giovedì 13 settembre 2018

Le mie prossime letture



Attualmente sto leggendo L'UOMO DELLA PIOGGIA di John Grisham e spero di finire LUCKY di Alice Sebold; ho terminato il racconto L'AMORE QUANDO MUORE di Nadia Levato, che spero di recensire a breve.

Adesso vi presento invece le mie prossime letture ^_-


FOLLIA
di Patrick McGrath

Adelphi ed.

Una grande storia di amore e morte e della perversione dell'occhio clinico che la osserva. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre il caso clinico più perturbante della sua carriera: la passione tra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra, e Edgar Stark, artista detenuto per uxoricidio.
Alla fine del libro ci si troverà a decidere se la "follia" che percorre il libro è solo nell'amour fou vissuto dai protagonisti o anche nell'occhio clinico che ce lo racconta.



LA ZANZARA MUTA
di Gianfranco Spinazzi



Tragopano Ed.
2018
In entrata il corpo di un uomo giaceva a terra, come accartocciato sul lato inferiore del tappeto. Il vecchio l’aveva colpito in quel punto in cui la capigliatura fluente si ritirava in una stempiatura che divideva il gran ciuffo dalla massa dei capelli attorno all’orecchio. Il colpo s’era abbattuto proprio in quella zona chiara evidenziando il contrasto cromatico.
Non c’erano stati stadi preliminari, circonlocuzioni ambientali, formali galatei, né il visitatore, vecchio in apparenza quanto il padrone di casa, aveva avuto il tempo di proferire una sola parola e un solo moto di aspettativa, era entrato in casa ed era stato colpito.


domenica 9 settembre 2018

Recensione: LA SCONOSCIUTA di Mary Kubica



Una storia di drammi personali irrisolti (solo apparentemente sepolti sotto coltri di gesti abitudinari e una vita felice e realizzata) e di violenze fisiche e psicologiche che nessuna persona (tanto meno un minore) dovrebbe essere costretto a subire.


LA SCONOSCIUTA
di Mary Kubica




Harlequin Mondadori
375 pp
Heidi è una donna che vive a Chicago, felicemente sposata con Chris (che lavora nell'ambito finanziario) e mamma della 12enne Zoe, una ragazzina che le sta dando qualche grattacapo ostentando insofferenza verso tutto e tutti, mamma in primis; ma si sa, colpa dell'adolescenza!
Heidi è una donna buona, dal cuore d'oro e lavora in un'organizzazione no-profit che si occupa di aiutare i poveri, principalmente immigrati, e di combattere l'analfabetismo; in un giorno di pioggia, tornando da lavoro, la sua attenzione viene catturata da una ragazzina ferma su un binario alla stazione e con in braccio un neonato; dimostra meno di 18 anni, ha l'aria spaurita, è magra, sciupata, ed Heidi prova un immediato moto di pietà per lei, e anche quando la perde di vista e torna a casa, non riesce a togliersela dalla testa e continua a chiedersi chi sia, perchè si trovi per strada sotto una pioggia torrenziale e con una piccola di pochi mesi tra le braccia.
Forse è un'adolescente scappata di casa? E' straniera? Quella piccola è sua figlia, probabilmente: perchè sono sole per strada come due gattini randagi? Perchè nessuno si prende cura di loro?

Tante domande cominciano a tormentare Heidi Wood, che, testarda com'è, non si dà pace fino a quando non riesce a stabilire un contatto con la vagabonda e a farle presente che lei è disposta a darle una mano...

La ragazza, dopo un'iniziale reticenza, apre uno spiraglio verso quella strana donna che insiste per aiutarla, e le dice di chiamarsi Willow Greer; la bimba si chiama Ruby e, benchè la  ragazza non lo dichiari esplicitamente, Heidi immagina sia sua figlia.

L'attitudine a farsi carico dei problemi del mondo e di combattere l'ingiustizia e l'indigenza, porta Heidi a prendere una decisione istintiva: dare ospitalità a Willow e Ruby; per pochi giorni, magari, giusto il tempo di capire in che modo indirizzare la ragazza, sempre che questa accetti il suo aiuto.

Ma a casa Wood, sia Chris che Zoe si dimostrano poco d'accordo con l'idea di Heidi: come le viene in mente di ospitare questa sconosciuta in casa loro? E se fosse una criminale? Una ladra? E' da scellerati tenersi in casa una di cui non si sa nulla, considerato che, a parte il nome, Willow non racconta nulla di sè, ed è difficile immaginare come mai vivesse per strada come una barbona.

Quello che purtroppo nessuno ha messo in conto è che l'incontro con questa estranea e, ancor di più, l'ingresso della piccola e dolce Ruby nelle loro esistenze, romperà gli equilibri della famiglia Wood.
Chris è sconvolto al pensiero che la sua caritatevole moglie vada in giro a raccattare vagabondi e a portarseli in casa come se si trattasse di gatti abbandonati: lui è molto sospettoso nei confronti della taciturna ospite e non si fida dei suoi silenzi, dei suoi sguardi fissi e spesso taglienti, di ghiaccio... Cosa nasconde? Chi è in realtà? Sta scappando da qualcosa o qualcuno? E se sì, perchè? 

Anche la piccola Zoe è infastidita; già ultimamente è insofferente verso la sua mamma invadente e rompiscatole, poi questa la costringe a condividere casa e abiti con una puzzolente barbona presa dalle strade... Il rapporto tra madre e figlia non può che incrinarsi ancora di più, soprattutto dal momento in cui in Heidi scatta un meccanismo inconscio che la induce ad affezionarsi alla piccola Ruby oltre il normale...

L'autrice utilizza il punto di vista dei tre personaggi principali per farci avanzare nella conoscenza dei fatti del presente nonchè di quelli antecedenti; abbiamo la prospettiva razionale e scettica di Chris, combattuto tra l'amore rassicurante e solido per la premurosa moglie e l'attrazione provata per la sensuale e procace collega di lavoro (con cui si trova spesso in trasferte lavorative, ritrovandosi quindi "esposto a tentazione").

C'è il racconto di Heidi, di cui apprezziamo l'altruismo, la sincera voglia di prestare soccorso a Willow e Ruby, ma pian piano comprendiamo che ci sono in lei, nella sua mente, dei conflitti emotivi, psicologici, non risolti, legati al suo desiderio di avere una famiglia numerosa; desiderio rimasto insoddisfatto, visto che ha potuto mettere al mondo soltanto Zoe.
Qualcosa di oscuro e tormentato scatta in Heidi, e controllarlo potrebbe non essere semplice.

E poi c'è la narrazione personale, triste e straziante, di Willow, il cui vero nome è Claire; dalle prime pagine, apprendiamo che - nel presente! - è stata arrestata e che il racconto dell'incontro con Heidi è accaduto prima; non solo, ma il racconto di Claire va ancora più indietro nel tempo e il lettore fa un salto nella sua infanzia, quando viveva felice con gli amati genitori e la sorellina.

Purtroppo la ragazza ha avuto poca fortuna: la vita l'ha presa decisamente a bastonate, negandole la serenità e il calore di una famiglia affettuosa; le vicissitudini cui va incontro sin da bambina sono un susseguirsi di eventi drammatici, traumatici, contrassegnati da umiliazioni, isolamento, cattiverie ricevute gratuitamente...: non c'è posto per l'amore di una famiglia nella giovanissima esistenza di Claire, che per una serie di circostanze si ritrova catapultata tra persone che non avranno per lei nessun gesto gentile, nessun affetto, nessun atteggiamento di bontà, nessuna cura e protezione, che sono le cose di cui ogni persona - tanto più una bimba  orfana - ha legittimamente bisogno.

Quali esperienze terribili ha vissuto la povera Claire, prima di finire su una strada ed incontrare Heidi, una dei pochi esseri umani a mostrare gentilezza verso di lei? Davvero sta fuggendo da qualcuno, come suppone Chris (che non se ne sta con le mani in mano ma si attiva per carpire informazioni sulla sgradita ospite)? 
E chi è Ruby? E' figlia di Willow? 

Ruby: un'anima piccola e innocente, che necessita di attenzioni materne ed amorevoli, che una sbandata come Willow/Claire non è in grado di darle; Heidi lo sa e in lei cominciano, ben presto, ad insinuarsi pensieri ossessivi che sembrano emergere all'improvviso ma che, in verità, riposavano in un cantuccio del suo inconscio e che gli ultimi eventi stanno contribuendo a innescare pericolosamente...

"La sconosciuta" è un thriller drammatico, psicologico, in cui la suspense è dovuta alle graduali rivelazioni del passato di entrambe le donne protagoniste; passati che hanno in comune - seppur per ragioni molto diverse - dolore, paure, frustrazioni, tormenti e combattimenti interiori che sono come una pentola a pressione pronta a scoppiare da un momento all'altro.
Heidi è una donna che passa dall'essere forte, generosa, lucida, presente a se stessa, al cadere preda di desideri irrealizzati che in qualche modo devono trovare una sorta di sfogo, il che mi ha suscitato pietà per la sua infelicità mai confessata a nessuno e che, a un certo punto, irrompe con violenza.

Ma anche Claire ha smosso in me questo tipo di sentimento, perchè dà sempre un senso di impotenza leggere di ingiustizie e cattiverie perpetrate ai danni di un'innocente incapace di difendersi...

Alternandoci tra passato e presente, lo sviluppo degli eventi ha un ritmo non sempre incalzante e serrato, perchè mentre si segue un filone narrativo, ecco che s'interrompe per seguirne un altro; più che un vero e proprio thriller, trovo sia un buon dramma psicologico, che ruota attorno ad abusi e ossessioni.
E' sicuramente un bel romanzo, nel complesso, ben costruito; l'Autrice sa catalizzare la curiosità del lettore in particolare sul personaggio di Willow, sul suo passato, sulla sua identità: la lettura procede con molta scioltezza e il mio livello di interesse è stato sempre costante; certo, non posso dire di essere stata col fiato sospeso nè di aver fatto le ore piccole per leggerlo, ed è per questa mancanza di adrenalina che fatico a definirlo un thriller nel senso puro del termine; per me il thriller deve mettere tensione, creare molta suspense, mozzarmi il fiato.

Adatto in special modo a quanti privilegiano le storie tristi, con personaggi molto problematici (io sono una di quelle).

sabato 8 settembre 2018

Recensione: ACQUA SPORCA di Francesca Persico



Ci sono eventi nella vita di una persona che possono spezzarla, annientarla, ridurne l'anima a brandelli. E' questa la condizione vissuta dalla giovanissima protagonista di questo romanzo: riuscirà a trovare la forza di rinascere, di concedersi il diritto di essere felice nonostante certe ferite non guariranno mai completamente?



ACQUA SPORCA
di Francesca Persico



self-publishing
“In Giappone, se un oggetto si rompe, non lo buttano via. Lo riparano. Non troverai al mondo un altro vaso identico a questo." “È bellissimo” riesco a dire, dopo qualche istante.
“Bellissimo non direi. È bella la metafora che rappresenta. Tutto quello che è rotto può essere aggiustato... anche le persone".


Manuela ha diciotto anni ma da tre la sua vita va avanti senza stimoli, senza grandi relazioni sociali, all'ombra di se stessa e del proprio passato, che la sta schiacciando e allontanando sempre più dal mondo che la circonda e dalla vita stessa.

Manuela è una ragazza che un'esperienza traumatica ha "spezzato", dilaniato, gettato in un baratro di vergogna, sensi di colpa, solitudine, paura... dal quale lei non sembra voler uscire, convinta che l'unico modo per sopravvivere è separarsi da tutto e tutti, tenendo lontano gli estranei e, in generale, chiunque possa farle del male.
Di nuovo.
Perchè tre anni fa, quand'era un'innocente e solare adolescente di 15 anni, Manuela si è ritrovata vittima di un evento più grande di lei, un'esperienza terribile, umiliante, che nessuna persona al mondo dovrebbe mai attraversare.

Comprendiamo dalle prime pagine come la protagonista ostenti un comportamento ostile, scorbutico, asociale perchè in realtà ha il terrore delle persone, di ritrovarsi ancora una volta sola e in balìa di qualcuno che possa far sanguinare quelle ferite che non hanno mai smesso di bruciare; è come se la ragazza camminasse su dei vetri rotti e la sola cosa che può fare per non soccombere al dolore è quanto meno starsene da sola.
Cosa ha vissuto Manuela, tre anni prima, di così grave da ridurla al fantasma di se stessa, sempre chiusa in casa, apatica verso ogni forma di relazione col mondo esterno? 

Manuela non studia, non lavora, non ha una comitiva di amici; l'unico che le sta accanto è Luca, l'amico che la capisce come nessun altro, che sa come ascoltarla ma anche scuoterla e farla sorridere.
E la famiglia?
Dopo la tragedia occorsale (a inizio lettura, immaginiamo di cosa si tratti, ma essa viene esplicitata solo andando avanti) la sua famiglia si è frantumata insieme a lei: incapaci di affrontare la disgrazia e gli effetti devastanti sulla giovanissima figlia, i suoi si sono lasciati, suo padre s'è trovato una fidanzata giovane che aspetta pure un bambino, e i rapporti con entrambi sono pessimi; suo fratello maggiore Giacomo è iperprotettivo nei confronti della sorellina, si sente in colpa per non esserle stato vicino quando avrebbe dovuto, e ha maturato un livello di aggressività preoccupante. La madre cerca di star vicino alla sua bambina come può, anche lei soffrendo in silenzio e cercando di stimolarla a ricominciare ad avere una vita sociale.
Ha solo 18 anni: può barricarsi in casa per sempre? Quanto ancora permetterà a ciò che le è drammaticamente successo di condizionarla, di renderla una vittima a vita? 
Manuela deve darsi una scrollata e reagire.
Certo, non è semplice: l'incubo di quella maledetta sera in cui il suo mondo è andata a pezzi, in cui la sua innocenza e la sua adolescenza sono state spazzate via come se niente fosse, è sempre presente nei suoi sogni come nei suoi pensieri: il terrore e la vergogna la paralizzano e Manuela non si sente in grado di tornare a vivere, perchè i mostri non sono solo là fuori ma soprattutto... dentro di lei. nella sua testa, nel suo cuore.

E così, i famigliari decidono di aiutarla a sbloccarsi trovandole un lavoretto semplice presso uno studio d'avvocati; è lì che i suoi occhi diffidenti e malinconici incontrano quelli verdi e sinceri di Tristano (aspirante avvocato e nipote del datore di lavoro di Manuela).

