Il romanzo orientaleggiante di oggi è ambientato nello Sri Lanka, nel secolo scorso.
IL PROFUMO DELLE FOGLIE DI TE'
(Tea planter's wife)
di Dinah Jefferies
Ed. Newton Compton 416 pp 9,90 euro 4.99 euro (ebook) USCITA: 5 MAGGIO 2016 |
Siamo nella Londra degli anni Venti.
Gwendolyn Hooper è una giovane donna inglese, fresca sposina, che si è appena trasferita nella lontana isola di Ceylon per raggiungere il marito.
Ma l’uomo che ritrova nella piantagione di tè non è lo stesso di cui si era innamorata in Inghilterra tempo prima.
Distante e indaffarato, Laurence trascorre le giornate nella piantagione, lasciando la sua sposa da sola a occuparsi della casa, della servitù e delle nuove incombenze.
La grande casa coloniale, agli occhi di Gwendolyn, appare un luogo misterioso, con porte chiuse a chiave e indizi di un torbido passato: in un baule polveroso è nascosto un vecchio velo da sposa ingiallito e le ombre del giardino celano una piccola tomba…
Quando Gwen rimane incinta, suo marito è finalmente felice e tutto sembra andare per il verso giusto, ma c’è poco tempo per festeggiare. Al momento del parto la neomamma dovrà prendere una decisione terribile, di cui non potrà fare parola con nessuno, neanche con Laurence.
Quando, infine, arriverà il momento della verità, Gwen sarà in grado di spiegare che cosa ha fatto e perché?
Un’appassionante storia di tradimenti, colpe e segreti indicibili che avvince il lettore e non lo lascia più andare.
L'autrice.
Dinah Jefferies è nata a Malacca, in Malesia, e si è trasferita in Inghilterra all’età di otto anni. Ha insegnato Studi teatrali e Inglese. Ha iniziato a scrivere nei cinque anni che ha trascorso in un piccolo villaggio sulle montagne andaluse. Ha esordito con il romanzo La separazione, pubblicato da Penguin in Inghilterra e in Italia dalla Newton Compton. Il profumo delle foglie di tè alla sua uscita ha raggiunto il primo posto dei più venduti in Inghilterra e vi è rimasto per diversi mesi.
LA TRAMA VI INCURIOSISCE?
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz