Altra recensione di oggi...:
IL PICCOLO PRINCIPE
di Antoine De Saint-Exupery
Bompiani 144 pp 2000 |
E' la storia dell'incontro tra un aviatore, costretto da un guasto ad un atterraggio di fortuna nel deserto, e un ragazzino alquanto strano, che gli chiede di disegnargli una pecora. Il bambino viene dallo spazio e ha abbandonato il suo piccolo pianeta perchè si sentiva troppo solo lassù: unica sua compagna era una rosa.
Un libro che si rivolge ai ragazzi e "a tutti i grandi che sono stati bambini ma non se lo ricordano più", come dice lo stesso autore nella dedica del suo libro.
recensioni |
E' uno di quei libri di cui senti parlare da sempre e che ti proponi di leggere, per poi trovarti a rimandarlo più e più volte...., finché non arriva il momento in cui l'incontro con il piccolo principe si fa inevitabile
E per fortuna, aggiungo!
Un gioiellino che davvero va letto, almeno una volta nella vita; essendo anche breve, si legge con molta facilità e vi assicuro che è difficile annoiarsi o staccarsi da esso senza sentire la mancanza del nostro piccolo ometto.
Il piccolo principe viene da un pianeta sconosciuto, piccolo e abitato praticamente solo da lui, da tre vulcani e da una rosa, un fiore di cui egli ha cura con premura ed amore, pur essendo la rosa un po' esigente e vanitosa.
Ma è la sua rosa e lui l'ama così com'è.
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Un giorno un uomo, in volo sul proprio aeroplano (lo stesso Autore è stato pilota), è costretto a fermarsi per un guasto al motore ed incontrerà appunto il principino, che subito ci appare dolce, ingenuo, curiosissimo (guai a non rispondere con chiarezza ad una sua domanda: la ripeterà fino a quando non gli si darà risposta!), pieno di domande e di candido stupore danti alle piccole e grandi cose che non conosce ma che desidera imparare.
Anche un semplice disegno suscita domande e curiosità...!
Quanti personaggi bizzarri e insoliti ci fa conoscere il piccolo principe nelle sue peregrinazioni da un pianeta all'altro, prima di giungere sulla terra: il re che pretende di regnare e comandare su un regno in cui c'è solo lui; un ubriacone che beve per dimenticare la vergogna che prova nel bere.... Fino ad arrivare sulla terra, dove vivono gli umani.
Ed è proprio gli uomini che l'ometto cerca, ma si ritroverà a fare amicizia con una volpe che desidera creare con lui un legame...
Credo che il passaggio della volpe sia tra i più belli e significativi.
Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo e io sarò per te unica al mondo. (...) la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai i capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano... Per favore, addomesticami.
Il piccolo principe, in quanto bambino, ha un approccio alla realtà e agli esseri che la popolano, semplice, aperto, senza pregiudizi, timori inutili, sensibile, capace di apprendere, capire, ricordare; a lui l'Autore fa dire più volte come i piccoli debbano avere molta pazienza con i grandi perchè questi non sempre comprendono davvero e bene le cose, e sono concentrati su aspetti poco importanti.
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Si crea un legame affettivo anche tra il paziente aviatore e il piccolo ometto pieno di domande, ma anche al momento inevitabile del distacco, sarà il piccolo a dare speranza e consolazione al grande.
Guarderai le stelle la notte. [..] La mia sarà per te una delle stelle. Allora, tutte le stelle, ti piacerà guardarle, tutte saranno tue amiche..
Commuove, fa sorridere, fa riflettere: parole semplici, accompagnate da illustrazioni dell'Autore, altrettanto semplici, ma capaci di far breccia nel cuore di grandi, piccini e di quanti sono ancora capaci di guardare il mondo con stupore e ingenuità, ricercando col cuore nelle piccole cose ciò che è essenziale e che non sempre i nostri occhi riescono a scorgere.
Un classico intramontabile...!!
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz