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lunedì 14 ottobre 2024

Viaggiare leggendo... a Salem

 

L'ultimo romanzo terminato e recensito sul blog è LA RAGAZZA CHE RUBAVA LE STELLE dell'autrice statunitense Brunonia Barry, che è solita ambientare le proprie storie nella località in cui vive, vale a dire Salem, in Massachussets.


Diamo insieme un'occhiata al "dietro le quinte" del romanzo, con particolare riferimento proprio a Salem (definita dalla Barry "città di streghe e di pirati") e dintorni.


SALEM

Fondata nel 1626, sei anni dopo lo sbarco dei pellegrini a Plymouth, è celebre soprattutto per i processi alle streghe che si tennero tra il 1692 e il 1693.
link


In seguito alle accuse di un piccolo gruppo di ragazze, centinaia di persone innocenti furono  imprigionate in quanto ritenute in combutta col diavolo; decine di esse vennero condannate a morte per stregoneria.


Tutto ebbe origine dalla novenne Betty Parris e da sua cugina Abigail Williams, di 11 anni, che da un certo momento  iniziarono a comportarsi in modo molto strano: strisciavano sul pavimento, si nascondevano sotto i mobili, si contorcevano, urlavano e lanciavano oggetti; non sapendo trovare una causa logica a tali comportamenti (dopo un attento esame medico), essi furono attribuiti a stregoneria.

Quando il pastore Samuel Parris chiese alla figlia e alla nipote chi avesse praticato loro l'incantesimo che le tormentava, le ragazzine menzionarono altre donne - Sarah Good, Sarah Osborne e Tituba, la schiava e domestica dei Parris - e ben presto il villaggio di Salem fu preso da una vera e propria isteria collettiva, che diede il via alla caccia alle streghe.
Secondo la documentazione del'epoca, furono impiccate diciannove persone (la ventesima vittima morì a causa della tortura dello schiacciamento del corpo con i pesi), ma altre morirono in prigione in attesa del processo e oltre duecento persone ebbero la reputazione irrimediabilmente rovinata. 

,
Purtroppo, nessuno degli accusatori rese mai conto o pagò per le proprie calunnie.

Già nel 1695 i magistrati di Salem furono aspramente criticati per aver perseguitato e condannato a morte degli innocenti e tra il 1700 e il 1703 furono presentate istanze per l'annullamento delle condanne e la riabilitazione degli imputati; nel 1711 fu autorizzato il risarcimento alle famiglie delle persone uccise ingiustamente.




BAKER'S ISLAND

Baker's Island (l'origine del nome non è nota) è situata nel porto di Salem, a quattro miglia dal molo di Salem Willow e a tre miglia da Marblehead; è lunga mezzo miglio e larga un terzo di miglio e comprende 55 acri ed è famosa per il suo faro utilizzato per la navigazione.
Nel 1678 la città affittò l'isola a un certo John Turner, che vi costruì una casa estiva. L'isola rimase alla famiglia Turner fino al 1770; ai nostri giorni, ci sono circa 60 case estive su quest'isola privata.


(https://pin.it/2Wxpomrli)




Curiosità: L'isola di Smuttynose

"...fu menzionata l'isola di Smuttynose, un altro narratore si fece avanti per raccontare dei famosi omicidi che vi erano stati commessi con un'ascia nel lontano 1873. Due donne erano state massacrate sull'isola, mentre una terza era riuscita a sfuggire all'assassino nascondendosi fra le rocce fino al mattino dopo. Il fatto aveva ispirato molti libri, fra i quali il best seller Il peso dell'acqua di Anita Shreve...".


C'è un passaggio del romanzo in cui vengono citati gli omicidi avvenuti nell'isola di Smuttynose; menzione che mi ha incuriosita e che mi ha spinta a cercare notizie in merito.

L'isola in questione è situata al largo della costa del New Hampshire, nel Maine, ed è parte di un arcipelago di nove piccole isole, meglio note come Isole di Shoals.
 
