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martedì 31 gennaio 2012

LA VERITA' RENDE LIBERI

“Conoscerete la verità

e la verità vi farà liberi.”
Giovanni 8:32

COSA DEVI SAPERE SULLA VERITA'

Se la Bibbia chiama il diavolo «padre della menzogna», che cosa teme di più questo angelo decaduto? Riflettendoci, mi sono accorto che è la conoscenza della verità. Non della verità come entità assoluta, perché è sempre esistita, ma del fatto che l’uomo la possa conoscere. Per combattere la verità, il diavolo sparge ogni tipo di menzogna, col solo obiettivo di tenere il più possibile l’uomo lontano da essa. Oggi, vorrei condividere con voi tre principi della verità.

1. La verità parziale rimane ignoranza.

È ovvio che vale di più della menzogna, ma se ti accontenti di quella non sperimenterai mai la pienezza dell’eredità che Dio ti ha riservato in Cristo, e non compirai i piani che ha per te. Molti credenti hanno ridotto il messaggio della salvezza al primo passo della nuova nascita. Di conseguenza, sono così frustrati, così poco prosperi che non riescono a gustare la vita qui sulla terra, ma aspettano con ansia il traghetto che li porterà in cielo.

venerdì 6 gennaio 2012

Parole di incoraggiamento per il 2012

“Sii forte e coraggioso,
perché tu metterai questo popolo 
in possesso del paese
che giurai ai loro padri di dar loro.”
Giosuè 1:6

Guarda al futuro con coraggio

Vivere senza coraggio equivale a vivere in cantina!

Il coraggio è quella qualità che ti fa andare avanti, il muscolo che fa agire la tua fede. La fede da sola è solo un catalogo di credenze. Il coraggio permette di attivare queste credenza. 
Ogni Terra Promessa è costellata da problemi di formato “gigante”, e dobbiamo affrontarli e abbatterli prima di poter penetrare e insediarci in questo paese.
Note le tre affermazioni che Dio fa al popolo d’Israele nel capitolo sette del libro del Deuteronomio:
«Non ti sgomentare per causa loro, perché il SIGNORE, il tuo Dio, Dio grande e terribile, è in mezzo a te.» (Deuteronomio 7:21) 
Il tuo Dio è molto più potente di qualsiasi opposizione!
«Scaccerà … queste nazioni davanti a te.» 
Dio camminerà davanti a te. 

lunedì 2 gennaio 2012

Preghiera: "O Dio, Tu che hai del tempo per noi...."


O Dio, tu che hai del tempo per noi,
donaci del tempo per te.
Tu che tieni nelle tue mani ciò che è stato e ciò che sarà,
fa' che sappiamo raccogliere nelle nostre mani
i momenti dispersi della nostra vita.
Aiutaci a conservare il passato senza esserne immobilizzati,
a vivere rendendoti grazie e senza nostalgia,
a conservare fedeltà e non rigidità.
Libera il nostro passato da tutto ciò che è inutile
che ci schiaccia senza vivificarci,
che irrita il presente senza nutrirlo.

Donaci di restare ancorati al presente
senza esserne assorbiti,
di vivere con slancio e non a rimorchio,
di scegliere l'occasione favorevole
senza aggrapparci alle occasioni perdute,
di leggere i segni senza prenderli per oracoli.
Libera il nostro presente dalla febbre che agita
e dalla pigrizia che spegne ogni decisione.
Donaci il sapore del momento presente
e liberaci da ogni sogno illusorio.

Facci guardare al futuro,
senza bramare la sua illusione,
né temere la sua venuta; insegnaci a vegliare.
Libera il nostro avvenire da ogni preoccupazione inutile,
da ogni apprensione che ci ruba il tempo,
da tutti i calcoli che ci imprigionano.
Tu sei il Dio che mette il tempo
a disposizione della nostra memoria, delle nostre scelte,
della nostra speranza.

Joseph Rozier

venerdì 2 dicembre 2011

Nelle mani di chi è il tuo destino?




"Ecco, il ti ho scolpita

sulle palme delle mie mani …”

Isaia 49:16
La risposta in merito al tuo destino è scolpita direttamente nelle mani forate di Gesù. Queste mani forate ti attestano che ti ama e che vuole salvarti per farti entrare in un glorioso destino!

Quando diventi un discepolo di Gesù, ricevi il meraviglioso regalo di Dio: “La vita eterna”. Non ti devi più preoccupare della tua eternità perché il tuo nome è ormai scritto nel «libro della vita» (Filippesi 4:3).

Circa duemila anni fa, Dio ha messo “una croce” davanti al destino degli uomini. Gesù si è offerto in sacrificio per salvare te!

Risorto, è vivente per sempre e desidera dimorare nel tuo cuore.

È risalito al Padre per prepararti un posto in Cielo.

Quindi, c’è davvero un futuro, un avvenire nell’aldilà, dopo la morte!

Ed è pure un avvenire glorioso!

Non dubitare delle promesse di Dio che riguardano il tuo destino!

Guarda che cosa ha dichiarato Dio sulla città di Gerusalemme, per bocca del suo servo, il profeta Isaia:

«Una donna può forse dimenticare il bimbo che allatta, smettere di avere  pietà del frutto delle sue viscere?  Anche se le madri dimenticassero, non io dimenticherò te.
Ecco, io ti ho scolpita sulle palme delle mie mani …» (Isaia 49:15-16)

lunedì 14 novembre 2011

La nuova nascita



“In verità, in verità ti dico
che se uno non è nato d'acqua e di Spirito,
non può entrare nel regno di Dio.
Quello che è nato dalla carne, è carne;
e quello che è nato dallo Spirito, è spirito.
Non ti meravigliare se ti ho detto:
"Bisogna che nasciate di nuovo".”

Giovanni 3:5-7

fonte: La donna cristiana nel web

La nuova nascita, una necessità da sempre
L’argomento che mi propongo di trattare, secondo la Parola di Dio, riguarderà essenzialmente le opere dello Spirito Santo successive alla morte e alla risurrezione del Signore Gesù e specifiche del periodo cristiano. Ma sono anche felice di iniziare col presentare una verità generale, che si estende alle vie di Dio nella misericordia verso i santi di tutti i tempi. A differenza delle rivelazioni divine proprie di circostanze particolari di un epoca speciale delle vie di Dio nei confronti dell’uomo, quello che stiamo per esaminare prima di tutto riguarda tutti i credenti; esiste da quando il peccato è entrato nel mondo, non è mai stato sostituito e neanche potrebbe, e andrà fino a quando sarà cancellata ogni traccia del male per sempre.
Si tratta della risposta al bisogno fondamentale di ogni anima, che è quello di morire una volta e in seguito affrontare il giudizio.

venerdì 28 ottobre 2011

La natura ci parla dell'amore di Dio

Tratto da "La via migliore" di Ellen G. White.


Le spine e i cardi, le difficoltà e le prove che rendono la vita difficile e piena di preoccupazioni costituiscono uno strumento indispensabile nella mani di Dio per risollevare l'uomo dalla degradazione e dalla rovina provocate dal peccato. Anche se viviamo in un mondo decaduto, la tristezza e la miseria non regnano ovunque: la natura infonde ancora speranza e consolazione; sui cadi nascono i fiori e sulle spine sbocciano le rose. Ogni gemma che si schiude, ogni tenero filo d'erba, annunciano che Dio è amore.

giovedì 27 ottobre 2011

Dal dolore ... qualcosa di prezioso...!


                   

Disse un'ostrica a una vicina:
"Ho veramente un gran dolore dentro di me.
E' qualcosa di pesante e di tondo,
e sono stremata".
Rispose l'altra con borioso compiacimento:
"Sia lode ai cieli e al mare, io non ho dolori in me.
Sto bene e sono sana sia dentro che fuori".
Passava in quel momento un granchio e udì le due ostriche,
e disse a quella che stava bene ed era sana sia dentro che fuori:
"Si, tu stai bene e sei sana;
ma il dolore che la tua vicina porta dentro di sé è una perla di straordinaria bellezza".
 
