportava una profezia: l'annuncio di un Messia che sarebbe risorto tre giorni dopo la morte. 
È solo uno dei tasselli con cui Daniel Boyarin, fra i più importanti talmudisti viventi, ci spiega perché la storia del Nazareno non rappresenta, come da secoli si ritiene, un momento di rottura con il senso religioso ebraico. L'idea di un'incolmabile scissione teologica tra cristiani ed ebrei, diffusa tanto da una parte quanto dall'altra, dimentica una natura comune profondamente e radicalmente unitaria. Gesù era un ebreo osservante, un ebreo che mangiava kosher. 
Si era presentato nel modo in cui molti ebrei si aspettavano che facesse il Messia: un essere divino incarnato in un corpo umano. All'epoca dei fatti, del resto, la questione non era "Giungerà il Messia?", ma solo "Questo falegname di Nazareth è Colui che aspettavamo?". 
Alcuni credettero di sì, altri di no, e oggi noi chiamiamo il primo gruppo cristiani e il secondo ebrei, anche se, in principio, le cose non stavano così. 
Operando una sorprendente rilettura del Nuovo Testamento e avvalendosi delle più recenti scoperte e delle Antiche Scritture, Il Vangelo ebraico risale alle origini di una divisione millenaria che oggi, secondo Boyarin, dobbiamo avere il coraggio di capire e superare, andando oltre le convenzionali semplificazioni della Storia.

lunedì 27 aprile 2020

Segnalazioni editoriali - aprile 2020




Novità editoriali di diverse case editrici: ce n'è per tutti i gusti, dalla narrativa alla raccolta di racconti, dal saggio d'attualità al thriller.


NON C'ERO MAI STATO di Vladimiro Bottone (Neri Pozza, 400 pp, 20 euro, Febbraio 2020).


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Ernesto Aloja è un ex editor, che dopo aver passato l’intera vita professionale a correggere i romanzi degli altri, è tornato a Napoli, il luogo dei suoi traumi giovanili.
La sua routine - fatta di psicofarmaci ed amanti innocui - è spezzata dall’arrivo di un dattiloscritto: un romanzo autobiografico che narra di esperienze disordinate e promiscue.
Incontra l’autrice, Lena Di Nardo, una trentenne magnetica e disturbante. I due iniziano ad incontrarsi e Lena conduce l’editor in un mondo per lui estraneo, dove la fa da padrona la sessualità usa-e-getta dei coetanei di lei, consumata durante notti in discoteca a base di alcol, sostanze e indifferenza per il senso del limite che ha improntato tutta la vita di Aloja. 
La destabilizzazione psicologica dell’editor, poi, è accentuata da telefonate anonime e da strani episodi di cui la sua allieva è vittima. Troppo tardi Ernesto ha la sensazione di essersi avventurato in territori dove non era mai stato.
Al fondo di questa discesa agli Inferi, una doppia rivelazione, spietata come ogni verità rimossa.


AMORI ELUSIVI di Fabio Zuffanti (Les Flâneurs Edizioni, 122 pp, 12 euro).

Un libertino incallito decide di costruirsi una famiglia modello ma si trova a fronteggiare una donna dalla personalità multipla.
In questi racconti surreali, in cui il sentimento amoroso non ha mai occasione di sbocciare completamente, l’autore descrive con delicatezza i paradossi e il lato più grottesco delle relazioni umane, che provano a funzionare ma che inciampano costantemente nella propria imperfezione. 
Una galleria di personaggi e di storie, di frammenti di vita quotidiana, si snoda con infinite sfumature fra il realistico e il fantastico, mostrando, con uno sguardo ironico e malinconico, istantanee del nostro tempo effimero e dell’illusorietà delle cose umane.


LA FESTA DI MATRIMONIO di Adriano De Gregorio (Algra Editore, 232 pp, 15 euro).

