mercoledì 15 maggio 2019

Recensione: CATTIVE COMPAGNIE di Ruth Newman



Una donna, rimasta vedova, decide di indagare sulla sospetta morte di suo marito, venendo travolta da una realtà mafiosa intricatissima in cui non potrà fidarsi di nessuno, neanche di chi dovrebbe difenderla e aiutarla a cercare la verità.



CATTIVE COMPAGNIE 
di Ruth Newman



Garzanti Ed.
367 pp
Kate Grey è una giovane vedova che da un anno vive nella più profonda angoscia, nella tristezza più micidiale e in un bozzolo di dolore acuto dal quale non sa come uscire; e forse neanche vuole.
Perchè da quando ha perso Charlie, suo marito, la sua adorata anima gemella, l'altra metà di se stessa, l'unica ragione di vita, Kate ha smesso semplicemente di vivere.
Sopravvive per inerzia, si trascina apatica, isolata da tutti - eccezion fatta per gli amici più cari, tra cui Samantha e David, e Luke, l'amico d'infanzia di Charlie.
Il pensiero di buttarsi alle spalle il suo matrimonio non è concepibile, e la donna è convinta di non poter amare mai nessun altro dopo lui, verso la cui memoria i sentimenti non sono mutati affatto.

Quando un giorno, a cena da Samantha e David, sta sfogliando le foto della loro luna di miele a Miami, resta di sasso perchè fra le mani si ritrova uno scatto che cattura tutta la sua attenzione: sullo sfondo, dietro le colonne ricoperte di gelsomino del ristorante... c'è proprio lui, Charlie. 

La donna razionalmente sa che questo non è possibile: il suo Charlie è morto un anno prima, durante una loro vacanza in Sicilia..., lei stessa ha visto il corpo martoriato per i giorni trascorsi in mare (in seguito ad annegamento)... Beh, a dire il vero non è che il viso fosse riconoscibile, però a fugare ogni dubbio ci pensò il tatuaggio che Charlie aveva sul braccio...
Quindi no, quell'uomo che gli somiglia in una maniera impressionante non può assolutamente essere Charlie.

Eppure..., come vorrebbe che fosse così!! Come sarebbe bello scoprire che le cose sono andate diversamente e che, per una qualche ragione inspiegabile, suo marito è vivo!

Benchè la ragione le suggerisca di non fare voli pindarici con la mente per evitare di farsi ancora più male, Kate è sconvolta e sente di dover capire chi sia quella persona; quando si sarà messa l'anima in pace, allora tornerà a casa, nel nido d'amore condiviso col marito morto, e accetterà definitivamente la dura realtà.
I tre amici continuano a ripeterle che deve togliersi dalla testa questa ossessione per il marito scomparso e rifarsi una vita; per loro l'uomo della foto è un perfetto sconosciuto.
Eppure Luke sa che, se la sua amica si mette in testa un'idea, fargliela togliere è un'ardua impresa perchè se ci fosse anche solo una tenue speranza che lui possa essere ancora vivo, lei deve ritrovarlo.

E così si butta a capofitto in un'indagine privata contro tutto e tutti.
Un'indagine che la porta prima a Miami, per provare a cercare il tipo nella foto; Luke l'accompagna ma i due sono costretti a scappare dalla città perchè qualcuno si mette alle loro calcagna, minacciandoli di togliersi dai piedi e di non far domande su Charlie, se non vogliono avere problemi seri.

Ma il modo migliore per incoraggiare Kate a far qualcosa consiste nel vietarglielo, ed infatti la donna, testarda più che mai, decide di volare in Sicilia.

Attraverso una serie di particolari circa il referto dell'autopsia sul cadavere di Charlie, Kate scopre, indizio dopo indizio, che ci sono incongruenze apparentemente banali ma che possono essere indicative di un fatto grave: qualcuno poteva avere delle ragioni per modificare il rapporto? Chi? E se sì, perchè? E' possibile che il suo amato marito, di cui lei non conosce alcun familiare (non ha fratelli, i genitori sono morti in un incidente - così le ha raccontato lui), un uomo buono, solare, gentile, potesse avere dei nemici che addirittura l'hanno ammazzato?

L'ipotesi che l'annegamento non sia stato accidentale ma provocato comincia a ossessionare Kate, che, decisa a far chiarezza, non esita a infilarsi in situazioni pericolose e a prendere decisioni che ci mostrano un lato di lei che stride con l'idea di tranquilla vedova inconsolabile.

Cosa è disposta a fare una donna innamorata e alla spasmodica ricerca della verità circa la morte del proprio uomo? 