E' la grazia più grande, quella dell'ostrica.
Quando le entra dentro un granello di sabbia, una pietruzza che la ferisce,
non si mette a piangere, non strepita, non si dispera.
Giorno dopo giorno trasforma il suo dolore in una perla:
il capolavoro della natura.

martedì 20 settembre 2011

NON LASCIATEVI PRENDERE DAL PANICO!!


aquila

ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza,
mettono ali come aquile,
corrono senza affannarsi,
camminano senza stancarsi. (Isaia 40:39)




Avete notato che Isaia dice che l'aquila si libra in aria e non sbatte le ali?
Per quanto un'aquila sia per natura capace di usare le ali per innalzarsi in cielo, la sua posizione tipica è però quella di librarsi...
L'aquila, a volte, resta appollaiata su un picco ed aspetta, provando il vento.
Quando si accorge che sta soffiando il vento giusto, allarga le ali e viene subito sollevata dal vento!


Per ogni prova e difficoltà c'è sempre un venticello che, se aspettiamo e sappiamo sfruttarlo, ci solleverà al di sopra delle nuvole e avremo piena comunione con Dio.
La vita perciò è determinata più dalle reazioni che dalle azioni...
Quando Dio permette che le prove si accalchino nella nostra vita, è allora che dobbiamo reagire con fiducia e coraggio per CONVERTIRE LA PROVA IN UN TRIONFO!
Quando arrivano le prove e il nostro nido viene rovesciato, non lasciamoci prendere dal panico: aspettiamo che arrivi il venticello per sollevarci fino alla presenza del Signore.
QUELLI CHE ASPETTANO SON COLORO CHE SI ELEVANO.
Questo è il segreto dell'aquila: essa è capace di librarsi così in alto perché sa aspettare.
C'èE' UN PREZZO IN OGNI PROVA E DIFFICOLTA', SE ABBIAMO LA PAZIENZA E LA FEDE DI ASPETTARE.

martedì 30 agosto 2011

Non Mi Lascerai Mai ( You Never Let Go)


Se camminerò nella notte
 tu cammini con me
Il tuo amore mi salverà

Se mi perderò 
so che tu il mio aiuto sarai
La tua mano mi coprirà

Io non ho paura
Perché so che sei  con me
E perché tu sei  con me
Chi temerò, chi temerò
  
Tu non mi lascerai mai, anche se la notte è buia

Tu non mi lascerai mai, quando il vento soffia forte
                            
Tu non mi lascerai mai, non mi lascerai mai

 Posso già vedere, una luce, che risplende per me
 E più del sole mi scalderà
 Il buio finirà e per sempre con te resterò
 Non ho timore avanti andrò

Io non ho paura
Perché so che sei  con me
E perché tu sei con me
                                 
Chi temerò, chi temerò

Tu non mi lascerai mai, anche se la notte è buia

Tu non mi lascerai mai, quando il vento soffia forte
                          
Tu non mi lascerai mai, non mi lascerai mai

Posso già vedere, una luce, che risplende per me

E più del sole mi scalderà
                  
Il buio finirà e per sempre con te resterò

PER ADORARTI… PER ADORARTI!!!


giovedì 25 agosto 2011

La vera gioia è in Gesù


La gioia...: da dove deriva questa parola che, al solo pronunciarla, mette addosso un senso di serenità, di beatitudine?
Personalmente se dovessi associare la parola GIOIA a qualcosa di concreto e visibile, la prima cosa 
cui penso è un sorriso..., di quelli in cui si vede tutta la dentatura!
Dal punto di vista etimologico, c'è "chi la fa derivare da “gaudium”, e quindi da “gaudere” (godere), chi invece da “gioco”, chi, come il Manni, dal greco biote (“vita”). Sembra un’idea di godimento un po’ diversa dall’alacre produttività degli “allegri” e dei “felici”, in certo senso più passiva, come di spensieratezza, di vitalità pura, di rilassatezza; e anche il senso di un qualcosa di prezioso (non a caso diciamo “gioielli”), di istantaneo e quasi di inaspettato, che ci capita senza che abbiamo fatto nulla per meritarcelo." (da http://etimoblogie.splinder.com)