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Il commissario Battaglia sta indagando su un misterioso omicidio e si imbatte in una vecchia corrispondenza d’amore. 
Battaglia, a causa di una promessa fatta, prende a cuore la vicenda delle lettere e decide di scoprire chi erano i giovani amanti e cosa stavano progettando. 
Si tratta di Hans e Libera. Hans è un giovane della DDR che, tre giorni prima della costruzione del muro di Berlino, riesce a scappare da Berlino Est. 
Libera è una giovane siciliana che si trasferisce a Milano per studiare Filosofia; qui entra in contatto con alcuni operai della Pirelli e con gli ambienti rivoluzionari dell’estrema sinistra.



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OMBRE DAL PASSATO di Mauro Mogliani (Leone Editore, 173 pp, 11.90 euro).

Il corpo di Gionata Pennesi, dato per scomparso dal fratello, viene ritrovato tra i resti di un vecchio casolare crollato. L'ispettore Nardi, ancora costretto a fare i conti con il proprio passato, si occupa di condurre le indagini di un caso tutt'altro che semplice.  
Pochi giorni dopo, infatti, ecco una nuova vittima, sepolta tra le macerie di una vecchia casa di campagna, nelle stesse condizioni della prima. 
Nardi non esclude quindi che possa trattarsi di un serial killer, mosso non da una casuale furia omicida ma da un desiderio irrefrenabile di vendetta.




SULLE ORME DEL MASSONE vol.1 di Thomas Moreau (Segno Ed., 325 pp, 25 euro).

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Lo scopo di quest’opera, che non tratta di alcuna teoria cospirativa ma piuttosto di accertate inquietanti realtà, è quello di permettere al lettore comune, ma maggiormente al cristiano, di raggiungere la consapevolezza necessaria a potersi difendere dai pericoli subdoli e nefasti della massoneria, ma anche di intraprendere un percorso utile ad apprendere cosa sia e quali ideali promuova la (contro)chiesa, mettendo così a fuoco, in maniera del tutto inedita e chiara, i meccanismi che regolano le strategie e le azioni massoniche che la setta impiega per asservire e soggiogare il mondo profano.

lunedì 3 febbraio 2020

Recensione: "Separazione e divorzio nella prospettiva dell'uomo violento" di Elda Panniello



Quando si verifica una crisi in un contesto familiare, le conseguenze sul piano affettivo, psicologico e sociale sono notevoli, non solo nel rapporto tra marito e moglie, ma anche tra genitori e figli.
In questo manuale l'Autrice Elda Panniello affronta il tema della separazione e del divorzio, soffermandosi, nell'ultimo capitolo, su un argomento tanto spinoso quanto attuale: la violenza di genere.



Separazione e divorzio nella prospettiva dell'uomo violento 
di Elda Panniello


Casa Editrice Kimerik
196 pp
19 euro
Il libro è suddiviso in quattro capitoli; i primi tre si propongono come una sorta di vademecum sintetico ma altresì chiaro e puntuale a vantaggio delle coppie che vivono una situazione di crisi coniugale e che necessariamente hanno bisogno di validi consigli legali; l'ultimo tratta la questione della donna vittima di violenza e quali passi debba seguire per potersi separare dal compagno che la maltratta.

Si parte dalla separazione, esaminandone le caratteristiche e distinguendo la separazione di fatto (si verifica quando uno dei due coniugi interrompe, andando via di casa, la vita coniugale; in questo caso, però, non vengono meno i diritti e i doveri tra marito e moglie e non permette di arrivare al divorzio) e quella legale, che a sua volta comprende la separazione consensuale (i coniugi trovano un accordo) e quella giudiziale, che può essere o meno "con addebito".
Importante è anche la presenza di eventuali figli, con tutto ciò che questo implica a livello legale e in termini di responsabilità da parte dei genitori, in merito all'affidamento, al mantenimento ecc.

Nel capitolo successivo si passa al divorzio, alla definizione che ne dà la normativa italiana, le sue peculiarità; anche qui si distingue tra divorzio consensuale o congiunto e giudiziale, che implica il mancato raggiungimento di un accordo tra coniugi; la legge precisa poi, in relazione agli effetti del divorzio, quelli che riguardano il coniuge e quelli concernenti la prole.

Se da un lato la giurisprudenza italiana, dai tempi in cui è stata approvata la legge sul divorzio (1970), si è orientata sempre più verso una risoluzione consensuale delle separazioni, dall’altro lato vi sono ancora dei vuoti normativi per quanto riguarda, ad esempio, convivenze di fatto e unioni civili, argomento affrontato nelle ultime pagine del secondo capitolo; a livello normativo, le convivenze non erano previste nel nostro ordinamento fino all'entrata in vigore del Decreto Cirinnà (2016), anche se dal 2012 comunque i diritti dei figli nati da coppie non sposate erano garantiti; il suddetto decreto regolamenta anche le unioni civili tra persone dello stesso sesso, specificando obblighi e diritti.

Dopo un capitolo più breve dedicato agli aspetti previdenziali - pensione di reversibilità, TFR -, c'è una sezione che riprende le domande più frequenti in merito all'argomento del saggio e ad esse si danno risposte sintetiche ma sempre molto chiare.

L'ultima parte è dedicata alla donna vittima di un coniuge o compagno violento; dopo aver chiarito cosa si intende per violenza e "violenza di genere" (e loro connotazioni), vi è un ritratto dell'uomo violento, delle caratteristiche di personalità tipiche del soggetto in questione, le diverse e subdole tattiche messe in atto per tenere sotto scacco la propria partner.
Emerge il complesso quadro di un uomo manipolatore, che non può (e non vuole) fare a meno di umiliare in ogni modo la moglie/compagna, anzi trae da questo eccitazione, gratificazione, sentendosi nel giusto e non mettendo mai in discussione la propria condotta, non davvero almeno.
Devastanti sono le conseguenze per una donna che si ritrova a vivere con un uomo del genere, e agli effetti emotivi e psicologici si aggiunge il terrore concreto che egli prima o poi, con la sua violenza, le faccia del male al punto di arrivare a provocarne la morte.

Se è vero che la separazione è già di per sé un evento traumatico, lo è a maggior ragione per una donna che subisce violenza domestica, per la quale non è affatto semplice arrivare alla consapevolezza di come il dramma che sta vivendo debba assolutamente essere interrotto, prima che la situazione degeneri in maniera irrimediabile; è ovvio che una donna che vive questa situazione va aiutata, sostenuta nella decisione di lasciare il partner violento ed è giusto che trovi nella Legge gli strumenti idonei a garantire la propria sicurezza (e quella di eventuali figli).
Ma si fa sempre più pressante altresì la necessità che, oltre ad una più specifica e concreta legislazione, a modificare sia la mentalità, i pregiudizi culturali, i falsi miti circa la violenza contro le donne, che possono generare ostacoli o rallentare la risoluzione del problema.

Questo volume - che può interessare principalmente quanti vivono una situazione di crisi coniugale e desiderano avere chiarimenti circa i propri diritti/doveri - è scritto con una terminologia chiara e accessibile anche a chi non ha molta familiarità col linguaggio giuridico; espone con rigore e nitidezza il quadro normativo che regola la fine del matrimonio - i tempi, i tipi di provvedimenti concernenti i figli in caso di separazione o divorzio - ed altre questione ad essa correlate.

lunedì 25 novembre 2019

Proposte di lettura - novembre 2019




Cari lettori, ho qualche proposta editoriale che abbraccia vari generi letterari, da sottoporre alla vostra attenzione!


Silenzi di Luca Brunoni - Narrativa contemporanea - GABRIELE CAPELLI EDITORE,  200 pp, 18,00 €

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Un romanzo crudo e realista, raccontato con la delicatezza di un autore che riesce a trattare il dolore e la miseria con lirismo, rivelando una struggente bellezza che non è visibile a chi guarda con superficialità.
La storia di Ida rispecchia quella di tanti ragazzi invisibili, che in anni duri hanno conosciuto la sofferenza dell’abbandono, e che come inutili pacchi sono stati spediti in luoghi stranieri, affidati a gente sconosciuta, vittime innocenti di un mondo che non li meritava.


Blu stanzessere di Roberta Zanzonico - Narrativa contemporanea - EDIZIONI ENSEMBLE, 100 pp 12,00 €

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La scrittrice e psichiatra romana Roberta Zanzonico presenta “Blu Stanzessere”, un viaggio nella mente umana, nel suo disperato bisogno di tenere legati a sé i ricordi ma anche nella sua necessità di lasciare andare, di dimenticare. 
Una storia onirica ambientata in un labirinto di corridoi oscillanti, che si aprono su stanze vive e senzienti; in ognuna di esse c’è una donna che chiede di essere ascoltata, e di essere accettata per quello che rappresenta: una goccia di memoria cristallizzata nello spazio, un frammento d’esistenza incastonato nel tempo. 

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Il principe di Venezia di Andrea Zanetti - Romanzo Storico - PIAZZA EDITORE, 400 pp 16,00 €

Un romanzo storico ambientato nella Venezia a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Venezia è la più potente delle Repubbliche marinare, la ricchezza e lo sfarzo riempiono le sale dei palazzi di ricchi mercanti e signori, ma sulla città incombe un pericolo e una guerra sembra inevitabile. 
Intrighi e giochi politici condiscono questa storia dai toni avventurosi, in cui personaggi potenti e donne affascinanti lottano per custodire un segreto che, se svelato, sconvolgerebbe il destino di tutta l'Europa. 
"Il Principe di Venezia" inaugura la trilogia “Sulle ali del Leone” dedicata al Cinquecento veneziano.


Lascia che le cose accadano di Ksenija Stojic - Narrativa contemporanea - EUROPA EDIZIONI,   177 pp, 14,90 €

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Un delicato romanzo che racconta la nascita di un rapporto speciale tra una giovane donna, Mare, e 
un’anziana signora, Giovanna. 
Un legame indissolubile che segnerà nel profondo la vita di entrambe. Una storia che parla di dolore e di solitudine, di accettazione e di rinascita attraverso il punto di vista di due donne reduci da un’esistenza complicata. 
Giovanna ha già imparato a navigare a vista nel burrascoso oceano della vita, e diventa per la giovane amica il faro che la orienterà verso la consapevolezza piena di sé stessa.



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La stagionalità degli alimenti di Sergio Maria Francardo e Enrico Mariani 
- Alimentazione, medicina e scienze - EDILIBRI,   160 pp, 18,00 €

Nutrirsi con i cibi di stagione è la migliore medicina preventiva”. 
Ritornare a trovare la connessione tra alimenti e cicli stagionali è il monito per stare in salute. 
Capire il ritmo della natura diventa la chiave per trovare il ritmo psico-fisico, percorrendo la sana strada della prevenzione. Tradizione e scienza trovano una nuova connessione.


Inferorum Gemmae Saga di F. Vanessa Arcadipane - Dark Fantasy/Young Adult - autopubblicazione

Opera in tre volumi “Inferorum Gemmae Saga”, un fantasy dalle tinte dark in cui si ripropongono figure e simboli derivanti dai racconti biblici e rielaborati dalla fervida fantasia dell’autrice. 
Una saga appassionante che fa riferimento al folklore giapponese, e in cui si ritrovano echi danteschi e miltoniani per raccontare di creature demoniache e angeliche in perenne lotta tra loro per l’anima dell’essere umano.
La protagonista di questa storia, Lilith, diventerà il precario punto di equilibrio che permetterà alle due fazioni di convivere, e di non distruggersi.

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