Eccomi qui a dirvi la mia su un romanzo che ha come veri e indiscussi protagonisti i sentimenti, le emozioni in tutte loro sfaccettature e in tutta loro forza.
SE GUARDERAI NEL MIO CUORE
di Viviana De Cecco
Ed. Genesis Publishing 183 pp |
Sonia ha diciotto anni, un fratello ribelle e una vita in cui l’assenza del padre l’ha portata a credere che il cuore sia come una finestra che chiunque può infrangere in qualsiasi momento.
È sempre stata una ragazza forte, ma il giorno in cui ha dovuto compiere una scelta che ha stravolto la sua esistenza, non ha saputo far altro che rinchiudersi in un guscio di solitudine.
Il destino, però, ha deciso di mettere sulla sua strada il tenebroso Samuel, un ragazzo tormentato dai fantasmi del suo recente passato e da un senso di colpa che l’ha convinto di non essere più capace di amare.
Pian piano, lavorando entrambi nel locale gestito dalla madre di Lory, la migliore amica di Sonia, impareranno a conoscersi e ad abbandonarsi all’attrazione invincibile che provano l’uno verso l’altra. All’improvviso, trovandosi divisi da un terribile equivoco, sceglieranno di allontanarsi per inseguire i propri sogni, nella speranza di dimenticare ciò che li ha uniti.
Sonia partirà per la Spagna a lavorare come fotografa e Samuel si ritroverà a recitare come attore di teatro a Roma.
Ma riusciranno a restare lontani o il loro legame, ormai, è più forte di ogni dolore?
Samuel concederà a Sonia di guardare finalmente nel suo cuore per sconfiggere i demoni che lo angosciano e permettere all’amore di restituire loro la giusta felicità?
Un romanzo d’amore e dramma, ispirato a una storia vera.
I protagonisti della storia - dolce e drammatica allo stesso tempo - narrata in questo romanzo sono due 18enni che, a dispetto della giovane età, custodiscono nel proprio cuore piccoli segreti che li fanno soffrire, dando loro la sensazione sgradevole di essere diversi e sbagliati, rispetto ai loro coetanei, ma soprattutto rispetto a chi è loro accanto.
Sonia è una ragazza carina, dai lunghi capelli neri, gli occhi espressivi e lo sguardo acuto, che ha la passione per la fotografia; passione che ha ereditato dal padre.
Ma proprio quel padre amato ed emulato è per lei, la mamma e il fratello minore Ric, fonte di dispiacere e delusione, perché li ha lasciati per rifarsi una vita altrove; da quel momento Sonia non l’ha più rivisto, ed il vuoto lasciato dalla presenza dell’uomo si sente come non mai.
Certe assenze non di rado sono più ingombranti di tante inutili presenze, e questa realtà la sensibile Sonia la vede nello sguardo spento e depresso della madre, nonché nell’irrequietezza di Ric.
E sarà proprio Ric a scombinare la vita di Sonia, quando una notte, in compagnia dell’ex-ragazzo di lei – lo sciagurato e falso Car -, il ragazzino sarà artefice di un atto di vandalismo: con una pietra sfonderà il vetro di una casa, e chi si prenderà colpe, responsabilità e conseguenze? Lei, la sorella maggiore, mentre il vile Car scapperà via per non farsi più vedere.
Nonostante il proprietario della casa oltraggiata la perdonerà subito, non denunciandola, Sonia porterà con sé i segni di quella notte in cui ha provato vergogna, paura, solitudine, delusione: la notte in cui il suo cuore si è infranto in tanti piccoli pezzi, proprio come il vetro rotto da Ric.
Anche dopo diverso tempo, Sonia ancora sente il peso di quella notte: lo sente negli sguardi di disapprovazione che riceve, nella risatine di chi la chiama “la ragazza dei vetri infranti”.
Tutte cose che la scoraggiano e la rendono ancora più isolata dal mondo; se non fosse per l’amica di sempre, Lory, Sonia sarebbe perfettamente sola.
E in questa solitudine ha preso l’abitudine di recarsi di notte in una cascina abbandonata, finchè non scopre che quel luogo è frequentato anche da un’altra persona, più simile a lei di quanto immagini: Samuel.
Samuel è anche lui un 18enne solitario, e anche lui ha un segreto pesante sul cuore che l’opprime, lo soffoca, lo rende vulnerabile, irascibile, arrabbiato e incapace di relazionarsi agli altri, in particolare alla sua famiglia.
Perché è proprio dalla famiglia che giunge questo segreto che lo fa star male, e che è legato all’amata sorella Lea, che ha perso in una notte fatale e terribile, un incubo dal quale Samuel non è mai uscito, e se ne è uscito è solo con la certa convinzione di essere colpevole.
