Potevo rimandarne la lettura ancora per molto? E no...!
LA CENA DI NATALE
di Luca Bianchini
Ed. Mondadori 196 pp 9.50 euro |
Dopo aver letto Io che amo solo te, vi eravate accorti di quanto vi mancavano Ninella don Mimì, Chiara…, magari anche quella pettegola di zia Dora e la First Lady, Matilde?
Beh, se, giunti all’ultima pagina, vi siete chiesti che ne è stato di loro, non potete non leggere La cena di Natale, in cui Luca Bianchini apre una finestra sui nostri polignanesi e ce li mostra alla vigilia di Natale, in attesa di stare insieme a pranzo dalla neosposina Chiara, che tra una nausea e l’altra, sta cercando di preparare il brodo più buono della Puglia, anche lei aspettando domani, quando avrà a tavola la propria famiglia ma pure quella del marito Damiano, e soprattutto la temutissima suocera Matilde, che di certo sarà pronta a criticare tutto.
Ma, come del resto abbiamo visto nel libro precedente, in due giorni può succedere davvero di tutto, e anche in questo prosieguo il lettore se ne accorgerà prestissimo.
Ritroviamo tutti i personaggi così come li avevamo lasciati: Ninella, sempre così pratica, a volte un po’ fredda, ma che in realtà comincia a sentire una certa solitudine e nostalgia, al pensiero di quel Grande Amore con don Mimì che non potrà mai essere vissuto; così, intanto, cerca di dimenticare le pene d’amore con qualche scappatella e puntando sui cambiamenti fisici, tanto per sorprendere la cognata Dora e la consuocera, decidendo di… farsi bionda! E don Mimì continua a guardarla – da vicino e da lontano – sognando dentro di sé la sua Ninè e sopportando le polpette della moglie.
Nancy è ancora alle prese con il problema della non perduta verginità e le sue preoccupazioni sono tutte su quel pensiero fisso e sul ragazzo che le piace, Tony.
Intanto, il matrimonio tra Damiano e Chiara potrebbe essere allietato da una bella notizia, ma Chiara si ritrova ancora una volta piena di paure e insicurezze, unite al timore che Damiano sia ancor meno responsabile di lei; ed infatti il giovane Scagliusi non sembra maturato molto dopo le nozze, anzi, il suo lato incosciente e un po’ infantile gli è rimasto addosso, ed ora sembra creargli non pochi problemi.
Menomale che c’è Orlando a dargli una mano, e non è che gli manchino le “grane” da risolvere, ma forse è giunto per lui il momento di prendere in mano la propria vita e smetterla di vivere nella paura e alle dipendenze di chi non lo apprezza.
E poi c’è la First Lady, che dopo aver ricevuto a sorpresa un notevole regalo dal marito, decide di “fare come a Bari” e di evitare la messa di mezzanotte invitando i parenti per il gran cenone di Natale…
Cenone che vedrà tutti impegnati e nervosi, tra trucco e abiti con cui fare bella figura, menu sofisticati da preparare, preoccupazione per il pranzo di domani, ex da tenere a bada, oggetti preziosi persi chissà come e per colpa di chi…
E tutto mentre la neve imbianca la città, che guarda Ninella, le sue ragazze e gli Scagliusi sorridendo maliziosa e forse immaginando che, anche stavolta, tutti i problemi si sistemeranno e, come nelle favole migliori, tutti saranno felici e contenti, ognuno abbracciato alla propria personale felicità.
Anche in questo breve romanzo, legato al precedente, ho adorato lo stile e la scrittura dell’Autore, la sua ironia, i momenti buffi, spiritosi e divertenti grazie a dei personaggi che ormai mi sono entrati nel cuore e che mi sembra di conoscere davvero.
Ancora una volta… consigliato!