Un brano tratto da "L'amore graffia il mondo" di Riccarelli, in cui la protagonista, la giovanissima Signorina, comincia a provare i primissimi palpiti d'amore...
"Fu una specie di gioco, dapprima involontario, quasi incosciente, un impigliarsi di occhiate che, a poco a poco, cominciarono a prendere forma, sostanza, la consistenza di un tessuto che lei non aveva mai conosciuto prima, qualcosa di caldo come la lana e allo stesso tempo leggero come la seta, con cui confezionare un abito che fasciandola compensasse la sensazione di vuoto allo stomaco e di freddo che, nonostante la calura di quel giugno, all’improvviso l’aveva presa. Un tessuto che cambiò colore più volte, che riuscì a scaldarla fino a farle arrossire le guance, che le si posò addosso a ogni sguardo del ragazzo, a ogni sua occhiata."
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz