Marzo 2020 è un mese che certamente ricorderemo tutti e per tanto tempo, per la triste situazione determinata dal Coronavirus.
Non so se voi lettori vi siate dedicati alla lettura con più frequenza a motivo del maggior tempo libero che diversi di noi si son ritrovati a gestire..., ma per quanto mi riguarda non ho letto molto di più, anzi vi dirò: c'erano giorni in cui la voglia di leggere calava.
Ad ogni buon conto, eccomi con il mio monthly recap:
- LA TUA VITA E LA MIA di Majgull Axelsson: un romanzo duro, appassionante, necessario che affronta un altro capitolo scuro nella storia della Svezia moderna: il trattamento crudele e inumano riservato alle persone con disabilità intellettive gravi all'interno dei "manicomi".
- I QUATTRO CANTONI di Gabriella Genisi. Un'altra avventura attende i lettori, in compagnia della bella commissaria pugliese, Lolita Lobosco, che, con le sue immancabili Louboutin tacco 12, l'amore per la sfiziosa e saporita cucina barese (panzerotti in primis) e animata da un'inesauribile passione per la giustizia, è nuovamente impegnata in una complicata indagine che le farà passare delle vacanze natalizie a dir poco movimentate.
- Favole moderne per crescere bambini intelligenti" di Ann Sepolveda. Una raccolta di fiabe belle e rassicuranti, fanno riflettere e sicuramente possono essere un modo piacevole e educativo per passare momenti sereni con i bambini.
- IL LIBRO NASCOSTO di D. M. Pulley. Ci sono armadi che è meglio non aprire per non liberarne gli scheletri; libri che sarebbe meglio non leggere per non scoprire scomodi segreti: il giovanissimo protagonista, nell'incoscienza tipica dell'età, farà proprio quello che gli adulti attorno a lui gli ordinano di non fare: aprire armadi, andare in giro a curiosare e far domande alle persone sbagliate e scoprire segreti.
- PIETRE di Giusy Maresca. Dietro un omicidio brutale, frutto di una mente tanto intelligente quanto diabolica, si cela la faccia più buia a nascosta del cuore umano, nel quale possono annidarsi i segreti e le perversioni più indegne e inconfessabili.
- IL GIORNO DELLA CIVETTA di Leonardo Sciascia. Scritto nell'estate del 1960, quando il Governo di quegli anni non solo nutriva poco interesse vero il fenomeno mafia, ma si affannava a negarlo (fatto reso ancor più incredibile se pensiamo che solo tre anni dopo sarebbe entrata in funzione una commissione parlamentare d'inchiesta sulla mafia), questo celebre racconto di Sciascia è una denuncia civile e disincantata di questo infido male costituito dalle organizzazioni mafiose nonché dalla corruzione dei più alti apparati dello Stato.
- VENTIQUATTRO di Valentina Bardi. Perdere una persona amata è una di quelle esperienze capaci di devastarti e farti sentire più che mai impotente e svuotato; l'Autrice, con delicatezza ma, al contempo, con una scrittura onesta e realistica, ci racconta una storia sì di perdita, ma anche di forza, quella forza che ci urla di non arrenderci perché, nonostante il dolore, la Vita è lì che ci aspetta.
- IL SALICE di Hubert Selby Jr. Con il suo stile frammentato e la sua penna teneramente ruvida, l’autore di capolavori come Ultima fermata a Brooklyn e Requiem per un sogno, ci racconta la realtà degli emarginati, dei perdenti, dei diversi, sullo sfondo di un’America cupa, difficile, quella dei bassifondi delle grandi metropoli: in un posto così improbabile e tutt’altro che attraente, sboccia un’amicizia tra due uomini lontani per età, cultura, esperienze, ma che riusciranno ad essere di grande aiuto e benedizione l’un per l’altro.
- SHOTGUN LOVESONGS di Nickolas Butler. Sotto un cielo americano, in una piccola comunità agricola in cui tutti si conoscono, nasce e cresce un gruppo affiatato di amici, che tra queste pagine impariamo a conoscere e alle cui vicende e dinamiche relazionali vien spontaneo appassionarci.
- L'ULTIMO SPETTACOLO di V. Zonno: in una società differente da quella attuale, in cui le esistenze delle persone sono controllate e rese piatte e prive di emozioni, qualcuno ha commesso un omicidio ma interrogarlo è praticamente impossibile... almeno fino a quando non si sveglia!
Questo mese ho avuto tante letture belle, che mi hanno lasciato ognuna qualcosa: l'indignazione di fronte alle ingiustizie di "La tua vita e la mia", il dolore della perdita misto al desiderio di ritornare a vivere di "Ventiquattro", l'atmosfera malinconica di "Shotgun Lovesongs", la forza del perdono di "Il Salice"..., e potrei continuare con gli altri romanzi, trovando un particolare - una sensazione, un'associazione, uno stato d'animo... - in ciascuno di essi.
Questo per dire che mi esimo dallo scegliere tre titoli da mettere sul podio ^_^
La citazione di questo mese:
Vivere per me è continuo divenire, è un buon libro da leggere vicino al fuoco di un camino mentre fuori piove e i cipressi lungo il viale si genuflettono all’impeto del vento.(Isabel Allende)
Non ho visto chissà che film 'sto mese, e comunque nulla di rilevante.
La canzone che mi ha accompagnato a marzo? DON'T STOP ME NOW degli immortali Queen.
Una carica di energia quotidiana!
Cosa resta di marzo? Eh, tanti pensieri e sentimenti contrastanti, per lo più negativi, soprattutto se penso ai morti a causa del Coronavirus e al dolore vissuto da tante persone per i famigliari deceduti.
Ma permettetemi di chiudere questo post in maniera leggera, con lo spezzone di un dialogo presente in uno dei film della mia adolescenza che ha un posto speciale nel mio cuore e l'avrà sempre; in queste battute c'è una frase che mai come a marzo abbiamo sentito dire (e magari anche detto/scritto):
Un marzo produttivo, il tuo!
RispondiEliminanon mi lamento... e anzi, menomale che ci sono i libri ^_-
EliminaCaspita che mese colmo di tante belle emozioni, un mese vissuto appieno. Così si fa, nonostante il virus-killer.
RispondiEliminasinforosa
cerchiamo di affrontare questo periodo dedicandoci a qualcosa che ci lasci pensieri positivi :)
EliminaIl giorno della civetta lo conosco, l'avevo letto in passato. Mi intriga Il libro nascosto; ci farò un pensierino.
RispondiEliminaIl libro nascosto mescola vari generi: avventura, formazione, giallo ;-)
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaHo letto di meno anche io, eppure sono stata più a casa. Ma non ne avevo voglia, la mente andava in una direzione, la lettura da un'altra parte.
RispondiEliminaA parte Sciascia, l'unico che ho letto, mi segno le fiabe di Anna Sepolveda, che cercherò, vorrei regalarlo alle mie nipoti e Il Salice, l'autore mi ha sempre incuriosito ma non mi sono mai avvicinata.
Ti abbraccio,abbi cura di te.
un abbraccio a te!
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