giovedì 3 ottobre 2024

ELIZABETH di Ken Greenhall [ RECENSIONE ]



Sensuale, distaccata, razionale e cinica: la giovanissima protagonista di questo romanzo è una 14enne disinibita, che non si comporta in modo consono alla sua età, ma intesse relazioni con gli adulti come se lei stessa lo fosse.
Una Lolita dark, una moderna strega priva della spensieratezza e dell'incoscienza che dovrebbero caratterizzare i suoi anni e che vive ogni giorno con lo sguardo indagatore di chi pesa, analizza, giudica e condanna tutti coloro che le sono attorno.


ELIZABETH
di Ken Greenhall





Adelphi
173 pp
trad. M. Pareschi
"Mi chiamo Elizabeth Cuttner e ho quattordici anni. (...) Sono venuta ad abitare dalla nonna più o meno un anno fa, dopo aver ucciso i miei genitori.  Non vorrei sembrarvi senza cuore. Lasciate che vi spieghi".


Così si presenta a noi lettori la protagonista: come un'assassina.
E non solo: da subito avvertiamo, nelle sue parole, un'autoconsapevolezza da adulta, di chi ha imparato a parlare con disarmante lucidità di sé e degli altri senza timore di descriverne i lati oscuri, torbidi, i pensieri perversi, le azioni sconce, i sorrisi lascivi.

Elizabeth ha tredici anni quando, nel corso di una normale vacanza con mamma e papà nello chalet di famiglia sul Lake George, nello stato di New York, resta orfana di entrambi i genitori nello stesso giorno.
Quello che inizia come un giorno qualunque, infatti, si veste di tragedia: i suoi genitori vanno a fare un giro in barca con lo zio James (fratello del padre e... amante di Elizabeth...) e si rifiutano di portare con loro la figlia; ebbene, i due coniugi non faranno più ritorno, perché moriranno tragicamente proprio durante quel pic-nic.

Verrebbe da chiedersi, allora: perché Elizabeth si prende la colpa della loro morte?

Prima che accada la tragedia, un fatto inquietante coinvolge e stravolge per sempre l'esistenza di Elizabeth, indirizzando da quell'istante la sua vita, i suoi pensieri, i suoi progetti.

Nel guardarsi allo specchio della propria camera, la ragazza vede riflessa non la propria immagine bensì quella di una donna a lei sconosciuta.
La figura si chiama Frances e comincia a parlarle con voce tenera e suadente e a fissarla con uno sguardo intenso e ammaliante.

"Mi vedi perché siamo della stessa stirpe (...). Sono venuta a insegnarti delle cose su te stessa. Sono venuta a offrirti dei poteri. Accetti?"
"Sì, Frances. Credo di sì."

Da questo surreale e sovrannaturale incontro con la Frances rinchiusa nello specchio, la ragazzina comincerà ad assumere comportamenti strani, sinistri, frutto della convinzione di appartenere ad una famiglia di streghe, di donne con poteri ultraterreni, capaci di lanciare malefici e di decidere le sorti altrui solo con l'intenzione, solo desiderandolo.

Ma allora in che modo lei è responsabile della morte dei suoi genitori?


Libera di vivere come desidera, senza più tra i piedi quei due adulti volgari e piatti, Elizabeth si trasferisce dalla nonna paterna, la quale vive in un’antica dimora coloniale a Manhattan insieme allo zio James, alla moglie di lui (Katherine) e al loro unico figlio (Keith). 
A questo già strambo nucleo famigliare si unisce l'istitutrice, Miss Barton, assunta per dare lezioni alla piccola orfanella, non ancora pronta per tornare a scuola.
Miss Barton è una donnina dallo stile e dalla personalità insignificanti, molto volubile e impressionabile e, soprattutto, emotivamente insicura, tanto da sentirsi costantemente in imbarazzo con tutti: con James, sempre così sicuro di sé e pronto a fare il cascamorto con qualsiasi essere respiri; con Katherine (tra le due sembra nascere una certa complicità) e con la stessa Elizabeth, dalla quale si sente soggiogata, non riuscendo ad imporre la propria autorevolezza ma, anzi, mostrando una debolezza tale da incoraggiare  la scaltra adolescente ad usarla per manipolarla.

In questa tetra casa, lei e i suoi famigliari si muovono come degli ambigui figuranti coinvolti in dinamiche relazionali torbide, innaturali, che mettono addosso al lettore quasi una sensazione di disagio, come se stesse assistendo a una commedia sordida in cui si incrociano  elementi erotici e paranormal, dove la consapevolezza di Elizabeth di essere sensuale, seduttiva e conturbante è figlia delle capacità occulte delle proprie ave.
La ragazza discende, infatti, da una genìa di fattucchiere e lei stessa maneggia con naturalezza i tipici "strumenti" delle streghe - rospi, serpenti, specchi, gatti, marchi sul corpo, incantesimi... - e sarà proprio l'antenata dello specchio, Frances, a svelarle i segreti dell’arte magica.

Attraverso le perfide indicazioni dettate dalla defunta, un senso di onnipotenza investirà Elizabeth facendo sì che si diverta ad esercitare con spietatezza e freddezza i propri poteri, mossa dal delirante obiettivo di affermare la propria natura di strega.

Qualcuno cercherà di distoglierla dai propri scopi e di convincerla a rifiutare questa malvagia eredità lasciatale dalle antenate, ma il male è ormai entrato nella mente della ragazza, travolgendola completamente.

Un romanzo breve che si lascia leggere con sufficiente piacere per la prosa elegante e le atmosfere gotiche, "da horror", anche se siamo a un livello molto soft (del resto, per leggerlo io... ^_^ ), nel senso che vi sono elementi del genere ma non vengono sviluppate situazioni di vero e proprio orrore.
L'autore gioca più che altro su questo clima cupo, sovrannaturale, inquietante, in cui si respira una sottile tensione e in cui i personaggi sembrano quasi paralizzati da una forza oscura che li rende delle comparse, dei pupazzi senz'anima e senza volontà.
L'unica ad avere fin troppa personalità e le idee chiare è la protagonista, che - proprio perché ha solo 14 anni - mi ha trasmesso sensazioni di fastidio per il suo modo di fare da adulta, per la noncuranza con cui si concede allo zio, per il glaciale distacco con il quale guarda le persone attorno a sé, priva di qualsiasi slancio di affetto e di emozioni.

Che dire?
C'è  un che di intrigante in questo libro ma, allo stesso tempo, mi è mancato qualcosa, nel senso che mi è piaciuta l'atmosfera gothic ma a livello di trama avrei preferito una maggiore sostanza.


martedì 1 ottobre 2024

SETTEMBRE 2024, TRA LETTURE E SERIE TV

 

Buon 1° ottobre, lettori!

Siamo nel piano della mia stagione preferita, l'autunno, di cui amo i colori, i profumi, le temperature, forse solo la pioggia l'amo un po' meno (ma solo se sono costretta a mettere il naso fuori casa).

Eccomi con le mie letture di settembre.

(pinterest)

1. LA CLASSE di C. Dalcher: distopico - immaginiamo un tempo futuro in cui a contare sia solo il successo scolastico e nella società non sia ammessa alcuna fragilità o imperfezione (4/5). SE CERCHI UN DISTOPICO SCORREVOLE.

2. LA RONDINE E I NARCISI di S. Douglas Scott: historical romance/Regency: le vicende personali e sentimentali di uomini e donne alle prese con un momento storico complesso (5/5). SE AMI IL ROMANCE CON UNO SFONDO STORICO DETTAGLIATO E ACCURATO;

3. LA PROMESSA di F. Dürrenmatt: giallo svizzero dal ritmo cinematografico su come ogni poliziotto che si rispetti ha un caso che l'ossessioni, almeno una volta nella vita (4.5/5). ADATTO A CHI VUOL LEGGERE UN GIALLO BREVE E COINVOLGENTE;

4. IL CUORE DEGLI UOMINI di N. Butler: narrativa americana - i valori dello scoutismo incarnati da un ragazzo/uomo per cui la lealtà e l'onestà sono tutto (4.5/5). SE CERCHI UN ROMANZO DI FORMAZIONE DALLE NOTE MALINCONICHE;

5. BLACK BLUES di A. Locke:  poliziesco/soft thriller in cui il Texas Ranger protagonista si muove in un contesto razzista e corrotto (4.5/5). LEGGILO SE HAI GIA' LETTO TEXAS BLUES.

6. ELIZABETH di K. Greenhall: paranormal - breve romanzo con protagonista una ragazzina conturbante e disinibita, fiera discendente di una generazione di donne con poteri sovrannaturali (3.5/5). SE CERCATE UNA LETTURA INQUIETANTE E UN PO' GOTICA.



READING CHALLENGE

Per il mese di settembre ho scelto l'obiettivo RILETTURA/VARIAZIONE DI UN MITO, con 

7.MOONSHINE IN THE DARKNESS di Èclipseparanormal romance/retelling del mito di Ade e Persefone (3,5/5). PER CHI CERCA UNA LETTURA ROMANTICA.


Sul fronte serie tv, vi ho consigliato:

THE 8 SHOW, k-drama in stile Squid game (con rilevanti differenze, però);
THE FIVE, thriller poliziesco che parte dalla sparizione di un bambino per poi aprirsi a diversi scenari ricchi di colpi di scena;
THE  GLORY, k-drama a tema bullismo e vendetta, di cui ho visto la seconda parte della prima stagione;
PYRAMID GAME: teen drama sempre coreano e sempre a tema bullismo a scuola.


E questo è il mio settembre ^_-

Voi avete avuto delle belle letture? Avete film o serie da consigliarmi?

Baci sparsi.

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