Buongiorno dal suolo elvetico, cari lettori e amici!
Come vi avevo scritto qualche giorno fa, sono in vacanza ma le mie letture proseguono e non ho potuto fare a meno di trovare qualche minuto per scrivere la mia recensione su un romanzo molto molto carino, collocato nei giorni di Natale, che vi regalerà una ventata di ironia e romanticismo!
E SE FOSSE UN SEGRETO?
di Virginia Bramati
Ed. Mondadori 322 pp 18 euro Ottobre 2015 |
Verate ha un nuovo sindaco, anzi una sindachessa, un'avvocato in carriera, giovane e bella: Alessandra Mantovani.
Alessandra è un tipo apparentemente molto sicuro di sè, determinato, che ha tutte le buone intenzioni di dare il suo personale e giovanile contributo alla propria città, dalla quale è mancata per diversi anni, sfuggendo a un passato doloroso, che ora è convinta di potersi lasciare alle spalle.
Figlia di una parrucchiera, Mary "la sciampista", con cui non è mai andata d'accordo - essendo opposte caratterialmente (la madre frivola, supericiale, invadente, priva di tatto, con troppa autostima.., la figlia posata, tranquilla, tutt'altro che estrosa, con più di un complesso d'inferiorità) - tanti anni prima Alessandra è stata costretta a lasciare Verate per evitare uno scandalo.
Quindici anni prima, infatti, la timida e imbranata Alessandra - chiamata dalla Mary Sendi - ha avuto una storia d'amore con lo scapolo d'oro più ambito della zona: il bellissimo dottore Stefano Parodi Valsecchi.
La relazione tra i due è stata breve ma travolgente, sincera: entrambi erano innamoratissimi l'uno dell'altra, ma il destino li ha separati.
Beh, il destino... Diciamo piuttosto che qualcuno della famiglia di lui ha messo lo zampino affinchè la figlia della gretta e stramba sciampista non contaminasse l'onorabile stirpe dei Parodi Valsecchi, attraverso un'unione infelice e poco di classe.
L'allontanamento forzato dell'allora adolescente Alessandra l'ha fatta sì soffrire - al pensiero di aver perduto il grande amore, che evidentemente, da parte di lui, tanto grande non doveva essere, se non ha fatto mai nulla per difendere il loro rapporto - ma è stata anche un'occasione per crescere, studiare e divenatare la donna consapevole di sè che adesso è.
Certo, a far vacillare qualche sicurezza ci si mette l'ostilità del partito dell'opposizione nella giunta comunale e, come se non bastasse, il ritorno del famigerato dottore, l'amore perduto di Sendi, Stefano, tornato come primario nel reparto di Neonatologia dell'ospedale.
Tra i due scatta l'attrazione di un tempo, forte e passionale, con relativa notte all'insegna di una mai perduta intimità.
Ma se il passato non può essere cancellato con un colpo di spugna, anche il presente non può essere stravolto: Stefano è fidanzato con la bella e ricca Laura, e Sendi sa che mai lascerebbe la fidanzata ideale, che tanto piace a Donna Giuditta (l'austera e snob madre di lui) per la figlia della sciampista.
Ma questa volta un "inconveniente" mette un nuovo zampino tra i due ex-innamorati (che forse poi tanto ex non sono...) non per allontanarli ma per avvicinarli.
Sendi e Stefano verranno messi davanti alla concreta possibilità di riprovarci, dopo 15 anni di lontananza: cosa è romasto dell'amore vero e travolgente di un tempo? Sapranno mettere da parte rancori, diffidenze, paure, condizionamenti esterni, per fare finalmente spazio a quello che sembra un legame "scritto nelle stelle"?
Chi li conosce è convinto che i due siano destinati a stare insieme.
Sarà davvero così? O qualche segreto interverrà nuovamente a separarli?
Anche questa volta ritroviamo la scrittura divertente e briosa della Bramati, con la sua ironia che dà alla storia d'amore quel tocco di commedia divertente e molto molto piacevole.
I capitoli si alternano tra passato e presente, così da rendere la narrazione molto vivace e chiarendo le dinamiche di ieri che inevitabilmente influenzano l'oggi.
Ritroviamo alcuni personaggi incontrati nei romanzi precedenti e anche questa volta il lettore che ha voglia di una storia romantica ma simpatica e con la giusta dose di umorismo, non verrà deluso.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz