lunedì 14 aprile 2025

DIMMI CHE NON VUOI MORIRE di Stefania Crepaldi [ RECENSIONE ]


Chi ha conosciuto Fortunata (nei precedenti libri in cui è protagonista), tanatoesteta per professione, sa quanto - nonostante la sua innegabile bravura nello svolgere il mestiere per cui è conosciuta in quel di Chioggia - il suo sogno nel cassetto sia poter lavorare come pasticciera/cuoca in un ristorante stellato.
Mai si aspetterebbe, invece, di vestire nuovamente i panni di investigatrice dilettante e di divenire protagonista di una missione segreta non priva di pericoli e difficoltà.
Missione che la porrà ancora una volta al fianco dell'uomo che le ha già spezzato il cuore in passato e per il quale continua a provare un sentimento molto forte.



DIMMI CHE NON VUOI MORIRE
di Stefania Crepaldi


Salani Ed.
297 pp
16 euro
Aprile 2025
È la notte di Halloween e, mentre Fortunata sta truccando il viso di un'anziana signora per il funerale che si terrà di lì a poche ore, suo padre si diverte a travestirsi da Dracula, accogliendo i bambini che vanno in giro di porta in porta chiedendo "Dolcetto o scherzetto?".

Cosa darebbe per essere altrove!
Per carità, Fortunata, da brava figlia qual è, ama dal profondo del cuore suo padre e ha un sincero rispetto per l'agenzia di pompe funebri che viene portata avanti con dignità da generazioni ("Tiozzo Pizzegamorti E&F: rendiamo onore alla storia di una vita"), ma non può fingere di essere felice e di star facendo ciò che davvero desidera.

Non sono i pennelli per truccare le salme gli strumenti di lavoro che vorrebbe avere in mano, ma utensili da cucina per lavorare e perfezionare le proprie creazioni culinarie.
Non è tra bare e candele che vorrebbe ritrovarsi, in un silenzio di morte e in un'atmosfera di tristezza, ma in una cucina rumorosa, popolata da cuochi che, come lei, rispondono "Sì, chef!" mentre realizzano piatti che faranno sorridere e recheranno piacere a chi li gusterà.

Eppure è lì che si trova: accanto a cadaveri da "sistemare" prima che venga dato loro l'estremo saluto, e la divisa che per ora può indossare è un camice e non un grembiule.

Come spiegare a suo padre che vuol essere libera di seguire la propria strada, i propri sogni e che questi sogni la portano via dalla loro rispettata e rinomata agenzia funeraria?

Solo sua nonna sa capirla, perché lei è il suo rifugio, colei che è capace di farla sentire compresa, accettata, e le sue braccia sono sempre aperte ed accoglienti per Fortunata, che trova nell'anziana una continua e solida fonte di saggezza a cui rivolgersi in caso di dubbi e difficoltà.

E le difficoltà stanno per affacciarsi nelle grigie e lattiginose mattinate della nostra tanatoesteta.

Tutto parte da un'inaspettata telefonata da parte di Dante Braghin, suo amato e sempre presente padrino nonché colonnello della Guardia di Finanza, che la convoca per darle diverse notizie.
E nessuna di esse è bella.

La prima è sicuramente la più drammatica e triste: una giovane donna è stata ritrovata senza vita, soffocata nell'incendio di una fabbrica; Dante le chiede di occuparsi del trasporto in ospedale.
Ma non è tutto: il padrino chiede alla figlioccia di fare per lui qualcosa di importante, delicato e anche pericoloso: una "missione segreta" per dare un contributo significativo alla caccia a criminali invischiati in loschi traffici.

E come se non bastasse, Dante le spiega che questi traffici illeciti coinvolgono in qualche modo l'attività delle pompe funebri di suo padre Emilio...

Parlando con Dante, Fortunata realizza alcune amare verità e, soprattutto, una su tutte le diventa palese: come fare per slegarsi dalla professione di tanatoesteta?
I problemi che stanno per travolgere l'agenzia Tiozzo Pizzegamorti potrebbero inchiodarla ancora e per sempre in quel ruolo professionale che lei svolge sì con cura e dedizione, ma che non sente davvero suo.

Lei vuol fare la pasticciera, vuole creare piatti sofisticati ed eccellenti, avere a che fare con antipasti e primi piatti, aperitivi e dessert: è stufa di truccare cadaveri e non ha alcuna intenzione di accollarsi l'attività di famiglia.

Ma le brutte notizie non sono mica finite: Dante le fa sapere che il "loro comune amico", l'agente Vito Sabelli, è di nuovo operativo e i due lavoreranno insieme in questa missione speciale.

C'è solo un dettaglio positivo in questa storia piena di molte perplessità: avrà modo di lavorare come cuoca e pasticciera sotto copertura, in due contesti davvero particolari, stimolanti dal punto di vista professionale ma non privi di rischio per via della segretezza e della delicatezza del suo vero ruolo e dello scopo da raggiungere.

Fortunata è protagonista, in questo romanzo, di un'avventura che la pone davanti ai suoi desideri, alle sue esigenze, al suo diritto di dare alla propria esistenza la direzione che vuole; avrà modo di confrontarsi con diverse persone, imparando a modulare il proprio comportamento in base a chi ha di fronte e sempre tenendo in mente il perché si trovi con essi e al loro servizio.

Non sarà semplice, per tante ragioni: le verrà ordinato di tirar fuori tutte le proprie abilità per realizzare piatti e portate complessi, belli da vedere e ottimi da gustare, e questo da una parte la spaventerà (all'idea di non essere all'altezza), dall'altra le darà modo di crescere, mettersi alla prova e lasciar emergere quella creatività e quella passione che le ardono dentro come pasticciera e cuoca.

Non sarà semplice in quanto dovrà interfacciarsi con gente che, solitamente, non frequenta e che è distante dal suo modo di essere e vivere: persone ricche e viziate, uomini d'affari ambigui e impenetrabili, donne arroganti e piene di sé, ma anche adolescenti insicure e infelici...

E poi c'è lui: Vito.
Il suo affascinante e imprevedibile Vito, capace di sbucare dal nulla e sparire all'improvviso dalla sua vita senza che lei riesca ancora ad imparare come fare per tenerlo accanto a sé, o anche solo per capire se può amarlo e immaginare un futuro con lui oppure no.

Vito è un uomo dalla personalità forte, è sicuro di sé, del proprio carisma, è molto bravo nel proprio lavoro e se c'è una cosa che sa fare benissimo è fingere, portare maschere, indossare panni che non sono suoi e tutto per ottenere risultati professionali significativi.

È disposto a tutto pur di ottenere i propri scopi?
Anche "usare" Fortunata, calpestandone i sentimenti?

Fortunata è confusa al cospetto di Vito, perché è cosciente di come soltanto averlo accanto, essere guardata da lui o sfiorata, la mandi in confusione.

Il sentimento che li lega c'è ancora... ma ha un futuro?

A mandarla ulteriormente in tilt ci pensa una presenza amica, un uomo altrettanto bello e affascinante che c'è sempre per lei, per ascoltarla, confortarla e farla sorridere: Andrea.

Andrea è il contrario di Vito.

Tanto rassicurante, solare, simpatico, premuroso il primo, quanto ombroso, imprevedibile, enigmatico, spesso brusco e scontroso il secondo.
Luce e ombra.
Sicurezza ed incertezza.

Il suo cuore, affamato d'amore, è diviso tra i due uomini.
Com'è diviso al pensiero di suo padre, all'eventualità di lasciarlo per inseguire i propri sogni.

"Il passato pesa e il futuro è una nuvola nera che incombe".

La missione affidatale da Dante la conduce dalla bellissima Chioggia alla meravigliosa e suggestiva Venezia, con i suoi canali silenziosi, i palazzi antichi, la luce del sole che danza sulle acque, le calli strette e tortuose.

"Venezia non è solo una città: è un luogo sospeso tra sogno e realtà, tra passato e presente. Ed è lì che sto andando, verso una sfida che non posso permettermi di perdere".

Su uno sfondo lagunare ricco di bellezza, fascino e storia, si snoda una trama originale e coinvolgente, che mescola la freschezza della commedia con atmosfere noir, in cui la protagonista - "detective dilettante" coraggiosa e sveglia - deve barcamenarsi in una situazione complessa, ricca di sorprese, rischi, fattori di imprevedibilità, in cui comprendere di volta in volta, e in base alle circostanze e a chi ha davanti, come agire, in che modo carpire le informazioni che le servono, il che rende le vicende anche avventurose e sicuramente interessanti da seguire.

Mi sono piaciuti molto i momenti in cui l' autrice descrive Fortunata mentre si dedica alla realizzazione di piatti ricercati e curati nei minimi dettagli.

Il lettore è quindi spinto ad avanzare con curiosità nella lettura per rispondere ad ogni interrogativo e gustarsi il modo in cui Fortunata affronta ogni ostacolo, compresi i dubbi sul proprio futuro lavorativo e sul fronte sentimentale.

"Dimmi che non vuoi morire" è un cozy crime appassionante, con una scrittura molto fluida, che alterna toni ironici e leggeri con toni più malinconici; il ritmo scorre vivace e trascinante, le vicende narrate divertono e intrattengono senza mancare della giusta profondità quando ci si sofferma sulla psicologia della protagonista, sulle sue speranze, sulle fragilità e le insicurezze che sempre accompagnano ogni persona quando è chiamata a fare scelte fondamentali per il proprio futuro.

Ringrazio di cuore l'Autrice per la copia autografata con dedica e non posso che consigliare la lettura di questo romanzo, in special modo a chi ama il mix tra commedia e giallo, ma anche chi vuol cominciare a leggere qualcosa di questo genere o a chi semplicemente desidera una lettura avvincente e dinamica.


Altri romanzi con protagonista Fortunata:

1. Di morte e d'amore: La prima indagine di Fortunata, tanatoesteta (2022) RECENSIONE
2. Morire ti fa bella (2023)

2 commenti:

  1. Ciao Angela, ho letto i due volumi precedenti, ma sinceramente le trame sono ormai diventate un po' sfumate. Comunque mi piacere leggerlo.
    Un abbraccio e ci sentiamo su Instagram 😘

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    Risposte
    1. Il secondo non l ho letto, ma intendo recuperare.
      Un.abbraccio cara❤

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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