Le due donne, vittime di una feroce mano assassina, erano Karen  Christensen e sua cognata Anethe (moglie del fratello Ivan), di origine norvegese.

Karen era la sorella di Maren, a sua volta sposata con John Hontvet; la coppia era emigrata dalla Norvegia negli Usa in cerca di fortuna; a loro ben presto si unirono la sorella di Maren, Karen, il loro fratello Ivan (con la moglie Anethe) e il fratello di John, Matthew.
Questa bella famigliola viveva di pesca e nel 1872 accolsero in casa un pescatore di nome Louis Wagner che, in cambio di vitto e alloggio, faceva dei lavoretti per gli Hontvet.

La notte del 5 marzo 1873 John, Matthew ed Ivan, per ragioni di lavoro, dovettero assentarsi da Smuttynose, per cui non tornarono a casa e le loro mogli restarono da sole, senza gli uomini.

Louis Wagner era rimasto a terra e pare che quel giorno avesse chiesto a John più volte se realmente non avrebbe fatto rientro quella sera.

Avendo saputo che il marito avrebbe come minimo fatto tardi, Maren lasciò la cena in caldo per gli uomini e si mise a letto; così fecero anche la sorella e la cognata, senza però assicurarsi di chiudersi bene dentro.

Ma nel corso della notte un estraneo entrò in casa e non era né John, né Ivan e né Matthew, tant'è che il cane abbaiava furiosamente.

Proprio mentre Karen urlava al cane di smettere di abbaiare, sentì sua sorella gridare “John mi sta uccidendo” (il che, ovviamente, farebbe pensare che colui che poi verrà accusato, cioè Louis Wagner, non c'entri nulla con gli omicidi).

Maren e Anethe dormivano in una stanza al piano inferiore, mentre Karen, in visita da Appledore, dormiva su un letto fatto con delle sedie in cucina vicino alla stufa.

Louis Wagner si intrufolò nell'abitazione degli Hontvet verso le 1:07 di notte.

Al sentirla urlare, Maren cercò di raggiungere Karen, ma l'assassino aveva bloccato la porta con un bastone; anche Anethe fu colpita (con un'ascia) mentre era corsa fuori per fuggire, e Maren la sentì gridare "Louis. Louis. Louis".

Maren poi riuscì a raggiungere sua sorella Karen, che però era ferita gravemente e non poteva scappare, cosa che fece Maren, uscendo dalla finestra a piedi nudi assieme al cane appena in tempo. 
Louis, infatti, era lì lì per raggiungerla ma ottenne solo di colpirla con una sedia.
Da lontano, riferì  Maren, vide una lanterna accendersi in casa, poi udì le ultime grida di Karen.

La sopravvissuta si nascose tutta la notte dietro delle rocce e in seguito accusò il pescatore Louis Wagner del duplice omicidio.
L'uomo fu condannato a morte per impiccagione e la condanna fu eseguita nel giugno 1875.
Si dichiarò innocente fino all'ultimo istante e in tanti, sia a quel tempo che successivamente, credettero alla sua innocenza.

Adesso sono curiosa di leggere Il peso dell'acqua.


E per oggi è tutto ^_^





Siti consultati:

sabato 11 settembre 2021

Viaggiare leggendo... "Il segreto di Riverview College".


Oggi facciamo un piccolo giro a Londra, per le strade attraversate da Matilda Gray, protagonista di "Il segreto di Riverview College".

Partiamo da una strada percorsa dalla donna per andare in stazione.

King's Road (che deve il nome a re Carlo II), lunga quasi due miglia, parte da Sloane Square e attraversa il quartiere di Chelsea, uno dei più ricchi di Londra.



https://londonita.com/



Matilda lavora al Riverview College (luogo di fantasia), situato nei pressi di Old Deer Park e i Kew Gardens.

