Questa di oggi non è una favola per bambini, bensì una storia a scopo "di edificazione", vòlta a far riflettere sull'importanza di esercitare l'altruismo, l'empatia e l'aiuto verso chi soffre, in modo pratico, evitando atteggiamenti di indifferenza.
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Improvvisamente un bambino, che era fermo in una curva, gli tirò un sasso che andò a finire contro l'auto, graffiando lo sportello.
Il giovane frenò subito e, su tutte le furie, uscì dall'auto andando verso il bambino; lo scosse con forza, urlandogli: "Delinquente!Guarda cos'hai fatto alla mia auto nuova! Me la pagherai!! Perché hai tirato quel sasso?".
Mentre grosse lacrime gli cadevano dagli occhi, il ragazzino rispose: "Per favore, signore, mi perdoni. Non sapevo cosa fare!".
Poi, mostrando qualcuno a terra, dietro la curva, aggiunse: "E' mio fratello. Quando ho cercato di scendere dal sentiero per attraversarlo, mio fratello è caduto dalla sua sedia a rotelle. Pesa molto ed io non riesco a sollevarlo da solo...! Per favore mi aiuti!".
Il giovane si commosse al punto da non riuscire a parlare.
Alzò il ragazzo da terra e con tenerezza lo sistemò sulla sedia a rotelle.
Mentre il bambino spingeva suo fratello verso casa, il giovane si asciugò le lacrime.
Tornò verso l'auto che, fino ad oggi, conserva quel graffio, come ricordo della promessa che egli fece a se stesso: mai più nessuno per attirare la sua attenzione avrebbe dovuto ricorrere a tirargli un sasso...!
tratto da una meditazione di un calendario cristiano.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz