Nuovo libro in lettura, aspettando che mi arrivi il pacco da Libraccio con tre libri tutti da divorare!!
Questo romanzo l'ho vinto con un giveaway sul blog Lettura, cinema, viaggi e cucina - le mie passioni.
ODORE DI FERRO E DI CACAO
di Alessandra Dragone
Ed. La Tartaruga ( Baldini, Castoldi Dalai Editore ) Collana Narrativa 391 pp 18.50 euro 2012 |
Maggio 1919. Alla morte del notaio Alberto Musino, le quattro figlie scoprono di aver ereditato una villa di cui ignoravano l’esistenza. Violetta, la più giovane e intraprendente, convince Emma a partire alla volta di Cento, vicino a Ferrara, per prenderne possesso, ma un mistero ben più fitto le attende. «Villa Libera» è infatti abitata da un giovane anarchico, Errico Guastoni, che dieci anni prima aveva ricevuto da loro padre il privilegio di viverci gratuitamente.
Il gesto, secondo una lettera, era stato dettato dall’ammirazione per gli ideali politici del ragazzo e il rimpianto per aver scelto una vita borghese.
Incredule e sconcertate, Violetta ed Emma apprenderanno da un vecchio amico del padre la verità sul passato dell’allora giovane Musino, legato a fatti drammatici – compreso un omicidio – avvenuti durante la rivolta del Matese nel 1877, che avevano cambiato per sempre il destino della famiglia di Errico.
Per i fatti, troppo a lungo taciuti, è tempo di reclamare il proprio dazio.
Errico vedrà sgretolarsi le proprie certezze e sarà costretto ad affrontare le sue fragilità.
Errico vedrà sgretolarsi le proprie certezze e sarà costretto ad affrontare le sue fragilità.
Diviso fra l’odore di ferro del progresso, quello sensuale del cacao incarnato dalla sfacciata Vera, una affascinante futurista che conosce attraverso le lettere rubate alla posta dove lavora, e quello pulito di Violetta con l’innocenza del suo amore, dovrà scegliere se lasciarsi contaminare o perseguire fino alla fine i suoi ideali.
Un romanzo potente, che fa rivivere uno dei periodi più controversi del Novecento: la miseria del dopoguerra, gli esordi del fascismo, le prime ondate di scioperi del biennio rosso, la diffusione del socialismo e dell’anarchismo. Un’opera sulla grandezza e sulla meschinità degli esseri umani, sulla possibilità di rispondere al richiamo della vita per lasciare traccia del nostro passaggio, a qualunque costo, oppure non farlo mai.
Un romanzo potente, che fa rivivere uno dei periodi più controversi del Novecento: la miseria del dopoguerra, gli esordi del fascismo, le prime ondate di scioperi del biennio rosso, la diffusione del socialismo e dell’anarchismo. Un’opera sulla grandezza e sulla meschinità degli esseri umani, sulla possibilità di rispondere al richiamo della vita per lasciare traccia del nostro passaggio, a qualunque costo, oppure non farlo mai.
L'autrice.
Alessandra Dragone è nata, vive e lavora a Roma in ambito giuridico-istituzionale. Ha compiuto studi giuridici e filosofici e scritto in materia, ma nel 2004 ha scelto la narrativa. Nel 2005 e nel 2007 è stata finalista al Premio Solinas- Storie per il cinema, rispettivamente con “Alla Controra “ e con “Non ti darò un nipote”.
Alessandra Dragone è nata, vive e lavora a Roma in ambito giuridico-istituzionale. Ha compiuto studi giuridici e filosofici e scritto in materia, ma nel 2004 ha scelto la narrativa. Nel 2005 e nel 2007 è stata finalista al Premio Solinas- Storie per il cinema, rispettivamente con “Alla Controra “ e con “Non ti darò un nipote”.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz