Due thriller psicologici che rientrano tra i miei preferiti sono di certo i due di Chevy Stevens che ho letto un po' di tempo fa: "Scomparsa" e "Il passato di Sara".
Eccomi qui in vostra compagnia per dare un'occhiata a ciò che c'è "dietro la storia" di questi due romanzi e che cosa ha ispirato l'Autrice nello scriverli.
Ciò che leggiamo spesso è frutto della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta. La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerchine che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?". |
SCOMPARSA
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Di cosa parla il romanzo?
Di una giovane donna che, mentre sta svolgendo il suo lavoro come agente immobiliare, viene rapita da un uomo e da quel momento vive il peggiore dei suoi incubi...
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Non si sentiva come se stesse veramente vivendo una sua passione.
Un giorno ha inviato una e-mail a una zia, cui disse: “Penso che avrei dovuto essere una scrittrice.”. Lei rispose: “Non è mai troppo tardi”.
Così ha iniziato a scrivere saggi per se stessa, entrando in contatto con il proprio lato creativo.
Poi, dopo un triste episodio, ha alloggiato su una delle isole del golfo con il suo cane, Annie, e ha iniziato a lavorare su un libro di memorie. Amava stare al pc, con una tazza di tè accanto, e ha deciso che era quello che voleva fare nella vita.
Tuttavia, quando è tornata a casa, la vita, nella sua cruda realtà, si è imposta e ha ripreso a lavorare ancora con gli immobili, senza smettere di pensare alle diverse possibili idee per una storia.
Mentre stava lavorando a un Open House, un pomeriggio, ha cominciato a chiedersi cosa sarebbe potuto accadere se non non fosse tornata a casa quella sera.
Chi l'avrebbe notato per primo? Che cosa accadrebbe al suo cane? E la casa?
Poi ha cominciato a chiedersi cosa potrebbe accadere se fosse tenuta prigioniera per lungo tempo, forse anche un anno. Come sarebbe sopravvissuta?
Per un paio di mesi ha pensato alla storia di continuo, mentre guidava, camminando con il cane, o mentre svolgeva altre attività. Sentiva che il personaggio nella sua mente raccontava la sua storia a un terapeuta, che era molto arrabbiata e aveva molto da raccontare.
Un giorno, stando nel proprio ufficio, cominciò a scrivere la prima parte della storia di Annie.
La storia stava quasi per diventare un'ossessione, così decise di lasciare l'agenzia immobiliare per poter inseguire il suo sogno.
Per i successivi due anni ha imparato tutto quello che poteva sulla scrittura, e quando il libro è stato finalmente pronto, il suo agente ne ha proposto la stampa a un grande editore americano.
Da allora Still Missing ha venduto in oltre trenta paesi e ha vinto il premio del miglior thriller dell'anno.
IL PASSATO DI SARA
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Di cosa parla il libro?
La protagonista, Sara, è alla ricerca delle proprie radici, del proprio passato, ma scoprirle la metterà in contatto con verità difficili da accettare che turberanno il suo presente.
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Chevy aveva sentito parlare di un crimine orribile avvenuto a Wells Gray Park, anni prima, e che riusciva ancora a turbarla, quando pensava a questo parco e al brutale omicidio di cui è stato teatro.
Ha iniziato a pensare alle cose terribili che potrebbero accadere all'interno dei parchi e al fatto che anche in quest'epoca in cui abbiamo grande disponibilità di cellulari e tecnologie avanzate, ci sono ancora aree del mondo in cui, se uno vuole e sa come organizzarsi, riesce a sfuggire alla polizia anche per un lungo periodo.
La storia è nata e cresciuta da queste considerazioni.
Per capire Sara, l'Autrice ha passato un sacco di tempo a leggere storie di persone adottate e a cio che ciò che potrebbero essere chiamate ad affrontare, soprattutto se hanno fratelli nati naturalmente dai genitori adottivi.
Ha anche studiato le emozioni dei genitori naturali, che potrebbero non desiderare di essere cercati e trovati da quei figli dati via anni e anni prima, magari per ragioni anche valide.
In un primo momento non aveva intenzione di strutturare il libro in sedute di terapia, come aveva fatto con Still Missing ("Scomparsa"), ma una volta iniziato a scrivere, si è resa conto che aveva bisogno di prendere la storia di Sara scendendo ad un livello più profondo per approfondire con attenzione le sue emozioni, la sua lotta per scoprire da dove viene e a chi appartiene.
E il modo migliore per farlo era attraverso sessioni psicoterapeutiche.
Voleva anche approfondire il rapporto tra natura ed educazione.
Siamo semplicemente un prodotto del nostro ambiente? Quanto la genetica gioca un suo non trascurabile ruolo nella formazione della nostra personalità?
E' dimostrato che l'ansia può essere ereditata. E che dire della violenza?
Nel caso di Sara, lei è terrorizzata, una volta apprese le proprie origini, perchè si chiede se il suo temperamento a volte rabbioso sia un segno di quella natura più oscura che le appartiene e che lei ritrova in quel padre biologico criminale.
Nadine, la psichiatra presente in entrambi i libri, non parla mai, interagisce in maniera diversa dai canoni all'interno della relazione terapeutica, e questo per la Stevens era un altro modo di esplorare più a fondo il personaggio di Nadine, che ritroviamo nel successico romanzo, Always Watching, in cui finalmente "sentiamo" la sua voce.
Fonte per preparare il post:
https://chevystevens.com
CONOSCETE QUESTI ROMANZI?
LI AVETE LETTI?
E' UN GENERE CHE VI PIACE E LI LEGGERESTE?
E' sempre interessante conoscere ciò che sta dietro alla scrittura di un romanzo: non conosco la scrittrice ma mi ha colpito la sua determinazione! Buona giornata :-)
RispondiEliminaHo letto solo questi suoi due libri e l'ho trovata una brava scrittrice!
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