Carissimi, vi presento alcuni libri su cui mi è caduto l'occhio e che son finiti in lista d'attesa ^_^
Che ne pensate, leggendo le trame? Li conoscete?
LA MOGLIE DEL COLONNELLO di Rosa Liksom (Iperborea Ed., trad. D. Sessa, 224 pp).
Una storia d’amore lancinante, un’indagine intima sul potere che risuona come un forte monito contro i pericoli dell’autoritarismo.
E' notte, e in Lapponia una donna ripercorre la propria lunga vita. a partire dalla storia d’amore che ha vissuto, sullo sfondo oscure pagine di una Finlandia schiacciata tra Russia e Germania.
Per lei che, bambina negli anni Dieci, ha respirato in famiglia il nazionalismo anticomunista dei «Bianchi» e ha imparato ai campi estivi delle volontarie per la patria la lezione sciovinista e maschilista, il passo per infatuarsi del nazismo è breve.
Ed è facile trovarne poi l’incarnazione erotica e sentimentale nel ricco, potente e autoritario Colonnello, molto più grande di lei e conosciuto dal padre in Germania, quando là ci si addestrava in segreto per combattere i russi.
Le voci di abusi e stupri che lo accompagnano non la scoraggiano: come una creatura selvaggia delle sue amate paludi lapponi, è felice di abbandonarsi all’ebbrezza d’amore e al proprio naturalistico, vitalistico eros.
Ma il lungo fidanzamento sarà solo l’apice euforico di una parabola che dopo il matrimonio inevitabilmente precipiterà.
Riportata con la cruda, accurata, spiazzante sincerità di una donna ormai anziana che nella vita ha trovato la sua libertà tanto nella natura quanto nella scrittura, la traiettoria personale si snoda tra figure e fatti storici delle tre guerre finlandesi collegate alla Seconda guerra mondiale: militari, intellettuali germanofili, Himmler e Hitler in persona, gli orrori dei lager e della Polonia occupata del ’39. Tutto il male sfilò sotto i suoi occhi immaturi di un tempo e tutto il male è riconsegnato intatto da una donna che, con la sua complessità umana, cerca ora di dare un senso alle sue ferite e a quelle di una nazione.
Rosa Liksom, nata a Ylävaara nel 1958, è una delle più famose scrittrici e artiste finlandesi, tradotta in 17 paesi. Apprezzata fin dagli esordi da critica e pubblico, ha debuttato nel 1985 con una raccolta di racconti ottenendo il premio J.H. Erkko. Dopo gli studi di antropologia a Helsinki e a Copenaghen, si è dedicata alle scienze sociali all’Università di Mosca, e da quel momento il mondo russo è entrato a far parte dei suoi romanzi, come Stazione spaziale Gagarin (1987) e Go Mosca Go (1988). Con Scompartimento n.6 ha vinto il Premio Finlandia 2011.
IL LIBRO DI KATERINA di Auguste Korteau (Nutrimenti editore, trad. M. Corvino, 160 pp).
Unico neo: due genitori dall’indole ruvida e ingombrante.
Se la madre è, insensibile e fredda - per aver “patito stenti e umiliazioni, vissuta e invecchiata senza conoscere la gioia dell’amore”, il padre Minas, severo e irascibile, è un uomo “tutto d’un pezzo a cui non potevi estorcere nessuna tenerezza”.
Katerina ha due fratelli e una sorella: con Aghis è amore ai limiti della morbosità, con Miron e Kliò è una guerra quotidiana fatta di piccole e grandi crudeltà.
E poi, come una spada di Damocle, aleggia sull’intera stirpe dei Chorianos uno spettro: la minaccia oscura della malattia mentale.
Auguste Korteau trasforma sua madre in protagonista e voce narrante di un emozionante romanzo familiare, doloroso ma mai cupo, anzi ironico, spesso sfrontato. E ripercorre così, grazie al racconto vivace e inquieto di “Katerina la pazza”, la storia di una famiglia, di un paese, e soprattutto di una donna capace di straordinari slanci e vittima di fragilità estreme, a cui neanche l’amore sviscerato per il figlio riuscirà a risparmiare la sofferenza di un destino inclemente.
L'autore.
Auguste Korteau, pseudonimo di Petros Chatzopoulos, è autore di romanzi, raccolte di racconti, opere teatrali e storie per ragazzi. È anche un esperto traduttore di letteratura americana (ha tradotto, tra gli altri, Faulkner, McCarthy, Oates, Proulx, Salinger e Updike). È impegnato nella lotta alle discriminazioni per l’orientamento sessuale, e insieme al marito, che ha sposato negli Stati Uniti, sono stati tra le prime coppie a contrarre unione civile nel giorno stesso del riconoscimento giuridico in Grecia. In Italia è stata pubblicata la sua raccolta d’esordio, Il libro dei vizi (edizioni e/o, 2002).
LA CONGREGAZIONE di Alessandro Perissinotto (Ed. Mondadori, 256 pp).
La piccola comunità del paese è cordiale e accogliente, ma un giorno Elizabeth inizia a ricevere sgradevoli omaggi da un ignoto personaggio che sembra molto informato sul suo passato e soprattutto sembra conoscere molto bene ciò che lei ha impiegato una vita per tentare di dimenticare. Torna così a galla un incubo degli anni ’70, quando lei era solo una bambina, lo spettro di un massacro, a migliaia di chilometri da lì: la più grande strage di cittadini americani prima dell’11 settembre 2001. Sembra passata un’eternità, ma non è così ed Elizabeth se ne renderà conto quando capirà che qualcuno, dal passato, è tornato a cercarla con uno scopo preciso: finire il lavoro che la Storia aveva lasciato a metà.
Pur partendo da realtà dimenticate, da rimozioni collettive, questa volta Perissinotto dà al racconto del vero i ritmi implacabili del thriller, scandendoli con una scrittura fredda e precisa come la lama di un coltello.
L'autore.
Alessandro Perissinotto (Torino, 1964), docente di Teorie e tecniche delle scritture all'Università di Torino e visiting professor presso la Denver University, ha esordito come narratore nel 1997 ed è autore di sedici romanzi, tra cui: Semina il vento (2011), Le colpe dei padri (2013, secondo classificato al premio Strega), Quello che l'acqua nasconde (2017), tutti editi da Piemme. Nel 2019 pubblica con Mondadori Il silenzio della collina, vincitore della nona edizione del premio Lattes Grinzane.