Old Deer Park è un'area di spazio aperto all'interno del distretto londinese di Richmond. A dispetto del nome, non vi troverete cervi!

https://www.richmond.gov.uk/


I Kew Gardens sono un esteso complesso di serre e giardini ubicati tra Richmond upon Thames e Kew, a circa 10 km a sud-ovest di Londra; questi giardini botanici - patrimonio mondiale dell’Unesco - ospitano sei meravigliose serre e una straordinaria collezione di piante provenienti da tutto il mondo, tra cui oltre 14 mila alberi.

https://www.visitlondon.com/



https://www.getyourguide.it/


Il negozio del collezionista Mr. Arkwright (luogo di fantasia) è ubicato nell'area di Spitalfields sita nell'East End di Londra; in questa zona c'era uno dei cimiteri romani posti all'esterno del London Wall. 
La presenza del cimitero romano è confermata dall'antiquario John Stow sin dal 1576 e fu oggetto di interesse per gli archeologi quando, negli anni novanta, fu ricostruito lo Spitalfields Market. 
Il ritrovamento più importante fu realizzato nel 1999 ed era un sarcofago contenente i resti di una donna romana patrizia, vestita con abiti in seta e ornata con gioielli.

(wikipedia)

mercato



Famoso in quest'area è, quindi, l'Old Spitalfields Market, un affascinante mercato coperto dall'architettura vittoriana (risalente al 1876) e considerato uno dei maggiori della città per estensione; si vende di tutto sulle bancarelle, dai vestiti al cibo ad oggetti vari.

A Laurence Pountney Hill si trova la casa di famiglia degli Ancroft, disabitata; e in effetti, in questa zona ci sono le più belle case di mercanti sopravvissute al Grande Incendio del 1666 (fatto menzionato anche nel romanzo).

Laurence Pountney Hill prende il nome dalla chiesa di St Laurence Pountney, una delle 34 chiese bruciate in quell'occasione e mai ricostruita. Il suo cimitero continuò ad essere utilizzato come luogo di sepoltura. 
Il nome Pountney deriva da Sir John Pulteney, ricco mercante che, nel XIV secolo, dotò la chiesa di un collegio di sacerdoti e costruì nelle vicinanze un grande palazzo. In epoca Tudor questa grande casa era conosciuta come il Manor of the Rose e ospitava la Merchant Taylors' School dove fu educato il poeta Spenser.

casa elegante situata in questa zona
https://commons.wikimedia.org/




Vista di Suffolk House e Norfolk House, 5-7 Laurence Pountney Hill.
Le tombe che si possono vedere in primo piano si riferiscono
 all'ex sagrato della chiesa di St Laurence Pountney,
 bruciato nel Grande Incendio del 1666.
 Entrambi gli edifici furono demoliti nel 1994 (foto del 1968)



Vengono menzionate alcune chiese, nel libro.
La chiesa di St Mary Abchurch, al largo di Cannon Street nella City; di origine medievale, essa fu distrutta dal grande incendio del 1666 e sostituita dall'attuale edificio, ricostruito tra il 1681-87 e restaurato nel 1708.

Risaliva al Medioevo anche St Swithin, una chiesa anglicana sul lato nord di Cannon Street, distrutta sempre dal Grande Incendio di Londra e ricostruita, per poi però essere gravemente danneggiata dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale; i resti furono demoliti nel 1962.


St. Mary Abchurch
fonte
St. Swithin




St Stephen Walbrook è un luogo di culto anglicano situato al centro della City e una delle prime chiese ricostruite (nel 1680) da Christopher Wren dopo il Grande Incendio e considerata anche dal nostro scultore italiano, Canova, un vero capolavoro.

St Stephen Walbrook fu costruito sul sito di un tempio romano del II secolo e successivamente di una chiesa del VII secolo.

St. Stephen


Temple Church (chiesa anglicana) si trova tra Fleet Street e il Tamigi.
È una delle chiese più belle e importanti dal punto di vista storico di Londra e sul pavimento della zona centrale si trovano 10 lastre lapide e di altrettanti cavalieri Templari sepolti nella chiesa.