Desideri più gioia nella tua vita attuale?
Dio promette che la gioia si trova in Sua presenza e, se hai fatto di Gesù il tuo Signore e Salvatore, la Sua presenza vive in te!
Questa gioia si manifesta quando concentri i tuoi pensieri ed il tuo cuore sul Padre, e Lo lodi per quello che ha fatto nella tua vita.
La Bibbia dice che Dio siede in mezzo alle lodi del Suo popolo. 
Quando inizierai a lodarLo e a ringraziarLo, sei in Sua presenza, là dove c’è la gioia perfetta.
In qualsiasi posto tu ti trovi, in qualsiasi circostanza sei...  hai accesso a questa gioia, di giorno come di notte.
E ricorda questo: Dio vuole che tu sperimenti costantemente la Sua gioia e la Sua pace soprannaturali. È il motivo per cui ha scelto di vivere in te, perché le tue riserve di gioia siano inesauribili. 
Non sprecare più tempo nel sentirti scoraggiato o sconfitto.

Che la gioia del Signore sia la tua forza, 
così progredirai sul percorso di vita che ti ha preparato!

www.donnecristianenelweb.it 
fonte: 

domenica 14 agosto 2011

L'amicizia




Che bella cosa l'amicizia vero...E' un valore fondamentale per la nostra vita...
Ci sono tanti detti e proverbi popolari sul "vero amico":

- Chi trova un amico trova un tesoro"
"Nessuna forma di amore ha tanto rispetto della libertà dell’altro come l’amicizia."
- Gli amici non sono nè molti nè pochi ma in numero sufficiente!


... e certo ognuno di noi ne conosce o ne può trovare facilmente altri.
Anche la Bibbia parla di amicizia:
"L'amico ama in ogni tempo: è nato per essere un aiuto nelle difficoltà" (Prov 17:17)
"L’olio e il profumo rallegrano il cuore; così fa la dolcezza di un amico con i suoi consigli cordiali. Non abbandonare il tuo amico né l’amico di tuo padre…(Prov 27:9,10)

venerdì 12 agosto 2011

La Bibbia: il libro più tradotto da sempre... ma non il più letto!





Se si chiedesse a un comune passante qual è il libro che ha avuto più traduzioni da sempre, nel mondo, credo che non ci sarebbero dubbi sulla risposta: la Bibbia è da sempre, e questo è un dato accettato e risaputo a livello mondiale, il best-seller per eccellenza...!
Ma, ahimè, il fatto che sia il più tradotto non vuol dire che sia necessariamente il più letto...!


read the Bible!!
Infatti, se restiamo nel nostro Paese, la Bibbia risulta essere un libro con il quale i "cristiani" hanno purtroppo poca dimestichezza e familiarità, il che stona col fatto che l'Italia è un Paese (ma non solo l'Italia, del resto è tutta l'Europa ad avere origini cristiane) cristiano (o meglio cattolico, visto che sono la maggioranza).


Sono i numeri a confermare "l'indifferenza" degli italiani verso i testi sacri; secondo una recente indagine che ha coinvolto circa 13mila persone...:

  • solo il 14% degli intervistati è a conoscenza di nozioni bibliche fondamentali, tipo i nomi dei 4 evangelisti, se Gesà ha lasciato qualcosa di scritto nella Bibbia ecc...

martedì 26 luglio 2011

Sapersi accontentare....





Un noto proverbio dice "Chi si accontenta, gode!", e lo ripete anche Luciano Ligabue in una sua famosa canzone ("Certe notti").
Non tutti condividono questo pensiero: se accontentarsi significa non osare, non rischiare mai, non mettersi in gioco ma restare ed arenarsi lì dove si è senza andare avanti con nuove conquiste, nuove realizzazione di sè e dei propri sogni... beh effettivamente non è proprio il massimo da augurare a se stessi o a chi amiamo.


Ma se la capacità di accontentarsi di ciò che si ha significa avere un atteggiamento sereno, di chi non si lamenta sempre di ciò che gli manca, disprezzando o non considerando ciò che invece possiede, allora credo che stiamo parlando di una bella virtù, che tutti gli uomini dovrebbero imparare ad avere.


Serenità è quella di chi, pur soffrendo delle cose che mancano, non smette di godere delle cose che ha.


E' una frase che mi ha colpita e mi ha fatto pensare proprio all'errore che molto spesso ho fatto (e che forse commetterò ancora...): non apprezzare a sufficienza le cose belle che ho e che Dio mi ha donato per concentrarmi magari su ciò che mi piacerebbe avere ma che, allo stato attuale, non ho (non parlo necessariamente di cose materiali).

domenica 24 luglio 2011

GESÚ E LA SUA CAPACITÁ DI RELAZIONARSI CON GLI ALTRI





Tutti noi, seppure in modo diverso, abbiamo avuto modo nella nostra vita di avere relazioni con persone che vivono condizioni di disagio (psico-fisico, sociale etc…) più o meno gravi: personalmente, mi hanno spesso portato a riflettere sul modo meraviglioso che il Signore Gesù aveva di rapportarsi al prossimo, soprattutto ai “sofferenti”.
Gesù ha dimostrato di possedere delle grandi doti comunicative; Egli era (e lo è tuttora, si intende!!) dotato di un’eccezionale sensibilità e capacità di entrare in sintonia con l’altro, condividendone i dolori e offrendogli aiuto e consolazione
Egli metteva in gioco tutto Se stesso e sapeva comunicare non solo con le parole (Egli insegnava, domandava per stimolare la conversazione, esortava, rimproverava…), ma anche con gli sguardi (Mt 9:36; 14:14; Mr 10:21), i silenzi, il contatto corporeo (Mt 10:34; Mr 1:40,41)!! 
Nei Vangeli, vediamo che Gesù non è mai seccato quando qualcuno Gli si avvicina per chiederGli aiuto, anzi è pronto ad andare prima ancora che gli venga esplicitamente chiesto: “…un centurione venne da Lui,… dicendo: «Signore, il mio servo giace in casa paralitico e soffre moltissimo». Gesù gli disse: «Io verrò e lo guarirò»” (Mt 8:5-7).                              Gesù non si rifiuta mai di andare verso l’altro, ma si avvicina e cammina insieme, dedica del tempo, come accade nel brano di Luca 24:13-35; al v.15 leggiamo “Gesù stesso si avvicinò e cominciò a camminare con loro”, cioè con i due discepoli sulla via di Emmaus; Egli domanda, ascolta in silenzio e con pazienza la risposta dei due tristi discepoli e li istruisce, li esorta a riflettere, ad aprire gli occhi del proprio cuore per credere alla promesse della Parola di Dio.

RANCORE: UN'EMOZIONE CHE SI ANNIDA IN NOI

Quanto spesso ci sarà capitato (e ci capiterà ancora, molto probabilmente) di star lì a pensare a una determinata situazione o persona che genera in noi, nella nostra mente, una serie di risentimenti, e che ci spinge e pensare e ripensare sempre allo stesso fatto, senza trovarne, il più delle volte, alcuna via d’uscita per sentirci meglio, più sereni?
Tra i tanti e complessi stati emotivi che caratterizzano l’essere umano, uno dei “meno
simpatici e positivi” è il rancore.
E’ interessante notare l’etimologia di questa parola: dal latino rancere, che si riferisce ad un cibo andato a male, che ha quell’odore sgradevole e quel sapore acidulo che tutti conosciamo.
Questo livello di significato inevitabilmente ci porta a riflettere sui connotati del rancore
stesso: un sentimento che si annida in noi, nel nostro cuore e nella nostra mente e che,
a lungo andare, se non viene eliminato, “puzza”, crea ancora più amarezza, tormento,
sofferenza, acredine.

domenica 12 giugno 2011

L’amico che osa pregare!





“E vennero a lui alcuni con un paralitico portato da quattro uomini. Non potendo farlo giungere fino a lui a causa della folla, scoperchiarono il tetto dalla parte dov'era Gesù; e, fattavi un'apertura, calarono il lettuccio sul quale giaceva il paralitico.Gesù, veduta la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati.»”        (Marco 2:3-5)


Quattro uomini arrivarono davanti alla casa, portavano un uomo paralizzato su una barella di tela. Non si poteva avvicinare a Gesù per via della folla, così scavano nel tetto di argilla proprio sopra stava quest’ultimo, e attraverso l’apertura calarono la barella dov’era coricato il loro amico paralizzato ai piedi di Gesù.
Vedendo la loro fede, Gesù disse al paralitico: «Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati». La parola preghiera non compare neanche una volta in questo racconto. Ma guardatelo un poco più da vicino e la vedrete in azione: quattro uomini calano il loro amico malato attraverso il tetto fino alla presenza di Gesù. 
Smette di predicare, guarda l’uomo e dice «Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati»!
Che cosa ha colpito Gesù?
Marco ci dà la risposta: «veduta la loro fede…» La fede dei quattro amici ha fatto scattare la potenza di Cristo a vantaggio del loro amico.
Considera che quest’ultimo era incapace di fare il minimo movimento, che non beneficiava di nessun trattamento medico, che non gli era fornita nessuna spiegazione clinica, e che non aveva nessuna speranza di guarigione. Tutto ciò di cui disponeva, è il sostegno dei suoi quattro amici, che osarono portarlo fino alla presenza stessa di Cristo.
Il paralitico doveva avere la gola chiusa (“non mi lasciate cadere, però!”). Il padrone di casa stava gemendo (scoperchiargli il tetto era un’iniziativa decisamente poco amichevole!). In quanto a Cristo, si accontenta di sorridere! La loro fede Gli permetteva di dimostrare la Sua potenza. Guarisce l’uomo. Il paralitico lascia la casa con l’anima purificata e il corpo guarito!
Gli amici fedeli portano coloro che amano, grazie alla preghiera, fino alla presenza di Dio.
E allora Dio agisce! Come?  Quando?
I quattro uomini non lo sapevano. E non lo sappiamo neanche noi, però sappiamo questo:«La preghiera del giusto ha una grande efficacia.» Sii dunque questo tipo di amico. Porta in 
preghiera le persone che ami in presenza di Gesù, poi osserva quello che succederà!

tratto da:

OTTENERE DONANDO

“Chi è benefico sarà nell'abbondanza,
e chi annaffia sarà egli pure annaffiato.”
Proverbi 11:25

Per vedere prosperare la mia anima, non devo accumulare i miei tesori, ma piuttosto che li condivida con gli altri. Il percorso della fortuna per il mondo è l’economia spinta fino ad arrivare all’avarizia; ma la via di Dio è completamente diversa:
«C'è chi offre liberalmente e diventa più ricco, e c'è chi risparmia più del giusto e non fa che impoverire.» (Proverbi 11:24)
Dare è quindi il modo di agire della fede per acquistare la ricchezza. Facciamone personalmente l’esperienza; vedremo che ci verrà sempre concesso, in cambio della nostra liberalità, di far fronte ai nostri bisogni e persino di più.
In realtà, con questo sistema, non ho la garanzia di diventare ricco. Ma, secondo la promessa, essendo un benefattore sarò nell’abbondanza, senza però andare oltre misura.
Un’abbondanza fisica troppo evidente costringe il corpo a un’andatura pesante e scomoda, e un’abbondanza economica troppo grande rischierebbe di fermare il mio progresso spirituale e di trascinarmi in una mondanità che mi paralizzerebbe il cuore.
Mi è quindi sufficiente essere abbastanza nutrito per essere in buona salute.
Ma vi è anche una sovrabbondanza che dovrei sempre desiderare: quella dei pensieri generosi verso il mio Dio ed i miei simili. Che io possa condividere e spartire con questi ultimi le grazie spirituali che mi hanno arricchito. Avendole ricevute gratuitamente, le darò gratuitamente e le userei con liberalità, camminando in questo modo sulle tracce del mio Salvatore, che ha dato se stesso per me.
di Spurgeon.

tratto da: 

martedì 7 giugno 2011

Considerazioni su il "Padre nostro"...

Non dire Padre,
se ogni giorno non ti comporti da figlio.

Non dire nostro,
se vivi isolato nel tuo egoismo.
Non dire che sei nei cieli,
se pensi solo alle cose terrene.
Non dire sia santificato il tuo nome,
se non lo onori.
Non dire venga il tuo regno,
se lo confondi con il successo materiale.
Non dire sia fatta le tua volontà,
se non l’accetti quando è dolorosa.
Non dire donaci oggi il nostro pane,
se non ti preoccupi della gente che ha fame,
che è senza cultura e senza mezzi per vivere.
Non dire perdona i nostri debiti,
se conservi un rancore verso tuo fratello.
Non dire non lasciarci cadere nella tentazione,
se hai intenzione di continuare a peccare.
Non dire liberaci dal male,
se non prendi posizione contro il male.
Non dire Amen,
se non prendi sul serio le parole del Padre Nostro.

lunedì 6 giugno 2011

Non restare adirato!!



“Non ti affrettare a irritarti nello spirito tuo,
perché l'irritazione riposa in seno agli stolti.”  (Ecclesiaste 7:9)



Un giorno, un’aquila si fiondò su una donnola e la imprigionò fra i suoi artigli. Mentre questo grande uccello riprendeva il volo, improvvisamente le sue ali smisero di battere e si abbatté al suolo come un sasso. La donnola, con un solo morso, era riuscita a colpirla al cuore.

L’odio avrà esattamente lo stesso effetto nel tuo cuore! Di tanto in tanto ci arrabbiamo sul serio ma Salomone dice che solo i pazzi permettono all’ira di dimorare in pianta stabile nel proprio cuore.

La collera e l’odio sono in grado di deformare i tratti del viso, di sbriciolarti il cuore e lo spirito. Sarai schiacciato dal peso di questo fardello.

Le difficoltà della vita sono una montagna già abbastanza scoscesa, senza che tu ti carichi ancora di un peso del genere sulle spalle!

Quindi, lascia perdere tutto questo.

Ti vuoi sentire libero oggi?

Allora prega: «Padre, perdona loro perchè non sanno quello che fanno» (Luca 23:34).

Vuoi far piacere a Dio? Ascolta:


«Infatti, che vanto c'è se voi sopportate pazientemente quando siete malmenati per le vostre mancanze? Ma se soffrite perché avete agito bene, e lo sopportate pazientemente, questa è una grazia davanti a Dio.» (1 Pietro 2:20)

giovedì 2 giugno 2011

Cristiani perseguitati nei Paesi islamici

Le tempeste in corso in Egitto e in Sudan rappresentano un grande punto di svolta, ma le attitudini locali sembrano assicurare che almeno una cosa rimarrà invariata: la legge contro la diffamazione dell'islam resisterà a qualsiasi tempesta. Mentre i giovani egiziani continuano la loro rivoluzione cercando quelle libertà così comuni nelle altre parti del mondo, non vi è segno che la versione egiziana della legge anti-blasfemia verrà cambiata. In Sudan, dove il Sud non islamico è ormai diviso dal Nord islamico, i cristiani rimanenti nel nord sono più vulnerabili alle accuse infondate di diffamazione dell'islam. In Egitto questa legge mira teoricamente a scoraggiare le persone dall'offendere le sensibilità religiose altrui, ma in pratica viene utilizzata per soffocare la libertà di espressione e intimidire e punire coloro che non sottostanno alla versione ortodossa dell'Islam sunnita praticato dalla maggioranza degli egiziani, questo è ciò che affermano gli avvocati che si battono per i diritti umani e per i dissidenti religiosi.

L'articolo 98(f), conosciuto dai procuratori egiziani come la base di accusa contro chi disprezza la religione, cita: Chiunque sfrutti la religione per promuovere ideologie estremiste attraverso l'eloquio, la lettera scritta o in qualsiasi altra forma, con l'intenzione di fomentare la sedizione, il disprezzo o lo screditamento di una qualsiasi religione divina o dei suoi aderenti, o pregiudicando l'unità nazionale, sarà punito con l'arresto dai 6 mesi ai 5 anni o con un'ammenda di almeno 500 sterline egiziane(60 euro circa).

Formalmente l'articolo 98(f) non è una legge anti-blasfemia, ma viene usato in questo modo tanto quanto le altre leggi anti-blasfemia vigenti nell'intero Medio Oriente e nell'ancor più esteso mondo musulmano. Violare questo statuto significa "diffamare una religione divina". Molti, in virtù di questa legge, sono stati accusati di aver insultato l'islam.
"Se diventi cristiano, sei facilmente accusabile di insultare l'islam proprio perché hai abbandonato questa religione e quindi, presumibilmente, la consideri non buona", afferma Paul Marshall, studioso del Centro sulle Libertà Religiose presso l’Hudson Institute. Al contrario, però, nessun convertito dal cristianesimo all'islam è mai stato accusato di aver diffamato il cristianesimo.


tratto da Porte Aperte
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