Kate tira fuori tutto il coraggio, la caparbietà e la spericolatezza che finora erano rimaste in letargo dentro di lei, e diventa, da un giorno all'altro, protagonista di una serie di avvenimenti incredibili in cui l'unica certezza è che non potrà fidarsi davvero di nessuno, neanche di chi dice di esserle amico e di volerla aiutare a mettere insieme tutti i tasselli.

Capire che il proprio matrimonio non fosse davvero perfetto come lei lo ricorda, è doloroso: chi era davvero Charlie? Lo ha conosciuto realmente per quello che era? O il loro rapporto è stato costruito su una montagna di bugie?

Il tortuoso percorso intrapreso da Kate per sollevare il velo su tutti quegli oscuri aspetti che ruotano attorno a ciò che è successo a Charlie un anno prima, la porterà a contatto con un sacco di persone: mafiosi siciliani che non esitano a far fuori chiunque si immischi nei loro loschi affari, agenti dell'FBI che prendono Kate sotto la propria ala protettrice (anche se..., qualcosa le dice che neanche di loro deve fidarsi al 100%); un presunto parente di Charlie di cui lei ignorava l'esistenza..., e poi c'è Luke, che fino a un certo punto l'aiuta nelle sue ricerche per poi tirarsi indietro nella maniera peggiore.

Kate è un personaggio che stupisce il lettore perchè ha un carattere forte, è temeraria, non ha paura di nulla, è mossa da un amore fortissimo per l'uomo della sua vita e questo la spinge a fare qualsiasi cosa pur di non brancolare nel buio; la delusione di fronte all'amara scoperta che certa gente, nelle cui mani aveva messo la propria fiducia, è la stessa che in un niente la tradisce, la getta sì nel panico ma l'angoscia dura poco perchè l'adrenalina scorre in lei senza sosta e non c'è ostacolo o trappola dalla quale non riesca a liberarsi...!


La Newman ha architettato una trama molto, molto labirintica e arzigogolata, tanto che il rischio di perdercisi dentro è presente, e più di una volta; accadono davvero tante cose, tanti indizi e particolari si susseguono, aprono scenari che poi qualcosa o qualcuno ribalta, modifica, sconvolge; si incontrano anche molti personaggi, alcuni dei quali si fanno chiamare Pippo ma in realtà si chiamano Gigi, però non è sicuro, può darsi che alla fine viene fuori che no, il vero nome è Totò.

In questa masnada, il più pulito ha la rogna e sia Kate che il lettore faticano fino alla fine a individuare i buoni e i cattivi, perchè non mancano i colpi di scena e gli stravolgimenti improvvisi; la stessa Kate - ci fa intuire l'Autrice attraverso frasi sibilline messe qua e là - ha un passato particolare, che tiene ben nascosto...

In questo romanzo, tanto i mafiosi di Cosa Nostra quanto i federali americani fanno una figura barbina: pericolosi sì, ma evidentemente non più di tanto visto che basta una donna non avvezza al mondo criminale, per sgamarli.

Alcune situazioni mi hanno fatto sorridere in quanto davvero troppo surreali, da telefilm americano, di quei minestroni che mettono insieme action movie, gangster comedy, thriller, e ne vien fuori una storia con alcuni risvolti un po'  assurdi, dove spesso i dialoghi mi son parsi improbabili e così pure i modi incredibili in cui la protagonista riesce di volta in volta a fregare i nemici del momento.

Tirando le somme...: non posso negare che nel complesso ho trovato il romanzo piuttosto appassionante e ho proseguito nella lettura incuriosita dai vari intrighi e desiderosa di scoprire i torbidi segreti e i doppiogiochisti presenti, però al contempo non ho potuto non sorridere per determinate "pieghe" che prendevano le vicende, legate tra loro attraverso fili intricatissimi, incastri troppo complessi e che quindi a volte mi son sembrati artificiosi.

Bella comunque la storia d'amore che, alla fin fine, è il vero motore di tutte le avventure vissute dai protagonisti, che, solo per quello che hanno passato, meriterebbero il lieto fine.

Carino, ideale per chi non disdegna trame super contorte in cui non fai in tempo a sciogliere un nodo che te ne ritrovi altri dieci.

2 commenti:

  1. Ciao Angela, ho letto questo romanzo tempo fa, ma ricordo ancora la sua complessità a livello di trama: secondo me l'autrice ha un po' esagerato con i colpi di scena però nel complesso non mi è per nulla dispiaciuto :-)

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    1. Assolutamente, la penso come te, si legge con un certo interesse ma a volte la trama prende certe stradine tortuose che risultano esagerate ;-)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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