Wikipedia
https://londonita.com/
https://www.richmond.gov.uk/
https://www.visitlondon.com/
https://www.expedia.it/
https://www.qebholliswhiteman.co.uk/
https://www.walklondon.com/london-attractions/st-stephen-walbrook.htm
https://www.quilondra.com/

giovedì 20 febbraio 2020

Gente che viaggia, gente che legge (#3)



Come è mia abitudine, da lettrice curiosa, sbircio i titoli dei libri che i pendolari come me leggono sul pullman mentre si va a lavoro.

Questi tre libri hanno costituito la lettura di un'unica viaggiatrice, che è una lettrice davvero veloce e vorace, accanto alla quale mi sono ritrovata spesso seduta; il primo è l'unico cartaceo che le ho visto in mano e, ovviamente, è stato facile da individuare non appena l'ha tirato fuori dalla borsa; gli altri due ho visto che li leggeva su un dispositivo digitale e per scovare i titoli ho dovuto dare più di una sbirciata per captare un nome o una frase da cercare su Google ^_^



I SEGRETI DI VILLA DURANTE
di Caroline Montague


Ed. Newton Compton
trad. C. Nubile
512 pp
Londra, 1937. Alessandra Durante, diventata l’erede di una villa in Toscana, parte insieme a sua figlia Diana, con la speranza di ricominciare una nuova vita in mezzo alla natura.
sono anni difficili, c'è la guerra e ben presto la villa diventa un ricovero per tutti coloro in cerca di un rifugio.
L’arrivo di Davide, un giovane che nasconde un segreto importante, è destinato a cambiare per sempre la vita di Diana.
Intanto, a Londra, il secondo figlio di Alessandra, Robert, si arruola come pilota della RAF.
È determinato a fare la sua parte per liberare l’Italia dalla morsa del fascismo. Il suo coraggio lo porterà ad accettare una missione pericolosissima, che lo vedrà infiltrarsi oltre le linee nemiche.
Riusciranno Alessandra, Diana e Robert a sopravvivere alla guerra senza tradire loro stessi?




Il secondo romanzo letto dalla signora l'ho scovato facendo caso al nome di un personaggio e, prima ancora di andare a controllare chi fosse e in quale libro apparisse, e il ricordo della sinossi di un thriller che ho intenzione di leggere mi ha acceso una lampadina: Pietro Gerber, creato dalla penna di Donato Carrisi in...

LA CASA DELLE VOCI


Longanesi
400 pp
Pietro Gerber è uno psicologo specializzato in ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini di sovente traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini.
Ma un giorno una collega gli sottopone il caso di un'adulta, Hanna Hall, tormentata da un ricordo vivido che risale alla sua infanzia e che potrebbe non essere reale: un omicidio.
Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci».


Per il terzo romanzo mi è stata d'aiuto una frase, balzatami agli occhi in quanto incipit di un capitolo.

"Ricordo con chiarezza solo l'inizio e la fine. Il resto, nella mia memoria, è disarticolato e scomposto come in un quadro di Braque".


LA MISURA DEL TEMPO
di Gianrico Carofiglio



Einaudi
288 pp

Tanti anni prima Lorenza era una ragazza bella e insopportabile, dal fascino abbagliante. La donna che un pomeriggio di fine inverno Guido Guerrieri si trova di fronte nello studio non le assomiglia.
Non ha nulla della lucentezza di allora, è diventata una donna opaca. Gli anni hanno infierito su di lei e, come se non bastasse, il figlio Iacopo è in carcere per omicidio volontario.
Guido è tutt'altro che convinto, ma accetta lo stesso il caso; forse anche per rendere un malinconico omaggio ai fantasmi, ai privilegi perduti della giovinezza.
Comincia cosí, quasi controvoglia, una sfida processuale ricca di colpi di scena, un appassionante viaggio nei meandri della giustizia, insidiosi e a volte letali.


ANCHE VOI, COME ME,
VI LASCIATE ANDARE A CONTORSIONISMI ASSURDI
E NON VI DATE PACE PRIMA DI AVER SCOPERTO
 I TITOLI DEI LIBRI LETTI DA ALTRI LETTORI INCONTRATI PER CASO?

sabato 19 gennaio 2019

Libri in wishlist (gennaio 2019)



Libri scovati sbirciando in libreria e viaggiando in pullman, chiaramente finiti in wishlist  ^_-


Il primo romanzo l'ho preso in mano durante un giro alla Mondadori; non l'ho comperato ma son rimasta attratta dal titolo e dalla copertina, così ho cercato la trama e ho appurato che anch'essa mi attira: anzitutto perchè è una storia vera e poi perchè sullo sfondo c'è il triste periodo del nazismo...


LA RAGAZZA CANCELLATA
di Bart Van Es


Ed. Guanda
288 pp
18.50 euro
«Senza le famiglie, non ci sarebbero storie.» 
Bart van Es tira fuori dal passato della propria famiglia una storia mai raccontata prima: la vicenda di Lien, una bambina ebrea che i nonni dell’autore accolsero in casa loro durante l’occupazione nazista, crescendola come se fosse una figlia, ma con la quale misteriosamente interruppero ogni contatto molto tempo dopo la fine della guerra. 
Come mai? 
Che cosa ne era stato di Lien e per quale ragione i rapporti si interruppero? Che cosa impediva di pronunciare perfino il nome di Lien, bambina cancellata dalla memoria? 
Inizia così la ricerca dell’autore, un viaggio nei ricordi personali e del suo paese d’origine, l’Olanda, che lo porterà a esplorare il periodo più buio del secolo scorso e le contraddizioni nascoste in seno alla sua stessa famiglia. 
Scoprirà che Lien è viva e abita ad Amsterdam, e dal loro incontro nascerà un’amicizia speciale e profonda. 
Nel raccontare la sua storia Van Es non tace sulle sofferenze che Lien ha patito durante la clandestinità, affidata a adulti non sempre limpidi nei loro propositi, né sul lungo percorso che, come molti altri sopravvissuti alla Shoah, ha dovuto affrontare anni dopo la fine della guerra per trovare un senso a tutto il dolore vissuto. 



Questo noir di recente pubblicazione, invece, l'ho notato in quanto iscritta alla newsletter di Bompiani Edizioni.


GENNAIO DI SANGUE
di Alan Parks


Ed. Bompiani
trad. M. Drago
368 pp
18 euro
Glasgow, primo gennaio 1973. I festeggiamenti sono appena terminati e l’ispettore Harry McCoy della polizia di Glasgow è impegnato nel carcere di Barlinnie, dove un detenuto gli rivela che una ragazza sta per essere uccisa. 
E forse lui può salvarla. Ma non arriva in tempo. 
In un’affollata stazione degli autobus Tommy Malone spara a Lorna Skirving e poi si toglie la vita. 
I giornali si scatenano, il Capo si aspetta una rapida soluzione del caso. 

Il 30enne Harry McCoy si tuffa nell'indagine, immergendosi in una realtà che è fin troppo nota a un tipo come lui, abituato a trasgredire ordini e passare limiti; tra bordelli, vicoli bui e droghe come unica via di fuga dalla realtà, l’indagine si cala nel mondo dell’intrattenimento sessuale, un mondo dove con i soldi si possono comprare l’anima e il corpo di chiunque. 

Il primo romanzo di Alan Parks è un viaggio nella vita di un uomo inseguito da demoni più che mai reali, nel cuore nerissimo di una città che non lascia scampo, dove ogni speranza di redenzione sembra destinata a sprofondare nelle acque gelide del Clyde.


L'ultimo romanzo lo incrocio tutti i giorni: lo sta leggendo un pendolare in questo periodo, mentre viaggia come me la mattina in pullman.



LA BELVA NEL LABIRINTO
di Hans Tuzzi



Ed. Bollati Boringhieri
327 pp
17.50 euro

Quale filo invisibile lega fra loro un sacerdote di frontiera, un travestito di mezza età e un brillante studente universitario nella cui auto giace cadavere una ragazza? 
E le altre vittime dell’anonima mano omicida che nell’estate del 1987 nelle vie di Milano porta la morte, annunciata dai beffardi e inquietanti Arcani dei tarocchi?
A cosa si riferisce la misteriosa scritta che l’assassino traccia su ogni Arcano? E ha davvero un senso tutto l’armamentario del nazismo esoterico che costantemente affiora fra i più diversi indizi? E i Servizi segreti hanno, in tutto ciò, un ruolo oscuro?

Conscio che in simili casi soltanto una paziente indagine è possibile, ma non è mai sufficiente, poiché occorre anche un aiuto del Caso, o un errore da parte del colpevole, il vicequestore Melis, coadiuvato dai suoi uomini, intraprende un frustrante cammino di conoscenza attraverso una Milano varia e cangiante nelle sue componenti sociali, fra il vizio manifesto da un lato e l’oscuro mondo del fanatismo dall’altro, sino a giungere alla tenebrosa fonte del male che l’uomo infligge all’uomo allorché è convinto di detenere la verità.

sabato 20 ottobre 2018

Gente che viaggia, gente che legge (#2)



Come è mia abitudine, da lettrice curiosa, sbircio i titoli dei libri che i pendolari come me leggono sul pullman mentre si va a lavoro.


MESSAGGIO PER UN'AQUILA CHE SI CREDE UN POLLO
di Anthony De Mello


256 pp
1995
La lettura di queste pagine offre l'incontro con i concetti più alti della spiritualità attraverso storielle ed aneddoti, a volte autentiche barzellette.
 Il volume è quindi un libro di spiritualità, ma pensato e scritto in modo da essere per tutti, persone colte e meno colte, giovani ed adulti, credenti e non.



COME UNA FAMIGLIA
di Giampaolo Simi 

Sellerio ed.
432 pp
15 €
2018


Un affresco ambizioso e avvincente, di raffinato realismo e lancinante tensione. La storia di una famiglia scossa dal sospetto, costretta a guardarsi dentro per comprendere fino a che punto ci si può spingere per proteggere le persone che amiamo.

Luca Corbo è un ragazzo coccolato e protetto che vede davanti a sé, quando non ha ancora diciotto anni, la grande opportunità dI un futuro come calciatore.

A sostenerlo ci sono i genitori, Dario e Giulia.

Sono trascorsi alcuni anni dall’estate del caso Nora Beckford, quando Dario Corbo, ex giornalista scaltro e malinconico, ha cercato di riscattare l’immagine e il passato scellerato di un’assassina che proprio lui aveva contribuito a far condannare. Ora Dario lavora per lei, alla Fondazione che cura l’opera del padre artista, e in molti hanno da ridire.

La vita di Dario va in frantumi quando la polizia, un bel giorno, gli dice che suo figlio è accusato di aver stuprato e picchiato una ragazza...




Un noir drammatico ed emozionante, ma soprattutto una storia di individui che si riconoscono tra loro e cercano complicità e protezione nell’appartenenza, nella lealtà di gruppo, nel cemento dell’amicizia, nel nucleo tenace delle famiglie. Fin quando una famiglia non è costretta a guardarsi dentro, e a chiedersi quanta cieca fiducia, quanto amore inappellabile sono necessari per proteggere le persone che amiamo.

mercoledì 25 aprile 2018

Gente che viaggia..., gente che legge (#1)



E' risaputo che i lettori compulsivi (o quasi) abbiano dei vezzi, delle abitudini, delle manie... che un po' li accomunano tutti, e una di queste è sicuramente quella di sbirciare i titoli dei libri in mano a persone attorno a sè.
Ci si inclina col busto, si allunga il collo, si cerca di mettere a fuoco osservando con insistenza, alternandola ad una certa indifferenza (giusto per non farsi sgamare, ecco), insomma si fa di tutto per cercare di scoprire quali letture stanno allietando i propri "vicini".

Ecco, siccome mi capita di viaggiare praticamente tutti i giorni per lavoro, inevitabilmente porto con me un libro da leggere, e non posso non far caso ad altri viaggiatori che, come me, trascorrono il tempo in pullman infilando il naso tra le pagine di un libro.

Queste sono tre letture di tre diversi viaggiatori.
Conoscevo di "fama" solo quello di De Giovanni e di Cacucci; devo dire che il primo edito da Adelphi mi incuriosisce molto.


TUTTO QUELLO CHE E' UN UOMO
di David Szalay



IBS
Nove uomini, in diverse età della vita, dall'adolescenza alla vecchiaia.
Un continente, l'Europa oggi – da Cipro alla Croazia, dalle Fiandre alla Svizzera –, fotografato in una luce cruda, quasi senza ombre.
I nove fanno quasi tutte le cose che i maschi sono soliti fare: inseguono donne, le abbandonano, tentano un affare improbabile, cercano un luogo dove vivere un esilio decente, chiacchierano, sognano un'altra vita.
E se a ogni capitolo tutto – protagonista, ambiente, atmosfera – cambia, fin dal primo stacco le nove storie sembrano una sola.

All'inizio stentiamo a riconoscerlo, il paesaggio che David Szalay ci costringe a esplorare, finché, per ogni lettore in un punto diverso, ciò che abbiamo davanti si rivela per quel che è, in tutta la sua perturbante evidenza: il nostro tempo, quello che viviamo ogni giorno, in forma di romanzo.




RONDINI D'INVERNO
di Maurizio De Giovanni



IBS
Il Natale è appena trascorso e la città si prepara al Capodanno quando, sul palcoscenico di un teatro di varietà, il grande attore Michelangelo Gelmi esplode un colpo di pistola contro la giovane moglie, Fedora Marra.
Non ci sarebbe nulla di strano, la cosa si ripete tutte le sere, ogni volta che i due recitano nella canzone sceneggiata: solo che dentro il caricatore, quel 28 dicembre, tra i proiettili a salve ce n'è uno vero.
Gelmi giura la propria innocenza, ma in pochi gli credono. La carriera dell'uomo, già in là con gli anni, è in declino e dipende ormai dal sodalizio con Fedora, stella al culmine del suo splendore.
 Lei, però, cosí dice chi la conosceva, si era innamorata di un altro e forse stava per lasciarlo.
Da come si sono svolti i fatti, il caso sembrerebbe già risolto, eppure Ricciardi è perplesso. Mentre il fedele Maione aiuta il dottor Modo in una questione privata, il commissario, la cui vita sentimentale pare arrivata a una svolta decisiva, riuscirà con pazienza a riannodare i fili della vicenda.

Un mistero che la nebbia improvvisa calata sulla città rende ancora piú oscuro, e che riserverà un ultimo, drammatico colpo di coda.



¡VIVA LA VIDA!
di Pino Cacucci



IBS
Un monologo fulminante che ripercorre i patimenti della reclusione forzata di Frida Kahlo, i lucidi deliri artistici di pittrice affamata di colore, la relazione con Diego Rivera.
In un Messico quanto mai reale e al tempo stesso immaginifico, Pino Cacucci mette in scena la sintesi infuocata di un’esistenza, la parabola di una grande pittrice la cui opera continua a ottenere altissimi riconoscimenti.
In poche pagine c’è il Messico, c’è il risveglio dell’immaginazione, c’è la storia di una donna, c’è la rincorsa di una passione mai spenta per un uomo.
L’ardente esistenza di Frida Kahlo dal vertice estremo dei suoi giorni.

Un breve libro che contiene una storia immensa.



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