Carissimi lettori, di recente ho avuto il piacere di ricevere dei libri in omaggio, di cui vi parlerò in un prossimo post; per adesso voglio concentrarmi su un personaggio realmente esistito citato nel romanzo paranormal fantasy che sto leggendo: VIKTOR di Elena Ticozzi Valerio, il seguito di PALINDRA.
Si tratta della prima donna accusata di stregoneria in Irlanda:
ALICE KYTELER
(Kilkenny, 1280? – Inghilterra, 1325?)
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Nel 1298 Alice Kyteler sposò William Outlaw, un ricco mercante di Kilkenny, da cui ebbe un figlio (chiamato anch'egli William e successivamente suo principale socio d'affari).
Nel 1302 Alice era già sposata con il suo secondo marito, Adam Ie Blund di Callan, il quale aveva dei suoi figli: saranno soprattutto essi ad accusare Alice di stregoneria, successivamente.
Nel 1309 Alice aveva collezionato un terzo matrimonio, con Richard de Valle di Tipperary, anch'egli benestante e della cui ricchezza beneficiò sia lei che il figlio William.
Nel 1324, quando fu accusata di stregoneria, Alice si era già sposata per la quarta volta con il cavaliere Sir John Ie Poer.
Ma dopo poco tempo dalle nozze John si ammalò… Essendo stato informato del sinistro passato della moglie, John cominciò ad aver paura che la sua salute stesse peggiorando a causa di un maleficio da parte di lei, e si rifugiò nella abbazia di S. Francesco.Fatto sta che l'uomo morì...
Intanto, la ricchezza che Alice aveva accumulato a scapito dei suoi figliastri (e dei consorti, che man mano avevano intestato i beni a lei e al figlio) li aveva resi arrabbiati e sospettosi, tanto che essi giunsero alla conclusione che la matrigna praticasse la stregoneria, ed infatti fu accusata davanti alle autorità ecclesiastiche di maleficium, un'accusa abbastanza comune.
I figliastri di Alice Kyteler hanno portato la loro denuncia di stregoneria nel 1324 a Richard Ledrede, vescovo di Ossory, un ecclesiastico particolarmente ansioso di difendere le libertà e le giurisdizioni della Chiesa.
Sette furono le accuse portate contro Alice Kyteler e i suoi "compari", Petronilla de Meath (domestica) e William Outlawe (figlio di Alice): negavano Cristo e la chiesa; avevano tagliato animali vivi e disperso i pezzi per le strade come offerte a un demone; avevano rubato le chiavi della chiesa per tenervi delle riunioni di notte; nel cranio di un ladro avevano messo gli intestini e gli organi interni di cadaveri; da queste orribili poltiglie avevano fatto delle pozioni per incitare la gente contro i cristiani; la stessa Alice si univa a un demone; la donna aveva usato la stregoneria per uccidere alcuni dei suoi mariti e infatuare gli altri, con il risultato che essi avevano dato tutti i loro beni a lei e al figlio William, impoverendo così i suoi figliastri. Questi, inoltre, sostenevano che il quarto marito di Alice fosse stato avvelenato.
La condanna comprendeva torture e quindi morte al rogo, ma Alice conosceva persone influenti e riuscì a scappare dal castello di Kilkenny dov’era imprigionata; raccolse gli oggetti di valore che le erano rimasti e si rifugiò a Londra. Non fece più ritorno nella cittadina irlandese; di lei si disse che portò con sè la figlia di Petronella e che fosse figlia di William...
La stregoneria era una forma di magia e inizialmente essa non aveva un'accezione negativa: la medicina popolare era spesso basata su preparati a base di erbe fatti da "streghe buone".
L'idea della stregoneria come qualcosa di contrario al cristianesimo è venuta alla ribalta a partire dall'11° secolo. Nell'ultima parte del XIII secolo la Chiesa cominciò a considerare la stregoneria come eresia e a parlare di culto del diavolo.
casa di Alice a Kilkenny |
Proprio partendo dalla denuncia dei figliastri e della morte sospetta del quarto povero marito della Kyteler, il vescovo intervenne e cominciò un’inquisizione; non mancarono le "testimonianze" di quanti giuravano di averla vista spazzare strane polveri davanti la soglia di casa del figlio o di volare su una scopa (!) cantando: "Nella casa di William, mio figlio, vada tutta la ricchezza di Kilkeny..."
Nel 1324 Alice fu condannata per stregoneria ed eresia e tutti i suoi averi confiscati.
Nel 1324 Alice fu condannata per stregoneria ed eresia e tutti i suoi averi confiscati.
La condanna comprendeva torture e quindi morte al rogo, ma Alice conosceva persone influenti e riuscì a scappare dal castello di Kilkenny dov’era imprigionata; raccolse gli oggetti di valore che le erano rimasti e si rifugiò a Londra. Non fece più ritorno nella cittadina irlandese; di lei si disse che portò con sè la figlia di Petronella e che fosse figlia di William...
Ad ogni modo, la donna fuggì infischiandosene del destino tanto di Petronella quanto del figlio, che però supplicò misericordia e perdono, che gli furono concessi a condizione che pagasse varie penitenze, e infatti pagò per rifare il tetto della Cattedrale di Santa Maria.
Petronilla fu decisamente meno fortunata. Rivelò (sotto tortura...) che Alice le aveva insegnato tutto quello che sapeva sulla magia nera e che non c'era in tutto il mondo una più strega di Lady Alice Kyteler.
Petronilla fu bruciata il 3 novembre 1324.
Fonti per articolo:
http://www.historyireland.com/
https://sjhstrangetales.wordpress.com
http://dublinonascosta.it/
https://www.historickilkenny.com (immagini)
https://www.historickilkenny.com (immagini)
Vi lascio i link di alcuni testi (in inglese) sull'argomento, nel caso foste interessati:
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz