Sembra lo spunto per un film o un romanzo, e se pensiamo che di mezzo c'è ancora "lui", l'inaffondabile transatlantico chiamato "Titanic" (che, ahimè, è affondato eccome, il 15 aprile di esattamente 100 anni fa...!), beh la fantasia ha materiale sui cui volare!
Sul Titanic, nel suo ultimo viaggio, c'era un dottore, di nome John Edward Simpson; ebbene, i suoi nipoti riceveranno e potranno leggere l'ultima lettera che questo pover'uomo scrisse prima di perdersi nelle acque dell'Oceano.
Questo chirurgo indirizzò la lettera alla madre Elizabeth, in data 11 aprile 1912, quattro giorni prima del naufragio.
In essa, l'uomo diceva di avere preso una bella comoda e grande cabina; l'epistola fu postata a Cobh, in Irlanda, l'ultimo porto toccato dalla nave prima di partire per l'America.
La missiva fu conservata gelosamente come una reliquia dalla famiglia del dottore, fino al giorno in cui ad una nuora del defunto venne la bella idea di venderla ad un collezionista olandese, 15 anni fa!
Da allora, della memorabile ultima lettera non si seppe nulla, ma ecco che in occasione di un'asta a Long Island, New York, agli inizi di marzo, un uomo di cui non si sa l'identità, ha acquistato la lettera - a quale cifra non è dato sapere... - e i familiari del dottor Simpson - che avevano già lanciato un appello perché la lettera potesse tornare tra le mani dei discendenti - potranno riavere il "reperto", che però prima sarà esposto in una mostra a Belfast sui 100 anni dal naufragio.
Sul Titanic, nel suo ultimo viaggio, c'era un dottore, di nome John Edward Simpson; ebbene, i suoi nipoti riceveranno e potranno leggere l'ultima lettera che questo pover'uomo scrisse prima di perdersi nelle acque dell'Oceano.
Questo chirurgo indirizzò la lettera alla madre Elizabeth, in data 11 aprile 1912, quattro giorni prima del naufragio.
In essa, l'uomo diceva di avere preso una bella comoda e grande cabina; l'epistola fu postata a Cobh, in Irlanda, l'ultimo porto toccato dalla nave prima di partire per l'America.
La missiva fu conservata gelosamente come una reliquia dalla famiglia del dottore, fino al giorno in cui ad una nuora del defunto venne la bella idea di venderla ad un collezionista olandese, 15 anni fa!
Da allora, della memorabile ultima lettera non si seppe nulla, ma ecco che in occasione di un'asta a Long Island, New York, agli inizi di marzo, un uomo di cui non si sa l'identità, ha acquistato la lettera - a quale cifra non è dato sapere... - e i familiari del dottor Simpson - che avevano già lanciato un appello perché la lettera potesse tornare tra le mani dei discendenti - potranno riavere il "reperto", che però prima sarà esposto in una mostra a Belfast sui 100 anni dal naufragio.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz