Notturno metropolitano è un nuovo capitolo dell'impietoso racconto che l'autore sta componendo con i suoi romanzi sullo stato di salute di una società nella quale tutti recitano sia la parte delle vittime che quella dei carnefici. Ma nulla è ciò che sembra e il commissario Ferrazza lo capirà a sue spese...
NOTTURNO METROPOLITANO
di Alessandro Bastasi
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Frilli Editore
304 pp
12.90 euro |
C’è voglia di violenza nell’aria, in questa Milano notturna, fotografata nel buio di un gelido gennaio.
La caserma Notari dell’Arma dei carabinieri, già nell’occhio del ciclone anni prima per la morte di un tossicodipendente avvenuta in circostanze poco chiare, oggi torna a essere al centro dell’attenzione per l’omicidio del brigadiere Giulio Tarantino e di sua moglie Barbara, genitori di un figlio morto da poco per overdose.
Nel conflitto di competenza tra carabinieri e polizia per la delega all’indagine, la vince quest’ultima, e il commissario Daniele Ferrazza – pressato sia dal questore sia dalla Procura per la delicatezza della vicenda - si trova ad affrontare un caso molto complicato proprio in un momento di crisi personale, a causa della relazione non semplice con Laura Barbieri, l’anchor-woman di Telelibera.
Ciò non gli impedisce di impegnarsi a tutto campo, destreggiandosi tra organi dello Stato reticenti e locali malfamati, corrieri della droga e ambigui personaggi, come l’ex carabiniere e ora investigatore privato Romano Montanari, o la vicina di casa dei Tarantino, moderna dark lady, Flavia Perantoni. In un susseguirsi di colpi di scena, superando di volta in volta inganni tecnologici e un gioco continuo di specchi e di rimandi, il commissario, coadiuvato dal fido ispettore Ceolin detto ‘Ndemo tosi e grazie anche all’aiuto di Laura, arriva a scoprire la più squallida delle verità. Che forse, però, è una verità “provvisoria”, perché, come dice uno dei personaggi, “la verità non esiste, esistono solo i punti di vista”.
L'autore.
Alessandro Bastasi è nato a Treviso nel 1949. A 27 anni si è trasferito a Milano, dove attualmente vive e lavora. Con un passato di attore teatrale, a Venezia aveva recitato al teatro Ridotto con il mitico Gino Cavalieri. Ha continuato in seguito a calcare le scene, ultima partecipazione nell’atto unico Virginia (2010) di Giuseppe Battarino e altri. Nella seconda metà degli anni ’70 ha scritto numerosi articoli di argomento teatrale per riviste del settore (Sipario, La Ribalta), per il periodico Fronte popolare e per il quotidiano La sinistra. Tra il 1990 e il 1993 vive a Mosca. Gli avvenimenti di quegli anni - di passaggio dall’URSS alla nuova Russia - gli danno materia per il suo primo romanzo La fossa comune, pubblicato nel 2008 e ambientato nella capitale russa. In seguito pubblica: 2010 - La gabbia criminale (romanzo, Eclissi Editrice) 2011 - Città contro (romanzo, Eclissi Editrice) 2012 – Ologrammi (racconto, MilanoNera Edizioni) - La caduta dello status (racconto, quotidiano Il Manifesto) - Cronaca di un’apocalisse annunciata (racconto, nell’antologia Cronache dalla fine del mondo, Historica Edizioni) 2013 - La scelta di Lazzaro (romanzo, Meme Publishers editore) 2014 - Milan by night (racconto, nell’antologia Una notte a Milano, Novecento Editore). 2016 - Era la Milano da bere (romanzo, Fratelli Frilli Editori) 2017 Morte a San Siro (romanzo, Fratelli Frilli Editori) Altri racconti sono presenti in vari siti letterari.
Attorno all’enigma di una donna e della sua vita, "A modo nostro" racconta le traversie dei cinesi in Europa, il loro impegnarsi in ogni sorta di affari, l’intreccio dei contatti politici e sociali che li sostengono.
A MODO NOSTRO
di Chen He
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Sellerio Ed.
352 pp
16 euro
trad. P. Magagnin |
Un uomo lavora come autista in una società di trasporti nella città di Wenzhou, nel sud della Cina, l’area da cui proviene quasi il novanta per cento dei cinesi residenti in Italia e molti di quelli che vivono in Francia e Spagna.
La moglie, che lo ha lasciato alcuni anni prima, si è trasferita a Parigi ed è morta improvvisamente in un incidente stradale. Come unico parente, l’uomo deve recarsi in Francia per il riconoscimento del corpo.
Apparentemente la donna è uscita di strada in stato di ebbrezza ed è caduta in un fiume; negli ultimi momenti ha fatto due telefonate, alla polizia e a un uomo sconosciuto.
Per il marito quell’inaspettato viaggio all’estero, il primo della sua vita, è un’opportunità unica.
In parallelo scorre la storia della moglie, in Cina e poi in Francia.
La donna, anche lei di Wenzhou, viene da una famiglia influente, il padre era un importante quadro del partito durante la Rivoluzione Culturale. Un giorno ne scoprirà il passato e la sofferenza, ed entrerà in contatto con gli eredi dei rivoluzionari che lo conoscevano, una casta potente e di grande prestigio politico che cambierà il suo destino.
Intorno a queste due vicende si sviluppa un romanzo crudamente realistico e a tratti sorprendentemente avventuroso, sovrapposizione di racconto morale e di resoconto fattuale.
Un romanzo che utilizza alcuni stilemi del genere noir di derivazione occidentale per raccontare una cupola criminale e l’ubiquità dell’avidità e della corruzione, e insieme permette di scrutare senza mediazione, con stupore e trasporto, il cosiddetto «sguardo cinese», il modo in cui l’espatriato osserva noi e le nostre abitudini, la nostra storia e la nostra cultura con occhio totalmente nuovo, per il quale l’espresso italiano è denso come salsa di soia, ogni formaggio un cibo dall’odore repellente, Atene una capitale ricca di incomprensibili rovine che andrebbero ricostruite. Uno sguardo che ci viene mostrato forse per la prima volta, e che per un lettore europeo è una vera e propria rivelazione, quasi lo svelamento di un segreto. Ogni giorno nelle nostre città conviviamo con loro, mentre in realtà, ed è quasi incredibile, ignoriamo la loro cultura, le loro vicissitudini, la loro sensibilità, la visione del mondo, addirittura quello che fanno. Perché i cinesi, per noi, sono tutti uguali. Chen He, invece, ci racconta tutt’altro.
L'autore.
Chen He è nato nel 1958 a Wenzhou, nel sud della Cina, provincia dello Zhejiang. Ha esordito nel 1984 pubblicando una serie di racconti. Poi si è trasferito nel 1994 in Albania, dove ha avviato un commercio di medicine cinesi. A Tirana è stato rapito a scopo di riscatto, e poi liberato dalla polizia, e nel 1999 si è trasferito a Toronto, dove oggi vive con la famiglia. Nel 2010 ha pubblicato il romanzo Sarawok, storia di un soldato cinoamericano che ha combattuto la seconda guerra mondiale nell’esercito canadese. Nel 2012 è uscito in Cina A modo nostro, di cui Sellerio ha acquisito i diritti mondiali, un caso unico nel mercato editoriale internazionale.
NOTTE AL CASABLANCA
di Daniela Grandi
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Sonzogno Ed. |
Nina Mastrantonio, maresciallo dei carabinieri a Parma, deve faticare il doppio per farsi rispettare: è donna, è bella, e ha la pelle nera. Per di più ha un carattere indipendente, è ostinatamente single e, con scandalo dei colleghi, preferisce il sesso senza legami a una relazione stabile.
D’altra parte, sono proprio gli affetti il punto sensibile di questa giovane donna in cerca d’identità: italiana di origini somale, è fiera delle proprie tradizioni, ma al tempo stesso decisa ad affermarsi nel paese in cui è nata, l’Italia, dove il nonno – reclutato dai carabinieri al tempo del colonialismo – emigrò al termine della Seconda guerra mondiale.
Un lunedì di pioggia, nell’appartamento di un anonimo condominio viene ritrovato il cadavere di Marco Cagli, piacente pilota d’aviazione.
La vittima giace nuda sul letto, con un sacchetto di plastica intorno alla testa.
C’è chi vorrebbe archiviare il caso come un gioco autoerotico finito male, ma Nina è di un altro avviso: conosceva bene quell’uomo, comprese le sue abitudini sessuali. Appoggiata dal fido Paolini e dall’avvenente brigadiere Navarra, sfidando le convinzioni dei superiori, Nina si decide così ad avviare un’indagine per sospetto omicidio.
Tanto più che qualcuno ha iniziato a inviarle bigliettini anonimi con strane citazioni letterarie: stanno tentando di dirle qualcosa, ma cosa? E perché una giovane prostituta cerca di mettersi in contatto con lei? E come si spiegano tanta omertà e imbarazzo tra i notabili della città?
Molte piste conducono al Casablanca, un club per scambisti frequentato dalla buona società di provincia.
L'autrice.
Daniela Grandi, nata a Parma nel 1969, oggi vive a Roma. Giornalista del Tg La7, è autrice del programma pomeridiano Tagadà. Il romanzo Notte al Casablanca, con protagonista il maresciallo Nina Mastrantonio, è il suo primo noir