ex-epigrafe |
Cosa scrive la Pancol prima di dare inizio al suo "Lentamente fra le tue braccia"?
Riporta una citazione meravigliosa ^_^
E subito di seguito questo brevissimo racconto:
La donna, gigantesca, vestita con un ampio abito grigio, ha un occhio solo, torbido e lattiginoso come un’ostrica, pieno di lacrime e di rimproveri; il corpo, sempre più gonfio, vacilla, poi si dirige verso il letto in cui la bambina ha cercato riparo sotto le coperte, bestiolina rossa d’imbarazzo per essere stata colta in flagrante, per la vergogna di essersi comportata male, di aver fallito.
Se tutto il resto scomparisse e restasse solo lui,
continuerei a esistere;
ma, se tutto il resto restasse e lui svanisse,
l’Universo diventerebbe per me una potenza estranea,
di cui non sentirei di far parte.
Emily Brontë, Cime tempestose
E subito di seguito questo brevissimo racconto:
La donna, gigantesca, vestita con un ampio abito grigio, ha un occhio solo, torbido e lattiginoso come un’ostrica, pieno di lacrime e di rimproveri; il corpo, sempre più gonfio, vacilla, poi si dirige verso il letto in cui la bambina ha cercato riparo sotto le coperte, bestiolina rossa d’imbarazzo per essere stata colta in flagrante, per la vergogna di essersi comportata male, di aver fallito.
È colpa sua, sì, la bambina sa di essere colpevole.
La donna dall’occhio di Ciclope si avvicina e, più avanza, più sembra dilatarsi nella stanza, inghiottendo tutta l’aria, al punto che la piccola fatica a respirare. Si dibatte, allunga le braccia per respingere la donna gigantesca, alta come una mongolfiera, che sta sicuramente per strangolarla con le sue mastodontiche mani.
La donna dall’occhio di Ciclope si avvicina e, più avanza, più sembra dilatarsi nella stanza, inghiottendo tutta l’aria, al punto che la piccola fatica a respirare. Si dibatte, allunga le braccia per respingere la donna gigantesca, alta come una mongolfiera, che sta sicuramente per strangolarla con le sue mastodontiche mani.
All’inizio la bimba emette un gridolino soffocato di paura, poi un urlo che squarcia la notte, lacera la membrana che avvolge la donna in abito grigio china su di lei, le mani avanti… Un urlo che la risveglia. Il materasso ondeggia, ne afferra i bordi. La paura che l’ha invasa la spezza in due, un
fiotto di lacrime le esce da dentro, trascinando la donna dall’occhio di Ciclope in un torrente di fango giallo che riempie la stanza, minacciando d’ingurgitarla, di farla morire. Lotta contro le correnti fangose, lotta, ma ben presto le mancano le forze…
fiotto di lacrime le esce da dentro, trascinando la donna dall’occhio di Ciclope in un torrente di fango giallo che riempie la stanza, minacciando d’ingurgitarla, di farla morire. Lotta contro le correnti fangose, lotta, ma ben presto le mancano le forze…
La bimba si rannicchia in posizione fetale, le mani sopra le orecchie, e affonda il viso nelle lenzuola sgualcite. Non vuole più vedere, né sapere, solo dimenticare. Dimenticare quell’immagine fasulla, quel tentativo criminale…
Ah, dimenticare, si dice, cullandosi nelle sue stesse braccia strette intorno alle spalle, sarei pronta a rinunciare a tutto per dimenticare, farmi perdonare, perdonare…
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz