sabato 22 marzo 2014

Nuova Rubrica. DIETRO LE PAGINE



Cosa c'è dietro un romanzo, una storia, dei personaggi?



Ciò che leggiamo spesso è frutto della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (non sarà a cadenza settimanale, ma in base alle piccole ricerchine che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?".

Bene, cominciamo da una prossima pubblicazione Neri Pozza (27 marzo, se non erro):

Ed. Neri Pozza
Marzo 2014
FIORE DI TUONO (J. Teulè)

In questo romanzo, l'autore narra, in forma romanzata, la storia di una donna francese che ha dato il via ad una catena di omicidi "silenziosi" ma spietati, che ha visto coinvolti donne, uomini e bambini e che trova la sua ragione, probabilmente, in quel mix di superstizione e follia che ha caratterizzato l'avventurosa esistenza di questa serial killer della metà dell'Ottocento.

Hélène Jégado 
(1803 – 26 Febbraio 1852) 


è stata una domestica francese cui sono stati attribuiti più di 30 delitti, eseguiti con l'arsenico in un arco di tempo di 18 anni.
Il caso di questa donna è incredibile se si pensa che, a fronte dell'alto numero di vittime, non è chiaro ad oggi quali potessero essere le vere motivazioni.. (se mai ce ne potessero essere di giusto o razionali...)!
Certo, è facile pensare che il suo ruolo di domestica non le risparmiasse rimproveri ed umiliazioni - e che questi innescassero in lei risentimenti e rabbia - ma non sempre la scelta delle vittime poteva essere ascritta a casi di maltrattamenti.

Avendo perso la mamma a soli 7 anni, Helene viene inviata a lavorare come serva (in cucina) presso la dimora di un pastore e lì resta fino ai 24 anni, dando avvio alla propria carriera di avvelenatrice.
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La sua "inclinazione al male" si rivela attorno al 1833, quando presta servizio presso la famiglia  Le Drogo, portando la morte in questa casa, visto che muoiono ben 7 persone della famiglia più la stessa sorella di Helene.
Ma niente pare ricondurre ai suoi piatti, così la donna trova lavoro altrove, presso il curato Lohro: anche qui decedono tre persone, tutte con gli stessi sintomi: spasmi, bruciori, contrazioni e vomito.
Qualche sospetto comincia a venire a qualcuno ma la condotta impeccabile della donna sembra proteggerla...

Si trasferisce nella città di Locminé dove lavora per una famiglia. La madre vedova di quella famiglia morì improvvisamente e uno dei bambini si ammalò gravemente; un altro figlio sopravvisse perchè intelligentemente rifiutò la compagnia di Helena al proprio capezzale!
Segue la morte della vedova Lorey e così di altre persone presso cui la cuoca va a prestare il proprio lavoro in cucina.
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Andò a lavorare anche  in una locanda chiamata "La Fine del Mondo", dove una delle serve fu avvelenata e morì in pochi giorni; il movente? La gelosia!
Licenziata, fu immediatamente assunta da un professore universitario di nome Theophile Bidard, il quale disse che Helene era una buona lavoratrice, ma con un "macabro senso dell'umorismo ".
Un'altra serva, Rose, morì, e quando la polizia andò a indagare, gridò che era innocente! Sconcertati, gli agenti anche questa volta non la accusarono di nulla. Infine però, l'autopsia su tre delle vittime dimostrò che erano state avvelenate con l'arsenico, e queste prove misero fine alla carriera di avvelenatrice di Helene.
Fu processata nel 1851 e condannata alla ghigliottina l'anno dopo.


Fonti: wikipedia - http://unmondoaccanto.blogfree.net/

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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