mercoledì 28 dicembre 2022

❤❤ RECENSIONE ❤❤ UN TÈ A CHAVERTON HOUSE di Alessia Gazzola



Una giovane donna, che vive "seguendo la scia di un dolce profumo" e senza fare troppi progetti a lungo termine, vola in Inghilterra alla ricerca di informazioni utili a chiarire cosa sia successo al bisnonno durante la guerra e si ritrova all'interno di una antica ed elegante dimora inglese.



 UN TÈ A CHAVERTON HOUSE 
di Alessia Gazzola



Ed. Garzanti
192 pp
16.40 euro

Angelica ha ventisette anni e non ha ancora chiarissimo cosa voglia fare e chi voglia diventare nella vita.
Beh, forse su questa affermazione la stessa non sarebbe tanto d'accordo e ci direbbe:

"...il punto è che io le idee chiare ce le ho, alla fine. Io voglio una vita piena di piccole cose belle".

Dopo che l'ultima supplenza le ha provocato una frattura al coccige e dopo aver chiuso la sua storia con Davide, fidanzato infedele, il destino le regala un'opportunità che lei, anticonformista da sempre, coglie al volo, infischiandosene della disapprovazione della famiglia, che la vorrebbe più ambiziosa e desiderosa di realizzarsi professionalmente..

È la cara zia Edvige a dare alla sua vita una spinta inaspettata; l'anziana donna, infatti, ha un desiderio: contattare dei vecchi cugini che vivono all'estero, ma a questa richiesta segue ben presto un altro desiderio, o meglio un cruccio che si porta dietro dall'infanzia.
Suo padre Angelo (bisnonno di Angelica) combatté in guerra e la versione ufficiale è che non abbia più fatto ritorno in Italia, dalla sua famiglia, perché morì...

Eppure il suo corpo non giunse mai in patria e a Edvige è sempre rimasto vivo il dubbio che il padre non sia tornato perché si rifece una vita (e un'altra famiglia?) in Inghilterra.

Ad Angelica non sembra vero di potersi fiondare in questa indagine su una vecchia storia di famiglia e ciò che scopre è che il bisnonno Angelo, dopo che fu fatto prigioniero dagli inglesi, è rimasto nel Dorset; raccogliendo man mano piccole e preziose informazioni, la vicenda dell'uomo conduce la ragazza a Chaverton House, un’antica dimora dove pare che Angelo abbia vissuto e lavorato per diverso tempo.

Chaverton House è una villa meravigliosa, di quelle in cui è facile perdersi e sognare ad occhi aperti, sentendosi a tutti gli effetti una protagonista di un romanzo di Jane Austen o di Downton Abbey, e per una persona - come Angelica - che ama la letteratura inglese, cosa può esserci di più esaltante?

Per poter proseguire nell'attività di Sherlock Holmes, la donna fa in modo (e ci riesce!) di ottenere un lavoro temporaneo proprio nella villa, come guida turistica.

Tra quelle mura piene di storia la ragazza conosce Alessandro Almirante, un uomo (di origini italiane) un po' più grande di lei e che lavora come estate manager nella villa.
Affascinante ma sfuggente, sempre sulle sue, distaccato e poco incline ai rapporti sociali, Angelica prova ad entrare nelle simpatie dell'uomo per cercare di ottenere le informazioni necessarie su nonno Angelo, così da capire quale collegamento ci sia tra lui e quel posto.

Piano piano, con costanza e tenacia, bussando alle porte giuste e grazie all'aiuto di un Alessandro più paziente e comprensivo di quanto apparisse all'inizio, Angelica non solo raccoglie particolari preziosi circa Angelo e le scelte fatte dopo la guerra, ma finisce per ambientarsi fin troppo bene a Chaverton: lei ama camminare tra quelle ampie e belle stanze, prepararsi per fare da guida ai turisti, cogliere l'occasione per parlare anche di letteratura inglese e - chi l'avrebbe mai detto! - addirittura imparare a memoria le curiosità più eccitanti di una serie tv ambientata a Chaverton e su cui tanta gente è davvero in fissa!
Tra servizi da tè, pareti dai motivi floreali, una splendida e fornita biblioteca e meravigliose e costose edizioni dei classici di Jane Austen ed Emily Brontë, ad Angelica sembra di vivere un sogno: il suo sogno, dal quale non vorrebbe più svegliarsi!

Se a questo si aggiunge che i rapporti con Alessandro si fanno sempre più stretti e il suo fascino sulla donna sempre più forte..., e beh, la decisione di restare a Chaverton diventa ogni giorno più concreta per Angelica.

"Ecco io sono quella conoscente ... che si adatta a tutto (...) Non mi chiedo cosa ne sarà di me, non mi importa costruirmi mattone su mattone una stanza tutta per me che alla fine si rivelerà una cella. Io sono una mina vagante, rifiuto l'ordine come stile di vita e le imprimo una direzione seguendo la scia di un dolce profumo."

Ma è giusto abbandonare ogni possibilità di far carriera nell'insegnamento per fare la guida turistica in Inghilterra?
A voler essere precisi, per quanto ami insegnare, tra Angelica e la cattedra si era già messa l'arte di preparare deliziosi lievitati (dal pane ai cornetti), hobby che le aveva fatto capire come per sentirsi appagati nulla conta di più che fare quello che si desidera maggiormente e che, soprattutto, fa star bene.

La ragione le suggerisce di tornare in Italia, assecondando il volere dei genitori; il sentimento le sussurra "Chaverton", "Alessandro".
Quando poi giungerà a chiudere il cerchio della storia di Angelo, andar via e tornare alla "vita di prima" sembra essere la soluzione più sensata.
Quale direzione sceglierà? Le sarà possibile far conciliare ragione e sentimento e smettere di considerarli due binari che non si incontrano mai?


È il mio primo libro di Alessia Gazzola; l'ho ascoltato su Audible ed è stata una scoperta molto piacevole perché anzitutto la voce narrante (Valentina Mari) è adatta alla protagonista e al tipo di storia e con la sua espressività ha reso l'ascolto scorrevole e gradevolissimo, e poi è proprio lo stile dell'autrice che mi ha convinta: fresco, divertente, delizioso, leggero, insomma mi ha regalato qualche ora di intrattenimento più che gradito.
C'è anche la ricetta dei cornetti sfogliati a fine libro!

Consigliato a chi ama le storie al femminile, ambientate in location inglesi le cui pareti risuonano dei chiacchiericci delle donne impegnate a prendere il tè nei salotti, e a chi non può fare a meno di farsi coinvolgere dal dolce profumino del pane o di un dolce appena sfornati.


CITAZIONI

"...penso che poi non serva molto altro per essere felici... Qualunque difficoltà si ridimensiona se si ha al proprio fianco qualcuno simile a noi".

"C'è chi trova la pace nelle discipline orientali, io la trovo nel laborioso e sfiancante procedimento di impasto dei cornetti".


2 commenti:

  1. Ciao Angela, ho letto questo romanzo l'anno scorso e lo ricordo ancora come una lettura leggera e piacevolissima! Buona fine e buon 2023 :-)

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    Risposte
    1. Ariel! 🙂 Mi ricordo perfettamente, e mi sono decisa a leggerlo anche grazie alle tue recensioni dei libri della Gazzola 😉

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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