Tristano è gentile, carino..., da subito si dimostra interessato a lei e desideroso di offrirle un'amicizia rassicurante, fatta di momenti trascorsi insieme a chiacchierare di libri o uscendo con alcuni amici di lui per bere qualcosa. Come tutti i ragazzi della loro età fanno, del resto, no?

Manuela è inizialmente spaventata dalla voglia di vivere che le trasmette questo ragazzo che sembra uscito da un romanzo per quanto è perfetto: bello, sexy, colto, intelligente, ironico, simpatico, solare, galante... Esiste davvero un tipo così? E potrebbe mai essere attratto da una tipa cupa e musona come lei, che non fa nulla per sembrare affascinante (preferisce vestirsi in modo poco appariscente, copre i suoi begli occhi sotto chili di eyeliner, parla poco e quando lo fa sa come essere tagliente)?

Giorno dopo giorno, il sorriso onesto e la voce calda di Tristano, il suo modo di fare protettivo e affettuoso, conquistano la reticente Manu, che finisce per sentir nascere dentro di sè le avvisaglie di un sentimento che va oltre l'amicizia.

Manuela è confusa: una come lei, che ha alle spalle un passato doloroso che la fa sentire sporca, che la blocca (in particolare) verso il genere maschile - di cui fa fatica a fidarsi -. può mai far posto all'Amore?
E Tristano potrebbe mai innamorarsi di un'anima ferita qual è Manuela? O potrebbe fuggire a gambe levate nel momento in cui si trovasse faccia a faccia con gl'incubi di lei, coi mostri che la tormentano?

Il legame tra i due sembra consolidarsi giorno dopo giorno, anche se le delusioni e le cattive sorprese sono dietro l'angolo, pronte a spingere nuovamente Manuela nel suo guscio.
Ma la cosa più difficile sarà affrontare le proprie paure, accettare che quello che le è accaduto: la violenza subita, è vero..., l'ha segnata per sempre, ma questo non significa che non possa incontrare qualcuno che accarezzi le sue ferite, che plachi le sue angosce, che la abbracci non per spezzarla ma per cullarla, proteggerla. Amarla.
Manuela - e come lei, chiunque subisca un qualsiasi tipo di violenza - ha il diritto di amare ed essere amata, di ritrovare la voglia di essere felice, di sorridere, di rinascere da quelle ceneri in cui un giorno un essere spregevole l'aveva lasciata inerme, lacerata, uccidendola dentro senza pietà e senza rimorsi.

"Acqua sporca" è un romanzo che affronta il tema della violenza sulle donne e degli effetti che essa ha sulla vittima, in particolare dal punto di vista emotivo; non solo siamo portati a riflettere sul dolore interiore, su come essa mini l'autostima, la fiducia in se stessa e negli altri, ma anche sulla triste realtà che non di rado la vittima viene messa in discussione, giudicata, colpevolizzata, dubitando della sua onestà e insinuando che, a volte, le donne in certe situazioni ci si mettono da sole. In pratica - secondo questo modo di pensare ignorante - alcune se le cercano, certe brutte esperienze..., e di conseguenza hanno ben poco di cui lamentarsi...!
.
L'autrice è davvero efficace nell'immergere il lettore nel vissuto emozionale della protagonista, nella quale leggiamo dentro, conoscendone le sofferenze, le paure, le disillusioni..., ma intuendo anche che, sotto le macerie, si nasconde una giovane guerriera che può farcela a risorgere, che può tornare a vivere nonostante tutto.
Entriamo dentro la mente e il cuore di Manuela, ne condividiamo i sentimenti, e questo fa sì che sentiamo la sua storia su di noi, lasciandoci coinvolgere appieno, e provando molte emozioni: indignazione, rabbia, empatia, solidarietà, speranza.
Scrittura scorrevole, intensa, che narra fatti drammatici e ad impatto emotivo senza però privare il lettore del messaggio positivo che la storia di Manuela ci ricorda: nella vita possono accadere vicende dolorosissime, difficili, che ci abbattono e dalle quale crediamo di non poterci più rialzare; il punto non è negarle a noi stesse, perchè sarebbe assurdo pensare di tornare alla vita di prima, come se non fosse mai accaduto nulla (del resto, è impossibile, in certi casi), quanto piuttosto accettarle come qualcosa che ormai fa parte del nostro vissuto ma che non deve continuare a farci del male, togliendoci l'opportunità di godere di quello che di bello c'è ancora attorno a noi: l'amicizia vera, la fiducia negli altri, l'amore, la tenerezza, la cura e la protezione di chi ci vuol bene...

Faccio i miei complimenti all'Autrice perchè ancora una volta ha saputo trascinarmi nelle storie da lei narrate (era già accaduto con IL PRINCIPE DELLE OMBRE), dimostrando una grande sensibilità nello scegliere un argomento delicato e fin troppo attuale su cui non è semplice romanzare. Ma lei, a mio avviso, l'ha fatto benissimo.

Consigliatissimo!

venerdì 7 settembre 2018

Le mie letture estive: Summer BookTag



Ho visto questo tag sul blog di Ariel - L'angolo di Ariel - e ve lo propongo con le mie risposte: un modo simpatico per fare il punto della situazione delle mie letture estive e mi farà piacere conoscere le vostre risposte! ^_-




Miglior romanzo letto nell'estate


-
Diversi libri mi sono piaciuti moltissimo, ma.... Donato è Donato e questo romanzo mi ha regalato momenti adrenalinici e non mi sono fermata fino a quando non sono arrivata alla fine!


Peggior romanzo letto nell'estate

NESSUNO! ^_^



Un bel romanzo letto a giugno

.

Pupi Avati mi ha conquistata anche con questo romanzo dalle atmosfere oscure, da "horror", in cui si narra di innocenti e peccatori, di matti vittime dell'ignoranza e della superstizione e di eventi inspiegabili, che vanno oltre l'umana ragione e che scuotono le nostre paure più nascoste. 
Attendo il film!


Un bel romanzo letto a luglio

-



Istintivamente avrei inserito ancora Carrisi, ma per non essere ripetitiva, eleggo miglior libro di luglio un altro thriller, anch'esso coinvolgente e ricco di colpi di scena.


Un bel romanzo letto ad agosto


.


Una storia drammatica e dolce insieme, che ruota attorno alle vicende familiari di tre donne, tre generazioni che si confrontano, ognuna a modo suo e con le risorse e i limiti propri delle loro differenti età, con le difficoltà che la vita impone, comprendendo come esse vadano affrontate col sorriso.


Un libro letto o terminato sotto l'ombrellone


-

L'unico libro che associo alla spiaggia e all'ombrellone è questo...; ma ahimè al mare ci sono andata un paio di volte e non ho molta scelta in questo senso...


Un libro che fa parte di una saga o di una serie


-


Un romance sensuale, vivace ma non privo di toni seri, che racconta la storia d'amore tra due anime segnate da esperienze negative che devono imparare ad amarsi e ad amare.
E' il primo di una serie, Broken.


Un colpo di fulmine estivo



La storia di Veronica De Donato,  la protagonista di questo romanzo che mescola sapientemente le atmosfere torbide del noir con quelle vivaci e sordide del pulp/hardboiled, in cui il crimine e la violenza efferata sono al centro di tutto, mi ha conquistata col suo ritmo sempre incalzante, trascinante; una volta iniziata, la lettura mi ha travolta.


Una lettura leggera


-

Divertimento e sorrisi assicurati grazie all'ironia graffiante presente in questo romanzo, che mi ha fatto passare piacevolissime ore di svago.



SE VI VA, DATE ANCHE VOI LE VOSTRE RISPOSTE NEI COMMENTI!
SE LO FATE CON UN POST SUL VOSTRO BLOG,
LASCIATEMI IL LINK, VERRO' A LEGGERVI CON PIACERE!

giovedì 6 settembre 2018

"Il cinese" di Andrea Cotti, Rizzoli / In libreria dall'11 settembre



Tra pochi giorni in libreria il giallo che svela i misteri delle chinatown italiane e il potere occulto della mafia orientale: le Triadi.




IL CINESE
di Andrea Cotti

Ed. Rizzoli
516 pp
19 €
USCITA
11 SETTEMBRE 2018
Luca ha un distintivo della polizia e un cognome che suona strano. 
Luca Wu è il primo vicequestore italiano di origini cinesi, ed è in forza al commissariato di Tor Pignattara, Roma Est, quartiere dagli intrecci multiculturali, crocevia di popoli e storie. 
Grande è la confusione sotto il cielo della Capitale, ma la situazione è tutt’altro che eccellente. 
E quando proprio a “Torpigna” due rapinatori ammazzano un commerciante cinese insieme alla sua bambina, gli eventi precipitano. Adesso c’è un grosso guaio nella Chinatown romana e per risolverlo serve uno sbirro come Wu. 
Figlio ribelle e marito infedele, esperto di kung fu e seduttore incallito, il vicequestore inizia a indagare nell’universo parallelo di una comunità tanto radicata quanto impenetrabile, misurandosi con i dubbi sulla propria appartenenza. 

Tra laboratori clandestini e banche segrete, inconfessabili connivenze e diaboliche speculazioni, finirà per scontrarsi con il potere delle famigerate Triadi e con il progetto di morte di un’oscura mente omicida. Nelle pieghe di un poliziesco dal ritmo incalzante, Andrea Cotti dà forma ai fantasmi dell’oggi, battendo l’invisibile “Via della seta” che, dall’Esquilino a Tor Tre Teste, si snoda nella metropoli, ed esplora il regno dei nuovi padroni venuti dall’Oriente, al tempo in cui il profitto è l’unica cosa che conta e la vita umana non ha più valore.

L'autore.
Andrea Cotti (1971) scrive per il cinema e la televisione, ed è sceneggiatore di serie di successo come L’Ispettore Coliandro,Squadra Antimafia, R.I.S. Roma. Ha pubblicato diversi romanzi, tra i quali Un gioco da ragazze e Stupido, da cui sono stati tratti l’omonimo film prodotto da Gabriele Salvatores e il lungometraggio Marpiccolo.

mercoledì 5 settembre 2018

Le mie letture (settembre 2018)



Buon mercoledì, cari lettori!!
Oggi vi presento tre libri che costituiscono rispettivamente una delle mie attuali letture, una cui mi dedicherò a breve e l'ultima è finita in wishlist.


LA SCONOSCIUTA è un thriller di Mary Kubica che ho ricevuto in regalo da Sara di My Caffè Letterario.
Harlequin Mondadori
375 pp
Trama: Heidi vede la ragazzina su un binario alla stazione, immobile sotto la poggia torrenziale, mentre stringe tra le braccia un neonato. La ragazzina sale su un treno e se ne va. Heidi non riesce a togliersi quella scena dalla testa. Heidi Wood è sempre stata una donna dal cuore d'oro, ma la sua famiglia inorridisce quando un giorno torna a casa con Willow e la sua neonata di soli quattro mesi: trasandata e senza casa, la ragazzina potrebbe essere una criminale, o anche peggio.
Tuttavia Heidi invita Willow e la bimba a restare. A poco a poco, mentre Willow comincia a riprendersi, vengono alla luce inquietanti dettagli sul suo passato e così, quello che è iniziato semplicemente come un gesto gentile precipita sempre più velocemente verso l'abisso.


L'UOMO DELLA PIOGGIA di John Grisham: nel gergo degli studi legali, "l'uomo della pioggia" è l'avvocato che genera i profitti più alti, il socio che porta i clienti più ricchi e le cause più remunerative.
Mondadori
546 pp
E un 'uomo della pioggia' è quello che sogna di diventare, Rudy Bailor, uno studente di legge che si trova contrapposto a una delle più potenti e corrotte compagnie di assicurazioni d'America. Negli ultimi mesi di law school, Rudy viene incaricato di fornire assistenza legale gratuita a un gruppo di anziani. È qui che incontra i suoi primi clienti e si imbatte inaspettatamente in quello che sembra essere uno dei più clamorosi casi di frode assicurativa mai visti - un caso che, se concluso vittoriosamente, farebbe la fortuna di qualsiasi studio legale.
Senza un soldo, senza avere un reale lavoro, senza essere ancora neppure abilitato professionalmente, Rudy si ritrova al centro di un implacabile scontro con uno dei più abili avvocati d'America e con gli interessi di una delle sue più potenti compagnie.


A SANGUE FREDDO di Truman Capote mi è venuta voglia di leggerlo nel corso della lettura di "Acqua sporca" di Francesca Persico; il libro è oggetto di un'accesa
Garzanti
391 pp
discussione tra alcuni personaggi del romanzo.
Trama: pubblicato nel 1966, "A sangue freddo" suscitò una serie di polemiche di carattere letterario ed etico-sociale. L'autore venne accusato, tra l'altro, di voyerismo cinico, per aver voluto registrare "oggettivamente" un fatto di cronaca nera, anzi di violenza gratuita, avvenuta nel cuore del Middle West agricolo: lo sterminio brutale di una famiglia da parte di due psicopatici.
Nel libro, la visione puntuale delle dinamiche della vicenda, ottenuta grazie all'assidua frequentazione dei due colpevoli, giustiziati dopo un processo durato sei anni, è filtrata e riscattata attraverso una sapiente rielaborazione stilistica.




CONOSCETE QUESTI LIBRI?
LI AVETE LETTI?

martedì 4 settembre 2018

UNA RACCOLTA DI POESIE PER MACABOR EDITORE - concorso di poesia



Buongiorno, lettori!
Iniziamo questa nuova giornata con la segnalazione di un concorso letterario:


UNA RACCOLTA DI POESIE PER MACABOR EDITORE
Invito per poeti nati dal 1990 in poi

Scadenza per l’invio 22 ottobre 2018


-
 Sei un poeta o una poetessa che ha un rapporto costante, intenso, particolare con la scrittura poetica? Sei nato/a dal 1990 in poi? Hai una raccolta di poesia pronta e a cui credi? 
Bene, è il momento, se lo riterrai opportuno, di proporla a Macabor Editore completa di dati anagrafici con luogo e data di nascita, indirizzo postale e email e numero telefonico. 
La raccolta deve essere inviata al seguente indirizzo email: macaboreditore@libero.it entro la mezzanotte del 22 ottobre 2018. Nell’oggetto dell’email andrà scritto: Una raccolta di poesie per Macabor Editore.

La raccolta (o le raccolte) migliore verrà pubblicata da Macabor Editore e non sarà richiesto nessun contributo economico di nessun genere all’autore che invece riceverà 10 copie gratuite del suo libro.




lunedì 3 settembre 2018

Anteprime... in wishlist: VOX di Christina Dalcher - CERCASI AMORE VISTA LAGO di Virginia Bramati



Due romanzi che mi piacerebbe leggere: nel primo la storia è collocata in un'America dei nostri giorni in cui alla donna è stato tolto il diritto di parola; l'altro è un romanzo di Virginia Bramati, di cui ho letto diversi libri e da cui mi aspetto romanticismo e molti, molti sorrisi :-)



VOX
di Christina Dalcher


Editrice Nord
416 pp
19 €
USCITA
6 SETTEMBRE 2018
Ogni giorno pronunciamo in media 16.000 parole.
Parole che usiamo per lavorare.
Per chiacchierare con gli amici.
Per esprimere la nostra opinione.
Ma, se non facciamo sentire la nostra voce, ci rimarrà solo il silenzio…



Jean McClellan è diventata una donna di poche parole. Ma non per sua scelta. Può pronunciarne solo cento al giorno, non una di più.
Anche sua figlia di sei anni porta il braccialetto conta parole, e le è proibito imparare a leggere e a scrivere.
 Perché, con il nuovo governo al potere, in America è cambiato tutto. Jean è solo una dei milioni di donne che, oltre alla voce, hanno dovuto rinunciare al passaporto, al conto in banca, al lavoro. 
Ma è l’unica che ora ha la possibilità di ribellarsi. Per se stessa, per sua figlia, per tutte le donne.



CERCASI AMORE VISTA LAGO
di Cristina Bramati

USCITA
19 SETTEMBRE 2018

Bianca Maffei ha coronato il sogno di bambina ed è diventata architetto. 
E non è stato facile. Ma proprio ora che si sente realizzata le cose improvvisamente precipitano ed è costretta a cercarsi un nuovo, diverso lavoro lontano da Milano, in Brianza e anche ora sarà tutt'altro che facile.

Lì Bianca si troverà alle dipendenze di un bizzarro agente immobiliare ma troverà anche una deliziosa abitazione, nuove amicizie sincere e...un ingegnere tanto affascinante quanto ruvido.

E imparerà che la casa ideale esiste e può rendere felici.

Qui per acquistare:

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domenica 2 settembre 2018

Novità Frilli Editori: LA SOLITUDINE DI ADAMO di Roberto Negro




Lettori amanti dei gialli/noir, vi presento una novità Frilli Editore: l'ultimo romanzo di Roberto Negro, che segna il ritorno in libreria del commissario del ponente ligure Vittorio Scichilone, nuovamente alle prese con un intricato e complesso caso su cui indagare.



LA SOLITUDINE DI ADAMO
di Roberto Negro



Frilli Ed.
227 pp
In una Ventimiglia soffocata dall’afa di agosto, in cui anche la criminalità sembra aver sospeso ogni attività, il commissario Scichilone rischia di farsi risucchiare dall’apatia e dalla depressione a cui faticosamente cerca di sottrarsi. 
In un improvviso susseguirsi di eventi ritroverà il sapore dolce amaro dell’indagine che lo porterà sulle tracce di diversi soggetti egualmente sospettati di crimini contro le donne. 
Ciò che emergerà, al di là delle responsabilità degli stessi, è la solitudine dell’uomo quale maschio che anacrosticamente cerca di imporsi sulle donne attraverso la violenza. 
Contestualmente, Scichilone verrà ammaliato dalla narcisistica personalità di una donna eterea che lo trascinerà in territori emozionali a lui sconosciuti.

L'autore.
Roberto Negro nasce nel 1960 ad Asti e vive a Perinaldo (IM). Ha trascorso trent’anni in Polizia maturando esperienze nella Polizia Giudiziaria e presso le sedi diplomatiche italiane di Istanbul (Turchia), Karachi (Pakistan) e Colombo (Sri Lanka). È stato cinque anni al Casinò di Sanremo come Responsabile della Sicurezza. Ha collaborato con AIFO (Amici Italiani Raoul Follereau) nel progetto Pro-Han di Ceres (Goias-Brasile) per l’individuazione e la cura dei malati di lebbra. È viaggiatore mancato, fotografo per passione, titolare e cuoco di un’osteria con cucina tipica nel centro storico di Perinaldo (IM). Ama il Rum Añejo, le canzoni di Zibba, l’olio extravergine d’oliva taggiasca, gli spaghetti al pomodoro fresco e basilico. È autore di: Come foglie al vento (1999, ed. CEI Imperia), Uomini senza terra (2000, ed. CEI Imperia), Angeli di strada (2001, ed. CEI Imperia), Sinfonia per un delitto (2002, ed. CEI Imperia), Il tesoro di Perinaldo (2005, Fratelli Frilli Editori Genova), Omicidio ai Balzi Rossi (2006, Fratelli Frilli Editori Genova), Bagiue le streghe di Triora (2007, Fratelli Frilli Editori Genova), I fuochi fatui (2008, Fratelli Frilli Editori Genova), Sinfonia per un delitto (2008, Fratelli Frilli Editori Genova), Bocca di rosa (2010, Fratelli Frilli Editori Genova), Rien ne va plus (2011, Fratelli Frilli Editori Genova), Oltre la giustizia (2012, Fratelli Frilli Editori Genova - 2013, ed. Il sole 24 ore “Opere”) e Anime alla deriva (2013, Fratelli Frilli Editori Genova)
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sabato 1 settembre 2018

