In questo interessante saggio, Ornella Spagnulo (dottoressa di ricerca in Italianistica) prende per mano il lettore e, nel condurlo tra le poesie della "poetessa dei Navigli", gli mostra le tematiche più ricorrenti, gli argomenti più cari ad Alda Merini.
ALDA MERINI. LA POETESSA DI TUTTIdi Ornella Spagnulo
AUGH! Due lune
279 pp
16 euro
Identità, amore, poesia, malattia (e i conseguenti periodi di ricovero in manicomio) e fede: questi i cinque temi chiave utili per esplorare l'universo poetico meriniano e poterne così ammirare la variegata bellezza e la profondità.
La produzione letteraria della Merini è vasta, si distingue per le numerose sfaccettature e per il suo essere mutevole nel tempo, in base al susseguirsi delle personali esperienze vissute dalla stessa.
Suddiviso in cinque capitoli - tanti quanti sono i temi succitati -, il presente saggio, attingendo alle tante raccolte di Alda Merini, ne analizza le poesie, così da tracciarne un profilo artistico, biografico ed emozionale.
Leggiamo come Alda Merini sia stata una bimba precoce e dall'intelligenza e sensibilità acute, di come sin da giovanissima, sia stata "una donna all'insegna della burrasca" e che abbia prestissimo visto la poesia come uno strumento non solo per difendersi dalla realtà ma, all'occorrenza, anche per "offendere" e per non soccombere nelle tempeste dovute ai tanti momenti complicati che ha attraversato nella propria vita.
Ricordiamo, infatti, che la poetessa ha sofferto di diverse problematiche fisiche e psicologiche, ad es. l'anoressia, una forma isterica di cecità e, soprattutto, il disturbo bipolare, caratterizzato dall'alternarsi di fasi maniacali e depressive.
Condizioni patologiche che non solo non le hanno impedito di seguire il proprio istinto artistico ma forse, per certi versi, ne sono state "la molla", il terreno fertile, e del resto è risaputo come innumerevoli artisti abbiano sofferto di disturbi dell'umore e come le fasi maniaco-depressive coincidessero di sovente con periodi densi di genio artistico e creatività.
Alda Merini è indubbiamente una poetessa molto amata dai lettori (stralci di poesie e aforismi li vediamo abbondantemente citati un po' ovunque, in web) e questo è da attribuire, tra le altre cose, alla sua grande capacità di scrutare sia dentro sé stessa che dentro gli altri, rifiutando in ogni caso maschere e ipocrisie; potremmo dire che la sua scrittura ha un carattere universale che parte dall'esperienza individuale per poi toccare anche gli altri esseri umani.
Scrivere per la poetessa era un po' come entrare nel profondo della propria anima, immergendosi nell'io profondo: la vita stessa per lei era nulla senza la poesia e con essa coincideva.
La componente autobiografica è inevitabile nei suoi scritti e da essi viene fuori la sua identità multiforme, il suo spirito fragile e, al contempo, indomito, il suo essere una donna che ama sempre e con passione, nonché l'inevitabile identificarsi con la malattia/follia, che se era sicuramente una "condanna", una cosa negativa, nei suoi fogli scritti a mano diveniva altresì una risorsa in cui non mancava l'ironia, da lei usata per difendersi e per far fronte a quei pensieri, quelle paure, quelle situazioni, quei demoni interiori che, altrimenti, sarebbero state dei pesanti macigni capaci di annientarla.
Nei suoi versi si sente il peso dello stigma sulle malattie mentali, che hanno il potere purtroppo di cancellare le qualità della persona; ma se per tanti le malattie sono qualcosa da nascondere, Alda Merini al contrario non esitava a menzionare gli anni passati in manicomio come se fossero medaglie.
La scrittura per Alda aveva un grande valore terapeutico; in fondo, il foglio bianco è stato il suo primo e principale analista.
La sofferenza andava raccontata e condivisa in quanto poteva essere utile per gli altri disperati che vivevano (o avevano vissuto) condizioni simili a quelle della poetessa perché il dolore faceva e fa da ponte con gli altri affinché non ci si senta soli ed incompresi.
Il "suo" cristianesimo non sempre sembrava in linea con gli insegnamenti della chiesa cattolica ma è importante sottolineare il fatto che nelle sue poesie emergesse l'accettazione del messaggio evangelico circa la sofferenza come redenzione; la fede in Dio fu il vero motore che le permise di uscire dal manicomio e avviarsi verso la guarnigione.
Il libro della Spagnulo è un testo che si connota per l'accuratezza e la rigorosità tanto nel linguaggio quanto nella disamina delle cinque principali tematiche della poesia di Alda Merini e proprio per questo è una lettura ideale per chi voglia conoscere o, ancor meglio, approfondire l'essenza della poetica di questa donna straordinaria; l'autrice dà modo al lettore di ripercorrere alcuni dei momenti salienti che hanno influito sulla sua sfaccettata personalità e sulla sua scrittura, contribuendo a darle corpo e direzione, come ad es. i rapporti famigliari (quello profondo con il padre, più conflittuale con la madre, i mariti, le figlie...) e i ricoveri nei manicomi.
Ciao Angela, di Alda Merini qualche mese fa ho visto un film rai molto interessante e ben fatto... se non lo hai visto te lo consiglio :-) Per quanto mi riguarda, preferisco la prosa alla poesia, ma trovo molto belle le poesie della Merini ed è affascinante come l'arte e la sua vita siano stati sempre interconnessi...
RispondiEliminaCiao Ariel!
EliminaSì, la sua poesia era strettamente connessa alle sue esperienze di vita.
Recupererò il film, grazie del i ⊂(◉‿◉)つ
Ciao Angela, purtroppo non ho mai letto le opere della Merini, è una grave lacuna che prima o poi dovrò colmare.
RispondiEliminaGrazie per aver condiviso alcune sue poesie.
Un abbraccio 😘
È una poetessa da scoprire 💓
EliminaCiao Angela, io adoro la poetessa Alda Merini. Mi piace leggere le sue poesie che danno voce a chi è emarginato ma sempre con la speranza di trasformare la fragilità in forza, le ombre in luci. Un abbraccio :)
RispondiEliminaverissimo, e nelle sue poesie c'è tutta la sua partecipazione alle sofferenze di chi, come lei, subiva e viveva sulla propria pelle lo stigma sulle malattie mentali.
EliminaUn abbraccio a te :)
Io ho avuto l'immenso onore di conoscerla farle leggere i miei versi e capire che donna forte ed intensa gode oltre sd essere una poetessa unica
RispondiEliminaWow, che bello, grazie per aver condiviso questo particolare, Daniele!!
EliminaHai ragione, una donna e una poetessa unica
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EliminaFosse ovviamente non gode malefico correttore
RispondiEliminaQuella col t9 è una battaglia quotidiana che ci accomuna :-D
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