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Il romanzo dell’oscura, crudele Sicilia. Il dramma di un investigatore lucido che, quanto più indagava, tanto più «nell’equivoco, nell’ambiguità, moralmente e sensualmente si sentiva coinvolto».
A CIASCUNO IL SUO
di Leonardo Sciascia
Ed. Adelphi 155 pp 9 euro 2000 |
Pubblicato nel 1966, e oggi tradotto in tutto il mondo, questo romanzo dell’oscura, crudele Sicilia è universalmente considerato una delle maggiori imprese narrative di Sciascia.
Sobrio, amaro, sottilmente sarcastico, e insieme netto e preciso nei contorni, racconta la storia di un farmacista che «viveva tranquillo, non aveva mai avuto questioni, non faceva politica», e un giorno riceve una lettera anonima che lo minaccia di morte.
Da questo punto in avanti tutta la realtà comincia a traballare, e il sospetto, l’insinuazione e il sangue dominano la realtà del paese, nell’entroterra siciliano.
Tutta l’arte di Sciascia sta nell’aggrovigliare e dipanare, volta a volta, questa matassa. Nulla sfugge al groviglio, e alla fine vi rimarrà soffocata proprio la figura dell’investigatore disinteressato, dell’osservatore lucido, il quale, quanto più indagava, tanto più «nell’equivoco, nell’ambiguità, moralmente e sensualmente si sentiva coinvolto».
Di Leonardo Siascia ho letto "Il giorno della civetta", "Todo modo" e "A ciascuno il suo". Il mio preferito è Todo Modo che narra "della verità visibile a tutti ma che nessuno vuol vedere". Sicuramente le tematiche trattate da Sciscia sono attualissime come gli intrecci mafia-politica, l'omertà, la Chiesa corrotta. Buona lettura:)
RispondiEliminaper me è il primo approccio a questo autore, se si eccettuano frammenti di brani di alcune sue opere a scuola :=)
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