Ma perché il ragazzo ha maturato questi sensi di colpa e chi può aiutarlo a liberarsene?
Quando i due ragazzi si incontrano per la prima volta sentono che una strana energia li unisce, e quando successivamente si ritroveranno vicini, questa consapevolezza diventerà certezza, unita però alla sensazione che allo stesso tempo qualcosa li separi, che ci sia un muro che li divide, un baratro fatto di silenzi e cose non dette che, se non decidono di colmarlo, finirà per inghiottirli, lasciandoli nel buio in cui già si trovano.
E se Sonia sente il desiderio di conoscerlo e di scalfire quella corazza di difesa che lui ha innalzato e che lo frena, Samuel sente invece di non poter dare alla ragazza, di cui pure si sta innamorando, quell’amore di cui lei ha bisogno.
Quell’amore di cui ha bisogno anche lui, e che può salvare entrambi da quel groviglio di sentimenti contraddittori e sofferti che non permette loro di essere sereni, di viversi completamente.
Entrambi hanno bisogno di trovare la propria strada, di tirar fuori le proprie capacità, i propri sogni, imparando ad avere fiducia in loro stessi e l’uno nell’altra e, soprattutto, di trovare il coraggio di guardare oltre la finestra infranta della propria giovane vita; se fino a quel momento la loro esistenza è stato un continuo camminare su fragili vetri rotti che hanno fatto sanguinare i loro piedi, adesso devono capire se vogliono lasciare aperta la finestra del proprio cuore, consapevoli del fatto che da essa può entrarvi tanto l’amore quanto il dolore, e accogliere il rischio che quella che sembrava la persona giusta, sia soltanto l’ennesima persona che lascerà nuovamente dietro di sè solo ulteriori macerie.
Cosa sceglieranno di fare Sonia e Samuel? Resteranno chiusi ognuno nel proprio tormento personale, rinchiudendosi in loro stessi, o si daranno l’opportunità di essere felici, di salvarsi a vicenda attraverso l’amore?
Se guarderai nel mio cuore è un romanzo scritto bene anzitutto dal punto di vista formale, del linguaggio (vicino alla realtà dei giovani ma sempre molto accurato nella scelta dei termini e delle espressioni), e in secondo luogo, la narrazione scorre in modo fluido, delicato, pervasa come'è da sentimenti puliti e forti, e da una introspettiva attenzione all’interiore dei personaggi; i capitoli si susseguono in modo dinamico, alternando la narrazione di Sonia a quella di Samuel, permettendoci di seguire lo svolgersi degli eventi attraverso i loro occhi, le loro emozioni, che ci giungono come un fiume in piena, proprio perché i giovani protagonisti hanno il cuore pieno di emozioni e verità celate, in attesa di qualcuno che finalmente le accolga senza giudicare.
Samuel e Sonia sono due ragazzi sensibili, che non riescono a farsi scivolare addosso le conseguenze, piccole o grandi, delle proprie azioni, e questa sensibilità trova corrispondenza nelle loro attitudini artistiche, che entrambi in qualche modo cercheranno di assecondare, pur nutrendo i dubbi e le paure tipiche dell’età e, ancor di più, del loro modo di essere.
C’è una bella storia di amicizia e amore al centro di questo romanzo, che si sofferma anche sui conflitti e le paure che possono risiedere nel cuore e nella vita di ciascuno di noi, in special modo di persone molto giovani, che spesso si ritrovano a gestire emozioni e situazioni forse più grandi di loro.
Non posso che consigliarlo; ringrazio l’Autrice, Viviana De Cecco, per avermi dato modo di leggere questo suo romanzo, e le faccio i miei più cari in bocca al lupo per la sua attività di scrittrice.
E sarà proprio Ric a scombinare la vita di Sonia, quando una notte, in compagnia dell’ex-ragazzo di lei – lo sciagurato e falso Car -, il ragazzino sarà artefice di un atto di vandalismo: con una pietra sfonderà il vetro di una casa, e chi si prenderà colpe, responsabilità e conseguenze? Lei, la sorella maggiore, mentre il vile Car scapperà via per non farsi più vedere.
Nonostante il proprietario della casa oltraggiata la perdonerà subito, non denunciandola, Sonia porterà con sé i segni di quella notte in cui ha provato vergogna, paura, solitudine, delusione: la notte in cui il suo cuore si è infranto in tanti piccoli pezzi, proprio come il vetro rotto da Ric.
Anche dopo diverso tempo, Sonia ancora sente il peso di quella notte: lo sente negli sguardi di disapprovazione che riceve, nella risatine di chi la chiama “la ragazza dei vetri infranti”.
