Nel secondo libro della saga famigliare di Anne Jacobs, siamo nel pieno della Grande Guerra.
Paul Melzer, come innumerevoli altri uomini, è sul fronte a combattere e i famigliari attendono sue notizie con ansia e preoccupazione.
Mentre la villa si attrezza per ospitare e curare i feriti di guerra, le esistenze di padroni e servitù proseguono arricchendosi di nuove vicende e dinamiche.
LE RAGAZZE DELLA VILLA DELLE STOFFEdi Anne Jacobs
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Giunti ed. trad. L.Ferrantini 624 pp |
Sono passati tre anni dal suo arrivo alla maestosa Villa delle Stoffe, in cerca di un impiego come domestica; abbiamo scoperto il legame che unisce la famiglia della ragazza ai Melzer, in particolare l'importanza del suo defunto padre, Jakob, con la fabbrica delle stoffe, per la quale ha investito tutto il proprio ingegno nella costruzione dei macchinari.
Adesso che è sposata con l'erede dell’impero dei tessuti, tra la servitù c'è chi ammira e chi invidia la giovane Marie, la quale si scopre felicemente incinta ma, ahilei, questa gioia viene un po' oscurata dalla brutalità della guerra, che irrompe ben presto nel mondo incantato della villa, trasformandola (senza il consenso del burbero signor Johann Melzer) in un ospedale militare dove i feriti vengono accolti dalle amorevoli cure delle donne di casa.
Non solo, ma Paul è costretto a partire per il fronte, così come i mariti di Kitty e Lisa e alcuni ragazzi che lavorano alla villa, come Gustav e Humbert.
Si sa, in tempi di guerra la vita è difficile, scarseggiano le provviste e tutto ciò che occorre per vivere dignitosamente, anche se all'interno della bella dimora le cose non vanno malissimo e i signori possono ancora permettersi di mangiare senza stringere esageratamente la cinghia, anche grazie alla creatività e alla bravura della cuoca.
Certo, fuori dal quel piccolo paradiso, le cose vanno male per la gente semplice, che si ritrova più povera di prima, con le donne impegnate a fare i lavori che prima erano svolti dagli uomini (ora sul fronte) e con troppi figli da sfamare.
La miseria comincia ad intaccare pure la fabbrica delle stoffe, che non riesce più a dedicarsi alla produzione di tessuti (a causa della scarsità della materia prima), per cui deve buttarsi sull'uso della carta, e inoltre gli operai (quei pochi rimasti) si lamentano per lo stipendio che, se non arriva in ritardo, è comunque insufficiente a tirare avanti decorosamente.
Insomma, i problemi ci sono e tormentato Melzer senior, che continua ad essere un orso scorbutico, cocciuto, che accetta l'aiuto della nuora senza però mai darle ragione su nulla, anzi.
Intanto, le donne della Villa delle Stoffe - ai piani alti quanto ai bassi - sono impegnate a risolvere i propri piccoli grandi problemi.
Se Kitty ha imparato a voler sinceramente bene al marito Alfons, Lisa invece ammette con sé stessa che l'altezzoso maggiore Klaus von Hagemann non hai mostrato un vero amore né rispetto per la consorte, sposata più per risollevarsi economicamente che per affetto; questa amara consapevolezza porta Lisa ad aprire gli occhi e a guardarsi attorno, riscoprendosi attratta da un altro uomo, decisamente più gentile e con valori morali ben più nobili.
Altri personaggi entrano in gioco, come il giovane e attraente dottor Moebius (che verrà chiamato anch'egli sotto le armi, lasciando nella tristezza la cognata di Kitty, infatuata di lui), o Grigorj, il prigioniero russo costretto a lavorare nello stabilimento, il cui sguardo cupo trafigge il cuore della sguattera Hanna; e infine il malinconico tenente Ernst von Klippstein, che sembra non avere occhi che per la bella signora di casa, Marie, che vede in lui una brava persona pronta a investire capitali per non lasciar morire la fabbrica Melzer, che rischia davvero di non superare la crisi nella quale è immersa.
Mentre Marie è appunto impegnata con tutte le sue forze a risollevare le sorti dell’azienda, giunge la notizia sconvolgente che il suo amato Paul è disperso in guerra, e la speranza di riabbracciarlo si fa sempre più tenue ogni giorno che passa…
In questo secondo capitolo della saga, ritroviamo personaggi vecchi, cui se ne aggiungono di nuovi, così che si creano altre dinamiche e scenari, che ci aiutano a conoscere sempre meglio i personaggi principali, a seguirne la crescita, l'evoluzione.
Marie è una ragazza saggia, determinata, con la testa sulle spalle, creativa e pronta a prendersi degli impegni seri per dare il proprio contributo alla famiglia, che sia in casa o in fabbrica, per la quale investe idee, progetti, dà suggerimenti, anche scontrandosi con il suocero, persona tradizionalista e convinta che le donne non debbano entrare negli affari, i quali sono "cose da uomini". Ma anche un testone come lui sarà costretto a riconoscere il grande e valido aiuto che viene dalla testolina intelligente di Marie.
Kitty è sempre lei: bellissima, leggera, a volte con la testa tra le nuvole, un'eterna ragazzina che desta sempre ammirazione da parte degli uomini. Saprà maturare almeno quando diventerà madre?
Lisa è forse quella che evolve di più e in meglio: da ragazza invidiosa della sorellina più bella, più vezzeggiata e corteggiata, diviene man mano una giovane donna responsabile, assennata, dedita alla cura dei feriti nell'ospedale allestito nella villa; si sveste di modi di pensare frivoli e sciocchi per divenire più razionale, pratica e consapevole di ciò che è, di come proceda il proprio matrimonio, di chi sia realmente Klaus (non l'ama e non l'amerà mai) e di quale tipo di uomo sente di volere accanto.
Come col primo libro, anche questo scorre placido e le vicende. il modo in cui vengono narrate, il tipo di personaggi coinvolti, le relazioni che nascono, i pettegolezzi ecc..., mi hanno ricordato quelle telenovelas contemporanee spagnole, tipo La promessa (di cui mia madre è fan appassionata) o Grand Hotel, in cui tutto accade tra le mura di casa, in cucina come nei salotti o nelle stanze del personale di servizio.
Confermo il mio parere: lettura piacevole, probabilmente non fa vibrare le corde dell'anima e non posso dire che vi siano grandi colpi di scena, però ne apprezzo la scorrevolezza e il contesto storico.
Proseguirò col terzo.
Ciao Angela, mi fa piacere che stai proseguendo con la lettura della serie! A me è piaciuto molto questo secondo libro, più del primo, e lo ricordo ancora con molto piacere! E' stato bello ricordarlo attraverso le parole della tua bella recensione :-)
RispondiEliminaCiao Ariel!
EliminaSi, sto proseguendo molto volentieri! Ci si affeziona ai personaggi e si ha voglia di seguirne le vicende.
È una serie molto bella e diventa sempre più bella e intrigante di libro in libro. Buona lettura.
RispondiEliminasinforosa
Sono curiosa di andare avanti!!
EliminaCiao sinfo ;)