libri "forti" |
Salve a tutti!!!
Questo post "andrà" senza che io ci sia, perché in questo momento dovrei essere in procinto di partire o quasi per il Gran Sasso..... ^_^
Ad ogni modo, bando alle ciance e andiamo con i libri del 2012 che mi hanno coinvolto moltissimo a livello emotivo!
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Ed infatti, ecco un libro che si occupa di questo argomento, partendo però da un avvenimento che è in realtà ancora poco noto (io stessa non lo conoscevo) e che è accaduto nel periodo della Seconda Guerra Mondiale: il rastrellamento di migliaia di ebrei, da parte della polizia francese per ordine dei Tedeschi, condotti nel Velodromo d’Inverno, il 16 luglio 1942.
Nella prima parte del romanzo, che è poi la più bella, la più commovente, a parlarci è la piccola Sarah, che ha vissuto questo triste episodio della storia francese.
Mi ha commosso immaginare come vivevano e sentivano i bambini certe brutture perpetrate da esseri umani che avevano perso ogni forma di umanità e come in questi avvenimenti della Storia si nascondano sempre tragedie personali, volti con un nome ed un cognome che davvero hanno sofferto.
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Altro libro che mi ha fatto pensare tanto e quasi piangere è stato "Alice all'inferno" che, in forma romanzata, si presenta quale documento che apre il sipario su realtà tristissime e che coinvolgono i minori, anche in un'Europa civilizzata come la nostra.
E' un libro forte, in cui non ho potuto fare a meno di immedesimarmi con la giovanissima protagonista e provare a capire come ci possa sentire ad essere trattate come merce di scambio per il piacere di "pseudo-uomini", viscidi e senza pudore, che scambiano il corpo delle donne per un oggetto di cui servirsi a propria discrezione...
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"Fiore di Neve e il ventaglio segreto" è un altro di quei libri che mi hanno dato molto a livello emotivo, per due motivazioni apparentemente opposte: la prima è che in esso il motore centrale della narrazione è l'amicizia, l'affetto grandissimo ed indissolubile tra le due protagoniste, Giglio Bianco e la sua laotong Fiore di Neve.
Questa tematica non può lasciarmi indifferente perchè mi coinvolge da vicino, in quanto il valore dell'amicizia fa parte anche della mia vita.
L'altra motivazione riguarda il contesto storico, fatto di tradizioni e costumi assolutamente lontane da me: il romanzo è infatti ambientato in Cina, nella prima metà dell'Ottocento, e in esso si legge tutta la tristezza della condizione della donna, umiliata e sottovalutata, attraverso gesti, parole, tradizioni (pensiamo alla famosa fasciatura dei piedi), ma che opponeva ad esse una grandissima forza d'animo per poter "sopravvivere" e riuscire a trovare la propria strada per costruirsi una piccola felicità...!
CHE NE PENSATE, LI AVETE LETTI?