Buon pomeriggio, cari lettori!
Oggi ci sono delle segnalazioni; si tratta di testi appartenenti a differenti generi letterari, spero possano interessarvi e costituire dei suggerimenti di lettura, magari da portare con voi in vacanza.
Partiamo dalla prima opera: è una silloge pubblicata per una realtà editoriale modenese
NAUFRAGI DI PAESAGGI INTERNI – FRAMMENTI di Andrea Ravazzini (Gruppo Edizioni Sigem, 132 pp).
Indelebilmente posata nel corso di lunghi anni dalle forme mutevoli, la parola viva e lucente ha sorvolato densi paesaggi interiori, maree polifoniche, radure adombrate, in un farsi e disfarsi ininterrotto a cavallo della trama frastagliata in cui si dipana lento, lento, il silente cammino in cui naufraga - di attimo in attimo - il destino fugace del canto del tempo.
I frammenti raccolti nel corso di quest’opera ne sono una voce singolare, insatura, che narra una semplice storia contornata da un inizio e da una fine irripetibilmente mai tali, ma adornata di sguardi velati che si librano su ali d’altrove.
L'autore.
Andrea Ravazzini vive tra Modena e Corlo, una frazione del Comune di Formigine(MO).
Da sempre appassionato di letteratura, avido lettore e instancabile viandante nel mondo dei libri, lavora per il Centro di Solidarietà di Reggio Emilia Onlus, sul territorio reggiano, nell’area Dipendenze Patologiche, in una struttura residenziale.
Ha pubblicato nel 2022 un saggio di tipo psicologico sulle dipendenze patologiche (“Addiction. Attaccamento, disconnessioni e fattori evolutivo-relazionali”, casa editrice Kimerik, Patti) ed è in fase di lavorazione presso la stessa casa editrice in vista di una prossima pubblicazione un saggio sui disturbi alimentari maschili.
A livello locale ha collaborato con contributi personali ad alcune opere autoedite dell’artista modenese Gianni Martini.
Proseguiamo con una saga famigliare:
LA GIOSTRA DELLA VITA di Lisa Beneventi (Nua Edizioni, 515 pp, 18 euro).
È la storia della famiglia Colombo che vive nelle terre emiliane, lungo le rive del Po; sullo sfondo la
storia del Regno d’Italia e della Repubblica italiana fino al secondo dopoguerra e agli anni del boom economico.Nelle pagine di questa saga familiare la vita quotidiana di quattro generazioni si intreccia con storie e fatti straordinari, successi e fallimenti, lotte, guerre e rappresaglie.
Tra alti e bassi, ricchezza e povertà, indifferenza verso i fatti politici o di partecipazione attiva in un
campo o nell’altro, i personaggi si muovono su piani diversi, su e giù, proprio come sui cavalli di una giostra, trascinati da eventi più grandi di loro.
Notizie biografiche
Nata a Reggio Emilia, Lisa Beneventi vive e lavora tra Quattro Castella in Val Pusteria. Felicemente sposata, ha tre figli e due nipoti. Ama la montagna, l’opera lirica, la pittura astratta. Il suo hobby: creare gioielli.
È stata docente di lingua francese nei licei della sua città e formatrice in corsi di aggiornamento di docenti di scuola secondaria su incarico del Ministero dell’Educazione.
È autrice di numerosi corsi multimediali di lingua francese, grammatiche e storie della letteratura per le scuole superiori, pubblicati con la Editrice Zanichelli. Spinta dal desiderio di rinnovarsi e di scoprire nuovi modi di espressione è stata, in tempi più recenti, prepotentemente attratta dalla pittura, sua antica passione, che l’ha portata a raggiungere risultati importanti e a partecipare a mostre personali e collettive in Italia e all’estero (Parigi, Londra, Praga, Rotterdam, San Pietroburgo, Svezia). Per la sua attività artistica ha ricevuto la medaglia di bronzo del Senato della Repubblica italiana. Non ha mai abbandonato l’interesse per la scrittura creativa. Negli ultimi anni, tale interesse si è concretizzato nella stesura del suo primo romanzo "Noi siamo come le farfalle".
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MAI SCESI DEL TUTTO di Sergio Barlocchetti (TraccePerLaMeta Edizioni, 302 pp).
«Tira mòlla e messèda» è un'espressione dialettale milanese che ha un significato simile a “gira che tirigira”, intendendo il perdere tempo e girarci intorno.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz