mercoledì 2 dicembre 2020

Novità libri autopubblicati (giallo, distopico, letteratura di viaggio)

 

Buongiorno, cari lettori!

Oggi vi presento alcune pubblicazioni appartenenti a diversi generi letterari: il romanzo storico, il giallo distopico, l'horror, racconti di viaggio.

Mi auguro possiate trovarli interessanti! ^_-


  • Partiamo dai libri di Milka Gozzer.



Il gatto di Depero di Milka Gozzer (Self-publishing, 214 pp, romanzo storico, LINK)
.

“La forma di quel suo gatto evocava qualcosa di umano. Il soggetto non aveva una posa docile, al contrario. Non so se si può dire di un gatto... all’epoca sarebbe parso di certo inappropriato, ma ora oserei dire che aveva personalità.”

"No se buta via niente", questo potrebbe essere il leitmotiv del romanzo.
Non si butta via l’abilità con il tornio della famiglia Nicoluzzi, di cui Mario, il nostro narratore, è degno erede; non la si butta via neanche quando una terribile guerra, la Grande guerra, ha letteralmente polverizzato tutto ciò che avevi e sei costretto a ricominciare da zero.
Non si buttano via l’amore per la vita, la fiducia negli altri, la gentilezza e la bontà d’animo, anche quando quella stessa guerra ti ha svuotato di ogni entusiasmo, di ogni speranza; anche quando la cattiveria e l’odio sembrano l’unico linguaggio rimasto agli uomini, come ci ricorda la tenace Lucia.
Non si buttano via i sogni, il talento, quel fuoco che brucia dentro a ogni artista (ma forse, in maniera diversa, a ogni essere umano, se lo si sa riconoscere) e che bruciava anche dentro Fortunato Depero, il protagonista inconsapevole di questa storia.

A causa, o piuttosto grazie a uno dei tanti bozzetti dispersi di quel genio futurista che Depero è stato, e a tutti gli equivoci a cui il suo ritrovamento ha dato vita, riscopriamo riga dopo riga l’artista, ingiustamente bistrattato dalla critica, l’uomo, ma soprattutto la persona dietro quella firma con la “D” a forma di scatoletta, in un intrecciarsi di storie nella Rovereto del Novecento, che restituisce uno spaccato vibrante e senza filtri della vita e del vivere di quegli anni.



Racconti di viaggio, racconti di vita di Milka Gozzer (Self-publishing, 155 pp, racconti di viaggio, LINK).

Tra storia e reportage, autobiografia e cronaca di costume, racconto e avventura, Milka Gozzer ci conduce in un percorso epico dal deserto della Namibia alle metropoli di Tokio e di Seul, dalla Bolivia alla Cambogia, dalla dittatura birmana alle crociate contro i catari, dalla terra delle badanti alla tecnologia di Taiwan, dal Golfo del Tonchino a Parigi.
Con un continuo e appassionato dialogo con le persone che incontra nei luoghi che attraversa, l’autrice compone ritratti di gente comune, regine, missionari, giornalisti, ma anche di confini visibili e invisibili, di ingiustizie del passato e del presente.
In questo modo, l’incontro con il cucciolo di uno sciacallo, il ritrovamento nel bagno di un aeroporto di un paio di occhiali di una modella famosa, la ricerca di uno strumento musicale a Kyoto, le tracce di una crociata in Francia diventano spunti narrativi per raccontare la realtà che viviamo.
Un viaggio in cui conoscenza e avventura si mescolano per aprire un’originale finestra sul mondo reale.



MeL di Milka Gozzer (Self-publishing, 205 pp, giallo distopico, LINK).


2049. Vero Coretti si gode una vecchiaia privilegiata, fino a quando la nipote non la
trova incosciente sul pavimento della stanza da letto. La donna è in coma e a occuparsi del suo caso sarà MeL, un’intelligenza artificiale.
Le indagini si rivelano però tutt’altro che semplici. L’unico indizio è una macchia scura a forma di cerchio sul braccio della vittima. Nel frattempo, il dottor Red approfitta in segreto della paziente per portare avanti un esperimento sulla memoria, riuscendo così a viaggiare nei ricordi della donna e a tornare al 2001, prima che le tempeste di sabbia radioattiva costringessero l’umanità a cercare rifugio per sopravvivere.
Fra le vicende investigative del 2049 e i ricordi di Vero Coretti di inizio millennio, l’autrice conduce il lettore nella vita di una donna che lotta per le sue passioni e per condannare l’ipocrisia di una società meschina e moralista.



  • Proseguo con i racconti di Gianluca Ingaramo.


Nocturna – Storie dal buio di Gianluca Ingaramo (Self-publishing, 275 pp, fantascienza, horror, racconti, LINK).

La seconda morte di un dittatore e la maledizione di una scultrice. Il sacrificio di un cavaliere e il ritorno a casa in un inferno radioattivo. La cancellazione dei ricordi e un quadro che raffigura paesaggi di un altro mondo. 
Così si possono riassumere alcune tematiche delle trentadue “storie dal buio” dell’antologia, che spaziano dall'horror alla fantascienza, dal futuro al medioevo, senza trascurare la stravolta quotidianità del mondo contemporaneo. 
Elemento in comune dei racconti è il persistente senso d’ansia e mistero, che ricrea l’atmosfera “notturna” cupa e densa come melassa in cui si muovono demoni, alieni e persone in carne e ossa: essi dovranno affrontare una trasfigurazione delle nostre stesse paure, su cui tutti siamo chiamati a riflettere.


Ultima segnalazione: 

Love Death Zombie di Nat Gray (Self-publishing, 78 pp, horror, zombie, LINK).

Antonio è un professore in pensione disposto a qualsiasi cosa pur di salvare la moglie Loretta dalla malattia che la costringe a letto, legata, ormai da settimane. 
Quando un rapinatore si introduce nella villa per derubare la coppia, la situazione precipita e il loro segreto viene portato alla luce. 
In un susseguirsi di eventi che gli sfuggono di controllo, Antonio si ritroverà a fare i conti con il criminale che lo ha attaccato, con una spietata organizzazione di traffico di organi da cui non può fuggire, e con la pandemia zombie che ormai incombe su tutto il mondo. 
Il suo fine ultimo, però, resterà sempre quello: proteggere Loretta. A ogni costo.

4 commenti:

  1. Ciao Angela! Grazie mille per i consigli, non conoscevo questi autori :-)

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  2. I racconti di viaggio mi interessano parecchio. Oggi se passi da me ho postato la poesia su un tema da te trattato qui...

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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