Bilancio di letture di Agosto + Reading Challenge



Ed ecco le mie letture di agosto!!


Reading Challenge
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  • Obiettivo n.33. Un libro scritto da un tuo conterraneo -"Sanzevìre è ssèmb bbèlle" di Michele Vene (RECENSIONE): raccolta di poesie in dialetto sanseverese che mi ha fatta sorridere e pensare con tenerezza e affetto a tutte quei tratti caratteristici del mio paese, da certi modi di dire a specifici cibi, da quartieri a me noti a scene di vita quotidiana, in pratica a tutti quegli elementi che, pur facendo parte, probabilmente, più del passato che del tempo presente, sono e saranno per sempre "miei", "nostri", perchè è la memoria a renderli immortali.
  • Obiettivo n.22. Un libro ricevuto in regalo - IL CADAVERE INGOMBRANTE di Léo Malet (RECENSIONE). Irriverente, dall'ironia pungente, testardo e scaltro, l'investigatore Nestor Burma indaga su un sospetto caso di omicidio-suicidio, che lo porta dritto dritto nelle stradine più buie di Parigi e tra gente truffaldina e donne di "facili costumi".
  • Obiettivo n. 10. Un libro in cui il protagonista (o uno dei personaggi) abbia il tuo nome o una variante dello stesso - LA CUSTODE DEL MIELE E DELLE API di C. Caboni (RECENSIONE): quella di Angelica è la storia di un percorso di consapevolezze e di crescita, acquisite grazie al ritorno alle proprie origini, alla propria terra - aspra e generosa insieme -, ed è costellato dall'intensa dolcezza del miele e dall'esempio delle infaticabili api.


Altre letture di questo mese:

  • ALICE NON LO SA di Carmen Laterza (RECENSIONE): Ll vita porta con sè ogni giorno il proprio fardello e non di rado sono più frequenti i momenti di tristezza che quelli di gioia. Forse dovremmo imparare ad affrontare i problemi con il sorriso e con un atteggiamento positivo, proprio come fa la piccola Alice, che si impegna per portare gioia e serenità a chiunque le è vicino.
  • CON IL CUORE SPEZZATO di Kelly Elliott (RECENSIONE): nella cornice romantica e affascinante del mondo dei cowboy texani, l'appassionante storia d'amore tra due anime che la vita ha messo a dura prova, chiudendo il loro cuore all'amore e alla felicità, è pronta a farci battere il cuore e a ricordarci che non c'è cuore spezzato che non possa ricomporsi quando a toccarlo è un sentimento vero e profondo.
  • IL TALENTO DI MR. RIPLEY di Patricia Highsmith (RECENSIONE): cinico, agghiacciante, beffardo e inquietante...: Tom Tipley è uno dei personaggi letterari più particolari che abbia mai incontrato e che, nonostante le malefatte, non sono riuscita a detestare in toto ma anzi, ne sono rimasta affascinata.
  • LADY MAFIA di Pietro Favorito (RECENSIONE). Dalle pagine di un fumetto dedicato a lei, la killer feroce e bellissima, Veronica De Donato, diventa la protagonista di un romanzo che mescola sapientemente le atmosfere torbide del noir con quelle vivaci e sordide del pulp/hardboiled, in cui il crimine e la violenza efferata sono al centro di tutto
  • CENERE SULLA BRUGHIERA di F. De Angelis (RECENSIONE): Una ragazza proveniente dall'aspra e affascinante brughiera inglese è costretta ad affrontare la vita a muso duro e tirando fuori coraggio e determinazione. Forse l'amore riuscirà a salvarla contro chi cerca di distruggerla?

Sul podio delle letture più belle salgono: ALICE NON LO SA per le emozioni vere suscitatemi e LADY MAFIA per i ritmi incalzanti.
Ahimè, CENERE SULLA BRUGHIERA è stata l'unica "semi-delusione".

Attualmente ho in lettura:

- LUCKY di Alice Sebold, autobiografico;
ACQUA SPORCA di Francesca Persico, con protagonista una ragazza con un passato doloroso alle spalle.

E LE VOSTRE LETTURE DI AGOSTO, 
COME SONO STATE?

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