Tutte cose che la scoraggiano e la rendono ancora più isolata dal mondo; se non fosse per l’amica di sempre, Lory, Sonia sarebbe perfettamente sola.
E in questa solitudine ha preso l’abitudine di recarsi di notte in una cascina abbandonata, finchè non scopre che quel luogo è frequentato anche da un’altra persona, più simile a lei di quanto immagini: Samuel.
Samuel è anche lui un 18enne solitario, e anche lui ha un segreto pesante sul cuore che l’opprime, lo soffoca, lo rende vulnerabile, irascibile, arrabbiato e incapace di relazionarsi agli altri, in particolare alla sua famiglia.
Perché è proprio dalla famiglia che giunge questo segreto che lo fa star male, e che è legato all’amata sorella Lea, che ha perso in una notte fatale e terribile, un incubo dal quale Samuel non è mai uscito, e se ne è uscito è solo con la certa convinzione di essere colpevole.
Ma perché il ragazzo ha maturato questi sensi di colpa e chi può aiutarlo a liberarsene?
Quando i due ragazzi si incontrano per la prima volta sentono che una strana energia li unisce, e quando successivamente si ritroveranno vicini, questa consapevolezza diventerà certezza, unita però alla sensazione che allo stesso tempo qualcosa li separi, che ci sia un muro che li divide, un baratro fatto di silenzi e cose non dette che, se non decidono di colmarlo, finirà per inghiottirli, lasciandoli nel buio in cui già si trovano.
E se Sonia sente il desiderio di conoscerlo e di scalfire quella corazza di difesa che lui ha innalzato e che lo frena, Samuel sente invece di non poter dare alla ragazza, di cui pure si sta innamorando, quell’amore di cui lei ha bisogno.
Quell’amore di cui ha bisogno anche lui, e che può salvare entrambi da quel groviglio di sentimenti contraddittori e sofferti che non permette loro di essere sereni, di viversi completamente.
Entrambi hanno bisogno di trovare la propria strada, di tirar fuori le proprie capacità, i propri sogni, imparando ad avere fiducia in loro stessi e l’uno nell’altra e, soprattutto, di trovare il coraggio di guardare oltre la finestra infranta della propria giovane vita; se fino a quel momento la loro esistenza è stato un continuo camminare su fragili vetri rotti che hanno fatto sanguinare i loro piedi, adesso devono capire se vogliono lasciare aperta la finestra del proprio cuore, consapevoli del fatto che da essa può entrarvi tanto l’amore quanto il dolore, e accogliere il rischio che quella che sembrava la persona giusta, sia soltanto l’ennesima persona che lascerà nuovamente dietro di sè solo ulteriori macerie.
Cosa sceglieranno di fare Sonia e Samuel? Resteranno chiusi ognuno nel proprio tormento personale, rinchiudendosi in loro stessi, o si daranno l’opportunità di essere felici, di salvarsi a vicenda attraverso l’amore?
Se guarderai nel mio cuore è un romanzo scritto bene anzitutto dal punto di vista formale, del linguaggio (vicino alla realtà dei giovani ma sempre molto accurato nella scelta dei termini e delle espressioni), e in secondo luogo, la narrazione scorre in modo fluido, delicato, pervasa come'è da sentimenti puliti e forti, e da una introspettiva attenzione all’interiore dei personaggi; i capitoli si susseguono in modo dinamico, alternando la narrazione di Sonia a quella di Samuel, permettendoci di seguire lo svolgersi degli eventi attraverso i loro occhi, le loro emozioni, che ci giungono come un fiume in piena, proprio perché i giovani protagonisti hanno il cuore pieno di emozioni e verità celate, in attesa di qualcuno che finalmente le accolga senza giudicare.
Samuel e Sonia sono due ragazzi sensibili, che non riescono a farsi scivolare addosso le conseguenze, piccole o grandi, delle proprie azioni, e questa sensibilità trova corrispondenza nelle loro attitudini artistiche, che entrambi in qualche modo cercheranno di assecondare, pur nutrendo i dubbi e le paure tipiche dell’età e, ancor di più, del loro modo di essere.
C’è una bella storia di amicizia e amore al centro di questo romanzo, che si sofferma anche sui conflitti e le paure che possono risiedere nel cuore e nella vita di ciascuno di noi, in special modo di persone molto giovani, che spesso si ritrovano a gestire emozioni e situazioni forse più grandi di loro.
Non posso che consigliarlo; ringrazio l’Autrice, Viviana De Cecco, per avermi dato modo di leggere questo suo romanzo, e le faccio i miei più cari in bocca al lupo per la sua attività di scrittrice.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz