La mia nuova lettura.
Quattro fratelli. Due case a picco sul Mare del Nord. Un dramma familiare sepolto nel silenzio da decenni.
EREDITÀ di Vigdis Hjorth (Fazi Ed. Trad. M. Podestà Heir, 374 pp)
Tutto comincia con un testamento. Al momento di spartire l’eredità fra i quattro figli, una coppia di anziani decide di lasciare le due case al mare alle due figlie minori, mentre Bård e Bergljot, il fratello e la sorella maggiori, vengono tagliati fuori. Se Bård vive questo gesto come un’ultima ingiustizia, Bergljot aveva già messo una croce sull’idea di una possibile eredità, avendo troncato i rapporti con la famiglia ventitré anni prima.
Cosa spinge una donna a una scelta così crudele?
Bård e Bergljot non hanno avuto la stessa infanzia delle loro sorelle. Bård e Bergljot condividono il più doloroso dei segreti.
Il confronto attorno alla divisione dell’eredità sarà l’occasione per rompere il silenzio, per raccontare la storia che i familiari per anni hanno rifiutato di sentire. Per dividere con loro l’eredità – o il fardello – che hanno ricevuto dalla famiglia. Per dire l’indicibile.
Premiato dai librai norvegesi come miglior libro dell’anno, in vetta alle classifiche di vendita per mesi, osannato dalla critica internazionale, "Eredità" è il romanzo con cui la norvegese Vigdis Hjorth ha raggiunto la fama mondiale. Lirica riflessione sul trauma e sulla memoria, è al tempo stesso il furioso racconto della lotta di una donna per la sopravvivenza.
L'autrice.
Vigdis Hjorth è nata a Oslo nel 1959, è una delle scrittrici norvegesi più conosciute e stimate. Ha esordito nel 1983 con Pelle-Ragnar i den gule gården, grazie al quale il Ministero della Cultura norvegese le ha attribuito il premio per il miglior romanzo d’esordio. Ha pubblicato più di trenta libri, fra cui una ventina di romanzi, conquistando i premi letterari più svariati. Eredità, vincitore del Norwegian Booksellers’ Prize e del Norwegian Critics Prize for Literature – i due principali riconoscimenti norvegesi –, è il romanzo con cui ha ottenuto la fama internazionale, rientrando nella rosa dei finalisti del National Book Award for Translated Literature nel 2019.
Mi ispira da quando è uscito!
RispondiEliminaIo ho finito l'ultimo di Aciman, di cui ho scritto oggi, e non so bene cosa iniziare!
A volte quando termini determinati libri, scegliere il successivo è una bella impresa :-)
EliminaCiao Angela, avevo già addocchiato questo libro qualche mese fa... leggerò con piacere la tua recensione perchè mi incuriosisce molto ;-)
RispondiEliminaLa lettura procede bene, è molto scorrevole :)
EliminaCiao Angela! Il thriller nordico mi piace, questo mi sembra interessante :-)
RispondiEliminaè un dramma famigliare scritto con uno stile particolare, secondo me merita!
EliminaAmmetto di non conoscere l'autrice e l'ho scoperta attraverso la tua recensione. Mi documenterò di più al riguardo. Complimenti, lo sai a memoria oramai, ma sei davvero brava a recensiere.
RispondiEliminaspero di parlarne meglio e più diffusamente tra qualche giorno, a lettura ultimata. Sei sempre gentilissimo :)
EliminaHo letto questo romanzo con vivo interesse, lasciandomi coinvolgere dai personaggi e dalla loro psicologia sfaccettata.E' un grido di dolore, la ricerca di un sostegno, la necessità di essere creduta. Una lettura che merita :)
RispondiEliminaciao aquila, infatti sì, ricordo la tua recensione!!
Eliminami sta piacendo, si entra nel dolore della protagonista in un modo molto diretto.