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lunedì 1 marzo 2021

Le mie letture di febbraio 2021


Le mie letture di febbraio!


  1. DOPO LE ESEQUIE di A. Christie: un caso di doppio omicidio per Poirot, all'interno delle fitte maglie di quello che sembra un intrigo famigliare.
  2. BACKSTAGE di E. Vanzin: music romance con protagonisti due giovani che fanno di tutto per non innamorarsene, senza riuscirci.
  3. IL DUCA TRADITO di J. Michaels: l'amore passionale e forte tra un gentiluomo e una donna dalla doppia vita.
  4. THÈRÉSE RAQUIN di È. Zola: il ritratto intenso di una coppia di amanti che, dopo aver commesso un'azione deprecabile, è tormentata dalla propria coscienza.
  5. NOI SIAMO VENDETTA di D. Di Dio: tre racconti di lucida follia in cui il male sedimenta in persone apparentemente insospettabili.
  6. L'ARCIPELAGO DEL CANE di P. Claudel in quale abisso di solitudine e brutalità è capace di scendere l'essere umano quando si fa guidare dall'indifferenza e non vede i propri simili come degni di amore, rispetto, solidarietà, compassione?
  7. VOLEVO ESSERE LADY OSCAR di M.-R. Lavoie: l'amicizia tra una ragazzina che vorrebbe essere eroica come la sua beniamina francese e un anziano, burbero ma leale.
  8. LE NOVE VITE DI JACOPO di C. Gibiino: svegliarsi nel bagno di casa propria, guardarsi allo specchio e non riconoscersi: è forse uno degli incubi peggiori che si possano fare.

Tra queste, le letture che ho maggiormente apprezzato sono in assoluto L'arcipelago del cane, perché interroga il lettore sulla pericolosità di atteggiamenti di indifferenza ed egoismo verso i "meno fortunati"; piacevole il mio primo approccio con Zola.


Attualmente ho in lettura:

- GRACE LO DICE FORTE di Emma Henderson;
- EREDITA' di Vigdis Hjorth.

martedì 2 febbraio 2021

Le mie letture di Gennaio 2021



Riepilogo del mio Gennaio 2021.






  1. MIA SORELLA EMANUELA di Fabrizio Peronaci, Pietro Orlandi: le tappe che hanno contrassegnato i ventotto anni che sono seguiti alla scomparsa della giovanissima cittadina vaticana, brutalmente strappata alla propria vita e all'affetto dei propri cari, i quali ancora oggi combattono strenuamente perché la verità venga fuori.
  2. IL MAESTRO E MARGHERITA di Michail Bulgakov: nella Mosca degli anni '30 arriva Satana in persona e, sotto le spoglie di un esperto di magia nera, accende una girandola di eventi tragicomici.
  3. IL CERCHIO DI PIETRE di Enrico Graglia: nell'antica lotta tra il Bene e il Male, i tre protagonisti di questo romanzo si confrontano con una dimensione sovrannaturale popolata da creature mostruose.
  4. "L'ochetta Giuliana" - "Avventura in libreria" - "Fortunella e l'ultimo giorno dell'anno"  di  Annarella Asuncion Morejon: tre favole per bambini, istruttive e piacevolissime.
  5. LORO TORNERANNO di Luca Tescione: lo sguardo malinconico e fiducioso di un cane ci restituisce una Terra senza esseri umani e un desolante scenario apocalittico.
  6. LA MIA PREDILETTA di Romy Hausmann: un rapimento, una capanna nel bosco, triste teatro di un'esistenza in gabbia e una vicenda incredibile ed inquietante, in cui tutto ruota attorno a un castello di bugie e segreti.
  7. IL TRIBUNALE DELLE ANIME di Donato Carrisi: alla ricerca di un serial killer spietato tra strade e chiese di Roma.
  8. QUESTA SCUOLA NON È UN ALBERGO di Pino Imperatore. il diciottenne Angelo si barcamena tra scuola e famiglia, mentre un dolore sottile e costante getta un po' di malinconia nei suoi pensieri di adolescente.
  9. UN DUCA DA SCEGLIERE di Jess Michaels: la storia d'amore, tanto intensa quanto ostacolata, tra il bel Simon e la dolce ma combattiva Meg.
  10. BORGO SUD di Donatella Di Pietrantonio. L'Arminuta è cresciuta, è una donna ormai, ma con un cuore gonfio e pesante di tristezza, abbandoni, perdite. E solitudine.
  11. IL DIARIO DEL VAMPIRO. IL RISVEGLIO di Lisa Jane Smith. Triangolo amoroso che vede due fratelli vampiri contendersi la stessa donzella.
  12. SE UNA NOTTE D'INVERNO UN VIAGGIATORE di Italo Calvino: un libro davvero particolare, attraverso il quale l'Autore coinvolge il lettore in un gioco narrativo.
  13. L'INFERNO DI TREBLINKA di Vasilij Grossman: la testimonianza di un corrispondente di guerra dell'Armata Rossa circa la più terribile fabbrica della morte nazista.


Sul podio pongo il libro-inchiesta su Emanuela Orlandi, il thriller di Carrisi e "La mia prediletta" per avermi tenuta col fiato sospeso.
Un po' di delusione per il libro di Imperatore e di Calvino.


CITAZIONE DEL MESE

"Chi scrive ha il dovere di raccontare una verità tremenda, e chi legge ha il dovere civile di conoscerla, questa verità. Chiunque giri le spalle, chiuda gli occhi o passi oltre offende la memoria dei caduti." (Vasilij Grossman)


CANZONE DEL MESE


THIS IS ME

When the sharpest words wanna cut me down
I'm gonna send a flood, gonna drown 'em out
I am brave, I am bruised
I am who I'm meant to be, this is me







Di rilevante, nel mese di gennaio ho ascoltato il podcast LE ALI DI VIK (>> QUI <<), incentrato su Vittorio Arrigoni, un ragazzo italiano di 36 anni, attivista per i diritti umani, scrittore. Noto in tutto il mondo per l'adagio che lui stesso ha coniato durante le sue cronache dalla Striscia di Gaza: "Stay Human”, “Restiamo Umani”. Vittorio era un uomo che ha messo al servizio degli altri la propria esistenza, sempre al fianco degli ultimi e degli oppressi e da sempre mosso dagli ideali di pace, giustizia ed uguaglianza.
Nei sei episodi possiamo ascoltare la sua storia, attraverso la sua stessa voce, quella di sua madre e di chi l’ha conosciuto.

Si parte dalle radici di Vittorio: la sua famiglia, un ambiente che ha influito sulla sua crescita e sulle scelte che avrebbe fatto da grande. Ripercorriamo i viaggi fatti, dal primo in America Latina nel 1995, e poi nell'Est Europa, Africa, Croazia, Ucraina, Belgio, Austria, Romania, Togo, Estonia... 
Viaggi che l'hanno cambiato dentro, facendo maturare in lui la consapevolezza di cosa volesse fare della propria vita.
E' nell’agosto del 2002 che Vittorio va per la prima volta in Palestina, impegnato in un campo di volontariato a Gerusalemme Est, con l'amico Gabriele, dove si imbatte con il desiderio di libertà del popolo palestinese.
Vi ritornerà anche negli anni successivi, finendo nella black list delle persone indesiderate per lo stato d'Israele; Vittorio è passato anche per l'esperienza del carcere nelle prigioni israeliane, ma questo non gli ha impedito di continuare a difendere i diritti del popolo palestinese: sarà presente anche quando nel 27 Dicembre 2008 Israele dà inizio alla campagna militare “Piombo Fuso” nella Striscia di Gaza, con l'obiettivo dichiarato di "colpire duramente l'amministrazione di Hamas”. 
L’esercito israeliano impedisce l’ingresso nel territorio palestinese di giornalisti e cronisti provenienti da tutto il mondo e Vittorio si ritrova ad essere l’unico reporter internazionale a poter raccontare in prima persona cosa avviene in quei tragici giorni. Dalla sua penna, in quel periodo drammatico, nasce l’adagio che l’ha reso celebre in tutto il mondo: “Stay Human”, “Restiamo Umani”.
Vittorio viene rapito ed ucciso da un gruppo di terroristi il 14 aprile 2011. 
La sua vita e il  suo esempio hanno lasciato un segno indelebile nel cuore di migliaia di persone in tutto il mondo ed il suo messaggio di umanità è vivo più che mai.

Ascoltare la storia di questo giovane uomo, che non si limitava a dire di credere nella pace, nella fratellanza, nella solidarietà ecc..., ma che ha vissuto con coerenza rispetto ai propri valori, affrontando tante difficoltà, mettendo a rischio la propria vita pur di combattere pacificamente per i diritti di chi viene calpestato, mi ha colpito moltissimo; non si può che provare una grande ammirazione per una persona così, la cui umanità e sensibilità devono essere d'esempio per ciascuno di noi a non restare indifferenti verso i soprusi subiti da persone e popoli  vicini o lontani da noi.
Ne consiglio l'ascolto; sentire dalla voce di chi ha amato Vittorio, nonché stralci di interviste e interventi in cui è lui stesso a parlare, quel che ha fatto, l'amore che c'ha messo..., non lascia indifferenti.

"Un vincitore è un sognatore che non ha mai smesso di sognare." (Nelson Mandela)


SERIE TV

Ho visto SanPa - Luci e tenebre di San Patrignano, la docu-serie in 5 episodi che attraverso testimonianze e immagini di repertorio racconta la controversa storia della comunità di recupero di San Patrignano fondata da Vincenzo Muccioli nel 1978, a Coriano, in provincia di Rimini.

Ammetto di non aver mai approfondito, prima di vederla, né la figura di Muccioli né tutte le controversie derivanti dalla sua gestione della comunità, quindi l'ho guardata senza avere pregiudizi di sorta.
L'ho trovata davvero molto interessante e, a mio avviso, fatta bene; ci sono testimonianze dirette di persone che a SanPa c'hanno vissuto, che hanno ascoltato e visto personalmente cosa veniva fatto e detto in questo posto negli anni; inoltre si fa riferimento a fatti emersi nel corso dei processi affrontati da Muccioli.
E' chiaro che il protagonista indiscusso è lui: una personalità carismatica, capace di catalizzare l'attenzione di tutti sulla propria persona quando parlava, un uomo sicuro di sé, dalla personalità molto forte, che indubbiamente ha avuto un'idea meravigliosa: aprire una comunità per aiutare i giovani ad uscire dalla droga. Un proposito onorevole, ci mancherebbe, e sicuramente grazie a lui tanti giovani non si sono persi ma anzi sono stati recuperati prima che fosse troppo tardi.

 Colpiscono le testimonianze di chi a SanPa c'è stato- come quella commossa di Cantelli - e le parole e la sincera riconoscenza di tanti genitori intervistati negli anni '80 e che piangendo ringraziavano Muccioli di aver dato a questi figli senza speranza..., la vita.

Certo, son rimasta altresì impressionata nel sentire che però accadevano anche cose non belle, a causa e dei metodi, diciamo "poco ortodossi" portati avanti da Muccioli all'indirizzo di quanti si ribellavano alle regole in comunità e "minacciavano" di andarsene, e delle condotte davvero deplorevoli di coloro ai quali lo stesso imprenditore affidava "le punizioni" e che, purtroppo, persero troppo spesso il controllo, finendo per macchiarsi di delitti.
Fondamentale la testimonianza di Walter Delogu, per anni autista e braccio destro di Vincenzo Muccioli, circa il ruolo di questi nel caso di omicidio di Roberto Maranzano, avvenuto proprio a San Patrignano.

E' una serie che ho guardato con molto interesse, credo sia fedele al titolo stesso, e che cioè sottolinei tanto il bene quanto il male che hanno gravitato attorno alla comunità e al suo fondatore; io personalmente non trovo denigri l'una e l'altro, ma semplicemente dice... quel che è stato. 
E' innegabile che Muccioli abbia contribuito a recuperare tantissimi tossicodipendenti - altrimenti lasciati a loro stessi, con famiglie dolorosamente impotenti davanti a un dramma troppo grande, e con uno Stato che in quegli anni non è che proprio si "accollasse" il problema della droga e delle morti per droga. Questo è un merito che credo sia giusto riconoscergli.
Sottolineare anche che, però, i suoi metodi fossero eccessivi e che non di rado abbiano avuto conseguenze tristissime e drammatiche per non pochi ospiti - ci sono stati ad es. casi di suicidio - e che quindi fossero quanto meno discutibili, boh... a me non pare sinonimo di "racconto tendenzioso e parziale", che è una delle accuse più frequenti indirizzate alla serie da parte di chi difende Muccioli e il suo operato senza se e senza ma.
E ripeto, lo dico da persona che ha visto la serie senza sapere nulla di tutta la controversia su San Patrignano, quindi con la mente sgombra da preconcetti.
Ad ogni modo, io la consiglio, è senza dubbio interessante e solleva molti interrogativi, tra cui uno su tutto: è giusto ed etico ricorrere a metodi discutibili e, in taluni casi, non rispettosi della persona e della sua dignità, se l'obiettivo è salvarla da se stessa e dal baratro della droga? 

domenica 10 gennaio 2021

Nuovi libri in lettura

 

Vi presento due libri che ho iniziato a leggere da pochissimo ^_^




QUESTA SCUOLA NON È UN ALBERGO
di Pino Imperatore


Giunti Ed.
288 pp
Angelo D'Amore è un ragazzo che renderebbe orgogliosa ogni mamma: ha diciotto anni, è bello, simpatico, intelligente e non ha grilli per la testa. 
Vive in una casa che si affaccia sull'incantevole Golfo di Napoli e frequenta l'ultimo anno dell'istituto alberghiero "Lucullo". Circondato da una banda di bislacchi compagni di classe, come Pinuccio detto 'o Scienziato per la sua ossessione verso gli extraterrestri, Alfonso detto 'o Muscio per la sua lentezza esasperante o Maria Peppa Pig, che ama il cibo più di ogni cosa, Angelo è segretamente innamorato della sua prof. di Lettere e sogna di diventare un grande chef. 
Insomma, potrebbe essere il ragazzo più spensierato del pianeta Terra, se non fosse per la mancanza della persona più importante della sua vita: la madre, morta durante un naufragio mentre era in barca col marito, in circostanze mai del tutto chiarite. Il padre, infatti, preferisce tacere sulla sciagura. 
Un'ombra che Angelo, con tutta la comicità, la leggerezza e la ferocia dei diciott'anni, è determinato a chiarire.




IL CERCHIO DI PIETRE
di Enrico Graglia


goWare Ed.
390 pp

Vincenzo, ragazzo di provincia, fa una strana scoperta al fiume. 
Ne derivano sogni oscuri e vivide allucinazioni, che ostacolano la sua relazione con l'intraprendente e affascinante Lavinia e lo spingono a credere che in gioco ci sia più della propria sanità mentale. 
È possibile che qualcuno - o qualcosa - stia cercando di mettersi in contatto con lui? E cosa ci fa un antico e misterioso cerchio di pietre nella campagna piemontese? 
Ad aiutare Vincenzo, lo scrittore-guru Saverio, in cerca di riscatto da un'esistenza mediocre. 
I tre protagonisti di questa storia dark, che affonda le sue radici nella provincia italiana, si confronteranno con l'ignoto, causa delle nostre più grandi paure, in cui a decidere l'esito dell'eterno scontro fra Bene e Male è la fragilità stessa dell'animo umano

lunedì 4 gennaio 2021

Le mie letture di inizio anno ^_-

 

Ecco le mie letture di inizio 2021.


BORGO SUD di Donatella Di Pietrantonio

È il prosieguo de L'Arminuta (RECENSIONE).

Einaudi
168 pp
È ancora buio quando Adriana tempesta alla porta di casa della sorella, con un neonato tra le braccia. 
Non si vedevano da un po’, e sua sorella nemmeno sapeva che lei aspettasse un figlio. Ma da chi sta scappando? È davvero in pericolo?
Adriana porta sempre uno scompiglio vitale, impudente, ma soprattutto una spinta risoluta a guardare in faccia la verità. Anche quella piú scomoda, o troppo amara. Cosí tutt’a un tratto le stanze si riempiono di voci, di dubbi, di domande.
Entrando nell’appartamento della sorella e di suo marito, Adriana, arruffata e in fuga, apparente portatrice di disordine, indicherà la crepa su cui poggia quel matrimonio: le assenze di Piero, la sua tenerezza, la sua eleganza distaccata, assumono piano piano una valenza tutta diversa.
Anni dopo, una telefonata improvvisa costringe la narratrice di questa storia a partire di corsa dalla città francese in cui ha deciso di vivere. Inizia una notte interminabile di viaggio – in cui mettere insieme i ricordi -, che la riporterà a Pescara, e precisamente a Borgo Sud, la zona marinara della città. 
È lí, in quel microcosmo cosí impenetrabile eppure cosí accogliente, con le sue leggi indiscutibili e la sua gente ospitale e rude, che potrà scoprire cos’è realmente successo, e forse fare pace col passato.


MIA SORELLA EMANUELA. SEQUESTRO ORLANDI: VOGLIO TUTTA LA VERITÀ di Pietro Orlandi, Fabrizio Peronaci (Ed. Anordest, 252 pp).

Ventotto anni dopo, il giallo della scomparsa di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana sparita il 22 giugno 1983 mentre tornava a casa dopo una lezione di flauto, è a una svolta. Le indagini recenti hanno portato alla decisione di riaprire la tomba di Renatino De Pedis, il capo della banda della Magliana sepolto nella cripta della basilica di Sant’Apollinare, nel pieno centro di Roma. La banda organizzò il sequestro della Orlandi come arma di ricatto verso la Santa Sede? 
Il movente è nel transito di fiumi di danaro tra i gangster e lo Ior? È solo l’ultima pista.Ma Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, non si accontenta. Così, esce allo scoperto con un libro-intervista scritto con il giornalista del Corriere della Sera Fabrizio Peronaci. 
Per la prima volta racconta nei dettagli il suo incontro del gennaio 2010 con Ali Agca, quando tra lo scetticismo degli inquirenti andò in Turchia per incontrare l’attentatore del Papa uscito dal carcere.
È un documento straordinario e destinato a fare scalpore, il resoconto dettagliato del faccia a faccia tra Pietro e l’attentatore. 
Ci sono nomi, circostanze, accuse. Come inedita è un’altra pista di cui si parla dettagliatamente nel libro, emersa nel 2009, secondo la quale Emanuela vivrebbe perfettamente integrata in una Paese nordafricano.
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