Un libriccino che si legge davvero in pochissimo tempo ma che colpisce il lettore per la lucidità disarmante con cui tocca un argomento molto delicato, quello delle condizioni vergognose in cui versavano (ahimè, in certi sensi e in certi casi, versano ancora, seppur in contesti differenti) i malati di mente, rinchiusi in strutture che, prima ancora che ospedali, erano delle vere e proprie prigioni.
REPARTO n.6
di Anton Cechov
Ed. Ginko Edizioni
Veshnikova M.
5.60 euro
56 pp
2010
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Di lui Cechov ci dà una breve biografia, facendoci conoscere la sua situazione antecedente il ricovero e come, lui che era un uomo intelligente e amante della lettura, un filosofo raffinato, a un certo punto si sia ritrovato preda di manie di persecuzione, ossessionato dal pensiero che da un momento all'altro potessero accusarlo ingiustamente di aver commesso chissà quale crimine e arrestarlo.Purtroppo per lui, l'incubo in un certo qual modo si avvera, anche se invece del carcere viene rinchiuso in questo squallido ospedale, dove le condizioni di vita dei poveri ammalati sono davvero inumane.
La prima figura negativa di questo racconto è senza dubbio l'uomo che "assiste", o meglio sorveglia al pari di un aguzzino, i poveri ospiti, picchiandoli e maltrattandoli ogni giorno.
Ci saranno dottori in questo postaccio invivibile? C'è forse la speranza di uno spiraglio di umanità?
Assolutamente no e ce lo dimostrerà un'altra figura che avrebbe potuto, in virtù del proprio ruolo, essere positiva per i pazzi del reparto, ma che sarà drammaticamente risucchiato dal vortice oscuro e tragico al quale la sua indifferenza ha dato vita.
Andrej Efimjc, è il medico psichiatra che dovrebbe curare i malati; a dire il vero, avrebbe voluto fare l'ecclesiastico ma s'è ritrovato a studiare medicina, suo malgrado.
Ed evidentemente il proprio lavoro non lo ama più di tanto, vista l'indifferenza e l'aria di superiorità con cui guarda i poveri matti del reparto, delle cui condizioni lui non si preoccupa minimamente, anzi, le meschine e crudeli regole su come gestirlo è lui stesso ad approvarle.
Ma la ruota gira per tutti ed arriva anche per quest'uomo troppo sicuro di sè il momento di una profonda ed improvvisa crisi esistenziale.
Chiacchierando, prima con sarcasmo e poi con sincero interesse, con Dmitric, Andrej Efimjc affronta argomenti di un certo livello filosofico e spirituale tra cui l'immortalità dell'anima, il senso della nostra esistenza, la capacità di comprendere le sofferenze altrui, il pensiero della morte... e non passerà molto tempo prima che qualcosa scatti anche nella sua testa, mandandola in confusione: qualcosa che si rivelerà per il dottore una spiacevole sorpresa, capovolgendo la sua sorte e la sua vita, rendendolo vittima delle sue stesse meschinità...
Un racconto che vuol essere denuncia sociale della mentalità oscurantista che maltratta e allontana coloro che son considerati pazzi, senza poi occuparsi davvero del loro diritto di esseri liberi e di essere dei malati bisognosi di cure vere ed efficaci.
Cechov ci porta a chiederci: qual è il confine tra follia e normalità? L'autore ci mostra un confine davvero sottile e lo fa con lo stile e il tono che gli sono propri, in un mix di dramma e comicità insieme, soprattutto nell'ultima parte, in cui il dottore diventa consapevole dell'inutilità della propria esistenza e di come essa finirà proprio in quel luogo di squallore da cui sentiva e si era illuso di essere lontano.
Da leggere, per apprezzare l'originalità e lo stile di uno tra i più grandi autori della letteratura internazionale dell'Ottocento.
3.Un libro con meno di 80 pagine |
Lettrice fissa numero 170.
RispondiEliminaHo scoperto per caso il tuo blog e sono rimasta affascinata da questa recensione. Mi ha vagamente ricordato il film "qualcuno volò sul nido del cuculo" e, a dire il vero, si tratta di una tematica che mi sta molto a cuore. Credo proprio che leggerò questo piccolo scritto.
A presto
Ciao!! ti ringrazio per esserti unito al blog :)
EliminaUn libro piccolo ma significativo!!!
buone letture ;)
Angela! Bellissima recensione! Mi hai convinto: lo leggerò il prima possibile :3 Hai fatto delle riflessioni profonde, quali la superficialità della gente e la loro cattiveria nei confronti di chi ritengono inferiore! Grazie ♥
RispondiEliminaCiao Angela! Ho parlato brevemente di questo post qui: http://neversaybook.blogspot.it/2016/03/post-ive-loved-consigli-da-lettori.html :)
RispondiEliminagrazie francy, gentilissima come sempre!!! :=) passo per il blog!!
RispondiEliminaSe avete piacere di ascoltare un brano tratto dal libro...
RispondiEliminahttps://youtu.be/SDPMZ5qN7mA
Grazie per avermelo segnalato!! :)
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