giovedì 13 maggio 2021

RECENSIONE: UN UOMO COSÌ di Agnese Moro



Tra queste pagine la figlia dell'onorevole Aldo Moro condivide con i lettori frammenti di ricordi di aneddoti, episodi, abitudini e gesti che ci donano il ritratto intimo, genuino e commovente di un uomo, che è stato un padre, un marito, un nonno, sempre amorevole e attento al benessere dei propri cari, oltre che un politico integro e dedito con passione e convinzione al proprio lavoro.,


UN UOMO COSÌ 
di Agnese Moro


Rizzoli
109 pp
A scrivere è una figlia che ci parla di suo padre, di com'era nel privato, tra le mura di casa e grazie al suo racconto ci facciamo un'idea di chi fosse l'onorevole Moro, personaggio politico che ha segnato la storia italiana; una delle radici, buone, della democrazia. 

È come se Agnese Moro aprisse l'album dei ricordi di famiglia e ci rendesse partecipi di alcune preziose istantanee che ci mostrano Aldo Moro padre, sempre premuroso, pieno di cure verso i propri cari, nonostante i tantissimi impegni di lavoro che lo tenevano spesso lontano da casa.

La memoria si sofferma su odori, parole, voci, gesti, sorrisi, abitudini che ci parlano della serena quotidianità di un uomo di fede, colto, discreto e riservato ma tutt'altro che privo di senso dell'umorismo; e attraverso le parole della figlia, ci sembra quasi di vederlo compiere azioni comuni, semplici, che sia sbucciare con calma un'arancia, cantare una canzoncina alla figlia, o impegnato a farsi la barba o nel suo stare attento all'alimentazione; l'Aldo Moro che piange per la morte del padre o ancora che si incupisce dopo aver appreso la notizia dell'attentato di Piazza Fontana, su cui commenterà, proprio con la figlia: 

"...nelle stragi si verifica una coincidenza di interessi tra servizi segreti diversi, con una sorta di tacito accordo tra chi fa e chi lascia fare".

L'aspetto "domestico" però non può essere disgiunto da quello politico, e inevitabilmente l'autrice ci porta brevemente nei viaggi di lavoro, ci racconta come gli impegni di governo e le preoccupazioni del partito entrassero anche tra le mura di casa, benchè egli mai sfogasse frustrazioni e negatività sui propri famigliari.

È quindi il ritratto commovente, lieve e vero, di una persona a modo, sempre educata e gentile con tutti, pronto all'ascolto, al dialogo, alla comprensione e al rispetto reciproco.

«Aldo Moro non appartiene solo a noi, ma anche al suo Paese.», ed è questa verità una delle ragioni che spinge Agnese Moro a presentare la figura di suo padre, impegnato per un trentennio nell’attuazione di quella Costituzione di cui era stato tra gli ideatori ed estensori, e che ha dato il suo grande contributo alla democrazia e alla società italiana.

Credo di non sbagliare nel dire che quando pensiamo ad Aldo Moro le prime cose che ci vengono in mente sono le Brigate Rosse o la foto del cadavere dell'onorevole posto nel bagagliaio di un'auto; in questo libro, però è una figlia che scrive e che seleziona ricordi di vita semplici e commoventi così che per un attimo gli occhi si distolgano dalla tragica fine cui è andato incontro l'amato padre, per far sì che li si apra per guardarlo per quello che, in primis, è stato: un uomo affettuoso, "libero e scomodo", molto amato e, di certo, a distanza di 43 anni, mai dimenticato.

Mi hanno commossa molto le tre lettere che Agnese riporta e che il papà scrisse mentre era sequestrato: una per il nipotino Luca, una per la stessa Agnese e quella per la moglie; parole dolci, piene di amore ma anche di dolorosa rassegnazione perché il timore di non rivedere mai più i volti amati era fin troppo concreto.
Un libro piccolo ma profondo, che ci avvicina a quest'uomo che, nei ricordi di una figlia privata dell'adorato padre troppo presto e crudelmente, ci viene restituito non semplicemente come il politico democristiano vittima della BR, ma ancor prima come un padre di famiglia.

8 commenti:

  1. Ciao Angela! Credo che questa biografia/memoriale mi interesserebbe. Purtroppo, come hai detto tu, le prime immagini di Aldo Moro a cui noi pensiamo sono proprio quelle che hai detto... soprattutto per chi di noi non ha vissuto quando anche lui era vivo. Sarebbe interessante conoscere meglio la persona a tutto tondo. Grazie per il consiglio :-)

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    1. Infatti. E questo libro si sofferma su una parte più intima e famigliare della figura di Moro.

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  2. Ricordo il rapimento e l'uccisione dell'onorevole Moro. La sua alta figura politica ha segnato momenti importanti della vita del nostro Paese. Scoprirne il lato privato attraverso i ricordi della figlia è sicuramente un'occasione emozionante :)

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    1. Assolutamente sì, ce lo avvicina, spogliandolo anche di quell'aura di martirio che inevitabilmente lo avvolge

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  3. Un libro importante anche perchè scritto non da politologi, politici, "amici" di partito o storici, ma dalla figlia da chi in teoria lo conosceva meglio e che poteva anche vivere le ansie e le delusioni più profonde di suo padre e che pertanto poteva anche conoscere aspetti non solo privati ma anche storico-politici che suo padre diceva magari in privato. Non è affatto da sottovalutare questa frase del libro che tu riporti anche nel tuo post e pronunciata da Aldo Moro alla figlia non appena appresa la drammatica notizia della strage di Piazza Fontana e cioè "...nelle stragi si verifica una coincidenza di interessi tra servizi segreti diversi, con una sorta di tacito accordo tra chi fa e chi lascia fare". Curioso, questa frase la potremmo pari pari ritagliare ed incollare per commentare il momento dell'avvenuto ritrovamento del cadavere di Aldo Moro ed anche per sintetizzare in un breve parere tutta la storia legata al suo rapimento. Un libro importante, e giustamente da pubblicizzare e far conoscere al grande pubblico. Una voce importante quella dell'autrice per non solo conoscere meglio l'uomo, non solo per i più giovani conoscere meglio una pagina di Storia drammatica, oscura ma importante, ma anche per ricordare una grande figura politica. Ottima recensione come sempre.

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    1. Quella frase mi ha colpito proprio per il suo essere "profetica", tanto più perché pronunciata da lui...

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  4. Un libro da comprare,leggere e conservare. Bellissima recensione. Grazie Angela🌻

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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