Aprile è stato un mese in cui ho colmato un paio di lacune cui da tempo mi ero ripromessa di rimediare, e mi riferisco in particolare a Stoner e Canto della pianura.
- IL PAESE DELLE PAZZE RISATE di Jonathan Carroll (RECENSIONE). Un romanzo appartenente alla narrativa fantastica, in cui nulla è come appare a prima vista: il paese di provincia di cui, in compagnia del protagonista, percorriamo le strade polverose è abitato da cani (tutti bull-terrier bianchi) cui manca solo l'uso della parola (ma ne siamo sicuri?) e da gente strana e sospetta (oltre che sospettosa), che sembra nascondere un oscuro segreto...
- STONER di John Williams (RECENSIONE). Il ritratto sincero e commovente di un uomo che, pur avendo una vita apparentemente piatta e fin troppo "comune", riesce ad entrare nel cuore del lettore grazie alla magistrale penna, sensibile e attenta, del suo autore.
- HEIDI di Francesco Muzzopappa (RECENSIONE). La 35enne Chiara si ritrova a doversi barcamenare tra il rischio di un licenziamento e il prendersi cura dell'anziano padre - affetto da demenza selettiva -, un mix che darà il via a una serie di situazioni divertenti e paradossali.
- DOPO di Koethi Zan (RECENSIONE). Dieci anni dopo essere scappata dallo scantinato in cui è stata imprigionata per tre anni, Sarah è in realtà ancora schiava e prigioniera: dei propri incubi, delle proprie fobie e manie, dell'ossessione di essere ancora ed eternamente in pericolo. Ed infatti la sua peggiore paura rischia di ripresentarsi più terribile che mai....
- CANTO DELLA PIANURA di Kent Haruf (RECENSIONE). In una piccola realtà rurale vicino Denver si intrecciano le vite di alcune persone comuni, alcune oneste e buone, altre meno; ne viene fuori il ritratto genuino e realistico di un'umanità varia e indimenticabile proprio per la sua "normalità".
- DIARIO DI UN DOLORE di C.S. Lewis (RECENSIONE). Perdere qualcuno che amiamo è un'esperienza oltremodo dolorosa, e non è facile parlare del dolore, non solo perchè trovare le parole giuste per esprimerlo è complicato, ma anche perchè è qualcosa di molto intimo, che preferiamo tenere per noi, fosse anche soltanto per evitare di apparire deboli o di suscitare compassione. L'autore di questo breve diario autobiografico prova a mettere nero su bianco i propri tristi pensieri, con onestà e precisione.
- UN PALLIDO ORIZZONTE DI COLLINE di Kazuo Ishiguro (RECENSIONE). Quando il proprio passato è costellato di esperienze negative e dolorose, voltarsi indietro per ripercorrerlo con la memoria non fa che aggiungere ulteriori sofferenze, eppure è proprio il racconto di sè, di quei giorni che sono stati e ora non sono più e che, a modo loro, ci hanno formato, a offrirci una via per far pace con noi stessi e con quei demoni che ci portiamo dietro.
- LE DISAVVENTURE DI MARGARET di Cathleen Schine (RECENSIONE). Una commedia al femminile dal taglio sofisticato che, in tono leggero, si sofferma su come la lettura di certi libri "particolari" possa influenzare la mente e i comportamenti di una giovane donna colta e un tantino... suggestionabile!
- SC E LA MALEDIZIONE DEL TERZO OCCHIO di Emanuela Molaschi (RECENSIONE): il mondo creato dalla penna dell’autrice è popolato da personaggi magici e non, da ragazzi e ragazze che frequentano una scuola per maghi in Inghilterra, ed è una storia che nasce come una fan fiction potteriana ma che comprende molti elementi originali.
- TINA di Alessio Torino (RECENSIONE): un breve ma profondo romanzo di formazione, una storia di crescita, in cui la giovanissima protagonista deve fare i conti con il complicato e contraddittorio mondo degli adulti, tutti troppo occupati e presi dalle proprie preoccupazioni per far caso a lei, che intanto li guarda tutti attraverso la propria sensibilità e tra mille domande.
- FERMO! CHE LA SCIMMIA SPARA di David Cintolesi (RECENSIONE): storie di uomini e donne alle prese con i loro peggiori incubi, esistenze travolte da vortici di violenza e situazioni grottesche immerse in una cornice che mescola elementi pulp, horror, noir, conditi con una vena di "macabra ironia".
A parte la fatica nel proseguire e terminare SC E LA MALEDIZIONE DEL TERZO OCCHIO (è un genere che non fa per me...) e anche LE DISAVVENTURE DI MARGARET (piacevole ma non avvincente), le altre letture sono state tutte molto belle, ma se devo stabilire un podio, dico CANTO DELLA PIANURA, STONER (per la capacità degli autori di farti amare ciò che, di per sè, non ha nulla di notevole e straordinario) e IL PAESE DELLE PAZZE RISATE (esilarante!).
Attualmente in lettura:
- IL GARZONE DEL BOIA di Simone Censi: romanzo storico incentrato sulla figura di Giovanni Battista Bugatti, detto Mastro Titta, il boia di Roma, celebre esecutore di sentenze capitali dello Stato Pontificio;
- TERRONI di Pino Aprile, saggio storico sui "retroscena" dell'unità d'Italia;
- LASCIA DIRE ALLE OMBRE di Jess Kidd, un thriller dai risvolti fantastici ambientato in Irlanda.
QUALI LETTURE DI APRILE VI HANNO COLPITO MAGGIORMENTE?
QUALI VI HANNO DELUSO?